Come essere fedeli a Dio

«Perciò, fratelli santi, che siete partecipi della celeste vocazione, considerate Gesù, l'apostolo e il sommo sacerdote della fede che professiamo, il quale è fedele a colui che lo ha costituito, come anche lo fu Mosè, in tutta la casa di Dio» (Ebrei 3:1-2)
In questo brano, l'autore della lettera agli Ebrei dice qualcosa di molto importante, rivolgendosi ai “partecipi della celeste vocazione”, ma cos'è questa celeste vocazione? È quando senti il cielo che ti chiama.
Anche in questo momento il cielo sta chiamando persone che sono libere dal materialismo del mondo. Alcuni credenti piangono ogni giorno: «Signore, il mio cuore non è qui. Niente in questo mondo mi soddisfa. Solo tu sei la mia vita». Potrebbero perdere la loro casa, il loro lavoro, tutto quanto; eppure amerebbero ancora Dio con tutto il loro cuore.
La fede in Dio, però, non significa soltanto essere pronti a perdere tutto per Lui. La scrittura ci dice che possiamo dare il nostro corpo a essere arso, ma se non abbiamo amore nel nostro cuore, tutto sarebbe vano.
Alcuni pensano alla fedeltà come se, semplicemente, significasse ottenere vittoria sulle abitudini peccaminose. Altri pensano che sia compiere delle opere buone. Altri ancora la considerano come una profonda spiritualità, un vivere in costante preghiera e lettura delle scritture. Nessuna di queste cose può renderci fedeli a Dio. Ora qualcuno potrebbe chiedersi: «E allora tutti i miei sforzi per mantenermi puro? Il mio servizio santificato al Signore? Le mie preghiere a lui? Non sono anche queste fedeltà?»
Tutte queste splendide cose sono comandate dalla parola di Dio e, se siamo fedeli, le faremo. Ma, in sé stesse, non sono fedeltà.
La fedeltà a Dio può solo sorgere da un cuore fiducioso e credente. Allora qualcuno potrebbe ancora dire :«Io faccio tutte queste cose con un cuore del genere».
Questo può essere vero quando la vita procede senza impedimenti. Il problema è che, nel momento in cui le prove aumentano e le nostre battaglie si fanno più intense, la carne può affaticarsi. Questo è il momento in cui la vera fede è messa alla prova. Dubbi e paure cominciano a insinuarsi. In tali periodi, alcuni cristiani perdono l'innocente fiducia in Dio che li aveva sostenuti fino a quel momento. I loro cuori si riempiono rapidamente di sfiducia e dubbiosità.
Voglio condividere con voi la maniera migliore per essere fedeli a Dio, rimanendo sicuri al suo fianco, soprattutto in questi tempi difficili.
Riconoscete le menzogne di Satana e rifiutate di ascoltarle.
Ogni cristiano deve ripetersi ogni giorno: “Ho un nemico che vuole distruggermi. Satana è un mentitore, un imbroglione e un seduttore”. Gesù ci aveva avvertiti: «Egli è stato omicida fin dal principio e non si è attenuto alla verità, perché non c'è verità in lui. Quando dice il falso, parla di quel che è suo perché è bugiardo e padre della menzogna» (Giovanni 8:44).
Cristo ha smascherato l'istigatore di ogni menzogna. E ci avverte che negli ultimi giorni Satana aumenterà i suoi sforzi per accusarci. «Il gran dragone, il serpente antico, che è chiamato diavolo e Satana, il seduttore di tutto il mondo, fu gettato giù; fu gettato sulla terra, e con lui furono gettati anche i suoi angeli. Allora udii una gran voce nel cielo, che diceva: «Ora è venuta la salvezza e la potenza, il regno del nostro Dio, e il potere del suo Cristo, perché è stato gettato giù l'accusatore dei nostri fratelli, colui che giorno e notte li accusava davanti al nostro Dio» (Apocalisse 12:9-10)
Le menzogne del diavolo servono a instillare il dubbio nelle nostre menti, cercando di corrodere la nostra fiducia nel potere salvifico di Dio. Vomita fiumi di bugie: «Gettò acqua dalla sua bocca [Satana], come un fiume, dietro alla donna[la chiesa], per farla travolgere dalla corrente» (12:15). Queste menzogne sono riservate a coloro che seguono fermamente Cristo.
Volendo, l'obiettivo di Satana può essere specificato ancora meglio. Il nemico usa le sue menzogne più convincenti contro quelli che sono determinati a entrare nel riposo di Dio. «Rimane dunque un riposo sabatico per il popolo di Dio; infatti chi entra nel riposo di Dio si riposa anche lui dalle opere proprie, come Dio si riposò dalle sue. Sforziamoci dunque di entrare in quel riposo, affinché nessuno cada seguendo lo stesso esempio di disubbidienza» (Ebrei 4:9-11).
