Governati dalla Parola

«Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato, e il dominio riposerà sulle sue spalle; sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace» (Isaia 9:5).
Isaia sta parlando di un Salvatore, un magnifico Principe di pace che avrebbe dovuto governare un regno. Questo regno doveva essere composto da persone totalmente sottomesse all'autorità suprema del principe; da parte sua, il principe avrebbe consigliato amorevolmente i suoi sudditi, guidando e dirigendo le loro vite.
Ovviamente, il principe descritto da Isaia è Cristo. Il regno di Gesù è già giunto, ed esiste nei cuori delle persone. Fino alla fine dei tempi Gesù governerà sul suo regno con giustizia divina. «per dare incremento all'impero e una pace senza fine al trono di Davide e al suo regno, per stabilirlo fermamente e sostenerlo mediante il diritto e la giustizia, da ora e per sempre» (Isaia 9:7).
Se Cristo governa con suprema autorità sul suo regno, cosa ne è di quelli che lo seguono? Secondo il dizionario “governare” significa “guidare, dirigere, controllare le azioni e il comportamento di chi è sotto l'autorità”. In pratica, il nostro comportamento e le nostre azioni devono essere controllate da Gesù. Dobbiamo permettergli di guidarci ogni giorno, sia nelle parole e negli atti che nei nostri più reconditi pensieri.
Nello stesso tempo, sempre secondo la scrittura, Gesù regna su tutte le nazioni del mondo. «Egli, con la sua potenza domina in eterno; i suoi occhi osservano le nazioni; i ribelli non possono insorgere contro di lui!» (Salmo 66:7). Non facciamoci ingannare, la nostra nazione non è controllata da partiti di destra, di sinistra, o dalla borsa. Solo Dio controlla ogni nazione. Egli siede come re dei re e signore dei signori, regnando su tutta la creazione dal suo trono celeste:
«Ecco, le nazioni sono come una goccia che cade da un secchio, come la polvere minuta delle bilance; ecco, le isole sono come pulviscolo che vola (…) Tutte le nazioni sono come nulla davanti a lui; egli le valuta meno che nulla, una vanità» (Isaia 40:15,17). Isaia sta dicendo questo: “Avanti, provate a confrontare la potenza di Dio rispetto a quella del mondo. Prendete tutte le armi, armamentari e truppe dell'umanità e mettetele assieme. Di fronte al Signore queste cose valgono meno di un pugno di polvere”.
Pensate un momento a tutti i regimi oppressivi che, nel corso della storia, hanno pensato di potersi liberare completamente di Dio. Il Signore ha cancellato praticamente da un giorno con l'altro la cortina di ferro, che aveva dominato le vite di decine di milioni di persone nel ventesimo secolo. Certo, dobbiamo continuare a pregare e operare nei confronti dei nostri fratelli e sorelle perseguitati in tutte le culture oppressive. Eppure dobbiamo restare sicuri che il Signore è in controllo di ogni nazione: «Il Signore ha rivelato il suo braccio santo agli occhi di tutte le nazioni; tutte le estremità della terra vedranno la salvezza del nostro Dio» (Isaia 52:10).
In nessun altro regno Dio regna in maniera tanto suprema tanto quanto nel regno che egli ha stabilito nei cuori del suo popolo.
Gesù disse: «ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi » (Luca 17:21). Ed è proprio in questo regno, quello nei nostri cuori, che Cristo govena mirabilmente il suo popolo, guidandoci, guarendoci e dirigendo le nostre vite e il nostro futuro.
«Per dare incremento all'impero e una pace senza fine» (Isaia 9:7). Questo versetto non si riferisce solo al regno di Gesù nell'eternità, ma anche a quello sulle nostre vite presenti; noi dovremmo sempre cercare di aumentare la nostra sottomissione al suo regno. Puoi dire che il governo che Gesù ha di te sta aumentando? La tua vita è sempre più sotto la sua autorità? O cerchi di ignorare i suoi ordini quando sono in conflitto con i desideri carnali?
