Il Luogo Santo

Il Vecchio Testamento è pieno di tipologie ed ombre che riflettono le verità del Nuovo Testamento. Ogni qualvolta mi trovo in difficoltà a comprendere una verità del Nuovo Testamento, la confronto con la tipologia del Vecchio. Infatti, non credo ci sia un episodio o una storia del Vecchio Testamento che non abbia delle verità per i credenti del Nuovo Testamento.

Mio nonno, che era un predicatore, una volta mi disse: "David, se vuoi imparare qualcosa del tuo carattere, devi andare al Vecchio Testamento. Lì puoi trovare tutti gli insegnamenti che riguardano il carattere". Credo avesse ragione.

Un esempio simile è il passo riguardante Mosé davanti al pruno ardente. Vorrei esplorare questa storia in profondità - perché credo sia piena di profonde verità sul tema della santità.

Prima di tutto, dovremmo chiederci - come siamo resi santi davanti a Dio? Il Nuovo Testamento ci dice che siamo chiamati ad essere santi " come Dio è santo": "Ma come colui che vi ha chiamati è santo, voi pure siate santi in tutta la vostra condotta poiché sta scritto: Siate santi, perché Io sono santo" (1 Pietro 1:15-16). In altre parole: "E' scritto, registrato, stabilito una volta per tutte: Dovete essere santi come lo è il vostro Dio!".

"Allorché in lui ci ha eletti prima della fondazione del mondo, affinché fossimo santi e irreprensibili davanti a lui nell'amore" (Efesini 1:4). Paolo sta dicendo: "Sin dall'inizio della creazione, noi siamo stati chiamati a vivere santi e irreprensibili!".

"Alla chiesa di Dio che è in Corinto, ai santificati in Gesù Cristo, chiamati ad essere santi..." (1 Corinzi 1:2). La parola greca usata qui è "santi". Così, il significato letterale di questa frase è: "Se siete in Cristo, siete chiamati ad essere santi!".

"Dio infatti non ci ha chiamati all'impurità, ma alla santificazione" (1 Tessalonicesi 4:7). Dio non ci ha chiamati alla salvezza, o al cielo, o a ricevere il suo perdono. Piuttosto, queste cose sono benefici della nostra vera chiamata - che è quella di essere santi come Lui è santo!

Ogni singolo credente nella chiesa di Gesù Cristo è chiamato ad essere santo come Cristo è santo - ad essere puro e immacolato davanti a Dio. Perciò, se sei nato di nuovo, il tuo cuore deve bramare la santificazione: "Dio, voglio essere come Gesù. Voglio camminare in santità davanti a Te, per tutti i giorni della mia vita!".

Bene, mentre leggerai questi versetti del Nuovo Testamento potrai allarmarti: "Vuoi dire che devo essere santo come lo era Gesù? Impossibile! Lui era irreprensibile, immacolato, perfetto. Chi mai potrebbe vivere così sulla terra? D'altronde, la Bibbia non dice che non c'è nessuno santo come il Signore?".

Ma quello era lo scopo della legge - mostrarci che per noi è impossibile conformarci allo standard di santità di Dio. Nessuna potenza umana, né alcuna forza o abilità potrebbe mai renderci santi.

Perciò, se non c'è nessuno santo all'infuori del Signore, ci può essere solo un modo per diventare santi:

 

 

"..se la radice è santa, lo saranno anche i rami" (Romani 11:16). Paolo dice che dato che Gesù, la radice, è santa, anche noi che siamo i rami, siamo santi. E Giovanni scrive: "Io sono la vite, voi siete i tralci.." (Giovanni 15:5). In altre parole, siccome noi siamo in Cristo, siamo stati resi santi in virtù della Sua santità.

Il fatto è che Dio riconosce solo un uomo come santo - Gesù Cristo. E agli occhi di Dio, ci sono stati solo due rappresentanti umani nel corso della storia - il primo Adamo, quello letterale, e il secondo Adamo, cioè Gesù. Tutta la razza umana era raccolta intorno al primo Adamo - e con il suo peccato, tutti noi siamo diventati peccatori. Può venne Gesù come uomo - e, attraverso la sua riconciliazione sulla croce, potenzialmente tutta la razza umana si è raccolta intorno a Lui. Oggi Dio riconosce solo questo uomo, Gesù - e Lui è santo.

Come Adamo, lontani dalla redenzione compiuta da Cristo, non potremmo mai essere santi. Non importa quanto possiamo vivere o quanti sforzi facciamo - non importa quante preghiere eleviamo, quanto spesso leggiamo la Bibbia, o quante passioni riusciamo a sottomettere - non saremo mai perfettamente santi. La Bibbia dice che se non abbiamo adempiuto tutta la legge -- se abbiamo persino un solo pensiero negativo -- abbiamo fallito in tutta la legge. E non possiamo essere santi.

