Credere all'Amore di Dio
Nelle ultime settimane lo Spirito Santo mi ha spinto a pregare per una maggiore comprensione dell'amore di Dio per me. Dopo aver letto 1 Giovanni 4:16, ho capito quanto poco io sapessi sul vivere e camminare nell'amore di Dio. Giovanni scrisse nella sua epistola: "E noi abbiamo conosciuto e creduto all'amore che Dio ha per noi. Dio è amore, e chi dimora nell'amore dimora in Dio e Dio in lui."
Credo che molti Cristiani conoscano l'amore di Dio per loro solo teologicamente. Hanno imparato le Scritture sull'amore e le hanno sentite predicare - eppure la loro conoscenza è limitata a una linea del coro dei bambini: "Gesù mi ama, questo so, perchè la Bibbia mi dice così..."
Diciamo di credere che Dio ama noi, il mondo e i perduti. Ma è una fede astratta! Non molti Cristiano possono dire con autorità, "Si, so che Gesù mi ama - perchè ho compreso in cosa consiste il Suo amore. L'ho appreso - vivo in esso. E' la fondazione della mia vita giornaliera."
La vita giornaliera della maggior parte dei Cristiani, comunque, non è fatta di camminare e credere nell'amore del Signore. Invece, essi vivono sotto una nuvola di colpa, paura, condanna. Essi non sono mai stati davvero liberi - non hanno mai riposato nell'amore che Dio ha per loro. Possono essere in grado di sedere in chiesa, alzare le loro mani e rallegrarsi - ma portano sempre un rimuginare segreto dentro di sè. Non c'è mai stato un momento in cui si sono sentiti completamente liberi dal fastidioso senso di non piacere davvero al Signore. Dicono a sè stessi, "C'è qualche mancanza in me - non sono all'altezza. C'è qualcosa che non va!"
Ascoltate le parole di Paolo: "...camminate nell'Amore, come anche Cristo ci ha amati e ha dato se stesso per noi..." (Efesini 5:2). L'apostolo incitava gli Efesini dicendo, "Gesù vi ama davvero - perciò, camminate come uno che è grandemente amato da Dio!"
Ho sentito le confessioni di molti "vecchi" Cristiani - gente che ha camminato con il Signore per trenta o quarant'anni - che confessava di non aver mai conosciuto la gioia di sentirsi amati da Dio. Essi apparivano felici e contenti di fuori - eppure, dentro, si trascinavano, portando sempre carichi pesanti di dubbio e paura. Credo che questi fratelli e sorelle semplicemente non avessero mai capito, profondamente, l'amore che Dio ha per loro. Non hanno mai sperimentato la pace che il conoscere l'amore di Dio porta nel cuore!
Potresti svegliarti un giorno e dire a te stesso, "Questo non è il modo di vivere! Non posso continuare a servire il Signore con questo senso di ira su di me, sentendomi sempre condannato e indegno. Se amo così tanto Gesù e credo che i miei peccati sono perdonati, perchè sono così angosciato?
Il fatto è che Dio non ti ha salvato per farti vivere nella colpa e nella condanna. Gesù disse: "In verità, in verità vi dico: Chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna, e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita." (Giovanni 5:24)
Un significato della parola "condanna" qui è "ira." Gesù sta dicendo che non sarai soggetto al Suo giudizio - che nel giorno del Giudizio sarai libero dalla Sua ira. Ma condanna significa anche "sentire di non essere all'altezza." E Gesù sta dicendo che il credente non sentirà di non poter mai essere all'altezza!
"Ora dunque non vi è alcuna condanna per coloro che sono in Cristo Gesù, i quali non camminano secondo la carne ma secondo lo Spirito" (Romani 8:1). Tutta la colpa e la condanna sono chiaramente da parte del diavolo. E Paolo avvertiva di non "[cadere] nella condanna del diavolo" (1 Timoteo 3:6). Stava dicendo che quando cadi nella condanna, usci dalla grazia - dalla sicurezza che Dio ci ha offerto attraverso il sangue di Suo Figlio.
