Il Padre all’opera
Lo scopo dell’intimità con Gesù è avere una rivelazione del Padre. Se i tuoi occhi non sono aperti al Padre, non sei entrato nella pienezza dell’intimità con Cristo.
Fondamentalmente, Gesù disse ai discepoli: “Voi avete bisogno che vi venga rivelato chi è vostro Padre. Dovete essere in grado di insegnare a coloro che sono come pecore senza pastore. Pensano che a nessuno interessi il fatto che siano figli illegittimi, quindi dovete compiere le opere e parlare come ho fatto io. Hanno bisogno di sapere che hanno un Padre amorevole nei cieli” (vedi Giovanni 14:6-9).
Carissimi, anche noi abbiamo bisogno di quella rivelazione. Dobbiamo poter dire al mondo: “Guarda la mia vita. Ascolta quello che dico. Guarda il lavoro che faccio. Riguarda il mio Padre celeste”.
Immagino che Gesù dica loro: “Allora volete che vi mostri il Padre? Basta pensare alle nozze di Cana, quando trasformai l’acqua in vino. Quella era un’espressione di mio Padre. Mostrava la sua preoccupazione anche per i bisogni più piccoli e insignificanti dei suoi figli. Stava dimostrando che aveva a cuore la famiglia, il matrimonio e il cibo per i suoi figli. Quello era il Padre all’opera! Non ho mai fatto nulla da me, ma solo ciò che Egli mi ha detto” (cfr. Giovanni 14:10-11).
Continuò dicendo: “Ricordate il pasto dei quattromila e poi dei cinquemila? Quelle persone erano senza cibo da quasi tre giorni. Avete visto la loro fame e avete chiesto: ‘Come li nutriremo?’ Allora ho spezzato i pani e i pesci e li ho divisi. Avete visto come la gente si aggrappava all’abbondanza di cibo. Vi ricordate tutti i cestini degli avanzi.
Perché Gesù dice che lo Spirito Santo riporterà tutte le cose alla nostra memoria? È così che possiamo avere una rivelazione del Padre. È così che possiamo rivivere nella nostra mente ogni miracolo che ha compiuto nella nostra vita, ogni liberazione, ogni opera meravigliosa. In tutto questo, Gesù dice: “Tutto ciò che ho fatto per voi è un’espressione del Padre celeste, chi è e cosa vuole essere per voi”.