Gesù rimane l'unico perfetto in santità. Se mai ci sia una persona che può comparire davanti al Padre celeste ed essere ricevuta da Lui, quella persona deve essere in Cristo. Dio non riconoscerà altro uomo! (Grazie a Dio, questo concetto comprende anche il nostro "vecchio uomo" - il peccatore in noi!). Stiamo davanti al Padre senza alcun merito o diritto - ma solo per la grazia di Cristo.

Ogni volta che andiamo nel luogo segreto della nostra preghiera, dovremmo pregare: "Signore, non ho alcun merito se non Cristo. Non ho niente da portarti - nessuna buona opera, nessuna santità. Vengo a Te solo per quello che sono in Cristo. E reclamo la Sua santità. So che posso venire davanti a Te senza alcuna colpa perché sono in Lui!".

 

 

"Voi siete il corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per parte sua.." (1 Corinzi 12:27). Siamo i membri del corpo di Cristo! Per fede, siamo fatti ossa delle sue ossa e carne della sua carne.

E ora noi tutti siamo stati adottati in una famiglia, come parte di quell'unico corpo: "Così noi, che siamo molti, siamo un medesimo corpo in Cristo, e ciascuno siamo membra l'uno dell'altro" (Romani 12:5).

Vedete, dalla tomba è uscito un uomo nuovo. E dal tempo della croce, chiunque si pente e crede in quest'uomo nuovo viene riunito in lui: "Ora noi tutti siamo stati battezzati in uno Spirito nel medesimo corpo, sia Giudei che Greci, sia schiavi che liberi, e siamo stati tutti abbeverati in un medesimo Spirito. Infatti anche il corpo non è un sol membro, ma molte" (1 Corinzi 12:13-14).

Non ci sono più neri, bianchi, gialli, marroni, ebrei, musulmani o gentili. Siamo tutti un solo sangue - un uomo nuovo - in Cristo Gesù!

E grazie all'opera di Cristo sulla Croce, l'uomo non può più cercare di essere santo adempiendo la legge ed i comandamenti. Non può diventare santo con le buone opere, con giuste azioni, con gli sforzi umani della carne:

"per riconciliare ambedue con Dio in un sol corpo per mezzo della croce, avendo ucciso l'inimicizia in se stesso" (Efesini 2:16). "Avendo abolito nella sua carne l'inimicizia, la legge dei comandamenti fatta di prescrizioni, per creare in se stesso dei due un solo uomo nuovo, facendo la pace" (verso 15).

Il Padre può accettare solo un uomo - quello nuovo, risuscitato! E quando questo nuovo uomo presentò al Padre tutti coloro che ebbero fede in lui, il Padre rispose: "Vi ricevo come santi - perché siete nel mio santo figlio!". "Egli ci ha grandemente favoriti nell'amato suo Figlio" (1:6).

Inoltre, siamo stati sigillati dallo Spirito Santo: "per raccogliere nella dispensazione del compimento dei tempi sotto un solo capo, in Cristo, tutte le cose, tanto quelle che sono nei cieli come quelle che sono sulla terra... in Lui anche voi, dopo aver creduto, siete stati sigillati con lo Spirito Santo della promessa" (versi 10 e 13).

Così, vedete, la santità non è qualcosa che facciamo o operiamo o adempiamo. Piuttosto è qualcosa in cui crediamo! Dio ci accetta come santi solo se abbiamo fede in Cristo e se abitiamo in Lui. Il cammino verso la santità non è fatto di abilità umana, ma di fede!

Questa è la meravigliosa risposta di Dio al grido ansioso di moltitudini di cristiani, che vogliono capire come fare per essere santi. Siamo santi solo se riposiamo nella santità di Cristo! La nostra santità è la sua santità - scorre in noi, che siamo i rami, dalla radice.

Si, a volte questa dottrina biblica non è stata praticata nella chiesa. Spesso la santità è stata considerata solo in termini di comportamento esteriore.

Mio nonno, che era un predicatore, è un esempio di ciò che sto affermando. Era un ministro nazareno durante gli inizi del movimento di santificazione, e non permetteva ai cristiani di indossare cappelli con le piume. Teneva sempre un paio di forbici d'oro in tasca - e quando qualcuno veniva all'altare e chinava il capo, tagliava ogni piuma!

