Prigioni!

Come è possibile descrivere l'agonia e la vergogna di un'intera generazione di giovani consumati da droga, alcool e violenza?

I genitori ora vivono nel terrore, chiedendosi come proteggere i propri figli da queste piaghe perverse! Madri e padri, alcuni dei quali ministri, mi parlano dello shock e dell'incredulità che hanno provato quando hanno scoperto che un figlio o una figlia erano tossicodipendenti.

I padri piangono quando i loro figli vengono presi — eil figlio amato ammette freddamente: "È vero — Non ne posso fare a meno. Sono un drogato!". Le madri impallidiscono ascoltando le proprie figlie confessare di essersi date alla prostituzione e al furto per potersi permettere un vizio.

Gesù si rivolse ai genitori che Lo seguirono al Golgota piangendo e gemendo — edisse: "Non piangete per me, ma piangete per voi stesse e per i vostri figli" (Luca 23:28). Gesù li avvertì che sarebbe giunto il giorno in cui molti avrebbero preferito essere morti anziché vivere. Avrebbero gridato ai monti di franare su di loro e schiacciarli — perché la vita sarebbe diventata insopportabile. È tempo di piangere per i nostri figli! È tempo per piangere per quelle figlie, di cui alcune neppure adolescenti, che vendono il loro corpo. Fumano cocaina e crack fino ad essere intontiti e vuoti. Non hanno ancora vissuto davvero, e già stanno morendo. Diventano molto presto crudeli e dissoluti. Un tempo sensibili e affettuosi, ora arriverebbero a uccidere la mamma, il papà, o chiunque altro interferisca. Quasi ogni giorno, oggi, ragazzini resi folli dalla droga, in un impeto di paranoia si accaniscono contro i genitori uccidendoli.

Piangete per gli adolescenti che, una volta obbedienti, buoni studenti e atleti, ora vagano per le strade buie derubando gli anziani, svaligiando case, puntando pistole alla testa degli automobilisti fermi ai semafori ed esigendo soldi da tutti i passeggeri.

Piangete per gli studenti dei college! Piangete per gli sportivi; alcuni che dicevano di essere Cristiani sono morti per overdose. Gli spacciatori di droga sulla 42° Strada a New York City reclamizzano tranquillamente la loro merce dicendo: "Ho la roba che ha ammazzato Len Bais" (il giocatore di pallacanestro morto a causa dell'uso di crack).

Piangete per le migliaia di studenti dei college che stanno provando le droghe — itanti che vanno ai party quasi ogni notte — itanti che sono assuefatti senza speranza alle droghe e all'alcool.

Piangete — poiché stanno arrivando nuove e più potenti droghe per schiavizzare e imprigionare i nostri giovani: black tar, Cina bianca, e nuove droghe sintetiche migliaia di volte più potenti e in grado di provocare maggiore dipendenza all'eroina e alla cocaina.

Piangete in particolar modo per i tanti giovani Cristiani che vengono continuamente presi nella trappola di Satana. Essi crollano completamente, finendo in poco tempo depressi e assuefatti.

Isaia, il profeta, diede un avvertimento alle generazioni che sarebbero venute dopo la sua. "Chi di voi presterà orecchio a questo? Chi starà attento e ascolterà in avvenire?" (Isaia 42:23). Come sarebbe stata questa futura generazione? "Ma questo è un popolo saccheggiato e spogliato; sono tutti legati in caverne, rinchiusi nelle prigioni. Sono abbandonati al saccheggio, e non c'è chi li liberi; spogliati, e non c'è chi dica: 'Restituisci!'" (Isaia 42:22).

I nostri giovani vengono derubati della loro salute, della loro morale e sobrietà! I nostri genitori vengono derubati dell'amore e della gioia dei loro figli, che si voltano contro di loro! Tanti genitori ora soffrono per i loro cari perduti. I nostri giovani sono resi schiavi in prigioni di dipendenza da droghe, sesso, alcool e violenza. Il diavolo si sta avventando su di loro come un leone ruggente tra pecore inermi.

