L’unica via per salvare la tua casa

"Manda qualcuno a Ioppe, e fa' venire Simone, detto anche Pietro. Egli ti parlerà di cose, per le quali sarai salvato tu e tutta la tua famiglia". (Atti 11:13,14).

La tua famiglia ha bisogno di essere salvata, letteralmente o spiritualmente o entrambe le cose? C'è un disastro spirituale, fisico o finanziario che si profila all'orizzonte davanti a te, minacciando la tua casa? La tua famiglia è squarciata da conflitti, tensioni, un imminente divorzio, figli ribelli, un amore guasto o una relazione travagliata? La tua vita, la tua fede, il tuo matrimonio, la tua famiglia è in qualche pericolo? C'è bisogno di un autentico miracolo di Dio per avere liberazione e salvezza?

Dalle lettere che ricevo ogni giorno nel mio ufficio sono convinto che Satana sta provando, con tutte le astuzie dell'inferno, di distruggere le famiglie cristiane con tutti i mezzi possibili. I ragazzi vengono sedotti ed ingannati dalle tentazioni demoniache. Molti matrimoni si trovano in prove tremende, mentre il divorzio sta diventando un cancro spietato all'interno della chiesa. Sono stato compunto e mosso verso la preghiera, da tutte queste relazioni che riguardano cristiani che sono in situazioni finanziarie disperate.

Mai le famiglie cristiane sono state sotto tale pressione e prova come adesso. Le fondamenta delle case cristiane sono scosse, questo è un risultato diretto del decadimento spirituale e morale nella nostra società.

Si vuole scaricare la colpa di questo sulla mancanza di fede o sull'ignoranza di alcuni diritti che i credenti non reclamano. Ma il problema è qualcosa di ancora più profondo ed è qualcosa che contrista moltissimo il nostro Padre celeste.

C'è una via per salvare la tua famiglia. Ed è l'unica via scritturale che possa vedere, essa è meravigliosamente sottolineata nel capitolo 10 degli Atti. Tu puoi salvare la tua famiglia nello stesso modo che Cornelio salvò la sua. In un solo giorno, con un glorioso miracolo, la sua intera casa venne salvata e riempita dallo Spirito Santo. In quel giorno la sua casa fu trasportata dalla cecità spirituale alla meravigliosa luce ed alla vita. Dio dette alla sua casa una Pentecoste privata che scosse la chiesa di Gerusalemme, sconvolse la teologia di Pietro ed aprì la porta per la salvezza dei Gentili. Tutto questo a causa di un uomo che volle determinatamente salvare la propria casa.

Prima che vi mostri come Cornelio salvò la propria famiglia, lasciate che vi chieda se voi volete veramente salvare la vostra. Volete avere i cieli aperti ed accesso al trono di Dio? Volete che Dio porti il risveglio ed una soprannaturale trasformazione della vostra casa?

A volte mi chiedo se molti cristiani vogliano veramente vedere Dio compiere un'opera nuova nella loro casa. Riceviamo migliaia di richieste di preghiera di ogni genere, in particolar modo da casalinghe e nonni, che richiedono preghiere per le loro famiglie travagliate. Recentemente mentre Gwen ed io pregavamo ed eravamo aggravati per tutti questi dolorosi problemi e richieste che spezzano il cuore, mi sono ritrovato a a dire al Signore: "O Dio, quanti di questi cari cristiani sono realmente abbastanza disperati da chiudersi nella loro cameretta della preghiera da soli in comunione con Te? Quanti di loro vogliono che noi preghiamo per loro, mentre non hanno intenzione di spendere le ore davanti al trono di Dio in intercessione?" So che molti lo fanno seriamente, ma non tutti.

Troppi credenti al giorno d'oggi vogliono prendere delle scorciatoie. Noi vogliamo trascorrere meno tempo possibile a piangere davanti al Signore. Non vogliamo digiunare e pregare per ore, fissando il viso di Gesù per riceverne forza e fede per abbattere le fortezze.

