Mantenere la fiducia

"Non abbandonate la vostra franchezza che ha una grande ricompensa! Infatti avete bisogno di costanza, affinché, fatta la volontà di Dio, otteniate quello che vi è stato promesso. Perché: «Ancora un brevissimo tempo e colui che deve venire verrà e non tarderà; ma il mio giusto per fede vivrà; e se si tira indietro, l'anima mia non lo gradisce». Ora, noi non siamo di quelli che si tirano indietro a loro perdizione, ma di quelli che hanno fede per ottenere la vita." (Ebrei 10:32-39).

Questi versi furono indirizzati ad alcuni tra i più perseguitati, provati e sofferenti cristiani sulla terra; questi cari santi hanno camminato fedelmente nel timore di Dio. Erano pentiti del loro passato e guardavano alla venuta del Signore; conoscevano Cristo come il loro Sommo Sacerdote ed erano vissuti nella piena certezza di fede. Erano saldi nel Signore, avevano tenuta ferma la loro testimonianza senza vacillare; avevano creduto nell'Iddio che è "fedele in ciò che ha promesso".

Questi santi avevano preso a cuore tutti gli avvertimenti contro l'apostasia; sapevano che i credenti i quali avessero peccato volontariamente dopo aver ricevuto la conoscenza della verità, si sarebbero sviati e "divorati dall'avversario".

Sapere questo era un elemento importante della loro fede, perché fin dall'inizio avevano sofferto una terribile persecuzione; erano "oggetto di ridicolo", sopportando il discredito. Hanno sopportato qualunque tipo di afflizione; non solamente le loro personalità venivano assassinate dagli empi, ma le loro proprietà erano confiscate, lasciandoli nell'indigenza. Per finire, i loro capi venivano trascinati in prigione, lasciandoli senza un pastore.

Cosa era accaduto perché questi cristiani soffrissero così terribilmente?

Tutti questi patimenti arrivarono su di loro immediatamente "dopo essere stati illuminati". Fu quando "voi avete dovuto sostenere una lotta lunga e dolorosa" (Ebrei 10:32). Meditate su questa affermazione che è in aperto contrasto a qualunque moderna dottrina di prosperità e di un cammino con Cristo senza alcuna sofferenza.

Potreste chiedere: "Perché alcuni cristiani sembrano trascorrere la vita con leggerezza? Conosco delle persone che apparentemente non hanno mai sofferto nulla; prosperano soltanto. Sembrano sempre felici come se non avessero alcun problema".

In verità quando guardate verso tali cristiani vi meravigliate: "Cosa c'è di sbagliato in me? Perché devo attraversare una difficoltà dietro l'altra da quando ho dato tutto me stesso a Gesù? Quando ero freddo ed indifferente nella fede, ogni cosa andava bene. Non capisco l'esistenza di tali prove ora che sono serio con Dio".

La risposta per voi è contenuta in questo verso: "Dopo essere stati illuminati" significa: "dopo che avete visto la luce". È stato dopo che avete aperto la vostra vita a Gesù e siete stati inondati dalla Sua luce che è cominciato il vostro grande combattimento o afflizione.

Vedete, Satana ci attacca secondo la misura di luce che abbiamo ricevuto ed in cui camminiamo; coloro che camminano in un piccolo raggio di luce non sono pericolosi per il regno del diavolo. Egli rivolge i suoi "grandi combattimenti o afflizioni" a coloro che amano la luce, che accettano tutto quello che Cristo ha per loro.

Alcuni santi non hanno parte alcuna nelle tenebre; posseggono una tale fede che li ha resi "tolleranti". Sono diventati soldati che camminano nella piena certezza di fede, ma a causa della loro fede sono divenuti bersagli di malvagi attacchi dall'inferno.

Il nemico viene come una fiumana contro tali soldati.

Satana può far sembrare che ogni cosa nella loro vita stia collassando: le loro preghiere ostacolate, il cielo sembra di rame e soffrono afflizioni da ogni lato. Ad un certo punto il loro cuore sussurra una condanna:

"Manchi di fede; se soltanto credessi in modo più giusto, se tu fossi più vicino a Gesù, se i tuoi pensieri non fossero così malvagi, nulla di questo ti accadrebbe. Saresti al massimo, come coloro che vedi intorno a te; gioiresti dell'abbondanza ed udresti la voce di Dio chiaramente."

