Liberati dalle nostre afflizioni

David Wilkerson (1931-2011)

Una notte, Giacobbe lottò con il Signore in un campo aperto (vedi Genesi 32:24-26). Immagino alcuni pensieri che attraversano la mente di Giacobbe: “Dio, come sono finito in questo pasticcio? Mi hai fatto delle promesse così grandi. Mi hai detto che mi avresti guidato, protetto e realizzato i tuoi piani in me. Come potrebbe tutto questo essere la tua guida? Che tipo di cammino di alleanza è questo? Signore, semplicemente non ho futuro”.

Ora, potresti ragionare che Giacobbe non cercò Dio per alcune delle sue scelte. Forse agì secondo la sua carne. Be’, forse lo fece, ma tutto questo è fuori luogo. Dio avrebbe potuto intervenire in favore di Giacobbe in qualsiasi momento, ma non lo fece.

Il fatto è che possiamo avere uno spirito contrito e avere comunque problemi. Tu e il tuo coniuge potreste attraversare una terribile prova. Hai pregato: “Signore, non capisco. So che il mio cuore è giusto e sto camminando con te, quindi perché stai permettendo questa terribile prova?”

La maggior parte di noi pensa, come Giacobbe, che i cristiani contriti e in preghiera non dovrebbero sopportare grandi sofferenze. Non dovremmo affrontare tempi terribili o condizioni spaventose in cui il nostro stesso futuro è minacciato. Tuttavia, la realtà è che i cristiani umili, pentiti e in preghiera soffrono ancora grandi pericoli e sofferenze.

In nessun punto della Bibbia Dio promette di tenerci lontani dai problemi. Non promette mai un percorso tranquillo nel nostro lavoro o nella nostra carriera, né ci promette l’esenzione dalle afflizioni. Infatti, dice: “Molte sono le afflizioni del giusto, ma l’Eterno lo libera da tutte” (Salmo 34:19). Questo versetto non dice che Dio ci esenta dalle afflizioni, ma ci libera da esse.

Paolo dice di conoscere le altezze e le profondità dell’amore di Dio per lui, eppure il Signore non ha impedito che la nave di Paolo affondasse. Paolo dice che era esposto a pericoli sulla terra e sul mare, da parte dei ladri e dei suoi stessi connazionali. Infatti, Dio ha permesso che l’apostolo fosse lapidato, picchiato e disonorato.

A volte, potremmo piangere, chiedendoci: “Dio, dove sei? Perché non mi hai tirato fuori da questo?” Anche se il Signore ci permette di sperimentare cose che mettono alla prova la nostra anima, ci libera da tutte, proprio come fece con Giacobbe e Paolo.