I tuoi amici interessano a Dio!
Chi potresti nominare come tuo vero amico? Che tu ci creda o no, questa domanda è una questione di grande interesse per Dio. Questo perché le tue amicizie esprimono, sia verso il mondo che verso Dio, la condizione del tuo cuore.
Hai mai pensato di pregare: Signore, che ne pensi delle mie amicizie? Ti piacciono o al contrario ti contristano? Il fatto è che un amico che è da Dio porta la benedizione ed il favore di Dio, perché t'incoraggia ad uno stile di vita timorato di Dio.
Al contrario, un amico infedele può essere una catena che ti lega ad ogni tipo di male, stringendoti in legami terribili.
Quando uso la parola amico in questo sermone, non mi riferisco ad un parente prossimo, cioè una moglie, i figli o altro. La mia definizione di amico è qualcuno con il quale sei strettamente legato, uno col quale sei libero di confidarti. In parole povere, un amico è colui con il quale cammini, parli, e che porta i tuoi pesi.
Naturalmente avrai vari "circoli" di amici. Hai un "circolo" d'affari, che comprende i tuoi colleghi di lavoro, i clienti. Poi hai un "circolo" sociale, persone cioè con le quali ti relazioni in maniera superficiale. Probabilmente avrai anche dei contatti con persone infedeli. L'apostolo Paolo ci afferma che è impossibile evitare tali contatti, altrimenti dovremmo lasciare la terra. Ma il circolo di amici a cui Dio è più interessato è il tuo circolo intimo.
Sono queste le persone che ami di più e che influenzano la tua vita. Siete attratti l'uno dall'altro in modo naturale, siete d'accordo su tante cose, siete disposti ad aprire il cuore l'uno all'altro.
I nostri cuori mandano dei segnali costanti, cioè dei messaggi che attraggono gli altri verso quello che c'è di più profondo in noi. Ho visto l'illustrazione pratica di questo concetto nella nostra chiesa di Time Square. Per esempio, durante un servizio entra per la prima volta una donna dall'aspetto provocante, si guarda attorno e nel giro di pochi minuti stabilisce un contatto con ogni uomo in chiesa che ha un occhio concupiscente. Il suo stesso carattere manda dei segnali che attraggono questi cuori. Durante un servizio, ho notato con interesse un contatto che c'è stato tra due giovani tossicodipendenti. Uno di loro era uscito dal nostro programma di riabilitazione, ma senza abbandonare mai l'uso della cocaina. Appena si è seduto in chiesa, ha scrutato tutti i volti, e presto ha stabilito un contatto visivo con un altro ragazzo che aveva problemi di droga. Dopo il culto, ho visto i due ragazzi camminare giù per la strada parlando sottovoce. C'era stata un'attrazione impura, i loro spiriti avevano stabilito un contatto!
Al contrario, ho notato con interesse un giovane e devoto seminarista che frequentava le nostre riunioni. Mi sono chiesto con chi potesse stabilire un'amicizia, così una sera dopo il culto l'ho visto parlare con altri due giovani devoti e consacrati. Qualcosa di questo giovane aveva attratto gli altri due ed il segnale era stato percepito.
Ora, la Bibbia c'insegna che non dobbiamo esser ignoranti circa le seduzioni del diavolo. Uno dei suoi attacchi più comuni è quello di cercare di far infiltrare nel nostro 'circolo intimo' qualcuno che è sotto il suo inganno, un agente dell'inferno con la missione di distruggerci. Satana usa questa strategia specialmente con quei credenti soli o pieni di misericordia. Cerca di tramutare la gentilezza di un credente senza discernimento in un'affinità per uno spirito maligno.
Avevo un amico pastore che da anni era stato liberato dall'alcool. In qualche modo sviluppò un'amicizia con un pastore che abitava a centinaia di chilometri di distanza, un uomo che non era stato mai liberato dal vizio di bere. I due cominciarono ad avere delle riunioni di risveglio e a condividere i loro pesi. Ben presto questo secondo pastore convinse il mio amico che non c'era niente di male a bere moderatamente. Sedusse il mio amico a bere, ed in breve tempo entrambi divennero alcoolizzati, persero le loro chiese e finirono per le strade di New Orleans.
