ATTINGERE ACQUA DAL POZZO DEL SIGNORE

David Wilkerson

Una delle più grandi meraviglie in America è l’incredibile acquedotto di New York. Fatto di mattoni, è completamente sotterraneo e si estende per chilometri e chilometri dal nord dello stato, portando acqua a questa metropoli. Cosa succederebbe se questo acquedotto venisse interrotto e all’improvviso non ci fosse più provvigione d’acqua per la città? New York diventerebbe un “luogo arido…una terra salata senza abitanti” (Geremia 17:6). Possiamo sopravvivere senza gas, ma non senz’acqua.

La stessa cosa accade nelle nostre vite! Quando le persone perdono la speranza, invece di correre al Signore si chiudono a riccio. Si rannicchiano in sé e mollano la speranza e i loro cuori diventano come luoghi aridi, una terra salata.

Oggi, molti cristiani stanno sperimentando disperazione schiacciante, proprio come ciò che ho appena descritto. Ma Dio sta dicendo questo al Suo popolo: “Siete disperati perché non confidate in Me. Vi rivolgete ad altri – dottori, amici, consiglieri, medicina, finanze. Non siete sollevati dalle Mie promesse; vi sentite aridi, vuoti e soli perché non attingete acqua al Mio pozzo”.

In Geremia 18:13-14, Dio evidenzia un peccato incredibilmente orrendo che veniva commesso dal Suo popolo: “Perciò così dice l'Eterno: Chiedete dunque fra le nazioni chi ha udito cose simili. La vergine d'Israele ha fatto una cosa orrenda. Potrà forse scomparire la neve del Libano dalle rocce che si ergono al di sopra del paese?, o si seccheranno mai le fredde acque correnti di una terra straniera?”

Cos’è questa cosa orrenda che il popolo di Dio sta commettendo?

Come le fredde e rinfrescanti acque che scendono dalla neve sciolta, Dio offre una provvista incessante di potenza al Suo popolo. Quest’acqua è l’acqua della forza, disponibile e certa. Tuttavia, il popolo di Dio spesso continua sulla sua via – arida, vuota e triste, dicendo, “Siamo stati lasciati a noi stessi. Ce ne andremo per la nostra via abbandonata, indesiderati”.

Questa è un’immagine dei cristiani disperati che hanno abbandonato le promesse di Dio, che giacciono demoralizzati affianco al corso d’acqua dell’amore di Dio, pensando, “Il Signore non è all’opera nella mia vita. Dovrò solo stringere i denti e fare del mio meglio. Non serve sperare ancora. Devo fare ciò che serve per sopravvivere!”