Eppure mio nonno masticava il tabacco, perché non c'era alcuna "proibizione di santità" contro quest'uso. Aveva persino una sputacchiera vicino al pulpito, così che poteva sputare mentre predicava. Girava la testa e sputava - mentre predicava contro le donne che mettevano il rossetto!

Ho sentito predicatori di santità infuriare per ore contro il trucco delle donne, contro certi tipi di vestiti, contro la lunghezza dei capelli e contro altre cose, chiamandoli problemi di santità. Eppure questi erano i peggiori maldicenti che abbia mai conosciuto!

Cari, il messaggio di Dio per noi sulla santità non riguarda le cose esteriori. E' sulla fede - ed è chiaro e semplice! Si, lo Spirito Santo ha a che fare anche con l'uomo esteriore, insegnandoci ad essere adorni di semplicità e decenza. Ma lo fa con convinzione - a suo tempo e con i suoi mezzi.

 

 

Probabilmente avrete letto questo brano. Mosé era tutto solo sul Monte Horeb, pascolando il gregge di suo suocero, quando improvvisamente uno strano spettacolo catturò la sua attenzione: un cespuglio ardeva gagliardamente, come se fosse infuocato - eppure non si consumava!

Mosé decise di andare a controllare meglio - e mentre si avvicinava, Dio lo chiamò dal pruno: "Mosé disse: 'Ora mi sposterò per vedere questo grandioso spettacolo: perché mai il roveto non si consuma!'. Or l'Eterno vide che egli si era spostato per vedere, e Dio lo chiamò di mezzo al roveto..." (Esodo 3:3-4).

Dio era presente nel roveto. Per questo motivo bruciava ma non si consumava. Era una rappresentazione visuale della santità di Dio. Perciò, dovunque Lui è presente, quel luogo è santo!

Poi l'Eterno disse a Mosé: "Non avvicinarti qui; togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale stai è suolo santo" (verso 5). Molti di noi saltano questo verso senza capirne la profondità del messaggio. Ho sentito molte opinioni contrastanti su ciò che Dio voleva intendere quando comandò a Mosé di togliersi i sandali. Alcuni dicono significhi: "Togli il tuo orgoglio". Altri invece: "Togli la tua arroganza".

Credo che questa frase vada molto al di là di queste cose. Suggerisco che abbia a che fare con il soggetto di questo messaggio - come essere santi!

Pensiamoci: Mosé stava per essere chiamato allo scopo di Dio - liberare Israele dalla schiavitù. Eppure, Dio dovette prima mostrargli il luogo nel quale Egli, il Signore, poteva essere incontrato: un luogo santo. In breve, Mosé fu chiamato ad una comunione intima con un Dio santo - e doveva essere preparato!

Naturalmente, Mosé ebbe paura quando udì la voce di Dio: "E Mosé si nascose la faccia, perché aveva paura di guardare Dio" (verso 6). Eppure le Scritture ci dicono che questo fu l'uomo che "parlò faccia a faccia con Dio".

Allora, cos'è che fece cambiare drasticamente Mosé? Cosa lo trasformò al punto di farlo diventare da una persona che si nascondeva alla presenza di Dio ad uno che conversava liberamente faccia a faccia con il Signore?

Fu perché Mosé ebbe una rivelazione del tipo di luogo sul quale Dio poteva essere incontrato!

 

 

Questo verso non è semplicemente una verità del Nuovo Testamento. Era vero anche ai giorni di Mosé! Mosé non avrebbe potuto liberare il popolo di Dio con la sua forza. Doveva imparare, una volta per tutte, che non si può compiere l'opera di Dio con l'abilità umana - ma dipendendo totalmente dal Signore!

E questo è vero oggi per ogni cristiano. Dobbiamo mettere da parte tutto quello che la carne cerca di portare a Dio. Dio ci dice le stesse parole che disse a Mosé: "C'è solo un posto dove puoi avvicinarti a Me, e questo è il luogo santo. Non puoi fare affidamento sulla tua carne - perché nessuna carne può resistere alla Mia presenza!".

Perché Dio si sofferma sulle scarpe? Che cosa c'entrano con il mettere da parte la carne? Prima di tutto, i piedi sono le parti più delicate del nostro corpo. E che cosa sono le scarpe, se non una protezione per la nostra carne? Ci proteggono dagli elementi, dalle pietre, dai serpenti, dalla sporcizia e dalla polvere, dal caldo del pavimento.