Il governo della Polonia ha dichiarato guerra alle droghe e all'alcool — eil problema si è solo aggravato. Il governo degli Stati Uniti ha dichiarato guerra alle droghe, e il nostro Presidente auspica una società libera dalla droga. Milioni di dollari saranno spesi invano. Isaia disse, "nessuno che li liberi, per riportarli indietro!"

Non c'è speranza all'infuori di Gesù Cristo, nessun liberatore all'infuori dell'Agnello che fu ucciso per i peccati del mondo — in modo che Egli potesse "liberare i prigionieri" (cfr. Isaia 61:1)!

La mia più grande preoccupazione al momento è duplice! Una è far conoscere la verità biblica alle menti e ai cuori dei giovani — affinché essa produca il timore di Dio in essi e li preservi dai tranelli e dagli adescamenti del diavolo. L'altra è mostrare a quelli che sono stati rinchiusi dal diavolo nella prigione della dipendenza, come liberarsi — erestare liberi! La sola verità della Bibbia illuminata dallo Spirito Santo può liberare gli uomini!

Sansone, che un tempo fu un potente profeta di Dio, finì nella prigione di Satana! Aveva iniziato come un figlio di Dio benedetto, scelto, guidato dallo Spirito. "Poi la donna partorì un figlio a cui pose nome Sansone. Il bambino crebbe, e l'Eterno lo benedisse. Lo Spirito dell'Eterno cominciò a muoversi su di lui al campo di Dan, fra Tsorah e Eshtaol" (Giudici 13:24–25).

Ma Sansone finì schiavo della sua concupiscenza, perse ogni cosa e fu messo in prigione. "I Filistei lo presero e gli cavarono gli occhi; lo fecero scendere a Gaza e lo legarono con catene di bronzo. E fu posto a girare la macina nella prigione" (Giudici 16:21). La caduta di Sansone nella schiavitù e nella prigionia è un esempio per noi — affinché temiamo e impariamo. Paolo disse: "Or tutte queste cose avvennero loro come esempio, e sono scritte per nostro avvertimento, per noi, che ci troviamo alla fine delle età" (1 Corinzi 10:11).

Ciò che Dio sta dicendo è questo: "Guardate la vita di Sansone, e imparate dai suoi errori. La storia è reale; è stata preservata nella Bibbia per vostro insegnamento. Imparate quali motivi fecero sì che un giovane tanto retto e spirituale finisse in uno stato tanto pietoso, cieco e inerme!". Ecco alcune delle lezioni.

Sansone era stato cresciuto fin dalla sua nascita come Nazireo, il che significa che era stato educato e cresciuto in modo da evitare qualunque contatto con ciò che era malvagio o corrotto. Gli fu insegnato a non toccare bevande alcoliche di nessun tipo. Doveva essere completamente separato per Dio — separato da tutto quello che aveva a che fare con la morte. Fin dalla sua infanzia, i suoi genitori gli avevano insegnato della sua chiamata divina a liberare Israele dalla sua schiavitù ai Filistei. Si trattava dei nemici — inemici di Dio! Così Sansone fu cresciuto nel timore di Dio, e sapeva molto bene che non doveva contaminarsi toccando cose empie, e specialmente che non doveva unirsi alle folle empie dei Filistei. Nessun giovane fu educato meglio riguardo alla sua chiamata e al suo scopo nella vita. Nessuno fu più chiaramente avvertito del pericolo di mischiarsi con gli irreligiosi. Lo Spirito di Dio lo aveva istruito a essere separato e puro.

Ma nonostante ciò, Sansone andò in territorio nemico e fornicò con una prostituta Filistea. "Poi Sansone andò a Gaza e là vide una prostituta, ed entrò da lei" (Giudici 16:1).

Tutti gli anni di educazione e separazione — tutti gli avvertimenti riguardanti il mischiarsi agli empi — le molte ore di insegnamento — finì tutto in fumo per un solo testardo atto di lussuria! Tutti gli anni trascorsi nella precisa conoscenza non poterono trattenerlo dal seguire il suo desiderio di nuove emozioni.