Non è così! Questi ebrei che erano sotto attacco avevano una fede genuina che li rendeva "vicini a Dio in piena confidanza". In verità vengono nominati in questa epistola come "fratelli santi" (Ebrei 3:1). Lo scrittore sapeva che c'era una guerra per i loro cuori nel mezzo di una grande afflizione.

Detto in modo semplice, il principale obbiettivo di Satana è soffocare la luce, diminuirla, spegnerla del tutto. Mostratemi un cristiano che è appena uscito fuori dalle tenebre spirituali, irrompendo nella luce di Cristo e nella Sua santità e purezza e vi mostrerò un cristiano che sta lottando per la propria vita.

Ciò vi descrive? State proprio ora sopportando un grande combattimento? Carissimi, molto probabilmente tutto questo non è provocato dal dubbio o dal peccato, ma a causa della luce che avete accettato; la luce produce fiducia in Gesù, più luce ricevete più avete fiducia in lui. È la vostra fiducia in Cristo che Satana è determinato a distruggere; ha diretto le potenze dell'inferno allo scopo di trascinarvi giù nella paura e nella sfiducia.

Lo scrittore agli ebrei denota una stanchezza ed una impazienza che serpeggia in questi credenti.

Per affrontare questa stanchezza lo scrittore dice a questi cristiani: "Infatti avete bisogno di costanza, affinché, fatta la volontà di Dio, otteniate quello che vi è stato promesso." (Ebrei 10:36). Aveva identificato l'arma più potente contro coloro che si stancano di fare ciò che è giusto: l'impazienza verso Dio.

Vediamo come funziona. Dopo un lungo periodo di afflizione, il nemico instilla il pensiero: "Dio conosce che tu hai fede in Lui; sei stato fedele fino ad'ora. Non hai mai dubitato della Sua prontezza e capacità di aiutarti; quindi, dov'è ora dopo tutto questo tempo trascorso? Perché non ti aiuta? È questo il modo in cui risponde alla fedeltà dei Suoi servitori?"

Apparentemente la pazienza di questi santi fratelli era stata logorata; la battaglia quotidiana in se stessa era sufficientemente ardua, ma ora si strascina senza che si veda la fine.

Questa è esattamente il tipo di strategia che Satana usa oggi contro molti santi: egli instilla impazienza verso Dio; sta dicendovi che Dio non vuole supplire ai vostri bisogni, che state vivendo come cristiani di seconda classe, depressi e contando su voi stessi nella vostra vita. Egli accusa: "Stai per perdere il tuo lavoro, la tua casa. Tutte le tue preghiere e la fede sono stati invano; è ovvio che sei un fallimento nella fede. È arrivato per te il tempo di arrenderti e tornare indietro".

Pensate a quello che lo scrittore agli Ebrei sta dicendo a questi santi che soffrono.

Che bel messaggio da annunciare ad un popolo impantanato in una grande afflizione; avevano perso tutti i loro beni e le loro proprietà. Avevano sofferto afflizione, sopportato una grande lotta per un lunghissimo periodo di tempo; ora gli veniva detto da qualcuno in autorità: "Aveva perso la pazienza; soltanto abbiate fede ed aspettate; la promessa sta arrivando".

Non so cosa ne pensiate, ma non potrei rimproverare alcuni di tali credenti se fossero tentati di dire: "Io aver bisogno di pazienza? Ho sopportato tutto questo senza un lamento; sono stato licenziato, maltrattato, spinto, urtato, abbattuto, umiliato. I miei risparmi se ne sono andati, la mia casa non c'è più, sto vivendo della generosità dei miei amici ed anche loro non stanno tanto meglio di me. A dispetto di tutto questo ho sopportato ogni battaglia con una quieta gioia e fiducia; perciò cosa vuoi intendere con "ho bisogno di avere pazienza?"