Cari, lo Spirito Santo dichiara la colpevolezza ma non condanna mai. Il Suo ministero è di convincere del peccato. Ma lo fa solo per guarire - per portare uomini e donne in un luogo di pace e riposo in Cristo. Ed Egli lo fa a scopo di redenzione, non con ira.
"Chi è colui che li condannerà? Cristo è colui che è morto, e inoltre è anche risuscitato; egli è alla destra di Dio, ed anche intercede per noi" (Romani 8:34). Il Signore sta dicendo, "Chi ti condanna? Perchè cammini sotto la condanna, quando il tuo Salvatore è presso di Me proprio adesso, difendendo la tua causa?"
La sola condanna rimasta è quella su coloro che rifiutano la luce del Vangelo: "Ora il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno amato le tenebre più che la luce, perchè le loro opere erano malvagie." (Giovanni 3:19)
Se desideri che la Parola di Dio venga e sveli tutto quello che c'è nel tuo cuore, allora non sei più condannato. La condanna resta solo per quelli che nascondono il peccato e amano l'oscurità! Ami la luce, vero? Allora perchè ti senti condannato?
Eppure forse sei assaltato da una tentazione di cui non riesci a liberarti. O può darsi che porti un senso di incapacità, o di indegnità - paura che il diavolo ti colga in fallo e che tu manchi dinanzi a Dio.
Questo è il giorno in cui devi renderti conto dell'amore che Dio ha per te! Prego che mentre leggi questo messaggio, qualcosa colpisca in profondità nel tuo cuore, e che tu possa dire, "Hai ragione, Fratello Dave - Non voglio vivere in questo modo!"
I Cristiani che vivono nella colpa, paura e condanna non sono "radicati e fondati" nell'amore di Dio:
"Perchè Cristo abiti nei vostri cuori per mezzo della fede, affinchè, radicati e fondati nell'amore, possiate comprendere con tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, la profondità e l'altezza, e conoscere l'amore di Cristo che sopravanza ogni conoscenza, affinchè siate ripieni di tutta la pienezza di Dio." (Efesini 3:17-19).
"Radicati e fondati" qui significa "costruire sotto di te delle profonde e stabili fondamenta di conoscenza e comprensione dell'amore di Dio per te." In altre parole, la conoscenza dell'amore di Dio per te è è la verità fondamentale su cui si costruiscono tutte le altre verità!
Per esempio, questo è quello su cui si basa il timore di Dio. Un santo timore di Dio non è il terrore che Egli sia pronto ad abbatterti se vieni colto in fallo. Piuttosto, è il timore della Sua santità contro la ribellione - e ciò che aspetta coloro che amano l'oscurità piuttosto che la luce!
Il nostro Padre celeste ha mandato Suo Figlio a morire per i nostri peccati e debolezze. E senza sapere e comprendere pienamente quel tipo di amore per te, non riuscirai mai ad avere delle fondamenta stabili o permanenti!
"Affinchè possiate comprendere... l'amore di Cristo." La parola greca usata per "comprendere" qui suggerisce "prendere impazientemente o afferrare." Paolo vuol dire che devi afferrare questa verità e farne il fondamento della tua vita cristiana. Sta dicendo, "Tendi le tue mani spirituali e dici, 'Voglio impossessarmi di questa verità!'"
Permettimi di condividere con te tre cose che lo Spirito Santo mi ha insegnato riguardo all'amore di Dio per noi. Prego che ti impossessi della Sua verità - che aprirà i tuoi occhi e ti aiuterà ad entrare in un luogo nuovo di gioia e pace nel tuo cammino quotidiano con Lui:
Non puoi separare i beni di Dio dal Suo amore. Il Suo amore per noi è collegato alle abbondanti ricchezze a nostra disposizione in gloria. Egli ci ha dato dei beni per ogni crisi della nostra vita - per aiutarci a vivere vittoriosamente in ogni momento!
Per settimane, ho pregato "Signore, voglio conoscere il Tuo cuore. Non riesco ad ottenere una rivelazione del Tuo amore per me da nessuno dei libri della mia libreria, o anche dall'uomo più santo che sia mai vissuto. Essa può venire soltanto da Te. Voglio per me la rivelazione del Tuo amore - direttamente dal Tuo cuore! Voglio vederla con tanta chiarezza da farmi cambiare il modo in cui cammino con Te e il modo in cui ministro."
