Cose Buone Che Tengono Le Persone Fuori Dal Cielo!
Credeteci o no, molte brave persone che sono impegnate nel fare cose meravigliose non entreranno in cielo. Peggio ancora, molti che si considerano Cristiani e che sono convinti di stare andando in cielo, ne rimarranno fuori -- anche se non stanno vivendo in qualche peccato grossolano o azione malvagia di qualche tipo.
I Cristiani cui mi riferisco non sono persone che fanno uso di droghe o di alcool. Non giocano d'azzardo. Non si abbandonano alla pornografia o alla perversione sessuale. Non sono nel numero di coloro che sono malvagi e vili. Infatti, potete trovare molti di loro in chiesa la domenica mattina. Ed essi passano la maggior parte del loro tempo libero con gli amici e la famiglia, godendosi cose buone. Sono gente di famiglia, con valori di famiglia.
Detto questo, voglio fare una dichiarazione ancora più audace -- e che potrebbe offendere alcuni. Ma lo dico con interesse affettuoso per quelli che appartengono alla chiesa di Gesù Cristo, e che non vedono che sono diretti verso la rovina: Alcuni sono in pericolo di perdere la loro stessa anima -- anche se siedono in chiesa, assolutamente convinti di essere sulla via che conduce in cielo!
Ciò può sembrarvi un paradosso. Ma voglio provarvelo con le Scritture. Se prestate attenzione ai messaggi che lo Spirito Santo vi rivolge, ascoltate questo.
Ecco il punto: Alcuni credenti rimarranno fuori dai cieli non a causa di cattive cose che hanno fatto -- ma perché sono diventate così preoccupate nel fare cose buone, lecite, che hanno trascurato quelle che contano davvero -- quelle eterne.
Il loro zelo per le buone opere ha spinto da parte le cose di Dio!
Queste persone sono talmente assorbite dal presente che letteralmente non hanno tempo per le cose più profonde della vita spirituale. Si affaticano per sostenere i loro affari, far avanzare la loro carriera, provvedere alla loro famiglia -- ma il loro obiettivo è completamente sbagliato!
La Bibbia dice:
"Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più" (Matteo 6:33).
Queste sono le parole di Cristo stesso -- e non sono un consiglio, ma un comandamento. Gesù intende quello che dice qui, promettendo: "Se cerchi prima il Signore, Lui si prenderà cura di tutte le cose dietro le quali ti stai affaticando -- carriera, affari, casa, famiglia. Ma deve fare di Lui il tuo obiettivo principale!"
L'apostolo Paolo aggiunge: "Abbiate in mente le cose di lassù, non quelle che sono sulla terra, perché voi siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio" (Colossesi 3:2-3).
Anche questo non è un consiglio, ma un comandamento. In greco, il significato letterale è: "Fissa il tuo obiettivo, o interesse, sulle cose di lassù". In altre parole: "Fissa saldamente il tuo obiettivo sulle cose di Dio, in modo irremovibile".
Per favore comprendete -- Dio non ci ha mai chiesto di vendere le nostre case e tutti i nostri possedimenti; né ha mai detto che dobbiamo lasciare il nostro lavoro e diventare come monaci, dediti completamente alla meditazione e allo studio della Bibbia. (Si, Gesù lo ha comandato, ma solo a un uomo -- perché i possedimenti di quell'uomo erano diventati i suoi idoli. Dio non chiede a tutti di fare questo.)
Alcune persone mi dicono: "Dio mi ha detto di lasciare mia moglie e i miei figli per dedicarmi al ministero". Guardo queste persone dritto negli occhi e gli dico: "Non te l'ha detto Dio. È stata la tua testa oppure il diavolo. Il Signore non infrange i matrimoni!" Dio non ti chiederà mai di fare qualcosa del genere. Ma Egli insiste nel voler essere il centro della tua vita, e ogni cosa deve ruotare attorno a Lui. Egli ti chiede che i suoi interessi, la sua chiesa, le sue cose, abbiano la priorità. Egli deve essere il centro!
