Credi davvero?
Dio non vuole la tua casa, la tua auto, i tuoi mobili, i tuoi risparmi o alcuno dei tuoi beni. Tutto ciò che vuole è la tua forte fede nella sua Parola, e questa potrebbe essere l’unica cosa che manca a persone dall’aspetto più spirituale. Potresti considerare un’altra persona come più spirituale di te, ma quella persona potrebbe effettivamente star lottando duramente per mantenere un’apparenza di rettitudine. Quando Dio guarda verso di te, dichiara: “C’è un uomo o una donna giusti”. Come mai? Hai ammesso la tua impotenza a diventare giusto e hai confidato nel Signore per darti la sua rettitudine.
Lo scrittore di Ebrei ci dice che siamo considerati giusti agli occhi di Dio solo con una qualifica importante. “Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono” (Ebrei 11:1). “Ora senza fede è impossibile piacergli; poiché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che ricompensa tutti quelli che lo cercano” (Ebrei 11:6).
Potresti affermare: “Credo in questo. Ho fede nel Dio che ha risuscitato Gesù”. La vera domanda per te è: credi che il Signore possa far risorgere il tuo matrimonio travagliato? Credi che possa portare in vita un parente spiritualmente morto? Credi che possa tirarti fuori dalla fossa di un’abitudine debilitante? Credi che il Signore possa cancellare il tuo passato maledetto? Ti fidi della sua promessa: “Vi compenserò delle annate divorate dal grillo, dalla cavalletta, dalla locusta e dal bruco…” (Gioele 2:25)?
Quando tutto sembra senza speranza — quando ti trovi in una situazione impossibile, senza risorse e senza speranza davanti a te — credi che Dio sarà il tuo Jehovah Jirah, che provvede ai tuoi bisogni?
Credi che si sia impegnato a mantenere le sue promesse e che se anche una delle sue parole fallisse, i cieli si scioglierebbero e l’universo crollerebbe? Se stiamo lottando per avere questa fede, dobbiamo andare a Cristo come l’uomo con il figlio tormentato dai demoni. “E Gesù: «Dici: "Se puoi!" Ogni cosa è possibile per chi crede». Subito il padre del bambino esclamò: «Io credo; vieni in aiuto alla mia incredulità».” (Marco 9:23-24).