Il Potere Della Cameretta Segreta
"Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa" (Matteo 6:6).
Quando Gesù parla di entrare in una cameretta segreta per cercare il Padre, si riferisce a qualcosa di ben più grande di una cameretta in senso letterale.
L'Antico Testamento afferma che Dio divise il Suo popolo in due categorie: "coloro che Lo cercano e coloro che non Lo cercano!" (Esdra 8:22).
Anche oggi Dio ha due tipi di figli: coloro che Lo cercano regolarmente nella loro cameretta segreta della preghiera e coloro che non lo fanno.
Quando Dio si adirò contro Israele per le sua idolatria, Mosè piantò la sua tenda fuori del campo. La Bibbia, afferma che dopo, " chiunque cercava il SIGNORE, usciva verso la tenda di convegno, che era fuori dell'accampamento" (Esodo 33:7).
Nel bel mezzo del dilagare dell'idolatria in Israele, c'erano ancora i figliuoli di Dio che dedicavano tempo ed energia a cercare il Signore con tutto il loro cuore! Questo residuo santo emergeva dai milioni d'idolatri che affollavano il popolo d'Israele. Sapevano di doversi recare fuori del campo o sarebbero caduti anch'essi nell'apostasia che serpeggiava tra il popolo.
Secoli dopo, i sudditi del re Asa, capirono perché Dio li aveva benedetti e fatti prosperare e n'aveva garantito la pace con tutti i loro nemici : " perché abbiamo cercato il SIGNORE, il nostro Dio; noi l'abbiamo cercato, ed egli ci ha dato pace lungo i nostri confini. Essi dunque si misero a costruire, e prosperarono" (2 Cronache 16:6).
A un certo punto del regno di Asa, un esercito di un milione d'Etiopi si mosse contro Israele: " allora Asa invocò il suo Dio, e disse: " Tu sei il SIGNORE nostro Dio; non vinca l'uomo contro di te!". E il SIGNORE sconfisse gli Etiopi davanti ad Asa e gli Etiopi si diedero alla fuga furono fatti a pezzi davanti al SIGNORE " (2 Cronache 14:10-13).
Quando Asa fu attaccato, si prostrò con la faccia in terra e si rivolse a Dio in preghiera, e Dio rispose con la vittoria! Poco dopo quel trionfo, tuttavia, il profeta Azaria raggiunse Asa e gli disse: " il SIGNORE è con voi, quando voi siete con lui; se Lo cercate, Egli si farà trovare da voi; ma, se Lo abbandonate, Egli vi abbandonerà!" (2 Cronache 15:2).
In altre parole: "se smettete di cercare la comunione con Dio, se smettete di desiderarlo ardentemente e di invocare il Suo Nome in tutto quello che fate, Egli vi abbandonerà!".
Azaria sapeva che a motivo delle grandi liberazioni provvedute da Dio, il re sarebbe stato tentato di diventare orgoglioso e di fare affidamento sulla carne. Per la verità, ogni volta che gli Israeliti cercarono Dio dopo di allora, Egli li benedisse: " nella sua angoscia egli (cioè il popolo d'Israele) si è convertito al SIGNORE, Dio d'Israele, l'ha cercato, ed Egli si è lasciato trovare da lui".
Gli Israeliti sapevano da dove gli venivano potenza e vittoria: dall'aver cercato Dio con tutto il cuore!
"Si accordarono in un patto a cercare il SIGNORE, Dio dei loro padri, con tutto il loro cuore e con tutta l'anima loro perché avevano giurato di tutto cuore, avevano cercato il SIGNORE con grande ardore ed egli si era lasciato trovare da loro. E il SIGNORE diede loro pace lungo i confini" (2 Cronache 15:12,15).
Israele assaporava il riposo quando cercava Dio in preghiera! Questo non vuol dire che non avessero problemi ma, siccome si prostravano con la faccia a terra e gridavano a Dio, rivolgendosi a Lui in totale dipendenza, Egli li liberava sempre e dava loro ordine e forza.
Del re Uzzia è scritto: " finché cercò il SIGNORE, Dio lo fece prosperare la sua fama raggiunse paesi lontani, perché egli fu meravigliosamente soccorso, finché divenne potente" (2 Cronache 26:5,15). Poiché Uzzia cercò Dio, il Signore lo rese potente e garantì l'ordine nel suo regno.