Riesci a vedere cosa stava dicendo qui Dio a Mosé? Stava usando una cosa ordinaria, di tutti i giorni, per insegnargli una lezione spirituale - proprio come Gesù in seguito insegnò con l'ausilio di monete, perle, cammelli e semi di senape. Dio stava dicendo: "Mosé, indossi degli indumenti protettivi che evitano al tuo corpo di farsi del male. Ma non ci sarà niente che potrà proteggerti nel luogo in cui sto per mandarti. Hai bisogno del miracolo di liberazione! Sto per mandarti in Egitto - un covo di iniquità - per affrontare un dittatore dal cuore indurito. E ti troverai in una situazione nella quale solo Io potrò liberarti. Perciò, fin quando farai affidamento sulla tua carne - sulla tua umiltà, sul tuo zelo e sulla tua mansuetudine - non potrai dare ciò a cui ti sto chiamando. Tutte le tue abilità non avranno valore, se non le santifico. Devi avere una completa fiducia nel mio nome e nella mia forza!".

In effetti, Mosé avrebbe dovuto affrontare tutti i tipi di prove. Avrebbe guidato tre milioni di persone nel deserto, un posto nel quale non ci sarebbero stati alimentari, o ipermercati e nemmeno una fonte d'acqua. Avrebbe dovuto dipendere totalmente da Dio per ogni cosa!

Dovete capire - Mosé aveva già cercato di agire come liberatore nel potere della sua carne. Quarant'anni prima, aveva preso una spada e aveva ucciso un crudele guardiano egiziano. E ora Dio gli stava dicendo: "Mosé, il tuo zelo deve essere santificato - o ti distruggerà! Sei disposto a mettere via la tua spada e confidare nella Mia spada? Metterai via la speranza di diventare un liberatore con le tue forze e le tue capacità? Sei disposto a mettere da parte tutta la fiducia che hai sulla tua carne?".

 

 

Per noi è impossibile raggiungere la santità che Dio richiede con le nostre forze o con la nostra volontà. C'è solo un modo per essere santi - e un principio con il quale avvicinarsi al Signore nel nostro servizio cristiano. Dobbiamo venire a Lui dicendo: "Signore, non ho niente da darti. Devi fare tutto tu!".

Puoi essere libero da ogni passione peccaminosa, da ogni desiderio malvagio e non essere ancora santo. Puoi essere una persona meravigliosa, un compagno perfetto, un individuo onesto e giusto, e non essere ancora santo. Al contrario, tutta la tua bontà umana davanti a Dio è spazzatura!

Ma siamo convinti del contrario: "Se riesco ad avere la vittoria su quest'ultimo peccato, potrò vivere in santità!". Perciò prendiamo la spada - la spada della nostra buona volontà, delle promesse, delle buone intenzioni - e cerchiamo di uccidere il nemico nei nostri cuori, facendo di tutto per ottenere la vittoria.

Ma non accadrà mai niente! Non potrai mai essere santo su un terreno di auto giustificazione. Bisogna togliere le scarpe della carne!

Anni fa, molte chiese evangeliche cantavano un cantico che odiavo assolutamente. Diceva: "Perdonami, Signore, e provami ancora una volta". No - è teologicamente incorretto! Dio non potrebbe mai mettere a repentaglio il nostro futuro eterno. Se la nostra salvezza dipendesse da prove o errori, nessuno di noi andrebbe in cielo!

Amati, tu ed io stiamo di fronte allo stesso cespuglio ardente che vide Mosé. E quel cespuglio è sinonimo dello zelo ardente di Dio verso tutte le carni che compaiono alla Sua presenza mascherate da santità. Egli ci dice: "Non puoi stare davanti a me con quel tipo di luogo carnale. C'è solo un luogo santo - e quello è la fede nel Mio figlio e nella Sua opera sulla croce!".

C'è solo un modo con il quale Dio possa salvare e riconciliare il mondo intero. Se le nostre opere meritassero la salvezza, ci sarebbe solo un numero ristretto di candidati alla salvezza. Ma credo nella dottrina di riconciliazione illimitata - Cristo è morto potenzialmente per tutta l'umanità.

Molti dei miei preferiti autori puritani, come John Owen, credevano nell'opposto. La loro dottrina insegnava che "elezione" significa che Dio ha scelto un certo popolo per il Suo regno, e che tutti gli altri sono dannati. Ma personalmente non credo che questo insegnamento sia supportato dalla scrittura. Al contrario, credo che attraverso l'opera compiuta da Gesù sulla croce, tutto il mondo è potenzialmente riconciliato con Dio. Tutti coloro che odono la Sua parola, si pentono e si affidano a Lui con fede, diventano in Lui - una parte del Suo corpo!