Non spendiamo abbastanza tempo con la santa Parola di Dio, per rinnovare la nostra fede. Invece trascorriamo ore incollati all'idolo della televisione, ottenendone in cambio uno spirito turbato e le porte delle nostre case aperte alla potenza delle tenebre. Andiamo alla Bibbia solo per il tempo necessario a prenderne le promesse speciali che poi reclamiamo. Vogliamo semplicemente nominarle ed averle, come quel fratello che disse: "Perché tutto questo parlare a proposito di digiuno e preghiera? Tutto è stato fatto per noi, dì la parola di fede, credi e sarà tuo. È così semplice". Questo è semplicemente un cristiano pigro che vuole scavalcare la chiamata del Signore verso la santità, l'intercessione, la preghiera ed il digiuno. Posso provare a qualunque credente che abbia una mente aperta questi sono più di un esercizio di fede. È molto di più che un gioco della mente o di parole. La vita di Cornelio prova che Dio cerca l'assoluta devozione, l'obbedienza totale e le continue preghiere.

Considerate le vie attraverso le quali questo uomo devoto a Dio salvò la propria casa ed i miracoli che con la sua devozione avvennero.

"Vi era in Cesarea un uomo di nome Cornelio, centurione della coorte detta «Italica». Quest'uomo era pio e timorato di Dio con tutta la sua famiglia, faceva molte elemosine al popolo e pregava Dio assiduamente." (Atti 10:1,2).

Quando dico che Cornelio digiunava e pregava sempre intendo dire che era determinato nel cercare la pienezza di Dio per lui e la propria famiglia tanto da renderlo disperato al punto di rifiutare il cibo per poter ricercare Iddio.

Il cibo materiale era una cosa secondaria rispetto alla sua fame spirituale ed alla sua brama di Dio. Giorni di digiuno, senza una corrispondente fame e sete di Dio non portano ad alcun vantaggio; è meglio mangiare che utilizzare il digiuno come merito per ricevere benedizioni dal cielo. Digiunare per un pasto o due è la naturale reazione del cuore che ricerca Dio; la fame di Lui fa cessare ogni desiderio per il cibo. Semplicemente si perde l'appetito a causa del profondo ed ardente desiderio di un tocco da parte di Dio.

Quest'uomo ci fa vergognare tutti quanti. Non aveva dei nastri registrati che gli insegnassero qualcosa; non aveva neanche un maestro. Non era un proselito ebreo; era semplicemente un uomo desideroso di Dio. Ciò che aveva appreso lo aveva imparato nel modo più difficile. Nessun seminario, nessun raduno, nessun libro che gli indicasse cosa fare. Non aveva ancora neppure lo Spirito Santo che lo spronasse alla preghiera ed a ricercare la faccia di Dio. Nonostante questo egli digiunava e pregava sempre.

La sua vita di preghiera lo rendeva un donatore di elemosine. Dio non aveva ancora risposto alle sue preghiere per la sua famiglia, ma egli già donava generosamente a coloro che erano nel bisogno. Non era così legato nelle sue proprie necessità, tanto che esse prendessero tutto il suo tempo, la sua attenzione ed il suo denaro.

Gli uomini che pregano ricevono sempre l'attenzione di Dio. Cornelio andava a Dio in preghiera e "un angelo di Dio entrò da lui e gli disse…" (Atti 10:2,3). L'uomo che prega ascolta la voce di Dio. È così fin dai giorni dell'Eden.

Non c'è che una manciata di cristiani al giorno d'oggi, i quali ascoltano la voce di Dio direttamente. Il popolo di Dio non cambia mai. Gli Israeliti dissero a Mosè "Parla tu con noi e noi ti ascolteremo; ma non ci parli Dio, altrimenti moriremo" (Esodo 20:19). Ed il popolo di Dio tornò molto indietro rispetto alla santa presenza di Dio, mentre Mosè si avvicinava alla nuvola "dov'era Dio" (Esodo 20:21).

"Sia il nostro pastore ad ascoltare Dio" fu il loro grido. "Non possiamo resistere alla Sua maestosa presenza" dissero. Così è ancora oggi. Il popolo di Dio si è allontanato così tanto da quel nascosto santo luogo della presenza di Dio, che è creato un "campione" che faccia da mediatore. Il campione dei predicatori, degli insegnanti e degli evangelisti; a questi puoi scrivere per chiedere intercessione, preghiera e guida; la gente non sembra sapere che i computer non possono pregare.

Certamente è secondo le Scritture cercare il supporto in preghiera di due o tre cristiani credenti e fedeli alla preghiera. Ma puoi fare questo non prima che tu stesso sia andato con ardore davanti al trono della grazia, per ricevere grazia e misericordia che ti aiutino nell'ora del bisogno.