La più grande indegnità che un Cristiano può commettere contro il Signore è metterlo al secondo posto. Equivale a insultare Dio. Pensarai di non essere colpevole di un simile affronto contro di Lui -- ma come dai priorità al tuo tempo? Ad esempio, quante volte hai tralasciato di andare in chiesa per poter gestire i tuoi affari? In quei momenti, non erano i tuoi clienti ad essere messi in secondo piano, ma Dio. Sono stati messi prima, al di sopra dei suoi interessi!
Mi rendo conto che non puoi fare a meno di tralasciare la chiesa se hai un lavoro che ti impedisce di frequentarla -- ad esempio se sei un'infermiera o se lavori di notte. Ma io sto parlando di quelle persone che hanno una scelta. Per esempio, quelli che hanno un'attività propria, e scelgono di gestire i loro affari invece di andare alla casa di Dio. La Bibbia avverte: "Non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti fare, ma esortandoci a vicenda; tanto più che vedete avvicinarsi il giorno" (Ebrei 10:25).
Questo è ancora un altro comandamento del Signore. Ma cosa ha la priorità nella tua vita? Chi deve aspettare -- i tuoi affari, o il Signore?
Se non badiamo a questi comandamenti, affronteremo delle terribili conseguenze. Infatti, non sapevo che Gesù avesse dato così tanti avvertimenti in proposito. Desidero spiegarvi tre passaggi in particolare:
"Come avvenne ai giorni di Noè, così pure avverrà ai giorni del Figlio dell'uomo. Si mangiava, si beveva, si prendeva moglie, si andava a marito, fino al giorno che Noè entrò nell'arca, e venne il diluvio che li fece perire tutti. Similmente, come avvenne ai giorni di Lot: si mangiava, si beveva, si comprava, si vendeva, si piantava, si costruiva; ma nel giorno che Lot uscì da Sodoma piovve dal cielo fuoco e zolfo, che li fece perire tutti. Lo stesso avverrà nel giorno in cui il Figlio dell'uomo sarà manifestato" (Luca 17:26-30).
Guardate ancora a questa lista che Gesè ci dà, e considerate le cose che la gente stava facendo durante quei tempi. Sappiamo che c'era tanta violenza come il mondo non ha mai visto, oltre a immoralità grossolana come la sodomia e l'omosessualità. Ma Gesù non si riferisce a queste cose. Né parla di alcolismo o perversione. Piuttosto, notate attentamente cosa dice che la gente stava facendo prima della venuta del giudizio: mangiavano, bevevano (eppure non menziona l'alcolismo), si sposavano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano. Non viene elencato alcun peccato in questa lista. Sono tutte cose buone e lecite.
Infatti, tutto quello che Gesù elenca qui è raccomandato nella Parola di Dio a coloro che vogliono essere fedeli uomini e donne di famiglia e servi del Signore. Prendete il matrimonio, ad esempio. Paolo dice: "...se prendi moglie, tu non pecchi" (1 Corinzi 7:28). Altrove la Scrittura dice: "Il matrimonio sia tenuto in onore..." (Ebrei 13:4).
Inoltre, Proverbi 31 ci dice che una moglie virtuosa "...guarda un campo e l'acquista; col frutto delle sue mani pianta una vigna" (Proverbi 31:16). Fin dai tempi di Giosuè, quando Israele entrò nella terra promessa, Dio incoraggiò il suo popolo a piantare campi e a costruire per la sua gloria. Non c'è nulla di sbagliato in queste attività.
Perché, allora, Gesù focalizza il discorso solo su quelle cose buone e lecite che la gente stava facendo prima del giudizio? È perché Egli sta cercando di dirci qualcosa di vitale: Egli sta avvertendo riguardo alla nostra totale disattenzione alla sua Parola quando siamo completamente assorbiti dai nostri interessi!
