CAMMINIAMO PER LO SPIRITO

La maggior parte di noi ha iniziato la propria vita cristiana credendo che Dio fosse tutto ciò di cui avevamo bisogno. Punto. Certamente sapevamo di non poterci guadagnare il favore di Dio. La salvezza era un dono gratuito – abbiamo solo dovuto credere e ricevere. Ma poi seguire Cristo è diventato un po' più complicato. Coscienti dei nostri fallimenti, non ci siamo rivolti a lui, ma a noi stessi! Ed è per questo che Paolo riassunse il suo insegnamento ai Galati con queste parole: “Se viviamo per lo Spirito, camminiamo altresì per lo Spirito” (Galati 5:25, corsivo mio).

Siamo nati di nuovo mediante lo Spirito Santo in noi, e viviamo per lo Spirito. Avendo iniziato in questo modo, dovremmo forse tornare indietro agli sforzi della carne, nei nostri patetici tentativi di vivere una buona vita? La direttiva di Paolo è quella di camminare nello Spirito – la presenza di Dio dimorante nei nostri cuori. Mentre ci sottomettiamo allo Spirito di Dio, egli rimuove da noi strato dopo strato di ciò che non gli è gradito. 

Con le nostre sole forze non potremo mai agire come Gesù Cristo. Ecco perché ci ha mandato un Aiutante. Lo Spirito di Gesù dentro di noi vuole amorevolmente e teneramente gestire le nostre giornate. Non è una cosa brutta. Lui non è stato mandato per guastare la festa e impedirci di godere del meglio della vita. È proprio il contrario! Egli è pronto e in grado di guidarci nella freschezza e nella purezza delle parole, dei pensieri e delle azioni di Cristo.

“Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, tutte le cose sono diventate nuove” (2 Corinzi 5:17).

“Ora dunque non vi è alcuna condanna per coloro che sono in Cristo Gesù, i quali non camminano secondo la carne ma secondo lo Spirito” (Romani 8:1).

“Signore, vogliamo essere santi come te”. 

Jim Cymbala fondò la Brooklyn Tabernacle con meno di venti membri in un piccolo e fatiscente edificio in una parte difficile della città. Nativo di Brooklyn, è amico di vecchia data sia di David che di Gary Wilkerson.