Lasciate che vi dica esattamente perché molti cristiani non ricevono risposta alle loro preghiere e perché le loro case si trovano in profondi trambusti: sono stati così storditi dai loro problemi, così tanto sopraffatti, che rimangono soltanto seduti a gemere ed a lamentarsi. Nella loro frustrazione si parcheggiano di fronte alla televisione e sperano che essa alleggerisca la loro mente dalle afflizioni. Un letargo ottenebrante sopraggiunge su loro e diventano posseduti dai loro stessi problemi.

Noi sappiamo dov'è la risposta! Sappiamo che la preghiera è l'unica via per salvare le nostre famiglie e risolvere ogni nostro problema. Non preghiere rapide, non preghiere pigre, ma preghiere fatte spandendo il nostro cuore contrito e rotto davanti alla Sua santa presenza.

Lo Spirito Santo continuamente geme in noi, ci corteggia, ci chiama a rifugiarci nello stanzino segreto per adorare e venerare il Re di Gloria. Sappiamo che alla Sua presenza c'è la pienezza della gioia, della grazia e misericordia che ci può aiutare nell'ora del bisogno. Egli ha un orecchio attento ed un occhio vigile. Quindi perché — ma perché — non preghiamo?

Il popolo di Dio corre caoticamente ed in modo disordinato alle grandi riunioni ed ai seminari, per ascoltare maestri che offrono soluzioni semplice e formule facili per manifestare miracoli. Conosco persone che riescono a trascorrere da due fino a sette giorni interi, sedendo per ore ad ascoltare qualcosa su Dio, ma che non riescono a spendere due ore in un giorno a parlare con Lui. Se la smettessimo di correre qua e là, andando ad ascoltare maestri che solleticano le nostre orecchie e ci mettessimo invece vicini a Dio per un giorno, vedremmo veri miracoli e la trasformazione dell'intera nostra famiglia.

I matrimoni verrebbero sanati! Il nostro problema non sarebbe da una persona verso l'altra, bensì un problema da una persona verso Dio. Siamo diventati stranieri verso Dio; abbiamo ignorato e trascurato l'altare posto dentro le nostre case e Dio ci ha lasciato ai nostri stolti giochi.

È tempo di essere onesti santi di Dio. Non c'è altro da fare chiedere a Dio di ridarci il desiderio per Lui, per affrontare le nostre continue sconfitte, le inquietudini ed i problemi senza fine. Continuando fino a quando non impareremo di nuovo a portare tutti i nostri problemi nelle nostre più intime preghiere, fino a che non torniamo alla Sua santa presenza, fino a che non otteniamo le risposte da Dio.

Non salveremo le nostre case pregando con un cuore doppio, o mediante una sorta di fede carnale gonfiata. Il nostro patto con Dio non funziona a beneficio di coloro che hanno un cuore diviso, che si trastullano con un peccato nascosto. Egli è favorevole soltanto verso le ferventi ed efficaci preghiere dei credenti santi.

È entusiasmante leggere le chiare e dettagliate indicazioni che Cornelio ricevette da Dio: "E ora manda degli uomini a Ioppe, e fa' venire un certo Simone, detto anche Pietro. Egli è ospite di un tal Simone, conciatore di pelli, la cui casa è vicino al mare." (Atti 10:5,6).

Nello stesso momento un altro uomo di preghiera, Simon Pietro, stava ricevendo una visione dal Signore, per prepararlo ad andare alla casa di Cornelio affinché lo portasse alla salvezza.

Dio opera in qualunque modo, quando il Suo popolo prega con sincerità; Egli ha un numero infinito di angeli Suoi ministri, ha i carri e gli eserciti del cielo; ha il potere e la maestà in cielo ed in terra. Egli pronuncia la Parola ed essa diventa efficace, nulla può stare di fronte alla Sua perfetta volontà. Tutto ciò che Dio si aspetta è un cuore veramente rivolto a Lui, un cuore che sia in comunione con Lui, totalmente devoto. Un cuore che si abbandona, un cuore non solo rivolto ma appartato per Lui.

I guerrieri della preghiera non devono mai abdicare ad altri la loro autorità spirituale, non devono mai andare, come un mendicante con il cappello in mano, ad elemosinare indicazioni da altri. Essi stessi fanno parte del regno che ha i cieli aperti e dai quali possono ascoltare ogni giorno il proprio Signore.