Ma, nella sua prosperità, questo re smise di cercare Dio. L'orgoglio s'insinuò e il suo cuore s'insuperbì. Uzzia si affidò alle braccia della carne e divenne lebbroso: fece una fine infamante!
Geremia profetizzò che tutti i pastori che si rifiutano di cercare Dio in preghiera verranno meno allo stesso modo: " perché i pastori sono stati stupidi e non hanno cercato il SIGNORE; perciò non hanno prosperato e tutto il loro gregge è stato disperso" (Geremia 10:21).
In verità, la scena descritta da Geremia è un quadro esatto di quello che si vede oggi nella chiesa di Gesù Cristo. Molti pastori sono diventati pigri e negligenti. Vedono la loro vocazione come un lavoro, come un assegno! Si affidano alle braccia della propria carne, si rivolgono a libri e commentari per preparare i propri sermoni anziché cercare di conoscere il cuore di Dio mediante la preghiera. Hanno perduto ogni potere di nutrire il gregge e di tenerlo in ordine e perciò le pecore vengono disperse!
L'unità che un tempo manteneva le chiese forti sta andando in pezzi. I cristiani sono affamati dell'Evangelo e corrono da un posto all'altro solo per trovare qualche briciola che soddisfi la brama del loro cuore.
Geremia, ai suoi tempi, affermò: " le mie tende sono guaste, tutto il mio cordame è rotto " (Geremia 10:20a). il cordame a cui si riferiva, la potenza vincolante di Dio che manteneva l'unità del popolo, era stato distrutto.
"I Miei figli sono andati lontano da Me e non sono più " (Geremia 10:20b).
Il gregge era andato via, disperso!
"Non c'è più nessuno che stenda la Mia tenda, che innalzi i Miei teli " (Geremia 10:20c)
C'era una tale impurità tra i sacerdoti che nessuno di loro osava avvicinarsi alle cose sacre di Dio. Nessun sacerdote era degno di toccare i sacri teli!
Forse avete il tipo di pastore descritto da Geremia. Probabilmente all'inizio era fermo, dedito alla preghiera e Dio lo benediceva e lo faceva prosperare. C'era unità nella chiesa, poiché la preghiera crea unità. Ora è tutto in rovina. Dio ha dovuto volgere altrove il Suo volto, perché ha dovuto dire di tutti i pastori e i cristiani pigri: "NON MI CERCANO PIU'!".
Il Signore opera una netta distinzione tra questo tipo di credenti e coloro che Lo cercano in preghiera.
Desidero rivolgermi, ora, a coloro che cercano Dio.
Avete una cameretta per pregare?
Non mi riferisco ad una cameretta apposita, che farebbe comunque al caso, ma, piuttosto, all'abitudine di appartarsi con Dio. Lo fate?
Avere una "cameretta segreta" significa semplicemente appartarsi con Dio in qualsiasi luogo, in qualunque momento, dedicando un periodo di tempo scelto, di qualità, al desiderio del Signore, alla ricerca di Dio, all'invocazione del Suo Nome.
"Cameretta di preghiera" significa "abitudine a pregare".
Osservate la pratica quotidiana di appartarvi con Dio? Si tratta di questo quando si parla di cameretta di preghiera: PRATICA.
Vuol dire imporsi di andare davanti a Dio, di rispondere quando lo Spirito vi chiama. Significa avere un cuore che dice: "devo stare da solo con Dio. Devo parlare con mio Padre, oggi!".
A volte la mia cameretta segreta è l'automobile, quando sono solo; spesso è il mio studio in casa ma, è anche una stradina di campagna in Pennsylvania, dove a volte mi ritiro per stare col Signore.
È anche camminare per le strade di New York. Alcune settimane fa, era una spiaggia della Florida sulla quale ho camminato per ore, appartato con Dio.
Il tipo di preghiera di cui parlo, ha a che fare con l'intimità con Dio, con l'essere soli con Lui!
Gesù ci mise in guardia contro l'ipocrisia nella preghiera. Operò una drammatica distinzione tra coloro che cercano Dio nella cameretta segreta e coloro che pregano per essere considerati santi dagli altri!
Gli ipocriti sono attori, persone che si atteggiano da sante per ricevere le lodi degli altri. Gesù affermò che ci sono molti di questi attori nella Sua chiesa: " quando pregate, non siate come gli ipocriti; poiché essi amano pregare stando in piedi nelle sinagoghe e agli angoli delle piazze per essere visti dagli uomini. Io vi dico in verità che questo è il premio che ne hanno " (Matteo 6:5).