Il “Riposo di Dio” significa un luogo di completa fiducia nelle parole e promesse di Dio. È un luogo di stabilità, di continua certezza che Dio è con noi, che non può fallire, che colui che ci ha chiamati ci accompagnerà in ogni prova e battaglia. Eppure, proprio quando sei convinto di entrare in una nuova vita di riposo e fiducia in Dio, il vecchio serpente si fa vivo, con un mucchio di nuove accuse inventate. Perché Satana è tanto desideroso di portare menzogne nella nostra vita? Vuole azzoppare la nostra fede. Sa che se la nostra fede cresce a sufficienza, non sarà più in grado di attaccarci con successo.
Dunque, se hai detto: «Non voglio nulla di questo mondo, desidero solo Gesù», stai attendo: ti sei reso un bersaglio. Ti raggiungerà nella stanza in cui preghi, ti seguirà in chiesa, sarà sospeso in aria mentre lavori. Egli comanda alle sue potestà demoniache: «Manda questa menzogna. Ora manda quest'altra». Ho letto molte biografie di grandi servitori di Dio; tutti quanti raccontavano che in qualche momento cruciale delle loro vite, Satana li attaccò con delle menzogne devastanti, cercando di distruggere la loro fede.
Ecco alcune delle più grandi menzogne del diavolo.
Bugia numero 1: “Non stai facendo progressi spirituali”. Un giorno senti un sussurro che si insinua: “Non sei cresciuto nel tuo cammino con Gesù. Nonostante i tuoi sforzi, le preghiere, il servizio e i ministeri, hai comunque un cuore duro, sei egoista, portato a peccare. Non crescerai mai spiritualmente, anche se dovessi vivere cent'anni. C'è qualcosa di sbagliato in te. Gli altri crescono e ti superano. Stai vivendo una vita da ipocrita”.
Innanzitutto, non dovremmo mai comparare la nostra crescita a quella degli altri. Inoltre, il diavolo non è in gradi di dirci se stiamo crescendo. Anzi, non ci accuserebbe mai se non stessimo crescendo!
Bugia numero 2: “Sei troppo debole per combattere il diavolo”. Il nemico insiste, “il percorso spirituale è troppo duro per te. Non hai la forza di continuare a combattere. Rallenta un po' e riposati. Potresti riconsiderare il tuo cammino; ne vale la pena?”
La scrittura ci avverte che negli ultimi tempi Satana riuscirà a affaticarne alcuni. «Egli parlerà contro l'Altissimo, affliggerà i santi dell'Altissimo, e si proporrà di mutare i giorni festivi e la legge; i santi saranno dati nelle sue mani per un tempo, dei tempi e la metà d'un tempo » (Daniele 7:25). Magari questa è una cosa che hai percepito di recente: “sei sfinito, mentalmente esausto. Non puoi andare avanti”. È vero che a volte siamo abbattuti dalle battaglie in cui ci troviamo; è proprio in questi momenti che il nemico si muove per cercare di rubare la nostra gioia nello Spirito.
In realtà, gran parte della nostra stanchezza spirituale è causata da una delle menzogne del nemico: “Sei troppo appassionato per le cose di Dio. Finisci per assorbire tutto il dolore dei perduti e dei sofferenti, dei poveri e dei bisognosi. Ti distruggerai se non ti fermi”.
Se resisti a questa menzogna, Satana tornerà con un'altra: “Se ti stai esaurendo, qualcosa non va bene. Dovresti essere riposato. Forse hai qualche peccato irrisolto. Cosa c'è di nascosto in te che non hai affrontato?”
Satana ha usato tutte queste menzogne contro di me negli anni passati. Mi ha accusato: “Non c'è riposo nella tua anima. Come puoi predicare agli altri di entrare nel riposo di Dio? Sei un ipocrita”. Tutto questo giunge direttamente dall'inferno, tutto quanto architettato dal padre delle menzogne.
Bugia numero 3: “Dio non è più con te. Lo hai rattristato e mandato via”. Il nemico sussurrerà: “Dio ti ama ancora, ma non è con te. Lo stai scontentando in qualche maniera. Ovviamente non hai la sua benedizione né il suo favore”. Userà anche la parola di Dio fuori dal suo contesto pur di ingannarti: “Dio ha abbandonato Israele quando continuava a ripetere lo stesso peccato. È la stessa cosa che sta succedendo a te. Altrimenti perché sei così inaridito? Perché i problemi di ogni giorno continuano a vessarti?”
Il Signore non ha mai abbandonato il suo amato popolo di Israele. Ogni prova da lui permessa era intesa a correggerli, non a distruggerli. Dio non ha mai perso la speranza col suo popolo. E ciò vale anche per noi; ci permette di essere attaccati e provati dal nemico, ma quando tutto è compiuto dice: “Giù le mani diavolo, questo è il mio popolo”.
