La madre di tutti i peccati
Potrei elencare un intero catalogo di peccati praticati dai credenti cristiani, ma nessuno di essi si avvicinerebbe ai peccati di cui voglio parlare. La madre di tutti i peccati, quella che dà origine a tutti gli altri, è il peccato di incredulità.
Non sto parlando dell’incredulità di un peccatore incallito. L’incredulità dei reprobi, degli agnostici e degli atei non commuove affatto Dio. No, ciò che fa arrabbiare Dio più di ogni altra cosa è l’incredulità e i dubbi inquietanti di coloro che si chiamano con il suo nome. I suoi figli che dicono: “Io sono di Gesù”, eppure nutrono dubbio, paura e incredulità nei loro cuori, lo addolorano più di tutti gli altri.
Quanto seriamente Dio prende questo peccato di incredulità? Lo prende davvero molto sul serio. Giuda mette in guardia la chiesa con queste parole: “Or voglio ricordare a voi, che già conoscevate tutto questo, che il Signore, dopo aver salvato il suo popolo dal paese di Egitto, in seguito fece perire quelli che non credettero” (Giuda 1:5).
Giuda ricorda ai credenti l’atteggiamento di Dio nei confronti dell’incredulità. Sta dicendo: “Sto portando alla vostra memoria l’odio totale di Dio per l’incredulità del suo popolo salvato. Dopo aver salvato il popolo, poi distrusse quelli che non credevano!”
Carissimi, Dio mi ha chiamato a mettere la sua chiesa il ricordo di questa stessa cosa. “Or tutte queste cose avvennero loro come esempio, e sono scritte per nostro avvertimento, per noi, che ci troviamo alla fine delle età” (1 Corinzi 10:11). Dio potrebbe non distruggere più il suo popolo fisicamente come fece nell’Antico Testamento, ma i suoi giudizi sulla nostra incredulità oggi sono spirituali e altrettanto severi. Questo perché l’incredulità è distruttiva oggi come lo è sempre stata. L’incredulità ci farà diventare ostinati e amareggiati. Saremo inghiottiti da guai, stress e problemi familiari. Peggio ancora, l’incredulità distruggerà la nostra vita spirituale.
Molti di noi sono colpevoli della madre di tutti i peccati e non ne abbiamo paura. Non prendiamo sul serio la nostra incredulità; infatti, viviamo come se Dio vincesse. Tuttavia, è l’unico peccato che apre il nostro corpo e il nostro spirito a ogni altro peccato conosciuto dall’uomo.