Ricordando il nostro primo amore
Forse ricorderete Efeso nel Nuovo Testamento; era una delle chiese più grandi dell’epoca. Tutto iniziò quando Apollo predicò a 12 uomini, poi arrivò l’apostolo Paolo. Ci fu un movimento dello Spirito Santo, poi i 12 si trasformarono in dozzine, poi centinaia e poi migliaia. La storia ci dice che nel giro di pochi decenni c’erano circa 60.000 cristiani a Efeso.
L’apostolo Giovanni era il pastore della Chiesa di Efeso intorno all’anno 90 d.C., quando l’imperatore Domiziano venne a costruirsi templi di culto. Se hai studiato l’Apocalisse, sai che sta arrivando il marchio della bestia. Nel I secolo , però, esisteva un altro tipo di marchio. Prima di entrare nell’agorà , il luogo degli acquisti, dovevi intingere il dito nelle ceneri di un sacrificio all’idolo di Domiziano e asciugarti quelle ceneri sulla fronte. Quando lo facevi, ti era permesso entrare e fare acquisti.
L’apostolo Giovanni si rifiutò di partecipare a questo e l’imperatore Domiziano lo fece esiliare nell’isola di Patmos. Mentre Giovanni era su quest’isola, Gesù gli diede messaggi per le prime chiese. Queste lettere sono importanti perché probabilmente sono trascorsi circa 40-50 anni da quando Cristo ha camminato sulla terra.
Quanti di voi conoscono la sensazione di seguire Cristo per un decennio, o forse per molti decenni? A volte, senza nemmeno saperlo, andiamo un po’ alla deriva. Abbiamo perso la passione del nostro primo amore, ma non ce ne accorgiamo perché siamo così occupati e la nostra lista di “cose da fare” ci tiene occupati. Non siamo più agitati nei nostri cuori per la gloria, la potenza e la presenza di Dio. Ti riconosci in questo?
Se Gesù dovesse scriverti una lettera oggi, cosa avrebbe da dirti?
Non siamo nulla senza Gesù. Non abbiamo potere nella nostra saggezza o nella nostra forza. La Scrittura nota: “Così parla l’Eterno: «Il saggio non si glori della sua saggezza, il forte non si glori della sua forza, il ricco non si glori della sua ricchezza; ma chi si gloria si glori di questo: che ha intelligenza e conosce me ...»” (Geremia 9:23-24). Conosci e comprendi appassionatamente il Signore? Lo cerchi giorno e notte? Se non l’abbiamo fatto o lo abbiamo fatto una volta ma ci siamo dimenticati di farlo di recente, possiamo iniziare oggi.