Vorrei dare un'occhiata a come Dio governa il suo popolo. Nella lettera agli ebrei è illustrato come nell'Antico Testamento Dio parlasse al suo popolo attraverso i profeti, mentre oggi ha scelto di parlare tramite il suo figliolo. «Dio, dopo aver parlato anticamente molte volte e in molte maniere ai padri per mezzo dei profeti, in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose» (Ebrei 1:1-2).
In pratica, Gesù è il messaggio più esplicito che Dio ci abbia mandato, la parola divina fatta carne. Nei nostri tempi il Padre ha mandato lo Spirito Santo per ricordarci le parole di Cristo mentre era sulla terra. Dunque, Gesù ci governa attraverso la parola, scritta e rivelata, di Dio.
«Egli, che è splendore della sua gloria e impronta della sua essenza, e che sostiene tutte le cose con la parola della sua potenza, dopo aver fatto la purificazione dei peccati, si è seduto alla destra della Maestà nei luoghi altissimi» (1:3). «Infatti la parola di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio, e penetrante fino a dividere l'anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i sentimenti e i pensieri del cuore» (4:12). 
Il salmo 119, di Davide, è una potente testimonianza di come si può essere gridati dalla parola scritta di Dio. «Ho conservato la tua parola nel mio cuore per non peccare contro di te » (verso 11). «La tua parola è una lampada al mio piede e una luce sul mio sentiero» (verso 105). «Per questo ritengo giusti tutti i tuoi precetti e odio ogni sentiero di menzogna» (verso 128). «Guida i miei passi nella tua parola e non lasciare che alcuna iniquità mi domini» (verso 133). «Gioisco della tua parola» (verso 162). 
Conosciamo bene tutti i problemi che Davide ebbe nella sua vita. Nonostante abbia affrontato terribili momenti di fallimento e confusione, Davide continuò a farsi guidare dalla parola di Dio. E il Signore riportò sempre la sua vita sulla strada divina.
Certamente la società odierna non può avere niente di relativo all'essere governati dalla parola di Dio. La bibbia è diventata un oggetto di scherno e derisione, resa fuorilegge in molte scuole, corti e luoghi pubblici. Il risultato è che l'America non ha più alcuna autorità morale.
Il messaggio che Dio ci sta mandando è piuttosto chiaro: “se disprezzate la mia parola, le vostre strutture saranno erose dalle fondamenta e cadranno da un giorno con l'altro”. « Una voce dice: «Grida!» E si risponde: «Che griderò?» «Grida che ogni carne è come l'erba e che tutta la sua grazia è come il fiore del campo. L'erba si secca, il fiore appassisce quando il soffio del SIGNORE vi passa sopra; certo, il popolo è come l'erba. L'erba si secca, il fiore appassisce, ma la parola del nostro Dio dura per sempre» (Isaia 40:6-8).
Molto peggiore di una nazione che disprezza la parola di Dio è un figlio che ignora la sua parola.
Se prendo in considerazione la chiesa odierna, vedo sempre meno cristiani disposti a lasciar governare le proprie vite dalla parola di Dio. Molti non vogliono più sedersi in chiesa per ascoltare la sana dottrina mentre viene predicata. Per quale ragione? Negli ultimi decenni, in quella che è attualmente chiamata l'era di “crescita della chiesa”, un'intera generazione di credenti crebbe abituandosi alla musica, agli sketch e a sermoni di dieci minuti.
Non condanno nessun pastore e nessuna congregazione per i benintenzionati sforzi di rendersi “amichevoli” ai peccatori e a quelli che ancora cercano risposte. A lungo andare, senza rendersene conto, queste chiese hanno costruito le proprie case sulla sabbia. Ormai è passata una generazione ed esistono molte grandi chiese prive di un reale fondamento in Gesù Cristo. I loro membri hanno passato anni seduti in chiesa, sapendo ben poco della parola di Dio, perché non l'hanno sentita predicare. Come risultato, molti cristiani sono confusi e si perdono nel momenti in cui sono schiacciati dalle prove, dato che non hanno alcuna Roccia su cui poggiare.
