La parabola della preparazione

David Wilkerson (1931-2011)

“Perciò, chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, io lo paragono ad un uomo avveduto, che ha edificato la sua casa sopra la roccia. Cadde la pioggia, vennero le inondazioni, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa; essa però non crollò, perché era fondata sopra la roccia” (Matteo 7:24-27).

Gesù sta dicendo che solo le cose stabilite su fondamenta rocciose resisteranno alla tempesta imminente. Un uomo costruì la sua casa su una roccia “…però non crollò, perché era fondata sopra la roccia” (Matteo 7:25). 

I costruttori di queste case rappresentano due classi di cristiani in questi ultimi giorni: i saggi e gli stolti. Costruirono due diversi tipi di case e vissero due esperienze molto diverse quando colpì la tempesta.

Da un lato, è incoraggiante sapere che ci sarà un gruppo di credenti che non cadrà. Saranno in grado di resistere a ogni assalto che verrà dall’inferno quando infurieranno le tempeste. Gesù vuole farci sapere da questa parabola che una persona che costruisce la sua casa su una roccia sopravviverà a tutto ciò che verrà. 

Purtroppo, ci sarà un altro gruppo di cristiani, persone di cui Gesù dice: “La loro rovina sarà grande”. Ciò significa un collasso totale, completo, devastante di tutto.

A questo punto ti starai chiedendo: “Cosa significa esattamente ‘costruire una casa’?” È importante sapere che la casa di cui Gesù parla qui è il nostro cammino con Lui. Stiamo costruendo le fondamenta per conoscere Cristo, per comprendere le sue vie. Stiamo costruendo nella nostra fede alcune caratteristiche che determineranno il modo in cui reagiamo sotto pressione.