Santa pazienza è la volontà di attendere i tempi di Dio; ci sono i tempi dello Spirito Santo: "Ancora un brevissimo tempo e colui che deve venire verrà e non tarderà;" (Ebrei 10:37). Questo verso parla di qualcosa di più rispetto alla seconda venuta di Cristo; parla anche di come Cristo viene incontro ai tuoi bisogni.

Non esiste che Dio sia in ritardo, Maria e Marta avevano pensato che Gesù fosse in ritardo quando il loro fratello Lazzaro morì; dissero: "Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto;"(Giovanni 11:21). In altre parole: "Gesù sei arrivato troppo tardi, hai mancato il tempo giusto".

Immaginate quanto il Signore debba essere stato ferito da queste parole; in pratica rispose loro: "No, non sono arrivato tardi; Lazzaro risorgerà, Io sono qui ed Io sono la resurrezione; la vita è in me".

Anche il domestico di Jairo pensò che Gesù era in ritardo; a questo uomo importante era stato detto: "Tua figlia è morta; perché incomodare ancora il Maestro?" (Marco 5:35). Ancora una volta il messaggio era: "Gesù era in ritardo; tutto era finito, non aveva risposto in tempo, ci ha deluso".

Troppo tardi? Non è il caso del nostro Signore! Potreste essere tentati di interrompere la lotta e sprofondare nella disperazione; ma il nostro Padre è così pieno di amore per i Suoi figlioli, che niente lo può fermare dal tirare fuori qualcosa dal nulla.

La profonda disperazione e l'angoscia arrivano a Gesù da coloro di cui Egli ha più cura.

Maria e Marta avevano gettato via la loro fiducia; i familiari di Jairo avevano allo stesso modo gettato via la loro fiducia. Tutti quanti accusarono Gesù di essere in ritardo, di non avere affetto.

Calma, è bastata un sola parola che ha detto: "Alzati!" e tutto cambiò in un istante; questo è tutto ciò che serve al Signore, dice una sola parola ed improvvisamente ogni cosa viene trasformata: Satana deve lasciare la sua presa, la morte fugge, la vita si sprigiona e le promesse del cielo irrompono da ogni parte.

Miei amati, non preoccupatevi di cosa dovrete attraversare perché tutto quello che il Signore deve fare è pronunciare una sola parola ed i demoni andranno dispersi. La creazione trema; improvvisamente la risposta che avevi chiesto sarà su di te. Ma tu chiedi, perché il Signore non ha ancora risposto? Perché la sofferenza sta continuando? Perché sembra non esserci alcuna speranza per alcuni dei più santi di Dio?

Ne sono consapevole; in tali crisi il popolo di Dio può sia crescere nella fede, che sviarsi e gettare via la propria fede. "ma il mio giusto per fede vivrà; e se si tira indietro, l'anima mia non lo gradisce. Ora, noi non siamo di quelli che si tirano indietro a loro perdizione, ma di quelli che hanno fede per ottenere la vita." (Ebrei 10:38-39).

Il Signore è determinato a privarci di tutta la nostra fiducia nella carne, lasciandoci una totale fiducia in Lui.

Se siamo onesti, ammetteremo che spesso mettiamo la nostra fiducia negli altri durante le nostre ore di grande necessità; ci rivolgiamo a pastori, consiglieri, amici, coniugi per avere risposte. Trascorriamo ore, giorni, settimane cercando di immaginare come poter risolvere i nostri problemi e se una soluzione non arriva velocemente, cerchiamo di manipolare, scrutare ogni angolo, fino a che ogni nostra risorsa umana è esaurita.

Spesso ascolto cristiani dire: "Se solo questo affare mi riuscisse" oppure "Se tizio o caio mettesse una buona parola per me; quello di cui ho bisogno è di una pausa".

Grazie a Dio per tutto l'altrui aiuto, ma non dobbiamo guardare all'apparizione di un angelo o all'arrivo di una nave. Paolo afferma: "… ci vantiamo in Cristo Gesù, e non mettiamo la nostra fiducia nella carne" (Filippesi 3:3). È per l'utilità della nostra anima che Dio attende fino a quando noi guardiamo oltre le risorse umane e cerchiamo lui soltanto per avere aiuto; Egli usa delle persone nella nostra vita, ma dobbiamo lasciare che sia Lui solo ad orchestrare tutto.