Quando ero bambino, mi ricordo dei santi di Dio che parlavano di "aggrapparsi ai corni dell'altare" (1 Re 1:50,51). Aggrappandosi ai corni dell'altare gli israeliti si ponevano sotto la protezione dell'aiuto e della salvezza della grazia di Dio. L'altare era il luogo del tempio dove sia le offerte, che i colpevoli che si aggrappavano ai suoi corni erano salvi da qualunque possibile danno. Anche il re Salomone non poté uccidere l'usurpatore Adonia, quando questi corse nella casa di Dio e si aggrappò ai corni dell'altare.

C'è un luogo di rifugio e sicurtà, un luogo di grazia e liberazione: è l'altare! Ma come avvenne ai tempi di Elia i nostri altari sono distrutti. L'unico altare che si trova in molte case oggi è un idolo: la televisione, a questa sacrifichiamo molte ore preziose. Madre, se vuoi realmente che i tuoi familiari siano salvati, guariti e liberati, perché te ne stai seduta lì a guardare questi programmi malvagi? Perché sciupi il prezioso tempo di Dio guardando tali abominazioni, come Dallas, Dinasty, Sentieri e tutti gli altri empi ed orribili spettacoli? Padre, tu dici di volere che Dio faccia un miracolo finanziario per te e hai bisogno che avvenga al più presto; perché allora non ti impegni davanti a Dio? Hai tempo per lo sport, per i passatempi, per svagarti? Perché, visto che la cosa è impellente, non cessi ogni attività ed attendi la risposta di Dio in intima preghiera? Perché non riusciamo a comprendere che nulla accade, che nulla cambia, che peggiora, se non torniamo a Dio con preghiere appassionate, in una nuova dedicazione?

"…or dunque siamo tutti qui presenti davanti a Dio, per ascoltare tutto ciò che ti è stato comandato dal Signore." (Atti 10:33).

Non disse neanche una parola su cosa Dio potesse fare per benedire lui e la sua famiglia, per arricchirlo, guarirlo, donargli. Non disse: "Dicci cosa Dio può fare per noi. Parlaci dei doni dello Spirito Santo sparsi in Gerusalemme. Mostraci come avere successo, prosperità e salute". No, tutto ciò che voleva udire era: "Cosa si aspetta Dio da noi, sulla via dell'obbedienza?". Ed anche: "Cosa ci comanda di fare?"

Saulo, immediatamente dopo la propria conversione, gridò: "Signore cosa vuoi che io faccia?". Questi primi santi del Nuovo Testamento erano molto più interessati a conoscere le loro responsabilità verso Dio, piuttosto che ad imparare come ottenere da Lui qualcosa per loro stessi. L'obbedienza era una grande preoccupazione per loro. Le parole di Gesù risuonavano ancora fresche nelle loro menti: "Se tu mi ami, mi obbedirai". L'obbedienza era il frutto dell'amore per Lui.

Quanti di noi possono pregare nello stesso modo di Cornelio, per se stessi e la propria famiglia? Possiamo andare nella nostra cameretta segreta della preghiera, mettendo da parte tutte le promesse, tutte le richieste di benedizione e benefici, aprendoci a Dio per la rivelazione di quali siano le nostre responsabilità verso di Lui? Se Egli ci dice che siamo responsabili come genitori di lasciare ogni idolo, inclusa la televisione, in modo che la nostra casa sia salvata dalla corruzione, riusciremo a farlo? Perché pregare per avere la protezione di Dio sulla tua famiglia, in particolar modo sui figli, quando invece li depositiamo davanti ad un tale idolo, lasciando che le loro menti siano guidate verso il male, proprio mediante la vostra supervisione?

Che faremo se lo Spirito Santo ci convince di smetterla con qualunque pettegolezzo, smettere di ascoltare e riferire degli errori altrui e mediante il purgamento delle vostre labbra Egli voglia risplendere sulla vostra casa con grande pace e gioia — obbediremo?

Cornelio dispose la propria famiglia, guardò Pietro negli occhi e disse: "Noi tutti vogliamo conoscere cosa dobbiamo fare per salvare la nostra casa, ciò che Dio ci comanda di fare". Quanto rapidamente Dio si muove per rispondere a quella preghiera, così rapidamente che nemmeno fu terminata la predicazione di Pietro, che lo Spirito di Dio scese nel mezzo di tale messaggio.