Si, è importante che conosciate i pericoli delle droghe. Dovete sapere, ad esempio, che il crack e le nuove droghe sintetiche distruggono una sostanza del cervello chiamata "dopamina". Si tratta di una sostanza presente nel corpo che previene lo stato di depressione; essa produce un senso di benessere. Quando la dopamina non viene più prodotta, si fanno strada la depressione e la paranoia. Ecco perché migliaia di persone dipendenti dal crack lo fumano notte e giorno — stanno cercando di riprodurre la prima fortissima sensazione. Ma hanno distrutto la capacità del corpo di produrre dopamina, e tutto ciò che gli rimane sono depressione e paura in continuo aumento.

Eppure, la maggior parte dei giovani tossicodipendenti sa a cosa va incontro. Hanno letto dei pericoli delle droghe — sono stati bombardati da informazioni sui danni causati dall'abuso di certe sostanze chimiche. Ma non è servito a nulla; è stato di poco, o niente, aiuto.

La Bibbia avverte: "[Essi sono]…superbi, vanagloriosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori…pur conoscendo che secondo i decreti di Dio quelli che fanno tali cose sono degni di morte, non soltanto le fanno, ma anche approvano chi le commette" (Romani 1:30–32).

Chi conosce i pericoli derivanti dall'uso di droghe meglio dei dottori? Eppure centinaia di dottori stanno diventando essi stessi dipendenti dalle droghe; alcuni di essi sono finiti per strada, avendo perso il loro lavoro, le loro famiglie, e la loro dignità. Si suppone che la conoscenza possa preservare. L'intero libro dei Proverbi è un'ammonizione a cercare la saggezza e la conoscenza; ma "la conoscenza del Santo" (Proverbi 30:3), perchè la sapienza di questo mondo è follia — serve solo a far gonfiare nell'orgoglio (1 Corinzi 8:1).

Una volta che la mente è decisa a provare e freme, conoscere i pericoli non fermerà nessuno! La Bibbia dice che una persona simile non cambierebbe idea anche se sette persone l'avvertissero. "Il pigro si crede più saggio di sette persone che danno risposte assennate" (Proverbi 26:16). Come si sentono in gamba, e furbi — ognuno di loro pensa di essere diverso da tutti gli altri. Nessuno crede di finire lui stesso male.

È pericoloso perché, con qualche rara eccezione, funziona! Sembra che tu possa passarci senza apparentemente far male a nessuno. Ne esci con ricordi di estasi, fremiti, e intenso piacere.

Fu così anche per Sansone! Dopo essere entrato dalla prostituta, guardò fuori dalla finestra e vide guai. Il nemico aveva circondato la casa della prostituta, avendo saputo che Sansone era lì; così decisero di aspettare che si facesse giorno per ucciderlo. Era in trappola.

Ma Sansone riuscì a scappare. "Sansone rimase coricato fino a mezzanotte; poi a mezzanotte si alzò, afferrò i battenti della porta della città e i due stipiti, li divelse insieme con la sbarra, se li caricò sulle spalle e li portò in cima al monte…" (Giudici 16:3).

Cosa accadde il giorno seguente — il giorno dopo aver provato quel primo piacere? Non si supporrebbe che ci sarebbe dovuto essere un pentimento? E pentimento di cosa? Guardate Sansone il giorno successivo. Egli non era caduto morto per il giudizio divino. I suoi devoti genitori non lo sapevano; e non sapendolo non avrebbero sofferto, deve aver pensato. Sembrava come se Dio stesse guardando altrove. Dio gli diede anche la forza di distruggere le sbarre di quella prigione del maligno.

Immaginate Sansone, a mezzanotte, dopo la sua scappatella proibita — mentre trascina quelle sbarre sul monte, pensando tra sè e sè: "Farò vedere al diavolo che non mi ha messo in trappola. Non può impossessarsi di me e farmi prigioniero di una prostituta! Me ne andrò via e tornerò al mio Dio, e dimenticherò questo piccolo episodio! Nessun danno è stato fatto! È successo una volta sola!"