Pensateci: La Bibbia non menziona mai una sola parola sulle offese o le persecuzioni che potè subire Noè durante i 120 anni di lavoro dedicato alla costruzione dell'arca. Apparentemente, il suo lavoro e la sua predicazione non furono mai interrotti. Dio ci sta dicendo: "Si, c'era violenza e corruzione a quel tempo. Ma la maggior parte della gente era talmente assorbita nel fare cose lecite, che non avevano tempo per riflettere sugli avvertimenti di Noè. Erano tutti così occupati a sposarsi, andare a mangiare, stare con gli amici e divertirsi, che non avevano tempo per ascoltare".
Guardiamo ad esempio il moderno stile di vita che seguiamo in America. Potrei scrivere libri e predicare messaggi sul giudizio che sta per venire, ma pochi al di fuori di un piccolo residuo di credenti ascolterebbero le mie parole. Alle masse di Cristiani non interessa. Perché? Perché sono talmente presi dai loro progetti per il matrimonio, i figli, la casa, il lavoro, la carriera, che non hanno tempo per ascoltare messaggi sulla venuta del Signore!
"Lo stesso avverrà nel giorno in cui il Figlio dell'uomo sarà manifestato" (Luce 17:30). Gesù ci sta avvisando: "L'ultima generazione sarà uguale a quella. Saranno talmente presi dai loro interessi, che metteranno da parte i miei interessi!"
È stato così per secoli. Molte persone sono convinte di essere sulla via che porta in cielo. Ma, settimana dopo settimana, trascurano la casa di Dio, la Parola di Dio, la preghiera, l'adorazione. Eppure non reputano peccaminoso il loro comportamento:
"...Perché dice il mio popolo... non vogliamo tornare più da te?... il mio popolo ha dimenticato me, da giorni innumerevoli... eppure... tu dici: io sono innocente..." (Geremia 2:31,32,35).
Queste persone possono stare facendo cose lecite e buone -- ma il Signore non è al primo posto per loro! Egli non è il centro delle loro vite. Se lo fosse, non lo metterebbero da parte. Troverebbero tempo per stare con Lui!
Geremia rimproverò il popolo per aver "vagabondato" (verso 36). Tutti correvano in giro facendo cose buone, tenendosi occupati con cose lecite, o anche cose religiose. Ma stavano trascurando Dio. Non avevano tempo per cercare il Signore; non avevano tempo per sedersi ai suoi piedi e imparare.
La stessa cosa sta accadendo oggi in tutto il corpo di Cristo.
Le persone arrivano ad essere talmente occupate nel correre in giro per Dio, che non hanno tempo di cercarLo.
Troppi non riescono a sedersi ad ascoltare la sua Parola perché stanno girovagando continuamente!
"Lo stesso avverrà..." Quando Gesù parlò del suo ritorno, perché non parlò dell'aumento della criminalità? Perché non fece riferimento all'immoralità presente oggigiorno? Non disse nulla riguardo alla diffusione della droga, le carceri sovraffollate, i peccati di aborto. Disse solo: "Come accadeva in quei tempi, così la gente starà comprando, vendendo, mangiando, sposandosi -- occupata con le 'cose buone'. E saranno tanto occupate, da trascurare la loro stessa anima!"
In Ottobre, la nostra chiesa celebrerà il suo nono anno di esistenza. Durante i nostri primi tre anni, c'era molta eccitazione. Molti giovani professionisti e uomini d'affari venivano ai nostri servizi -- uomini e donne che erano infiammati per il Signore. Essi testimoniarono che stavano morendo di fame spiritualmente, e che la chiesa di Times Square li aveva salvati dal continuare verso la morte spirituale.
Queste persone erano sempre lì quando le porte della chiesa aprivano. Registravano i messaggi dei culti e li portavano a casa, per ascoltarli ancora e ancora fino ad aver appreso il messaggio. Vincevano anime a Cristo. Quando mi vedevano per strada, mi fermavano e mi abbracciavano, indicando agli sconosciuti, "Questo è il mio pastore. Devi venire ad ascoltarlo predicare!"
Quando andavo a trovarli sul lavoro, mi facevano subito entrare. Non appena entravo nei loro uffici, lasciavano ogni cosa, mi abbracciavano e dicevano: "Oh pastore -- Domenica è stato meraviglioso! Quando sono andato a casa, è stato difficile addormentarmi. Lo Spirito del Signore è stato su me tutta la notte!"