Credo fermamente che il diavolo abbia mandato l'uomo che beveva nella vita del mio amico. Satana sapeva che non poteva adottare altra strategia che quella di mandare nella sua vita un cosiddetto amico per distruggerlo.
Re Giosafat era un uomo giusto che governava su Giuda nel tempo in cui il regno d'Israele era diviso. Il cuore di questo uomo era totalmente dedito a Dio, egli era benedetto ed onorato più di tutti nella sua generazione. "L'Eterno fu con Giosafat, perché egli camminò nelle primiere vie di Davide suo padre. Egli non cercò i Baal" (2 Cronache 17: 3).
Ma le scritture dicono che questo re devoto si alleò con Achab, un re malvagio che governava sulla parte settentrionale di Israele.
"Giosafat ebbe grandi ricchezze e gloria e si imparentò con Achab" (2 Cronache 18:1). La Bibbia ci dice di Achab: "Achab fece anche un Ascerah. Achab provocò ad ira l'Eterno, il Dio d'Israele, più di tutti i re d'Israele che l'avevano preceduto" (1 Re 16:33).
Potrai forse chiederti: come ha potuto un re devoto come Giosafat allearsi con un uomo del genere? Credo ci sia una sola ragione: Satana aveva ordito un complotto per distruggere il regno di Giosafat. Egli aveva purificato il territorio, aveva buttato via gli idoli di Baal e aveva ucciso i profeti idolatri. Ma la moglie di Achab adorava Baal, e sapeva quello che Giosafat aveva fatto ai suoi idoli; per questo decise di detronizzare quest'uomo devoto. Jezebel escogitò un piano con sua figlia Athaliah per infiltrarsi nella corte di Giosafat. Ben presto la giovane Athalia incontrò Jehoram, il figlio di Giosafat, e usò tutto il suo potere femminile per conquistarne il cuore. Il piano funzionò. Jehoram decise di sposare Athalia e andò da suo padre per chiedere la sua benedizione. Molto scioccamente, Giosafat acconsentì!!
Quando la Scrittura ci dice che Giosafat si alleò ad Achab, intende dire che furono uniti da un matrimonio. Il diavolo ha danzato con gioia a quest'unione. Ora Giosafat sarebbe stato in contatto costante con il malvagio Achab e sarebbe stato soggetto alle attenzioni della sua figlia malvagia. In parole povere, il male era entrato nel circolo intimo di Giosafat!!!
Quando questi morì, Jehoram prese il trono e Jezebel cominciò a dettare legge.
In breve tempo la nazione tornò all'idolatria e Jehoram finì addirittura per uccidere i suoi propri fratelli. E questo non fu che l'inizio di uno spargimento di sangue in tutta la Giudea. Tutto questo avvenne perché Giosafat acconsentì ad allearsi con un uomo malvagio. La tragedia è che .... lui poteva anche non farlo!! Sarebbe stato impossibile per Jehoram sposare Athaliah senza il suo permesso. Perché Giosafat non disse a suo figlio: "La donna che ami è idolatra, è in ribellione contro il Signore. Ti darà solo dei consigli sbagliati e ti condurrà lontano da Dio. Ti dico Jehoram, taglia subito questa relazione prima che ti distrugga"? Ma Giosafat non disse mai niente!!
Inoltre Giosafat sapeva che le Scritture dichiaravano esplicitamente: " Beato l'uomo che non cammina secondo il consiglio degli empi, che non si ferma nella via dei peccatori e non si siede in compagnia degli schernitori" (Salmo 1:1). "Io sono compagno di tutti quelli che ti temono e di quelli che osservano i tuoi comandamenti" (Salmo 119:63). Egli sapeva tutto questo, ma rifiutò di prendere una posizione. Il matrimonio fra Jehoram ed Athaliah portò alla nascita di un figlio chiamato Achaziah, che salì al trono all'età di 42 anni. La Bibbia dice di quest'uomo: "Achaziah aveva 42 anni quando cominciò a regnare, e regnò un anno a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Athaliah, figlia di Omri. Anch'egli seguì le vie della casa di Achab, perché sua madre lo consigliava ad agire empiamente" (2 Cronache 22:2-3). Fu così che Athaliah divenne la consigliera di corte in Giuda.
