AFFAMATO DI DIO
Quando a Gerusalemme esplose il risveglio, un angelo parlò all’apostolo Filippo, istruendolo di recarsi nel deserto di Gaza dove avrebbe incontrato un funzionario etiope su un carro. Filippo scoprì che l’uomo leggeva ad alta voce dal libro d’Isaia, così chiese al funzionario, “Comprendi ciò che leggi?” (Atti 8:30).
Sembra che il funzionario fosse rimasto bloccato su un passo che l’aveva sconcertato: “Gli avevano assegnato la sepoltura con gli empi, ma alla sua morte fu posto col ricco, perché non aveva commesso alcuna violenza e non c'era stato alcun inganno nella sua bocca. Ma piacque all'Eterno di percuoterlo, di farlo soffrire. Offrendo la sua vita in sacrificio per il peccato, egli vedrà una progenie, prolungherà i suoi giorni, e la volontà dell'Eterno prospererà nelle sue mani. Egli vedrà il frutto del travaglio della sua anima e ne sarà soddisfatto” (Isaia 53:9-11).
Prova a immaginare l’emozione dell’etiope nel leggere queste cose meravigliose. Evidentemente, era affamato di Dio, altrimenti non avrebbe letto le Scritture. E ora la profezia d’Isaia rivelava la venuta di un re eterno. Ad ogni rivelazione, i pensieri del funzionario si saranno sommati: “Chi è quest’Uomo meraviglioso?”
Innanzitutto, “Filippo prese la parola e, cominciando da questa Scrittura, gli annunziò Gesù” (Atti 8:35). Filippo spiegò al funzionario, “L’Uomo del quale stai leggendo è già venuto. Il Suo nome è Gesù di Nazareth ed Egli è il Messia”.
Poi, Filippo spiegò Isaia 53:11: “Egli vedrà il frutto del travaglio della sua anima e ne sarà soddisfatto”. Filippo disse al diplomatico, in breve, “Il travaglio di Cristo fu la crocifissione. Fu lì che morì e fu sepolto, ma il Padre Lo fece risorgere dai morti e ora vive in gloria. Chiunque confessi il Suo nome e crede in Lui diventa Suo figlio. Infatti, il seme di Cristo vive in ogni nazione. È così che la Sua vita si estende – mediante lo Spirito Santo nei Suoi figli. E ora anche tu puoi essere Suo figlio”.
Che notizia incredibile per le orecchie dell’etiope. Non c’è da stupirsi che fu pronto a balzare giù dal carro per essere battezzato. “Ed egli rispose, dicendo: «Io credo che Gesù Cristo è il Figlio di Dio». Allora comandò al carro di fermarsi; ed ambedue, Filippo e l'eunuco, discesero nell'acqua, ed egli lo battezzò” (Atti 8:37-38).