Oggigiorno, non vedo più molti dei loro volti in chiesa. Poco alla volta, li ho visti tornare indietro, tornare al materialismo. Oggi sono consumati dal lavoro, carriera o affari. Molti frequentano chiese che tengono raduni di un'ora alla settimana e solo di domenica, con sermoncini di una ventina di minuti che non convincono. Quando vedo queste care persone per strada, fanno finta di non vedermi. Alcuni addirittura si voltano e guardano altrove.
Tutto questo mi ferisce. Ma quanto più ferisce Dio il loro rifiuto verso di Lui? Come deve sentirsi Egli per il disprezzo di coloro che una volta camminavano, parlavano e piangevano con Lui? Un tempo queste stesse persone gli dissero: "Signore, hai salvato la mia vita da un inferno senza Dio. Non ti lascerò mai!" Ma ora essi non gli dedicano più tempo.
Potresti dire: "Devo guadagnarmi da vivere. Il Signore capisce". No! Non potrà mai capire -- né accettare -- di essere messo al secondo posto dopo qualcuno o qualcosa:
"Egli [Gesù] è il capo del corpo, cioè della chiesa; è lui il principio, il primogenito dai morti, affinché in ogni cosa abbia il primato" (Colossesi 1:18).
La parola greca usata per "primato" significa "primo posto". Gesù deve avere la priorità!
Questa parabola è importante -- perché Gesù è l'uomo che sta preparando la gran cena! La cena di cui si parla qui è il vangelo, e la tavola apparecchiata è la croce. E l'invito di Gesù è per tutti:
"Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò riposo" (Matteo 11:28, N.D.).
Semplicemente, il Signore ci sta invitando all'intimità con Lui. Siamo stati chiamati a entrare nella sua presenza per cenare con Lui, per conoscerLo, e per godere della sua compagnia. Egli dice: "Venite e troverete una tavola imbandita per voi. Tutto è pronto. Troverete piena soddisfazione in me!"
Infatti, Gesù ha già compiuto tutto quello che era necessario per darci piena soddisfazione in questa vita. Ciò che bramiamo -- tutto quello che ha a che fare con la santità e la devozione -- è racchiuso in Lui: "...La sua potenza divina ci ha donato tutto ciò che riguarda la vita e la pietà mediante la conoscenza di colui che ci ha chiamati con la propria gloria e virtù" (2 Pietro 1:3).
Eppure, la parabola ci dice che quando giunse il momento di cenare e la tavola era stata imbandita, nessuno venne. Quando i servitori andarono a vedere per le strade, non videro nessuno. Il loro signore sperava che i suoi ospiti avrebbero lasciato ogni cosa per essere presto da lui, anticipando quella comunione con grande gioia. Ma nessun venne.
Vi chiedo: Come vi sentireste se aveste preparato dei cibi succulenti, e i vostri ospiti avessero accettato l'invito, ma quando tutto è pronto nessuno si facesse vedere? Non lo prendereste come un rifiuto totale -- come se ai vostri invitati non interessasse di voi?
Questo signore decise di inviare un servitore a ricordare ai suoi invitati che ogni cosa era pronta. Era l'ultima chiamata: "La cena è pronta. Perché non siete venuti?" Ma, dice la Scrittura, "tutti allo stesso modo cominciarono a scusarsi..." (Luca 14:18, N.D.).
Il primo invitato si scusò dicendo che era preoccupato con un affare riguardante un podere: "...Ho comprato un campo e ho necessità di andarlo a vedere; ti prego di scusarmi" (stesso verso). Quest'uomo probabilmente aveva acquistato il terreno senza prima vederlo, o forse voleva semplicemente un terreno su cui costruire una casa per la sua famiglia.
Ora, non è un peccato acquistare un terreno, o acquistare un casa. Sono entrambe cose lecite e buone. Dopo tutto, anche il profeta Elia, proprio prima che il giudizio cadesse su Giuda, acquistò un terreno in seguito a una rivelazione che aveva ricevuto.