Le scritture dicono di questa donna: "Quando Athaliah, madre di Achaziah, vide suo figlio morto, si levò e distrusse tutta la discendenza reale della casa di Giuda" (v. 10).
Io sono convinto che questo sia stato il piano di Satana fin dall'inizio per distruggere il seme santo di Giuda. Dovete comprendere che questa era la discendenza di Davide, le Scritture profetizzarono che proprio dalla sua discendenza doveva venire il Messia. Cari, potete stare certi che il diavolo cercherà in ogni modo di estirpare il seme di Cristo. Allo stesso modo, se tu sei un seguace di Cristo, Satana cercherà di portare nella tua vita qualcuno che distrugga ciò che è santo nella tua vita.
Adesso potresti pensare: "Aspetta un minuto, non voglio cominciare a dubitare dei miei amici. Non voglio sospettare tutto ad un tratto di loro". La mia risposta è: se loro sono dei veri amici, se sono uniti al tuo cuore nello spirito di Cristo, non hai niente da temere nell'esaminare la tua relazione con loro. E farai meglio a guardare le tue amicizie alla luce delle Scritture, poiché è in gioco la tua anima. E' facile determinare se i tuoi amici sono da Dio o se sono stati piantati dal nemico per distruggerti. Pensa semplicemente al tuo migliore amico e rispondi a queste domande:
- Il tuo amico mormora o parla continuamente male degli altri?
- Mette spesso in discussione le Scritture facendo discorsi che non arrivano mai alla verità?
- Avverti nelle sue parole uno spirito di disubbidienza, di gelosia o di sospetto?
- Parla male di sua moglie o di suo marito?
- Ha avuto successo nel seminare nella tua mente cattivi pensieri sugli altri?
- Avete mai espresso la vostra amarezza reciproca?
Se il tuo amico rientra in questa descrizione e stai cominciando ad allontanarti da Gesù a causa di questa amicizia, adesso saprai per certo che il diavolo ha piantato quella persona nella tua vita. Ha lo spirito di Achab, ed è stato mandato per distruggere l'opera di Cristo in te.
Al contrario un vero amico, uno mandato da Dio, in ogni situazione prenderà sempre le parti della Parola di Dio e non le tue, solo perché ti è amico. Tale amico non ti consiglierà nell'amarezza del peccato, ma con amore ti dirà sempre la verità. Voglio dimostrare ora cosa succede ad ogni figlio di Dio che si aggrega con una persona piena di amarezza. Ci sono 3 conseguenze:
La Bibbia ci dice che fino a questo punto il regno di Giosafat aveva vissuto in pace: "Il terrore dell'Eterno cadde su tutti i regni dei paesi intorno a Giuda, e così essi non mossero guerra contro Giosafat" (2 Cronache 17:10). Giuda era benedetto e prosperava abbondantemente e nessuno osava contrastarlo. Dopo l'alleanza di Giosafat con Achab le Scritture ci dicono: "Giosafat ebbe grandi ricchezze e gloria e si imparentò con Achab. Dopo alcuni anni egli scese a Samaria da Achab. Allora Achab fece uccidere per lui e per la gente che era con lui un gran numero di pecore e di buoi e lo persuase a salire con lui contro Ramoth di Galaad. Così Achab, re d'Israele, disse a Giosafat, re di Giuda: Verresti con me contro Ramoth di Galaad? Giosafat gli rispose: Conta su di me come su te stesso, sulla mia gente come la tua; verremo con te alla guerra" (2 Cronache 18:1-3). Giosafat venne coinvolto volontariamente in una guerra senza speranza, in cui Dio non aveva parte alcuna!!
La parola ebrea per "persuadere" in questo passo significa "persuasione lusinghevole". Giosafat si è lasciato sedurre da Achab rispondendogli: "Io sono come te". In altre parole: "Io sono tuo amico, verrò con te fino in fondo, non ti lascerò, puoi contare su di me!!".