C'è un altro tragico effetto dovuto alla mancanza d'insegnamento della parola. Ci fu un periodo in cui moltitudini di cristiani viaggiavano per il paese, cercando “una parola da Dio” attraverso dei celebrati profeti, la maggior parte dei quali altro non erano che carismatici indovini. Ci si potrebbe chiedere come dei seguaci di Gesù possano arrivare a inganni di tale livello.
Consideriamo il credente tipo che compie un viaggio del genere. Forse ambisce a compiere qualche grande opera e vuole che il suo sogno sia confermato da qualche messaggero di Dio. Immaginiamo la sua eccitazione quando un “profeta” gli dirà cose sulla sua vita che nessuno potrebbe sapere. Eppure questo ambizioso cristiano non è in grado di giudicare se queste parole sono contro quella di Dio, perché non sa cosa dice la Scrittura. Ora tutta la sua vita, e quella della sua famiglia, si basa sulle parole di un ciarlatano!
La Bibbia è sempre in grado di mostrare se le nostre ambizioni hanno origini carnali. Lo Spirito Santo è fedele da mostrare ogni desiderio nascosto nei nostri cuori che sia in grado di fuorviarci. Di conseguenza, se rifiutiamo di farci governare dall'amorevole parola del Signore, ci esponiamo all'inganno.
Qual è la menzogna che molti cristiani accetteranno?
Paolo ci avverte che negli ultimi giorni: «Perciò Dio manda loro una potenza d'errore perché credano alla menzogna; affinché tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma si sono compiaciuti nell'iniquità, siano giudicati» (2Tessalonicesi 2:11-12). A quale menzogna si riferiva Paolo? Si tratta dell'ingannevole affermazione che l'anticristo sarà il liberatore dell'umanità.
Potrebbe sorgere spontanea una domanda: “Come può un cristiano essere tanto illuso da credere che l'anticristo sia il messia?” Paolo ce lo spiega nel verso precedente: «con ogni tipo d'inganno e d'iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore all'amore della verità per essere salvati» (2:10). Ignorando la parola di Dio, questi cristiani non si sono preoccupati di mettersi sotto il suo controllo. A causa di ciò, sono sballottati qua e là da ogni vento di dottrina, vendendo facilmente ingannati e fuorviati.
Le cose spaventose che vediamo accadere nel mondo e la lenta erosione dell'insegnamento biblico dovrebbero portarci alla parola di Dio. Dovremmo desiderare di essere governati soltanto dalla voce di Dio, che rimane degno di fiducia, e da nessun altra. Non possiamo nemmeno permetterci di ascoltare la più dolce delle voci interiori che potremmo sentire. Paolo dice che se perfino un angelo portasse una parola contraria alla scrittura, noi dovremmo rigettarlo.
Il Signore promette: «Ecco su chi io poserò lo sguardo: su colui che è umile, che ha lo spirito afflitto e trema alla mia parola» (Isaia 66:2). Per compiere opere consacrate a lui, Dio sceglie persone che riveriscono la sua parola. Ancora di più, la scrittura dice chiaramente che, quando ci sottomettiamo alla sua santa parola, egli riempie la nostra vita di gioia: «Ascoltate la parola del Signore, voi che tremate alla sua parola. (…)  affinché possiamo vedere la vostra gioia! » (Isaia 66:5).
Per concludere, anche Giacomo ci dice: «ricevete con dolcezza la parola che è stata piantata in voi, e che può salvare le anime vostre (…) Ma chi guarda attentamente nella legge perfetta, cioè nella legge della libertà, e in essa persevera, non sarà un ascoltatore smemorato ma uno che la mette in pratica; egli sarà felice nel suo operare» (Giacomo 1:21,25).
In questi tempi di agitazioni mondiali e prove personali, permetti al tuo re Gesù di governare la tua vita attraverso la sua parola. Così sarai certamente benedetto. Non importa quali prove dovrai affrontare, egli sosterrà il tuo cuore con gioia. Alleluia!