Credo che Satana abbia tentato di convincere Mosè che il Signore volesse abbandonare Israele. Dopo tutto, Mosè era rimasto talmente disgustato dagli israeliti da aver distrutto le tavole dei dieci comandamenti, le stesse tavole fatte dalla mano di Dio!
Eppure, Mosè fu in grado di respingere questa menzogna diabolica. Invece di condannare Israele, mise in guardia il suo popolo, dicendo che nei tempi futuri avrebbero apostatato, ritornando agli idoli e provocando l'ira di Dio. Il peccato avrebbe messo in pericolo la loro esistenza, sarebbero stati dispersi tra le nazioni della terra; ma il Signore non li avrebbe mai abbandonati.
«Ma di là cercherai il SIGNORE, il tuo Dio, e lo troverai, se lo cercherai con tutto il tuo cuore e con tutta l'anima tua. Nella tua angoscia, quando tutte queste cose ti saranno accadute, negli ultimi tempi, tornerai al SIGNORE, al tuo Dio, e darai ascolto alla sua voce; poiché il SIGNORE, il tuo Dio, è un Dio misericordioso; egli non ti abbandonerà e non ti distruggerà, non dimenticherà il patto che giurò ai tuoi padri» (Deuteronomio 4:29-31).
«Perché Dio stesso ha detto: «Io non ti lascerò e non ti abbandonerò». Così noi possiamo dire con piena fiducia: 'Il Signore è il mio aiuto; non temerò. Che cosa potrà farmi l'uomo?'» (Ebrei 13:5-6). «Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente». (Matteo 28:20).
Per ogni momento, al di là della situazione in cui ti trovi, Gesù ha detto: “Io non ti lascerò e non ti abbandonerò”. Dio è sempre con te. Se continui a cercarlo, la sua presenza sarà con te indipendentemente dalle menzogne che senti, indipendentemente dalle circostanze. Egli ti permette di affrontare a viso aperto tutti i demoni dell'inferno e dichiarare: “Non mi importa ciò che dici o come cerchi di farmi sentire. Il Signore è con me!” «Se Dio è con noi, chi sarà contro di noi?» (Romani 8:31).
Abbi l'assoluta certezza che il tuo sommo sacerdote è interessato a tutte le tue sofferenze; tu hai accesso al suo trono in ogni istante.
«Avendo dunque un grande sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, stiamo fermi nella fede che professiamo. Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato. Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovar grazia ed essere soccorsi al momento opportuno» (Ebrei 4:14-16).
Siamo stati invitati al trono del signore dell'universo: «E non v'è nessuna creatura che possa nascondersi davanti a lui; ma tutte le cose sono nude e scoperte davanti agli occhi di colui al quale dobbiamo render conto» (4:13). Egli conosce tutto quello che ti è successo, tutto quello che ti sta succedendo e tutto quello che ti succederà. E aspetta che tu vada a lui con franchezza.
Il Signore ha sperimentato tutto quello che noi stiamo vivendo, in ogni modo. Egli si preoccupa, ci ama, è pieno di pietà e desidera aiutarci nell'ora del bisogno. Non devi spiegarli nulla. Puoi semplicemente dire: “Signore, sei stato dove sono io ora. Sai esattamente cosa sto vivendo. Non posso spiegare nulla a parole. Per favore, aiutami”.
È questa l'ora del bisogno per te? Se è così, sai che egli è disponibile in ogni istante? Non devi andare a casa e chiuderti nella tua stanza per poter accedere alla sala del trono. No, Dio ti chiama alla sua presenza in ogni momento, ovunque, con coraggio e senza riserve. E tu puoi andare a lui, avendo la certezza che ti risponderà; Dio mantiene sempre la sua parola.
Ma noi non dobbiamo andare alla sua presenza con incredulità. Mentre andiamo al Signore, dobbiamo “convincerci” ed essere “pienamente persuasi”. «Ma voi, carissimi, edificando voi stessi nella vostra santissima fede, pregando mediante lo Spirito Santo» (Giuda 20).
Noi viviamo per le promesse, ovvero la Parola di Dio, e non per ciò che vediamo. Se gli siamo fedeli, non possiamo perdere il nostro tempo nel dubbio, dando ascolto a Satana o accettando i suoi inganni. Dobbiamo riconoscere chiaramente il nostro nemico. Specialmente quando ci sentiamo deboli e addolorati. Anche nei momenti più bui possiamo sussurrare: “Diavolo, non ti darò ascolto. La parola di Dio è veritiera e lui mi ama. Non mi abbandonerà mai, non importa ciò che tu mi dici”.
Così, potremo dire in mezzo a ogni prova: “Mi rallegrerò perché ho un posto dove andare nel momento del bisogno. Ho una Fonte. Ed egli è tutto per me”. Amen!