La fedeltà di Dio è la nostra forza
Uno dei versetti più importanti di tutta la Scrittura si trova nella prima epistola di Pietro, dove l'apostolo parla della necessità di mettere alla prova la nostra fede. “Affinché la vostra fede, che viene messa alla prova, che è ben più preziosa dell'oro che perisce, e tuttavia è provato con il fuoco, sia motivo di lode, di gloria e di onore al momento della manifestazione di Gesù Cristo” (1 Pietro 1:7).
La parola greca usata qui per prova significa “esaminare o mettere alla prova con difficoltà e avversità”. Questo passo suggerisce che Dio sta dicendo: “La tua fede è preziosa per me, più preziosa di tutte le ricchezze di questo mondo che un giorno periranno. In questi ultimi giorni, quando il nemico manderà contro di te ogni sorta di male, voglio che tu possa resistere con una fede incrollabile”.
Pietro dice: “ciò vuol dire che il Signore sa liberare i pii dalla prova e riservare gli ingiusti per la punizione nel giorno del giudizio” (2 Pietro 2:9). La parola greca qui usata per prova significa “mettere a prova le avversità”. Chiaramente, Dio non vuole tenerci nelle nostre prove. Perché dovrebbe essere interessato a tenerci in mezzo alla tentazione e all'afflizione? Non ottiene alcuna gloria dal mettere alla prova i suoi figli, ma la ottiene dai risultati dei nostri test!
C'è solo un modo per sfuggire alle nostre prove, ed è superare la prova. Pensaci. Quando eri a scuola, come ne sei finalmente scappato? Hai superato l'esame finale. Se non passavi, eri rimandato in classe.
Era il caso dell'antico Israele. Quando Dio li portò al Mar Rosso, stava mettendo sotto esame il suo popolo, lo testava, mettendolo alla prova. Li condusse sull'orlo della distruzione, circondandoli su due lati da montagne, un mare su un altro e da un nemico in avvicinamento dall'ultimo lato.
Eppure il Signore mise Israele in quella circostanza aspettandosi una certa reazione. Voleva che la sua gente riconoscesse la propria impotenza. Voleva sentirli dire: “Ricordiamo come Dio ci ha liberati dalle piaghe. Ricordiamo come ci fece uscire dalla fornace dell'afflizione dove facevamo mattoni senza paglia e non ci riposavamo. Dio ci ha liberati allora, e lo farà di nuovo! Rallegriamoci della sua fedeltà. Egli è Dio e ci ha fatto delle promesse che manterrà. Ci proteggerà da ogni nemico che viene contro di noi”. Tale fede è un dolce incenso per Dio.