La Bibbia dice: "Poiché la sentenza [il giudizio] contro una cattiva azione non è prontamente eseguita, il cuore dei figli degli uomini è pieno di voglia di fare il male" (Ecclesiaste 8:11). A volte, chi prova per la prima volta una droga, muore per overdose. Ma la maggior parte delle volte, non c'è un giudizio apparente. Nessun poliziotto, né sospetti nei genitori. Nessun danno apparente al cervello. È allora che il diavolo viene come un angelo di luce — con la sua grande bugia! Egli allora convince le sue vittime di provare solo un'altra volta! Egli rilassa la coscienza.

A questo punto, una cosa terribile sta accadendo. La mente viene programmata! Essa è risoluta, completamente determinata a provare ancora. Davide scrisse: "L'iniquità parla all'empio nell'intimo del suo cuore; non c'è timor di Dio davanti agli occhi suoi. Essa lo illude che la sua empietà non sarà scoperta né presa in odio. Le parole della sua bocca sono iniquità e inganno; egli rifiuta d'essere giudizioso e di fare il bene. Medita iniquità sul suo letto; si tiene nella via che non è buona; non odia il male" (Salmi 36:1–4, N.R.).

Ecco cosa intende significare: chi è determinato a ritornare indietro e farlo ancora, si illude di non essere scoperto. Egli perde ogni timore e odio per il suo particolare peccato. Anziché essere temuto e odiato, quel peccato proibito diventa un idolo che acceca la realtà. "Medita iniquità sul suo letto; si tiene nella via che non è buona; non odia il male".

Ogni senso di pericolo è scomparso. Che importa se Elvis Presley fosse tossicodipendente? Che importa se atleti famosi cadono morti a causa della droga? Che importa se gli adolescenti impazziscono a causa del crack e ammazzano i genitori? Che importa se migliaia di studenti delle scuole superiori e dei college rubano, aggrediscono, rapinano e si prostituiscono per potersi permettere vizi dei quali non possono fare a meno? Che importa se le carceri sono affollate di giovani drogati? Che importa se vengono uccisi in covi di tossicomani? Essi sono stati ingannati a tal punto da Satana, da riuscire a stare tutta la notte a pensare come fare per provare nuovamente quelle sensazioni! Vengono illusi nel pensare di essere speciali! Continueranno a scappare. Credono che Dio non baderà alle loro "sperimentazioni".

L'obiettivo di Satana è infrangere la tua forza, tutta la tua resistenza spirituale e fisica, e schiavizzarti. Il suo piano è quello di renderti uno schiavo — un prigioniero.

È esattamente quello che accadde a Sansone. Una notte egli uscì solo provare "solo un'altra volta". La donna questa volta era Delilah, che in ebraico significa "lasciarsi andare; impigrire; finire in schiavitù; diventare vuoto, arido, emaciato".

Era l'incarnazione di una concupiscenza carnale, uno strumento di Satana per far sì che Sansone si lasciasse andare e si abbandonasse alla sua forza. "Seducilo e scopri dove risiede la sua grande forza e come riuscire a sopraffarlo per poterlo legare e domare…" (Giudici 16:5). Oh se i giovani potessero vedere e capire che Satana è determinato a domarli — apossederli — solo così potrà affliggerli.

Tre volte Sansone tornò da quella donna posseduta dal male, che sapeva essere intenzionata a distruggerlo! Ella continuava a chiedergli: "Dimmi, ti prego, dove risiede la tua grande forza, e in che modo ti si potrebbe legare per domarti" (Giudici 16:6,10,13). Perché Sansone continuava a tornare a giocare con un così grande pericolo? Perché ora non ne poteva più fare a meno. Non riusciva a controllarsi — il diavolo lo spingeva a tornare indietro, a continuare, sempre di più. Ogni volta che scappava, stranamente veniva guidato di nuovo tra le braccia della morte. "L'empio è travolto dalla sua stessa malvagità" (Proverbi 14:32).