Il tuo amico è pieno di amarezza, odio, ira, e sta perseguendo qualche sorta di guerra? E' coinvolto in una guerra matrimoniale, familiare o personale? Forse sei per lui un Giosafat, un amico che gli offre aiuto ed incoraggiamento? Se è così, stai attento! Stai per essere sedotto!
E' vero! Molto presto ti ritroverai coinvolto nelle storie del tuo amico, e ti sarà chiesto di prendere una posizione, di decidere con chi stare. Se il tuo amico, per esempio, è in una disputa matrimoniale, sarai forzato a decidere con chi stare. E finirai con il simpatizzare con lui perfino sul suo divorzio. Attenti, credenti: ogni volta che consigliate o incoraggiate qualcuno che è in ribellione, vi schierate contro la Spirito Santo, diventando complici del loro peccato.
Di recente una donna è venuta da me dopo aver lasciato suo marito. Mi ha guardato dritto negli occhi ed ha detto: "Dio mi ha parlato chiaramente, mi ha detto che dovevo lasciare mio marito perché Egli aveva qualcosa di meglio per me". Purtroppo, la migliore amica di questa donna ha ricevuto la stessa parola dal Signore e l'ha incoraggiata a divorziare! Se hai un cattivo amico nel tuo circolo intimo, ti darà tutte le conferme che vuoi, anche se stai sbagliando. Satana, infatti, ti riempirà la testa di voci di falsi profeti, tutte persone che sostengono di dire la verità. Questi ti diranno: "Vai avanti, non temere, va tutto bene, Dio è con te". Ma ti condurranno dritto alla distruzione.
Sono sicuro che Giosafat era convinto di agire per il meglio alleandosi con Achab. Le Scritture ci dicono infatti: "Poi Giosafat disse al re d'Israele: Ti prego, consulta oggi stesso la Parola dell'eterno" (2 Cronache 18:4).
Egli disse: "Chiediamo una Parola al Signore per questa faccenda. Non agiremo fin quando non avremo una Sua Parola". Così Achab mandò a chiamare i suoi 400 falsi profeti. "Allora il re d'Israele convocò i profeti, quattrocento uomini, e disse loro: Dobbiamo andare a combattere contro Ramoth di Galaad, oppure devo rinunciarvi? Quelli risposero: Va pure, perché Dio la darà nelle mani del re" (v. 5). Tutte le 400 voci gridarono all'unisono: "Puoi andare in guerra, perché Dio è con te".
Ma Giosafat non era convinto e chiese ad Achab: "Non c'è qui un altro profeta dell'Eterno che possiamo consultare?" (v. 6). Egli voleva un uomo devoto. Così Achab mandò a chiamare Mikaiah, il quale era in prigione perché aveva profetizzato il vero.
Quando Mikaiah apparve sulla scena, senza paura capovolse gli avvenimenti profetizzando addirittura la morte di Achab e dicendo: "Ho visto tutto Israele disperso sui monti, come pecore senza pastore; e l'Eterno ha detto: Essi non hanno più padrone; se ne torni ciascuno in pace a casa sua" (v. 16). Stava dicendo: "Achab, morirai in battaglia, ed il popolo di Dio sarà disperso sulle colline!".
Dio parlò chiaramente sia ad Achab che a Giosafat, non lasciò dubbi su quello che Lui pensava di questa faccenda: "Andrete a vostro rischio; sul campo di battaglia vi attendono solo morte e sconfitta!"
A questo punto Giosafat sembrava disposto ad obbedire ad una vera voce profetica. Sembrava volesse fare quello che Dio gli aveva detto. Da secoli teologi si chiedono cosa accadde dopo, visto che la Parola di Dio venne e lui la ignorò!
Mikaiah sembrò avvertire la riluttanza di Giosafat ad obbedire e finì il suo avvertimento con queste parole: "Se mai tu dovessi ritornare sano e salvo, significa che l'Eterno non ha parlato per mio mezzo. Ascoltate, o voi popoli tutti" (v. 27). Io credo che Mikaiah abbia guardato Giosafat dritto negli occhi quando gli disse: "Sire, ascolti le mie parole! Questo è solo un inganno del diavolo. Finirà solo per distruggervi. Non vede che la sua amicizia con Achab è sbagliata? Egli è un'idolatra. Non lo ascolti, per favore, non dia retta a tutte queste voci bugiarde".