Mentre pregavo, non sapevo cosa dovessi aspettarmi. Forse una rivelazione del Suo amore avrebbe investito la mia anima come un'inondazione di gloria? Sarebbe apparsa come un gran discernimento che mi avrebbe lasciato senza fiato, o come una manifestazione della Sua vicinanza? Sarebbe stata una sensazione di essere davvero speciale per Lui - o il tocco della Sua mano su di me tanto reale da cambiarmi per sempre?
No - Dio mi parlò con un piccolo e semplice verso: "Dio ha tanto amato... che ha dato..." (Giovanni 3:16). Il Suo amore è legato alle Sue ricchezze in gloria - Le sue abbondanti provviste per noi!
La Bibbia dice che il nostro amore per il Signore è rivelato dalla nostra ubbidienza a Lui. Ma il Suo amore per noi è evidenziato in un altro modo - Dal fatto che Egli dà! Non puoi conoscerLo come un Dio amorevole fino a quando non lo vedi come un Dio che dona. Dio ci ha amati tanto, da investire nel Suo Figlio Gesù tutti i tesori, la gloria e i doni del Padre - E li ha dati a noi! Cristo è il dono di Dio per noi, in cui è nascosto tutto quello di cui abbiamo bisogno per essere vincitori.
"Perchè è piaciuto al Padre di far abitare in lui tutta la pienezza" (Colossesi 1:19). "Poichè in lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità. E voi avete ricevuto la pienezza in lui, essendo egli il capo di ogni principato e potestà" (2:9-10). In altre parole, "In Lui avete tutte le provviste - tutto quello di cui avete bisogno!"
Il problema è che pochissimi Cristiani si appropriano di quello che Dio ha offerto liberamente. Non lo seguiamo nè ne prendiamo possesso - e i tesori di Cristo giacciono nella gloria non reclamati!
Che shock avremo quando arriveremo alla gloria! Quel giorno, Dio ci mostrerà tutte le ricchezze di cui il Suo amore ci ha provvisti e come non le abbiamo utilizzate.
Vediamo un esempio di ciò nella parabola del figlio prodigo. Questa storia rivela l'amore di Dio in un modo profondo - e prova che il Suo amore per noi è collegato alle Sue abbondanti ricchezze e provviste!
Questa è il significato della parabola del figlio prodigo. E' la storia di due figli - uno che arriva alla fine delle proprie risorse, e uno che non reclamava quelle del padre.
Il figlio più giovane andò da suo padre e disse, "Dammi la parte dei beni che mi spetta" (Luca 15:12). Ciò che ricevette - e che poi sprecò - rappresenta i suoi interessi: i suoi talenti, abilità, tutte le cose che usava per affrontare la vita e i suoi problemi. Diceva, "Posseggo intelligenza, buone capacità ed esperienza. Posso andar fuori e sbrigarmela da solo!"
Quella attitudine descrive molti Cristiani di oggi. Eppure, quando le cose diventano difficili con quale rapidità consumiamo le nostre risorse! Con quale velocità spendiamo tutto quello che abbiamo dentro di noi! Possiamo trovare la via d'uscita per qualche problema e trovare la forza interiore per alcune prove, ma arriva il momento in cui la carestia colpisce l'anima!
Sei veramente finito, e non sai in che direzione muoverti. I tuoi amici non possono aiutarti. Sei rimasto vuoto, ferito, non rimane alcuna forza dentro di te perchè tu possa attingervi. Sei stremato - la lotta è finita! Tutto quello che rimane è paura, depressione, vuoto, disperazione.
Stai ancora indugiando nel porcile del diavolo, sguazzando nel vuoto, morendo di fame? Questo è quello che accadde al figlio prodigo. Non era rimasto niente in lui perchè potesse attingervi. Aveva consumato tutte le sue risorse. E si rese conto di dove l'avesse portato tutta quella auto-stima di sè. Ma cosa l'aveva svegliato alla fine? Il fatto che si sentiva finito? Fu quando ricordò tutte le provviste abbondanti nella casa del padre!
