Stai fermo e conosci
Davide ci dice nei salmi che è Dio che fa finire le guerre e aggiunge: “Fermatevi e riconoscete che io sono DIO…” (Salmo 46:10). La parola ebraica per ‘fermare” è raphah, che significa cessare, lasciar stare, diventare debole, fiacco. Deriva dalla radice rapha, che significa riparare ed essere guarito completamente dalla mano di un medico.
Quanto è completamente coerente la Parola di Dio. Egli pone fine al conflitto. Fino a quando non avrà terminato il suo lavoro, dobbiamo interrompere i nostri sforzi ipocriti, affidare tutto nelle sue mani, confessare le nostre debolezze e affidare la nostra futura restaurazione nelle mani di Cristo, il nostro grande medico.
Il tuo conflitto interiore ti sta facendo a pezzi? Puoi essere schiaffeggiato da Satana, ma non può ferirti o distruggerti. Molto probabilmente ti stai affinando in preparazione di una comprensione più profonda della croce di Cristo in modo da poter essere preparato per un servizio maggiore.
Pietro è stato spogliato di tutto prima di andare a Pentecoste. Vediamo questo grande uomo di nel suo punto più basso, vagare senza meta sulle colline della Giudea. Pietro aveva camminato sull’acqua e aveva partecipato al miracoloso nutrimento di moltitudini! Era un servitore benedetto, importante, utile, amato da Cristo. Tuttavia, peccò gravemente, venendo meno al Signore come pochi altri. In seguito pianse e si addolorò, pensando di aver perso la sua salvezza e il suo ministero.
“Cosa c’è di sbagliato in me?” deve essersi chiesto più e più volte. “Perché non avevo potenza o forza quando ero tentato? Perché non avevo nessuna riserva morale, nessuna volontà di resistere al nemico? Come poteva un uomo di Dio fare una cosa così orrenda al suo Signore? Come avrei potuto predicare agli altri quando non avevo potenza in una crisi?”
Dio non ha causato il fallimento di Pietro, ma ne è venuto fuori un grande bene. Nella sua misericordia, Dio gli ha permesso di rivelare ciò che era radicato nell’intimo dell’uomo. Solo il fallimento può esporre l’orgoglio e l’autosufficienza. Gli ha rivelato il suo bisogno di assoluta dipendenza dal suo Signore per ogni cosa, inclusa la sua purezza e rettitudine.
È attraverso questa comprensione personale del totale sacrificio di Gesù per noi sulla croce che sopportiamo le nostre più grandi tentazioni e fallimenti e poi irromperemo verso la risurrezione.