Ma stranamente nel verso successivo leggiamo: "Il re d'Israele e Giosafat, re di Giuda, salirono dunque contro Ramoth di Galaad" (v. 28). Giosafat marciò in guerra con Achab, ignorando del tutto l'avvertimento di Dio!
Cari, potete vantarvi quanto volete del fatto che amate la Parola di Dio e desiderate metterla in pratica, ma se non tagliate i ponti con gli inganni di amici che non sono da Dio, e se non cercate la guida dello Spirito Santo, finirete per ignorarla!
Se andate in guerra con il vostro amico, vedrete che quando le cose si metteranno male, egli vi consegnerà nelle mani del nemico. Ed è proprio quello che è successo a Giosafat quando andò in guerra con Achab. Il re malvagio fece di tutto per far uccidere Giosafat. Gli chiese di indossare la sua armatura mentre lui avrebbe indossato quella di un soldato; in questo modo Achab pensò che gli Assiri sarebbero andati contro Giosafat e non contro di lui.
Ironicamente, Achab venne ucciso da una freccia che si conficcò in un piccolo spiraglio della sua armatura. Ad un tratto, Giosafat fu circondato dai soldati nemici pronti a farlo a pezzi. Il re sapeva che stava per morire, così gridò a Dio. Le Scritture ci dicono: "Così, quando i capitani dei carri scorsero Giosafat, dissero: Quello è il re d'Israele. Quindi lo circondarono per attaccarlo, ma Giosafat lanciò un grido, e l'Eterno gli venne in aiuto; Dio li indusse ad allontanarsi da lui" (v. 31). La guerra fu un disastro, proprio come aveva profetizzato Mikaiah. L'esercito di Israele batté in ritirata, errando come pecore senza pastore. Giosafat si ritirò a Gerusalemme, il suo amico Achab venne ucciso ed il suo esercito sconfitto. Fu solo per la grazia di Dio che egli stesso scampò alla morte.
Posso immaginare i pensieri che correvano nella mente di Giosafat mentre ritornava a Gerusalemme: "Grazie, o Dio, per avermi liberato! Ora vedo il pericolo di camminare con amici che non vengono da Te. Mai più, Signore! Non mi metterò più dalla parte del sistema mondano, ho chiuso!!". Ma non tutto era chiuso, Dio aveva ancora una controversia con quest'uomo.
Mentre Giosafat tornava a casa, Dio gli mandò incontro un profeta che lo apostrofò con queste parole forti: "Ma il veggente Jehu, figlio di Hanani, gli andò incontro e disse al re Giosafat: Dovevi tu dare aiuto ad un empio ed amare quelli che odiano l'Eterno? Per questo l'ira dell'Eterno è sopra di te" (2 Cronache 19:2). Dio gli stava dicendo: "Tu non conosci il pericolo e le conseguenze di quello che hai fatto. Forse pensi che sia una cosa leggera allearsi con qualcuno che è contro di me. Achab era un mio nemico, un'idolatra, e tu sei diventato suo amico. Hai ascoltato il suo parlare malvagio e hai indugiato sui suoi desideri. Non hai preso una posizione contro queste cose, Giosafat, e perciò io ho una controversia con te".
A questo punto penserai: "Capisco che Achab era un uomo malvagio, ma se considero i miei amici, non vedo come possano essere nemici di Dio". Considera allora questo passo:
- "Chi non è con me è contro di me; chi non raccoglie con me disperde" (Luca 11:23). Il tuo amico prende le parti di Dio in ogni situazione?
- "Poiché la ribellione è come il peccato di divinazione, e l'ostinatezza è come il culto agli idoli e agli dei domestici. Poiché hai rigettato la Parola dell'Eterno, anch'egli ti ha rigettato come re" (1 Samuele 15:23). Il consiglio del tuo amico è pieno di ribellione?
- "Chi assolve il colpevole e chi condanna il giusto sono entrambi un abominio per l'Eterno" (Proverbi 17:15). Il tuo amico parla male degli uomini di Dio?
