Un cuore generoso e gioioso

John Bailey

Quanti di voi sono grati che Gesù non sia andato sulla croce controvoglia?

Ci viene detto che aveva esattamente l’atteggiamento opposto. “Anche noi, dunque, poiché siamo circondati da una così grande schiera di testimoni, deponiamo ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge, e corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta, fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta. Per la gioia che gli era posta dinanzi egli sopportò la croce, disprezzando l'infamia, e si è seduto alla destra del trono di Dio” (Ebrei 12:1-2).

Cos’era quella gioia che gli era stata posta davanti? Eri tu perché ti amava così tanto. Dio non doveva tenere l’obbligo su Gesù: “Figlio, se non fai questo, sarò molto arrabbiato con te”. Non si lamentò con Dio per questo, “Immagino che questo mi farà molto male”. No, andò per la gioia che gli era stata posta davanti.

Ora siamo chiamati a camminare nello stesso modo di Cristo. C’è un versetto che penso si adatti perfettamente a questo. Sebbene l’abbia sentito usare più spesso nei sermoni sul dare denaro, penso che si applichi a ogni ambito della vita. “Dia ciascuno come ha deliberato in cuor suo; non di mala voglia né per forza, perché Dio ama un donatore gioioso.” (2 Corinzi 9:7). Paolo non stava parlando solo di denaro qui. Dio non guarda solo ai soldi.

A Dio importa cosa facciamo e il tipo di servizio che svolgiamo. Il modo in cui serviamo, il modo in cui adoriamo, il modo in cui preghiamo o paghiamo la decima o ci prendiamo cura l’uno dell’altro: penso che sia davvero importante come facciamo queste cose. Stiamo agendo con riluttanza o con gioia? Ascoltare le indicazioni dello Spirito Santo e l’atteggiamento che abbiamo mentre serviamo o diamo oppure agiamo è molto più importante della quantità di denaro che abbiamo donato o del tipo di lavoro che svolgiamo.

Viviamo le nostre giornate con un cuore che desidera servire Dio per amore e generosità!