Pietro rese molto chiaro che Gesù cristo era "colui che è stato da Dio costituito giudice dei vivi e dei morti." (Atti 10:42). Disse in effetti: "Cristo non solo giudicherà i peccati di Sodomia e gli schernitori di Noe, ma è anche il giudice dei tuoi peccati, quindi pentiti, credi e sii salvato".

La verità è che i nostri peccati impediscono la risposta alle nostre preghiere. Il peccato in noi ha permesso che Egli nascondesse la Sua faccia. Isaia avverte: " ma le vostre iniquità vi hanno separato dal vostro Dio; i vostri peccati gli hanno fatto nascondere la faccia da voi, per non darvi più ascolto." (Isaia 59:2). Abbiamo dimenticato che Egli è il nostro giudice, al quale dobbiamo rispondere; noi abbiamo scelto di vederLo soltanto come il benevolo donatore di buone cose; ci focalizziamo soltanto sulla Sua infinità bontà e misericordia, mentre ignoriamo il Suo ordinamento dato dal Padre di essere nostro giudice. Lo Spirito cerca di farci umiliare davanti alla Sua presenza, per mostrarci la grande peccaminosità delle nostre iniquità, per rivelare Cristo come il santo, maestoso giudice davanti al quale un giorno dovremo rendere conto: "perché noi tutti dovremo apparire davanti al trono di giudizio di Cristo".

Noi possiamo salvare le nostre case disponendo il nostro cuore ad obbedire al Signore a qualunque costo. Mentre altri vanno a Lui solo per essere benedetti, tu devi andare a Lui per ascoltare. Con orecchie aperte ed un cuore disposto, Dio rivelerà la Sua volontà; vi mostrerà cosa dovete fare, potendo così obbedire e preparare la via per un vero ristabilimento e risveglio nella vostra casa.

"Mentre Pietro parlava così, lo Spirito Santo scese su tutti quelli che ascoltavano la Parola. E tutti i credenti circoncisi, che erano venuti con Pietro, si meravigliarono che il dono dello Spirito Santo fosse dato anche agli stranieri, perché li udivano parlare in altre lingue e glorificare Dio." (Atti 10:44–46).

Pensate: una Pentecoste privata che scende su un'intera famiglia, con ognuno di loro che viene portato nelle realtà celesti. Era miracoloso; le lodi erano frementi. Tutta la famiglia, tutti i parenti ed i bambini furono salvati e riempiti dallo Spirito Santo di Dio. Tutto perché un uomo aveva disposto il proprio cuore ad ascoltare prima ancora che venisse una risposta.

E noi che viviamo nei giorni dell'effusione dello Spirito Santo, abbiamo solo una piccola oppure non abbiamo affatto l'evidenza della Sua opera e della Sua presenza nelle nostre famiglie. Incredibile ma vero, molte case di cristiani sono sotto il dominio dello spirito di questo mondo, piuttosto che sotto quello dello spirito di Dio. Dove c'è lo Spirito del Signore c'è unità. Dove Egli dimora, c'è riposo e pace; c'è una indicibile gioia ed un senso di vittoria sopra il peccato ed il diavolo.

Noi abbiamo bisogno di riprendere l'autorità spirituale nelle nostre case. Se un marito ed una moglie cristiani non sono in totale unità, abbondando insieme nello Spirito e nell'amore di Gesù, c'è un grande pericolo davanti a loro. Uno od entrambi non stanno camminando nello spirito. Quando entrambi invece cercano Dio nelle loro preghiere private e nella loro devozione verso Lui, lo Spirito compie le Sue meraviglie e li guida nello stesso regno di resurrezione.

Nei mesi recenti lo Spirito Santo sta risvegliando mariti, mogli, nonni e richiamando i credenti ad un più profondo cammino nello Spirito. C'è una purificazione che va dappertutto, con lo Spirito che risiede in ogni casa, portando a lacrime di pentimento ed a una crescente fame di realtà.

Le persone si sono stancate dei giochetti religiosi, stanche di essere vittimizzate dai poteri demoniaci, stanche di tutti i vuoti piaceri e dell'insoddisfacente materialismo. Migliaia di cristiani, che ora sono infiammati da Dio, stanno gettando via le loro televisioni per tornare al Signore in sincerità. Stanno gettando tutti i loro idoli e convertendo le loro case in templi dello Spirito Santo.