Ma il punto non è nell'acquistare un terreno. Il punto è che quell'uomo rivolse la sua attenzione su cose sbagliate! Si focalizzò sui suoi interessi -- i suoi affari o i suoi interessi di famiglia -- e mise da parte l'invito a stare in intimità con quel signore. Disse: "Ci penserò più tardi. Devo occuparmi prima dei miei interessi". Ma il fatto era che quella terra non si spostava da lì. Egli sarebbe anche potuto andare a vederla il giorno seguente!
Gli interessi del secondo invitato riguardavano il bestiame. Egli disse al servitore: "...Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego di scusarmi" (verso 19). Forse quest'uomo era un allevatore, e ora voleva provare i buoi che aveva acquistato per vedere se aveva fatto un buon affare.
Non c'è peccato in quello che quest'uomo fece. Provare la merce acquistata è una cosa legittima e responsabile. Abrahamo e Giobbe senza dubbio lo avevano fatto molte volte, dal momento che avevano molto bestiame. Quest'uomo dunque stava comportandosi diligentemente.
Ma anche qui, non è questo il punto. Dov'era il peccato di quest'uomo? Aveva agito come se andare alla stalla fosse per lui più importante che andare nella casa di Dio! Quei buoi potevano essere provati il giorno dopo. Ma lui non voleva farli aspettare; perciò fece aspettare il signore!
L'ultimo invitato disse: "...Ho preso moglie, e perciò non posso venire" (verso 20). Ora, niente può essere più legittimo che prendere moglie. La Bibbia dice che l'uomo che trova una moglie trova un bene (vedi Proverbi 18:22).
Ma ancora una volta, non è in questione il matrimonio. Quest'uomo peccò nel mettere prima la sua famiglia! Il Signore dice: "La devozione alla famiglia è buona in sè -- ma non quando prende il mio posto!"
Quest'uomo avrebbe potuto portare sua moglie alla cena. Sarebbe stato un buon inizio per il suo matrimonio. Avrebbe potuto dire a sua moglie: "Cara, il Signore è sempre stato al primo posto nella mia vita. Niente prende il suo posto. Quando Egli apre mi apre le sue porte, vado sempre a stare in comunione con Lui. I suoi interessi hanno la priorità nella mia vita. Ora, desidero che i miei valori siano i tuoi valori. Perciò facciamo dei suoi interessi la nostra priorità."
Conosco mogli che trovano duro venire in chiesa la domenica mattina. Ma durante la settimana hanno abbondante tempo per fare altro! Sono sempre in movimento, facendo qualcosa di speciale per i loro figli. Trovano il tempo per le loro lezioni di danza, di musica, funzioni scolastiche, feste, picnic, sport, spese, e la lista si allunga sempre più. Ma trovano poco tempo per le cose del Signore. Il messaggio che prevale è: "I miei ragazzi vengono prima!"
Vi dico, se trascurate gli interessi di Dio e mettete i vostri figli prima, li dannerete! È quello che accadde a Ezechia e Manasse. Il Signore aggiunse a Ezechia altri quindici anni di vita -- anni che egli avrebbe dovuto spendere sulla sua faccia davanti a Dio per portare una ripresa in Israele. Invece, Ezechia passò quegli anni giocando con i suoi 'giocattoli da adulto' -- cioè collezionando gioielli e bestiame, e costruendo edifici. Il figlio che allevò durante quegli anni, Manasse, guardò suo padre mettere giochi e famiglia prima di ogni cosa. Il risultato? Manasse divenne uno dei re più malvagi della storia di Israele.
Quale fu il peccato dei tre uomini nella parabola di Gesù? Fu che il terreno, i buoi e gli interessi familiari spinsero da parte la chiamata alla comunione e intimità con il signore. Non mi fraintendete -- le cose che stavano facendo erano tutte cose buone e perfettamente legittime. Ma diventarono peccati imperdonabili quando derubarono questi uomini del tempo e della riverenza per il loro maestro!
