Neutralizzare gli attacchi di Satana

David Wilkerson (1931-2011)

Molti cristiani citano un particolare passaggio degli scritti di Paolo con un fraintendimento su ciò di cui stava scrivendo. “In realtà, sebbene viviamo nella carne, non combattiamo secondo la carne; infatti le armi della nostra guerra non sono carnali, ma hanno da Dio il potere di distruggere le fortezze, poiché demoliamo i ragionamenti” (2 Corinzi 10:3-4). La maggior parte di noi pensa a roccaforti o legami come trasgressioni sessuali, tossicodipendenze, alcolismo o altri peccati esteriori che mettiamo in cima alla lista dei “peccati peggiori”. Tuttavia, qui Paolo si riferisce a qualcosa di molto peggio della nostra misurazione umana dei peccati.

Non sta parlando di possessione demoniaca. Secondo me, il diavolo non può entrare nel cuore di un cristiano vincente e rivendicare un posto in quella persona.

Il significato figurato della parola in greco usata da Paolo per fortezza è “attenersi fermamente a un argomento”. Una fortezza è un’accusa piantata saldamente nella tua mente. Satana stabilisce roccaforti nel cuore del popolo di Dio piantando falsità e idee sbagliate sulla natura di Dio. Ad esempio, il nemico può piantare una menzogna nella tua mente che sei indegno della grazia di Dio. Potrebbe sussurrarti ripetutamente: “Non sarai mai libero dal tuo peccato assillante. Non hai provato abbastanza. Dio ha perso la pazienza con te a causa dei tuoi continui alti e bassi”.

Il diavolo potrebbe cercare di convincerti che hai diritto all’amarezza e che a Dio non importa del tuo risentimento. Se continui ad ascoltare le sue bugie, inizierai a crederci. Queste bugie possono diventare le roccaforti di Satana.

L’unica arma che spaventa il diavolo è la stessa che lo spaventò nel deserto durante le tentazioni di Gesù. Quell’arma è la verità della Parola vivente di Dio. Secondo Michea, dobbiamo attenerci a questa promessa: “Quale Dio è come te, che perdoni l'iniquità e passi sopra alla colpa del resto della tua eredità? Egli non serba la sua ira per sempre, perché si compiace di usare misericordia.  Egli tornerà ad avere pietà di noi, metterà sotto i suoi piedi le nostre colpe e getterà in fondo al mare tutti i nostri peccati.” (Michea 7:18–19). Non sottomettiamo i nostri peccati. Dio li sottometterà attraverso il pentimento e la fede.

 
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