Disse, "Qui sto morendo di fame. Ma nella casa di mio padre c'è pane in abbondanza!" (vedi Luca 15:17). Decise di tornare indietro e di appropriarsi delle abbondanti provviste di suo padre!
Non c'è una parola in questa parabola che indichi che il figlio prodigo tornò per amore per suo padre. Certo, era pentito - cadde in ginocchio, piangendo, "Padre, perdonami! Ho peccato contro te e contro Dio, non sono neanche degno di entrare in casa tua," Ma non ha mai detto, "Padre, sono tornato perchè ti amo!"
Ebbene, ciò che viene rivelato qui è che l'amore di Dio è senza condizioni; non dipende dal nostro amore per Lui. La verità è che Egli ci ha amato anche quando eravamo lontani da Lui nei nostri cuori, ancora peccatori. Questo è amore incondizionato!
Quando il prodigo tornò indietro, suo padre non fece una lista dei peccati del figlio. Non disse, "Dove sei stato? Con quante prostitute sei stato? Quanti soldi sono rimasti nella tua borsa? Voglio un resoconto!"
No - invece, egli si gettò al collo del figlio e lo baciò. Disse ai servi, "Ammazzate il vitello ingrassato! Mettete una nuova veste a mio figlio, un anello al suo dito e nuovi sandali ai suoi piedi. Festeggiamo e rallegriamoci!"
Dov'è la rivelazione dell'amore del Padre in questa scena? E' nel suo pronto perdono? il suo bacio affettuoso? il vitello ingrassato? la veste, l'anello e i sandali nuovi?
Certo, queste sono tutte espressioni del Suo amore - ma nessuna di queste ne è il centro! "In questo è l'amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che lui ha amato noi e ha mandato il suo Figlio per essere l'espiazione per i nostri peccati." (1 Giovanni 4:10). "Noi lo amiamo, perchè egli ci ha amati per primo." (verso 19).
"Mi ha condotto nella casa del banchetto, e il suo vessillo su di me è amore." (Cantico dei Cantici 2:4). La gioia del padre non potè essere completa fino a quando egli non si sedette nella sala dei banchetti con suo figlio, e si accertò che il ragazzo sapesse che era perdonato e che il suo peccato era cancellato. Dovevano sedersi al tavolo - festeggiando con l'Agnello!
Se avessi guardato alla finestra in quel momento, avresti visto un giovane uomo che aveva appena avuto la vera rivelazione dell'amore del Padre: Stava ballando! C'era della musica, e stavano ridendo felici. Suo padre era felice di lui, e gli sorrideva!
Non era una nuvola di paura. Non stava ascoltando le vecchie bugie: "Tornerai a quel porcile! Non sei degni di quell'amore...." No, egli accettò il suo perdono - e aveva obbedito alla parola di suo padre di entrare e prendere per sè tutto ciò di cui aveva bisogno.
Sentì suo padre dirgli, "Tutto quello che ho è tuo. Non devi essere più affamato. Non devi essere più solo, povero, lontano dal Mio magazzino."
Cari, qui c'è la pienezza dell'amore di Dio, la sua vera essenza! Anche nei nostri momenti più bui, Dio non solo ci abbraccia e ci riporta dentro - ma Egli ci dice anche: "Portate il vitello ingrassato, mangiamo e siamo felici! Nella Mia sala dei banchetti, c'è una festa di abbondanza per il Mio amato!"
Ma oggi abbiamo anche una promessa migliore: "Conoscere l'amore di Cristo che sopravanza ogni conoscenza, affinchè siate ripieni di tutta la pienezza di Dio. Or a colui che può, secondo la potenza che opera in noi, fare smisuratamente al di l... di quanto chiediamo o pensiamo" (Efesini 3:19-20).
Ecco l'amore di Dio per noi: "Vi offro pienezza abbondante ed eccedente - provviste per ogni crisi, gioia attraverso la vostra intera vita. Potete andare al mio magazzino e reclamarle tutte!"