Dio sta compiendo qualcosa di nuovo sulla terra, in questi tempi. Qualcosa di così potente, così sovrannaturale che sta terrorizzando l'inferno. Lo Spirito Santo è venuto per appartare un popolo per il Signore. Avere successo è ora neanche lontanamente importante quanto ascoltare la voce di Dio. La prosperità, per questi santi da poco battezzati, significa vedere Gesù in una maniera nuova e vivente. Case, terreni, mobili, macchine, vestiti, tutte queste cose hanno perso il loro fascino agli occhi di un popolo che ama appassionatamente il Signore della gloria. Lo Spirito Santo è venuto a rivelare cristo come il Salvatore delle famiglie: la nostra famiglia.

Ho guardato nel mondo spirituale e ho visto i demoni fuggire. Ho visto la potestà delle tenebre tremare; ho visto il diavolo sconfitto perché la vera chiesa di Dio, simile ad un gigante che dormiva, è stata stimolata dallo Spirito Santo a scuotersi e risvegliarsi per reclamare la sua potenza ed autorità.

Intere famiglie, intere chiese, ministeri completi sono stati rivoltati. Dio sta dicendo: "Siate seri! Siate completamente seri sulle cose spirituali o sarete lasciati fuori!" Da tutto il mondo sento ministri di Dio che dicono: "non sono mai stato così affamato di Dio, mi sento così manchevole e nel bisogno! Sto cercando il Signore per un totale rinnovamento! Voglio far parte di quello che Dio sta facendo!"

Dico ad ogni figliolo di Dio che legge questo messaggio: PREGA! Prega per la purificazione! Prega per una nuova potenza sopra il peccato. Prega per una fresca unzione su te stesso da parte dello Spirito Santo. Prega per una Sua effusione sopra la tua famiglia. Prega per una grande e gloriosa effusione dello Spirito di Dio sul tuo pastore e sopra la tua chiesa.

Se cerchiamo di salvare la nostra famiglia sarà ora o mai più! Dio ci sta dando un ultimatum per ritornare al Suo altare; indietro verso l'umiltà ed il pentimento. Noi possiamo salvare le nostre famiglie solo con la preghiera, l'ubbidienza ed una fresca unzione dello Spirito Santo.

  • Osea: "Seminate secondo giustizia e farete una raccolta di misericordia; dissodatevi un campo nuovo, poiché è tempo di cercare il SIGNORE, finché egli non venga, e non spanda su di voi la pioggia della giustizia." (Osea 10:12)
  • Amos: Squilla forse la tromba in una città, senza che il popolo tremi? Piomba forse una sciagura sopra una città, senza che il SIGNORE ne sia l'autore? Poiché il Signore, DIO, non fa nulla senza rivelare il suo segreto ai suoi servi, i profeti. Il leone ruggisce, chi non temerà? Il Signore, DIO, parla, chi non profetizzerà? (Amos 3:6–8)
  • Abdia: "Ma sul monte Sion ci saranno degli scampati, ed esso sarà santo; e la casa di Giacobbe possederà ciò che le appartiene." (Abdia 17)
  • Naum: "Il SIGNORE è buono; è un rifugio nel giorno dell'angoscia e conosce quelli che confidano in lui." (Naum 1:7)
  • Sofonia: "In quel tempo io frugherò Gerusalemme con le torce e punirò gli uomini che, adagiati sulle loro fecce, dicono in cuor loro: "Il SIGNORE non fa né bene né male"." (Sofonia 1:12).
  • Malachia: "«Poiché, ecco, il giorno viene, ardente come una fornace; allora tutti i superbi e tutti i malfattori saranno come stoppia. Il giorno che viene li incendierà», dice il SIGNORE degli eserciti, «e non lascerà loro né radice né ramo. Ma per voi che avete timore del mio nome spunterà il sole della giustizia, la guarigione sarà nelle sue ali; voi uscirete e salterete, come vitelli fatti uscire dalla stalla. Voi calpesterete gli empi, che saranno come cenere sotto la pianta dei vostri piedi, nel giorno che io preparo», dice il SIGNORE degli eserciti." (Malachia 4:1–3).