"È meglio rifugiarsi nel SIGNORE che confidare nell'uomo" (Salmi 118:8). "Non fidatevi del compagno, non riponete fiducia nell'amico intimo …Quanto a me, io volgerò lo sguardo verso il SIGNORE, spererò nel Dio della mia salvezza; il mio Dio mi ascolterà." (Michea 7:5,7)

Paolo sapeva tutto sulla debolezza della carne, ammetteva di non essere saggio; i suoi critici giudicavano disprezzabile la sua predicazione, la sua presenza ignobile – in breve dicevano che era noioso; ma Paolo non aveva problemi con tali critiche perché non confidava sulla propria carne. Sapeva che Gesù non aveva combattuto le proprie battaglie mediante bravura, abilità o carisma, ma con la piena fiducia nel Padre.

Paolo disse ai Corinzi: "Non vengo a voi con falsa certezza o baldanza che è della carne; non intendo metterla su voi, sebbene camminiamo nella carne, però non combattiamo nella carne".

In altre parole: non abbiamo bisogno di costruire una fiducia in noi stessi; non abbiamo bisogno di essere rafforzati dalle lusinghe. Tutte le abilità umane di questo mondo non abbatterebbero una sola fortezza di Satana. "perché nessuno si vanti di fronte a Dio." (1Corinzi 1:29).

C'è una gloriosa promessa in Ebrei 3:14 per tutti coloro che tengono fermamente la loro fiducia in Gesù.

Questo verso dichiara: "Infatti siamo divenuti partecipi di Cristo, a condizione che manteniamo ferma sino alla fine la fiducia che avevamo da principio". Il significato è: quando noi manteniamo una fiducia incrollabile nel Signore, Egli diventa la nostra sola fonte di appagamento, non abbiamo bisogno di cercare da nessun'altra parte.

"Il mio Dio provvederà splendidamente a ogni vostro bisogno secondo le sue ricchezze, in Cristo Gesù." (Filippesi 4:19). Ci è stato promesso: "In Cristo ci sono tutte le ricchezze della gloria; in Lui è ogni pienezza. Ogni cosa di cui hai bisogno per la vita e la santità, Dio te l' ha data in Gesù, il tuo totale appagamento".

Pochi cristiani dubitano che Gesù sia la fonte di tutto quanto hanno bisogno, ma non sempre hanno fiducia e certezza che Egli darà loro quanto necessitano. Miei cari permettete che condivida solo pochi promemoria del Signore che vi riguardano:

Egli conosce tutto riguardo i vostri bisogni personali: "… poiché il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno, prima che gliele chiediate." (Matteo 6:8).

Egli ha veramente cura di voi ed è commosso dalle vostre necessità: "gettando su di lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi." (1Pietro 5:7). Il significato di questa ultima frase dal greco è: "Gli sta a cuore". Può essere difficile da comprendere in mezzo alla vostra perdurante afflizione, ma anche adesso Dio si sta grandemente interessando ad ogni problema che tocca la vostra vita: lavoro, famiglia, figli, relazioni, salute. È veramente la Sua preoccupazione, gli stanno veramente a cuore.

"Non abbandonate la vostra franchezza che ha una grande ricompensa!" (Ebrei 10:35). Dio dice: "Tenete ferma la vostra fede, perché Io sono il rimuneratore". Detto semplicemente: "L'attesa è ripagata". "Or senza fede è impossibile piacergli; poiché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che ricompensa tutti quelli che lo cercano." (Ebrei 11:6).

Vuoi veramente recare piacere a Cristo? Allora dagli la tua totale fiducia. Attendi e non vacillare; ricorda questa promessa per te:

"ma il mio giusto per fede vivrà; e se si tira indietro, l'anima mia non lo gradisce. Ora, noi non siamo di quelli che si tirano indietro a loro perdizione, ma di quelli che hanno fede per ottenere la vita." (Ebrei 10:38-39).