Non è un gioco! I tuoi amici sono una questione seria per Dio, perché le loro azioni hanno serie conseguenze. "Abbandoni la tua bocca al male, e la tua lingua ordisce inganni. Tu siedi, parli contro il tuo fratello e diffami il figlio di tua madre. Tu hai fatto queste cose, e io ho taciuto; tu hai pensato che io sia del tutto simile a te. Ma io ti risponderò e ti metterò ogni cosa davanti agli occhi" (Salmo 50: 19-22). Ascolta le parole del profeta Isaia: "Egli infatti aveva detto: Essi sono veramente il mio popolo, figli che non agiranno falsamente. Così divenne il loro Salvatore. In ogni loro afflizione egli fu afflitto, e l'angelo della Sua presenza vi salvò; nel Suo amore e nella Sua compassione li redense, li sollevò e li portò tutti i giorni del passato. Ma essi si ribellarono e contristarono il Suo Santo Spirito; perciò Egli divenne loro nemico e combatté contro di loro" (Isaia 63:8-10). Dio sarà contro quelli che ignorano la Sua Parola.
Nel caso di Giosafat, Dio portò guerra e problemi a Giuda. "Or ecco, essi ci ricompensano, venendo a scacciarci dalla tua eredità che ci hai dato da possedere" (2 Cronache 20:11). Fino a quel tempo Giuda aveva conosciuto un tempo di pace, ma ora Giosafat vedeva nemici venire contro di lui da ogni parte, minacciando di distruggere il suo regno.
Paolo scrive: "A coloro invece che contendono e non ubbidiscono alla verità, ma ubbidiscono all'ingiustizia, spetta indignazione ed ira" (Romani 2:8). L'apostolo qui scrive di persone che pur conoscendo la verità, la ignorano, pretendendo che non esiste. In altre parole, l'ira di Dio è su quelli che opprimono la verità, proprio come fece Giosafat.
Grazie a Dio le Scritture poi dicono: "Allora Giosafat ebbe paura e si mise a cercare l'Eterno e proclamò un digiuno per tutta la Giudea" (2 Cronache 20:3). Il re si umiliò e si ravvide. "Allora Giosafat chinò la faccia a terra, e tutto Giuda e gli abitanti di Gerusalemme si prostrarono davanti all'Eterno e lo adorarono" (v. 18).
Dio rispose all'umiliazione di Giosafat dando a Giuda vittoria completa sui Moabiti. Finalmente poi la Bibbia dice: "Il regno di Giosafat fu tranquillo; il suo Dio gli concesse pace tutt'intorno" (v. 30).
La questione di scegliersi gli amici con saggezza e cautela è una preoccupazione costante. Il fatto è che puoi scappare da un'amicizia superficiale e saltarne dritto dentro un'altra.
Le Scritture ci dicono che la storia di Giosafat finì tragicamente: "Allora Eliezer, figlio di Dodavah di Mareshah, profetizzò contro Giosafat dicendo: Poiché ti sei associato con Achaziah, l'Eterno ha distrutto le tue opere. Così le navi si sfasciarono e non poterono andare a Tarshish" (v. 37). Lo spirito di Dio lasciò quest'uomo una volta timorato di Dio perché non volle obbedire!!
Cari, la Bibbia è molto chiara sull'argomento dell'amicizia. "Non fare amicizia con l'uomo iracondo e non andare con l'uomo collerico, per non imparare le sue vie e procurarti un laccio per la tua anima" (Proverbi 22: 24-25). "Ma quelli che vanno dietro a vie tortuose, l'Eterno li farà andare con gli operatori d'iniquità. Pace sia su Israele" (Salmo 125:5).
Prendi una posizione oggi; se hai un amico ingiusto nel tuo circolo intimo, allontanati da lui! Dio nella sua misericordia ti libererà dai legami del nemico, come fece con Giosafat. Ma il fatto è che non dovrai mai smettere di essere allerta, perché Satana tenterà sempre di mettere qualcuno nella tua vita per distruggere l'opera di Cristo in te.
Prega: "Signore, aprimi gli occhi sulle amicizie. Aiutami a vedere chiaramente sia il bene che il male, che mi faccia piacere o no. Che le mie amicizie possano portare gloria al tuo nome!".