Geremia profetizzò: "…Ho trovato la loro malvagità nella mia stessa casa, dice l'Eterno. Perciò la loro strada sarà per loro come sentieri sdrucciolevoli; essi saranno sospinti nelle tenebre e in esse cadranno" (Geremia 23:11–12).

Egli, parlando del popolo di Israele traviato, disse: "Israele è una pecora smarrita, a cui i leoni hanno dato la caccia" (Geremia 50:17). Satana è il leone ruggente che sta conducendo moltitudini in schiavitù. Egli è talmente sfacciato da non nascondere neppure i suoi scopi. In parole povere, attraverso Delilah, stava dicendo a Sansone: "Ho in mente di fiaccare la tua forza, legarti e farmi gioco di te!"

Prima che il diavolo possa chiuderti nella sua prigione, viene l'ora della verità. È l'ora della vessazione! L'ultima barriera perché Satana possa avere il controllo completo su di te è vincere il tuo cuore! Egli vuole che non gli nascondi niente — nessun indugio su pensieri di verità e giustizia. Deve toglierti l'ultima speranza in Dio.

Sansone raggiunse quell'ora di vessazione! "Allora ella gli disse: Come puoi dirmi: 'Ti amo', mentre il tuo cuore non è con me? Già tre volte ti sei preso gioco di me e non mi hai detto dove risiede la tua grande forza. Ora, poiché essa lo importunava ogni giorno con le sue parole e lo sollecitava con insistenza, egli ne fu rattristato a morte e le aperse tutto il suo cuore…" (Giudici 16:15–17).

Sansone aperse tutto il suo cuore a Delilah! Ora era in suo completo potere, corpo e anima! Satana l'aveva vinto. Sansone si era arreso e si era messo a dormire sul grembo del diavolo.

Poteva scappare! Avrebbe dovuto restare saldo, invocare Dio perché lo aiutasse, e dire a quella donna empia: "No! Mai! Io appartengo a Dio. Non appartengo a voi. Questo è troppo! Non ti darò il mio cuore! La mia ultima speranza è tenere segreto il segreto della mia forza!"

Giovani, fate che il vostro cuore continui a desiderare Gesù! Dio manderà tutte le forze del cielo a correre in aiuto di un cuore che invoca il suo soccorso. Un cuore confidante nel Signore è la tua ultima possibilità! Gesù è Colui che ha seminato la Sua Parola nel tuo cuore; non lasciare che il maligno te la porti via! Gesù disse che il primo e grande comandamento è: "Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza" (Marco 12:30).

Che fine triste per Sansone. Non si era neppure reso conto che Dio lo aveva lasciato. "I Filistei lo presero e gli cavarono gli occhi"! (Giudici 16:21). I nemici di Sansone gli cavarono gli occhi. Non poteva vedere più niente! Non poteva vedere se stesso, cosa ne aveva fatto il peccato. Non poteva vedere dove stava andando. Era alla mercè del diavolo.

Una volta era un uomo potente di Dio, pieno di speranza, di forza, guidato dallo Spirito. Ora guardatelo — cieco e inerme! Che immagine vivida di quello che Satana sta facendo a questa generazione. Egli li sta derubando della loro vista spirituale. Li sta accecando perché non vedano i pericoli. Li sta accecando riguardo alla loro condizione.

Il discernimento è la prima cosa che perdi quando abbandoni il Signore nel tuo cuore. Non riesci a vedere quanto sei misero e legato.

Il diavolo si prese gioco di Sansone mentre questi era cieco! "Ora i principi dei Filistei si radunarono per offrire un gran sacrificio a Dagon, loro dio, e per rallegrarsi. Dicevano: 'Il nostro dio ci ha dato nelle mani Sansone, nostro nemico'. Quando il popolo lo vide, cominciò a lodare il suo dio e a dire: 'Il nostro dio ci ha dato nelle mani il nostro nemico, colui che devastava il nostro paese e che ha ucciso tanti di noi'. Così nella gioia del loro cuore, dissero: 'Fate venire Sansone, perché ci faccia divertire!'. Fecero quindi uscire Sansone dalla prigione, ed egli fece il buffone avanti a loro. Poi lo misero fra le colonne" (Giudici 16:23–25).