Questo significa che Dio salva anche gli esseri umani peggiori. Possiamo prendere i peggiori ladri, rapinatori, assassini, alcolizzati e drogati - persone che non hanno mai fatto buone opere - e testimoniare: "Queste persone, per mezzo del ravvedimento e della fede, possono comparire giustificati in Cristo Gesù!".

Questa è la vera potenza salvifica di Dio. Eppure molti cristiani si comportano come se fossero sufficienti le loro opere. Il giorno del giudizio, compariranno con la loro carne davanti a Dio, dicendo: "Guarda tutto quello che ho fatto per te, Signore. Mi sono sforzato per essere puro e santo. Ho profetizzato, ho sfamato il povero, ho guarito i malati, ho scacciato i demoni. Ho fatto tutto questo per compiacerti!".

Ma Dio risponderà: "Non ti ho mai conosciuto - perché non ti trovavi sul luogo giusto! Non ti sei mai tolto le scarpe, non hai mai messo da parte la tua fiducia nella carne.

"Nessuna delle cose che hai fatto le hai compiute con la potenza del mio Spirito. Le hai fatte tutte con la tua forza. E sono un tanfo per le mie narici. Accetto la giustizia di un solo uomo - il Mio Figlio. E non vedo il mio Figlio in te. Non sei in Cristo!".

"Ora grazie a lui voi siete in Cristo Gesù, il quale da Dio è stato fatto per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione, affinché come sta scritto: Chi si gloria, si glori nel Signore" (1 Corinzi 1:30-31). In altre parole: "Non permetto che alcun essere umano si glori nella mia presenza. Mi possono glorificare solo grazie al Mio Figlio - che ogni giorno diventa la loro sapienza, la loro giustizia, la loro santificazione e la loro redenzione!".

 

 

Quando parlo di fiducia totale in Cristo, non intendo solo fiducia nella Sua potenza salvifica, ma fiducia anche nella Sua potenza di mantenimento. Devi credere che il Suo Spirito può rendere la tua vita conforme alla Sua - cioè, mantenerti in Cristo!

Pensaci per un momento. Una volta eri alienato, tagliato fuori dalla presenza di Dio a causa delle opere malvagie. Allora, che buona opera potevi fare per mettere a posto le cose con Lui? Nessuna! Nessuno ha mai potuto farsi santo. Piuttosto, siamo introdotti nella santità di Dio solo per fede - accettando quello che dice la parola di Dio: "Se sei in Cristo, sei santo come Lui è santo!".

Si, Egli vuole che il tuo cammino pratico di ogni giorno si misuri con il tuo cammino di fede. Ma il fatto è che dobbiamo credere in Lui anche per questo. Dobbiamo credere nella Sua promessa di darci lo Spirito Santo, che ci confermerà alle sembianze di Cristo nel nostro cammino quotidiano:

"E voi stessi, che un tempo eravate estranei e nemici nella mente con le vostre opere malvagie, ora vi ha riconciliati nel corpo della sua carne, mediante la morte, per farvi comparire davanti a sé santi, irreprensibili e senza colpa, se pure perseverate nella fede..." (Colossesi 1:21-23).

Notate la frase - "se pure perseverate nella fede...". Gesù sta dicendo: "Continua a credere in me, vivendo per fede. E vi presenterò santi, immacolati e senza macchia - puri davanti al Padre!". Questa è l'opera santificatrice dello Spirito Santo: mentre lo Spirito ci dà forza per mortificare le opere della carne, porterà la sua convinzione e la sua potenza.

Ma c'è solo una santità - quella di Cristo! E nessun cristiano è "più santo di te". Non ci sono gradi di santità - solo gradi di maturità in Cristo. Puoi essere un bambino cristiano ed essere assolutamente santo in Gesù. Perciò è da stupidi misurarti con qualcun altro che credi sia "santo". No! Noi tutti dobbiamo misurarci solo con uno standard - la santità di Cristo. E se sei in Cristo, la sua santità in te è in misura uguale!

Non potrai più guardare un altro leader cristiano dicendo: "Oh, vorrei essere santo come lui!". Potrai anche non avere la disciplina di quella persona, potrai non avere la sua vita di preghiera, potrai lottare più spesso e potrai fare più sbagli di lui, ma quella persona non è più accetta al Padre di quanto lo sei tu. Non ti puoi paragonare a nessun altro - perché non c'è nessuno più amato di te agli occhi del Padre!

Caro santo, togli le tue scarpe - metti da parte tutta la tua fiducia nella carne. Questo è il luogo santo nel quale devi vivere: "Reclamo la mia santità che è in Cristo Gesù. Sono parte del suo corpo! E mio Padre mi vede santo - perché sono in Cristo!".

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