Il riposo di Dio
“Stiamo dunque attenti: la promessa di entrare nel suo riposo è ancora valida e nessuno di voi deve pensare di esserne escluso. Poiché a noi come a loro è stata annunciata una buona notizia; a loro però la parola della predicazione non giovò a nulla, non essendo stata assimilata per fede da quelli che l'avevano ascoltata” (Ebrei 4:1-2).
Questo versetto si riferisce al viaggio dell’antico Israelita attraverso il deserto. Quando arrivarono alla Terra Promessa, mandarono nel paese 12 spie. Solo Giosuè e Caleb tornarono con un buon rapporto; le altre 10 spie dettero un resoconto di incredulità e disobbedienza. Avevano avvelenato il pozzo dei figli d’Israele e si erano rifiutati di credere alle promesse di Dio di proteggerli. Questo è ciò di cui Dio parlava quando lo scrittore agli Ebrei disse: “…come egli disse: «Così giurai nella mia ira: Non entreranno nel mio riposo». E così disse, sebbene le sue opere fossero terminate fin dalla fondazione del mondo” (Ebrei 4:3).
Credo che Dio ci abbia chiamati come suoi seguaci a vivere per fede! L’unico modo in cui possiamo mostrare la potenza di Dio nella nostra vita e ricevere le sue promesse come il suo riposo, è se camminiamo nel suo Spirito Santo per grazia attraverso la fede.
Se non mi credi, guarda un po’ più avanti in quel passo. “Chi infatti è entrato nel suo riposo, si è riposato anch'egli dalle proprie opere, come Dio dalle sue” (Ebrei 4:10). L’unico modo in cui possiamo entrare nel riposo di Dio è se cessiamo dalle nostre fatiche.
Ora, questo non significa che arriviamo a un luogo di inattività. Credo che la vita dell’apostolo Paolo lo testimoni; camminò nel riposo di Dio e scrisse anche due terzi del Nuovo Testamento, portò il Vangelo in gran parte dell’Impero Romano e fu un grande fondatore di chiese. Il resto che trovò non era dovuto al fatto di non aver fatto nulla. È venuto dal vivere nella fede e nella potenza dello Spirito Santo.
La nostra vita cristiana non è del tipo: “Bene, Dio fa la sua opera e io faccio del mio meglio, e poi Dio farà nascere qualcosa”. Non è così che funziona. Dobbiamo cedere a Dio la nostra comprensione, le nostre strategie e la nostra creatività. Con le sue strategie e la sua creatività farà cose molto più grandi di quanto potremmo mai immaginare. Dobbiamo semplicemente avere fede.