Ora, il figlio maggiore era fuori nei campi, svolgendo il duro lavoro per gli affari del padre, quando improvvisamente sentì la musica, risate, danze. Quando si avvicinò alla casa, scoprì che erano tutti in festa per il suo caparbio fratello - quello che aveva sprecato i beni del padre dietro le prostitute e la vita sediziosa!
Quando il figlio maggiore guarò attraverso la finestra, vide suo padre rallegrarsi col figlio minore, pieno di gioia. Non poteva capire come quel suo fratello malvagio potesse essere tanto libero, felice e benedetto in così poco tempo! Le Scritture dicono di lui, "Udito ciò, egli si adirò e non volle entrare; allora suo padre uscì e lo pregava di entrare." (Luca 15:28)
Alla fine, il padre uscì fuori e lo pregò di entrare. Ma il figlio maggiore disse, "Ecco, son già tanti anni che io ti servo e non ho mai trasgredito alcun tuo comandamento, eppure non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici." (verso 29). Stava dicendo, "Questo non è giusto! In tutti questi anni ti ho servito bene. Non ti ho mai disobbedito!"
Oh, quanti di noi possono paragonarsi al fratello maggiore! Passiamo anni a cercare con difficoltà di piacere al nostro Signore, vivendo in accanita determinazione di fare sempre il bene. Ciò certamente descrive me - perchè sono sempre stato visto fuori, mentre guardavo dentro!
Vedi, conosco il Signore da una vita. Non ho mai vissuto per il mondo. Non ho mai fumato una sigaretta, mai toccato droga, mai vissuto in adulterio. Ho lavorato soto per vivere nel Signore.
Ma, a volte, vedevo un convertito tornare a Gesù, uno che aveva vissuto nel peccato. E quando tornava, improvvisamente danzava, si rallegrava - felice e senza preoccupazioni! Era tornato a Cristo con semplice fede, e non aveva più alcuna colpa, condanna o ricordo del passato. Ogni cosa era nuova per lui! Dio sembrava essere tornato a sorridergli.
E io mi sedevo, pensando, "Certo, sta cantando e lodando ora - ma è davvero santo? Io ho pagato un prezzo per il mio posto in Dio - L'ho servito per anni. Eppure ho pesi, difficoltà. Alle volte sento colpevolezza, confusione. Ed ecco che arriva questo, danzando! Cammina e mi sorpassa con semplice fede nella Parola di Dio, Signore, non è giusto! E' così libero - e la mia vita è tanto complicata!"
Credo che il figlio maggiore tornò subito alla sua baracca da umile pastore, pensando al giorno in cui avrebbe avito la sua eredità: "Aspetta. Un giorno, quando arriverà la morte, avrò grandi benedizioni. Avrò un grande magazzino!" Costui è uno che sta aspettando di arrivare in cielo prima di potersi appropriare di tutte le buone cose di Dio.
A suo padre deve essersi spezzato il cuore. Credo che abbia ripetuto al figlio più volte: "Allora il padre gli disse: "Figlio, tu sei sempre con me, e ogni cosa mia è tua." (verso 31). In altre parole, "Sei stato con me tutti questi anni, e tutto quello che ho è stato sempre a tua disposizione. Sai che ti avrei dato qualunque cosa - eppure non sei mai venuto a prendertela!"
Ti chiedo - quanti anni sei stato fuori? Hai un Padre che ha accumulato un gran tesoro di provviste per te. Eppure tu non sei andato a reclamarle!
Questa parabola ci mostra che entrando e godendo dei tesori del padre, il figlio prodigo potè vivere la sua vita terrena con l'abbondante perdono, gioia, pace e riposo che gli appartenevano; e quando la morte lo avrebbe portato a godere della sua eredità, avrebbe pienamente gustato quello che aveva già conosciuto in terra.
Infatti, il peccato maggiore fu compiuto dal fratello maggiore - quello che stava a casa, si conduceva con obbedienza e non rattristava mai suo padre. Si, è un peccato sprecare i beni di nostro Padre in una vita sensuale e uno spirito ribelle; ma è un peccato ancora maggiore snobbare il grande amore di Dio - lasciare non reclamate le generose risorse che Egli ci ha donato a un così caro prezzo!