Ora, lasciate che faccia un'altra importante affermazione: Non amate davvero Gesù se non proteggete il vostro tempo con Lui!
Dovete giungere al punto di considerare un'intrusione tutto quello che vi deruba di tempo prezioso nella presenza di Gesù. Quando lo mettete da parte o date la priorità a qualcos'altro, può diventare facilmente un'abitudine. E finirete come disse Geremia -- trascurando il Signore "da giorni innumerevoli" (vedi Geremia 2:31-32).
Cosa succede quando un signore viene trascurato? Si adira! Il signore di questa parabola disse: "Io vi dico che nessuno di quegli uomini che erano stati invitati assaggerà la mia cena" (Luca 14:24).
In altre parole: "D'accordo, signori -- mi avete dimostrato di essere troppo occupati per me. Avete messo il vostro lavoro, le vostre famiglie, la vostra terra, le vostre bestie prima di me. Non desiderate cenare con me e conoscermi. Perciò vi dico -- non mi conoscerete mai. Non entrerete nei miei cancelli!"
Allo stesso modo, molti verranno a Gesù dicendo: "Signore, abbiamo fatto opere potenti nel tuo nome. Abbiamo cacciato demoni e guarito i malati, tutto per la tua gloria". Ma Egli risponderà: "Quelle sono tutte cose buone -- ma Io non vi ho mai conosciuto! Eravate troppo occupati per cercare la comunione con me. Non avete mai messo ogni cosa da parte per stare nella mia presenza. Ora tutte le vostre opere impegnative si sono dimostrate inutili. Allontanatevi da me, stranieri!"
Gesù ci dà una potente parabola in Matteo 25 -- la parabola delle dieci vergini. Probabilmente conoscete bene questa parabola. Solo cinque vergini avevano olio nelle loro lampade quando lo sposo venne da loro. Le altre cinque furono chiuse fuori dalla sala delle nozze, perché, colte di sorpresa dall'arrivo dello sposo, erano andate a cercare di trovare dell'olio per le loro lampade vuote.
Dal momento che le dieci vergini in questa parabola rappresentano la chiesa, questo significa forse che solo metà di tutti i Cristiani entreranno nella sala delle nozze? Non lo so. Ma so che faremmo bene a fare attenzione a quello che Gesù ci sta dicendo qui.
Non ho problemi con il fatto che tutte e dieci le vergini "divennero assonnate e si addormentarono" fino a mezzanotte. Prima di tutto, quelle che avevano dell'olio poterono dormire in pace, poiché ne avevano abbastanza fino al mattino (alcune persone ritengono che quest'olio è lo Spirito Santo -- e che le cinque vergini stolte nel condursi incautamente avevano perduto l'unzione dello Spirito).
Secondo, l'olio non è il cuore della parabola. Eppure di solito ci focalizziamo così tanto su questo aspetto da non badare a un altro aspetto molto importante. Vedete, una volta che le cinque vergini stolte ebbero trovato l'olio, presero a bussare alla porta, dicendo: "Signore, Signore, aprici..." Ma cosa rispose lo Sposo? Egli non gli chiese dove erano state, Non le rimproverò per non aver avuto dell'olio con sè. Non menzionò il loro ritardo. Non elencò alcuna di queste cose. No -- Egli disse molto chiaramente: "Io vi dico in verità: Non vi conosco" (Matteo 25:12). Egli disse: "Non vi conosco". E questo è il cuore della parabola!
Recentemente, dopo un servizio nella nostra chiesa, una donna e sua figlia mi si avvicinarono. Mi strinsero la mano, e rimasero lì, sorridenti. Dopo un momento, chiesero: "Non ci riconosci?" Scossi la testa. Esse dissero: "Ci siamo incontrati quindici anni fa, dopo un raduno in Los Angeles. Pregasti per noi. Ricordi? Siamo sulla tua lista di distribuzione postale. Amiamo i tuoi messaggi, e abbiamo seguito il tuo ministero per anni. Come puoi non ricordarti di noi?"
