“VOGLIO CONOSCERE IL LORO DIO”
“Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato, e il dominio riposerà sulle sue spalle; sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace” (Isaia 9:5).
Quando la profezia della nascita di Cristo si compì, Re Erode, governatore d'Israele, si sentì minacciato, così come altri in tutta Gerusalemme (Matteo 2:1-3). Apparentemente, erano tutti soddisfatti dalle loro religioni superficiali e morte e non volevano che nessuno sconvolgesse il loro status quo.
Anche oggi è lo stesso. L'animosità crescente per il Natale ne è l'evidenza in molti modi: nelle scuole non si fanno più le rappresentazioni di Natale; le scene sulla mangiatoia sono bandite dai luoghi pubblici; le attività commerciali salutano i propri clienti con “Buone Feste” invece che “Buon Natale”, per fare solo pochi esempi. Gesù disse che quando il giorno della sua venuta si sarebbe avvicinato “l'amore dei più si raffredderà” (Matteo 24:12), quindi tutto questo non ci sorprende.
Gesù venne nel mondo per essere una luce e noi non dobbiamo perdere la fiducia in Gesù facendoci coinvolgere in queste guerre culturali. Mentre il mondo affonda sempre più in basso e le grida di protesta contro il nostro salvatore diventano più furiose, possa il nostro cuore essere governato dall'amore di Cristo Gesù. Possa la nostra testimonianza di grazia e santità in mezzo a questa generazione corrotta provocare in chi vive nell'oscurità il desiderio di tornare alla sua grande luce.
E mentre i buoni propositi del Natale riempiono i nostri cuori in questo periodo, io prego che in tanti possano guardare a noi e dire: “Voglio la gioia e la pace che vedo in quelle persone. Deve esserci qualcosa nel messaggio che proclamano e la loro vita ne è un esempio. “Voglio conoscere il loro Dio”.