Il figlio ribelle non fu castigato, sgridato o ricordato del suo peccato - perchè Dio non permetterebbe al peccato di essere il cuore del ristabilimento! C'era stato vero pentimento e cordoglio devoto. Ed era ora di spostarsi alla sala del banchetto dell'amore - alla festa! Il padre disse al figlio maggiore, "Egli era perduto, ma ora è di nuovo in casa. E' perdonato - ed è ora di rallegrarci e di essere felici!"
Sei stanco di vivere come un povero quando ti è stato fornito tutto ciò di cui hai bisogno? Forse ti focalizzi sulla cosa sbagliata. Tendi a rimuginare sulle tue debolezze, tentazioni e fallimenti passati, e quando guardi dentro al tuo cuore, quello che vedi ti scoraggia. Permetti alla colpa di infiltrarsi dentro.
Caro, devi guardare a Gesù, l'Autore e il Compitore della tua fede! Quando Satana viene e punta a qualche debolezza nel tuo cuore, hai ogni diritto di rispondere: "Il mio Dio conosce già ogni cosa ed Egli mi ama ancora! Mi ha dato tutto quello di cui ho bisogno per ottenere la vittora e mantenerla."
"Poichè, se il nostro cuore ci condanna, Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa" (1 John 3:20). Egli sa tutto di te - eppure Egli ti ama ancora abbastanza da dire, "Vieni e prendi tutto quello di cui hai bisogno. Il magazzino è aperto!"
Infatti, le porte del Suo magazzino sono spalancate, e le Sue ricchezze straripano. Dio urge: "Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, affinchè otteniamo misericordia e troviamo grazia per ricevere aiuto al tempo opportuno" (Ebrei 4:16).
Ecco come andare al magazzino e prendere ciò di cui hai bisogno:
1. Vai con piena fiducia al Suo trono e chiedigli abbondantemente per tutta la grazia e pietà di cui hai bisogno per superare ogni tentazione e prova. Il diavolo ha milioni di modi per farti sentire colpevole, spaventato, condannato e confuso.
Ed ti dirà, "Ti senti così perchè hai spazzatura nel tuo cuore!" Ma ho smesso di guardare nel mio cuore tanto tempo fa, perchè è sempre nero. Eppure è bianco davanti a mio Padre - perchè è coperto col Sangue dell'Agnello!
Non importa come ti senti. Solo guarda nella Parola di Dio cosa ha fatto Gesù. Ha ripulito il tuo passato!
2. Ricorda a Dio che è stata una sua idea quella di farti entrare. Non sei andato dal Signore dicendo, "Padre, voglio tutto quello che hai!" No - è stato Lui ad invitarti dentro, dicendo, "Tutto quello che ho è tuo. Vieni a prenderlo!"
3. Prendi in parola Dio! La Bibbia dice che ogni cosa che Egli ha per noi è ottenuta dalla fede, devi solo dire in fede, "Signore Gesù, inondami con la Tua pace perchè Tu hai detto che è mia! Reclamo riposo per la mia anima."
Non puoi far finta. Non puoi lodare o cantarci su. No - viene dall'essere radicati e fondati nella rivelazione dell'amore di Dio per te. Non viene da una sensazione ma piuttosto dalla Parola che Egli stesso ha pronunciata: "Nella Mia casa c'è pane in abbondanza!"
4. Prendi la Parola di Dio, e riduci tutte le tue paure, colpe e condanne in pezzi! Rigettale tutte - non sono da Dio! Puoi dire, "Lascia che il diavolo venga a me con le sue bugie. Mio Padre sa già tutto, e mi ha perdonato e purificato. Non c'è colpa o condanna verso di me. Sono libero!"
Caro santo, credo che se tu chiedi proprio ora allo Spirito di aiutarti ad afferrare questa verità - di essere radicato e fondato in essa - i giorni a venire saranno i più grandi che avrai mai vissuto. Puoi dire, "Signore Gesù, so che sto facendo degli sbagli. Ma niente mi scuoterà - perchè Tu hai tutto ciò di cui ho bisogno per ottenere la vittoria e vivere in essa."
Entra nel Suo magazzino - e reclama tutto ciò che è tuo dal tuo Padre amorevole. Alleluia!