IL FUOCO PURIFICATORE
All'ingresso del secondo piano della nostra chiesa abbiamo appeso un grosso dipinto del primo incontro in strada a New York City dell'Esercito della Salvezza dei primi del '900. Il grido di battaglia o motto dell'Esercito della Salvezza era “SANGUE E FUOCO”. Il Sangue rappresentava il sangue di Gesù che versò per salvare le anime, ed il fuoco rappresentava lo Spirito Santo, che venne mandato per equipaggiare i credenti e per trasformare le vite.
Catherine Booth, moglie di William Booth, fondatore dell'Esercito della Salvezza, comprese l'importanza del fuoco come simbolo dello Spirito Santo. Conosciuta come la madre dell'Esercito, Catherine diventò molto famosa per il suo modo di pensare. Una volta lessi qualcosa che lei disse e che mi colpì particolarmente, ma mi trovo costretto a parafrasarlo perché non riesco a ricordare da quale fonte fosse citata la frase. Intorno al 1890 disse: “Viaggio su e giù per il paese e odo molte parole eloquenti e sermoni che sembrano dei capolavori. Ma ciò che la mia anima desidera sono parole infuocate”.
Catherine desiderava messaggi unti che penetrassero, sconvolgessero e producessero cuori lacerati. Lei sentiva quale fosse il suo bisogno e sapeva che il cambiamento avvenisse dall'interno. Era un'insegnante della Parola di Dio e comprendeva la differenza fra sermoni fatti di sole parole e quelli che Dio ispirava per cambiare le vite.
Il profeta Malachia scrisse: “Egli si metterà seduto, come chi raffina e purifica l’argento, e purificherà i figli di Levi e li raffinerà come si fa dell’oro e dell’argento” (Malachia 3:3).
Quando lo Spirito Santo è alla ricerca dei nostri cuori, Egli è come un fuoco purificatore. Proprio come un fuoco buono che brucia scorie ed impurità, le cose indegne delle nostre vite vengono bruciate quando permettiamo allo Spirito Santo di Operare.
Jim Cymbala fondò la Brooklyn Tabernacle con meno di venti membri in un piccolo e fatiscente edificio in una parte difficile della città. Nativo di Brooklyn, è amico di vecchia data sia di David che di Gary Wilkerson.