Erano quindici anni che non le vedevo! Risposi: "Mi spiace, signora -- non la conosco". Quelle due donne mi erano sconosciute.
Certamente, Gesù conosce ognuno di noi. Egli è onnisciente, sa ogni cosa. Ma non è di questo tipo di conoscenza che Egli sta parlando in questa parabola. Gesù sta dicendo: "Non mi hai mai preso sul serio. Non mi hai mai messo al primo posto nella tua vita. È questo che significa essere sposati. Il tuo cuore non è in questa relazione. Mi hai abbandonato. E io non riconosco il tuo spirito, il tuo modo di condurti. Non posso riconoscerti come parte della mia sposa!"
Amati, conoscete Gesù nella vostra stanza segreta o solo in chiesa? Parlate con Lui mentre siete diretti al lavoro, per strada, in autobus? Quando le porte della chiesa sono aperte, siete lì ogni qualvolta vi è possibile?
Quando verrà il giorno finale, Gesù vi riconoscerà?
Alcune settimane fa camminavo a un paio di isolati dal nostro edificio, per prendere un giornale al chiosco lì vicino. Quando arrivai sulla Quarantanovesima Strada, vidi una donna in condizioni pietose, seduta accanto a una veranda. Non aveva più di una cinquantina d'anni, ma ne dimostrava ottanta. Mi fissò con uno sguardo perso, miserabile, come a dire: "Questo è tutto ciò che la vita mi ha offerto". Mi si spezzò il cuore. Pensai con tristezza: "È la madre di qualcuno".
Dirigendomi sull'Ottava Strada, vidi un giovane con i capelli scompigliati. Era drogato, barcollava accanto a me, mormorando parole senza senso. Pensai: "Vive in un'inferno in questa vita. E quando morirà, probabilmente passerà l'eternità all'inferno". Mi sembrò terribile, mi sentii triste e inerme.
Preso il giornale, mi voltai e vidi passare una giovane prostituta. Aveva uno sguardo spento. Il suo corpo era malato e rovinato, eppure continuava a venderlo per poter avere dell'altra droga. Mi chiesi se riuscisse anche solo a ricordare com'era una vita normale.
Tornai al mio appartamento addolorato. Mi sedetti, fissai il cielo e iniziai a gridare: "Oh Dio, questa città non è già abbastanza simile all'inferno? Non avrai pietà di queste povere persone quando saranno davanti a te? Nessuno di loro ha mai sentito i sermoni che sentono quelli che frequentano la chiesa di Times Square. Non hanno conosciuto la comunione dei santi. Non sono stati toccati dallo Spirito Santo. Non hanno la capacità mentale di vegliare per il tuo imminente ritorno. Oh Signore, a volte penso che avrai più pietà di questi derelitti che di tutti i credenti che hanno ascoltato centinaia di sermoni ma hanno continuato a metterti da parte!"
Infatti, Gesù disse che in quel giorno sarà più tollerabile la sorte di Sodoma e Gomorra che quella di coloro che una volta avevano gustato le cose buone di Dio. Sto parlando di quelle persone che hanno conosciuto la potenza dello Spirito Santo -- che si erano impegnati ad amare e servire Gesù fino alla morte, ma che si sono voltati verso la concupiscenza, il materialismo e i propri interessi. Ditemi -- come potete attendere il ritorno di Gesù Cristo se siete tutti presi dalle cose di questo mondo?
Se Gesù non è la pupilla dei vostri occhi -- se non siete focalizzati su Lui, la sua chiesa, la sua Parola, i suoi interessi -- non potete essere suoi discepoli. Sarebbe meglio per voi essere uno di quei derelitti che essere un simile ipocrita!
Ve lo ripeto ancora con amore: Molti di voi che stanno leggendo questo messaggio non ce la faranno -- a meno che non prendiate questo impegno oggi stesso: "Signore, da questo momento in poi, sarai Tu il centro della mia vita. Ogni altra cosa avrà il secondo posto. Sei tutto per me, Gesù. E so che se non è così, ogni altra cosa sarà inutile!"
Amen!