Ogni persona dipendente dal vizio, chiunque è legato e schiavizzato diviene un oggetto di scherno e divertimento per il diavolo e le sue orde infernali. I demoni ridono, le potenze infernali sghignazzano e si fanno beffe di tutti i giovani che stanno lottando per le loro vite a causa di un vizio.

Divertimento? Emozioni? Feste? Bei momenti? Date un'altra occhiata a Sansone — eimparate dalla sua condizione! Ascoltate il sarcasmo e le derisioni di quei principi demoniaci: "Guardatelo — cieco, stordito, stupido! Non ha più occhi per vedere! Schiavo! Che spasso!"

È così che finisce tutto, giovani! Con Satana che vi affligge con depressione, paura, malattia, solitudine. Allora, quando siete assuefatti e legati, lui si fa beffe di voi. Se la ride di Dio quando vi vede nelle vostre condizioni pietose; e dice: "Dio non ha potenza — guarda quello che ho fatto a questo ragazzo o a quella ragazza! Ho trasformato un figlio di Dio in un debole, patetico prigioniero".

Ma c'è una via per uscire dalla prigione di Satana: devi morire! "Allora Sansone invocò l'Eterno e disse: 'O Signore, o Eterno ti prego ricordati di me! Dammi forza per questa volta soltanto, o DIO, perché possa vendicarmi con un sol colpo dei Filistei per la perdita dei miei due occhi'. Sansone afferrò quindi le due colonne centrali, che sostenevano il tempio e si appoggiò ad esse, a una con la destra, e all'altra con la sinistra; poi Sansone disse: 'Che io muoia insieme ai Filistei!'. Si curvò poi con tutta la sua forza, e la casa crollò addosso ai principi e a tutto il popolo che vi era dentro; e furono più quelli che egli uccise morendo di quelli che aveva ucciso in vita" (Giudici 16:28–30).

Migliaia e migliaia di tossicodipendenti, alcolisti, e altri giovani senza speranza stanno scappando dalla prigione del diavolo. Stanno correndo a Gesù Cristo — morendo al peccato — erinascono a nuova vita in Lui. "Ma dirà qualcuno: 'Come risuscitano i morti, e con quale corpo verranno?'. Stolto! Quello che tu semini non è vivificato, se prima non muore" (1 Corinzi 15:35,36).

Devi "morire" a quell'abitudine! Essa non morirà — tu devi! "Perché se siamo stati totalmente uniti a lui in una morte simile alla sua, lo saremo anche in una risurrezione simile alla sua. Sappiamo infatti che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui affinché il corpo del peccato fosse annullato e noi non serviamo più al peccato; infatti colui che è morto, è libero dal peccato. Ora, se siamo morti con Cristo, crediamo pure che vivremo con lui, sapendo che Cristo, risuscitato dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui. Poiché il suo morire fu un morire al peccato, una volta per sempre; ma il suo vivere è un vivere a Dio. Così anche voi fate conto di essere morti al peccato, ma viventi a Dio, in Cristo Gesù" (Romani 6:5–11, N.R.).

Devi convincerti che Gesù è venuto a liberare tutti i prigionieri! Sei nella prigione di Satana? Allora ascolta qual è il ministero di Gesù:

"Così parla il Signore: 'Nel tempo della grazia io ti esaudirò, nel giorno della salvezza ti aiuterò; ti preserverò e farò di te l'alleanza del popolo, per rialzare il paese, per rimetterli in possesso delle eredità devastate, per dire ai prigionieri: 'Uscite', e a quelli che sono nelle tenebre: 'Mostratevi!'" (Isaia 49:8–9, N.R.).

"Questo sarà scritto per la generazione futura e il popolo che sarà creato loderà il Signore, perch'egli guarda dall'alto del suo santuario; dal cielo il Signore osserva la terra, per ascoltare i gemiti dei prigionieri, per liberare i condannati a morte" (Salmi 102:19–20, N.R.).