La nostra carne ama applausi e complimenti ma, Dio non può usare la nostra carne, cioè la nostra natura peccaminosa, perché la nostra carne non può essere rimodellata o santificata. Quando nasciamo di nuovo, Dio elimina la nostra carne e ci rende nuove creature nel Suo Spirito. La nostra carne deve essere ripudiata e messa a morte!
Tuttavia possiamo vedere la carne all'opera in noi quando compiamo qualcosa per Dio ma non riusciamo a capire perché gli altri non l'apprezzano. La nostra carne vuole che si cantino le nostre lodi!
"Essi", cioè gli ipocriti, "amano pregare" (Matteo 6:5), o almeno è questo quel che vogliono che crediate. Pregano in chiesa, frequentano gli incontri di preghiera, ma non hanno l'abitudine di pregare! Non si appartano da soli con il Padre per pregare.
Ricordo d'aver sentito parlare della reputazione di un uomo di preghiera, di un pastore; mi dicevano: "prega otto ore al giorno". Pensavo: "perbacco! Chissà che predicatore! Vorrei incontrarlo".
Lo incontrai e non notai nulla di particolare in lui; poi capii: se avesse trascorso otto ore al giorno in preghiera, gli altri se ne sarebbero accorti semplicemente dai cambiamenti nel suo carattere. Ma in quest'uomo non c'erano cambiamenti! Gli altri sapevano di quelle sue lunghe veglie, solo perché lui lo aveva riferito. Aveva cantato le proprie lodi!
Carissimi, Dio non ascolta nemmeno una delle parole delle preghiere degli ipocriti, perché quelle preghiere non sono mai state pensate per Lui; e Gesù afferma che non avranno nessuna ricompensa dal Padre (Matteo 6:5c) !
Tuttavia, in questo messaggio non intendo parlare solo degli ipocriti, ma anche dei cristiani buoni, onesti e credenti. Mi ha davvero scosso costatare che solo pochissimi cristiani praticano la meravigliosa comunione quotidiana col Signore. La grande maggioranza prega solo in chiesa e ai pasti e in più, dice forse poche veloci parole prima di andare a letto. Non hanno l'abitudine di pregare; cioè non ce l'hanno finché non sono colpiti da una crisi: allora sì che fanno in fretta a chinare il capo!
Non posso fare a meno di sentirmi crescere dentro una santa indignazione quando qualcuno mi dice: "fratello David, tu devi pregare perché è il tuo mestiere. è la tua vocazione di predicatore che lo richiede. Ma io non sono nel ministerio. Non ho questa vocazione".
No! L'abitudine di accostarsi a Dio quotidianamente è necessaria ad ognuno di noi! Il motivo per cui così tanti cristiani mancano di potenza nella propria vita, è che non hanno una vita di preghiera. Pregano forse una volta alla settimana, o quando ne hanno voglia.
Carissimi, la preghiera casuale, ad intermittenza, non ha assolutamente potenza.
"Il Padre tuo vede nel segreto" (Matteo 6:6).
Dio vede nel segreto, nel profondo del nostro cuore!
Vede quanto tempo dedicate a cose che credete necessarie, agli amici, alla televisione (di fronte alla quale sprecate ore e ore) e vede che andate a Lui per una riflessione tardiva, o solo per convinzione di peccato o per un sentimento d'autocondanna.
La cameretta segreta è qualsiasi posto in cui un figlio di Dio chiude fuori il mondo e si chiude dentro da solo con Dio per cercarLo e per pregare!
Gesù affermò chiaramente: " quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre tuo " (Matteo 6:6). In altre parole, quando entrate nella vostra cameretta, non iniziate a pregare prima d'aver chiuso la porta!
Questo significa che non dovete parlare al Padre vostro con una mente ingombra. Chiudete fuori tutti i pensieri che vi fanno allontanare da Lui. Siate svegli, concentrati non sprecate parole, non pensate a qualcos'altro. Potete lasciar vagare la mente quando parlate con amici o quando siete al lavoro o a scuola ma, quando andate alla presenza del Re, la Bibbia afferma: "vede nel segreto" !
Molte persone pregano per lunghe ore eppure sono senza potenza nel loro cammino quotidiano. Si chiedono perché non arrivano le risposte, perché non sono vittoriose. è perché pregano con la porta della cameretta aperta. Lasciano aperta la porta alle distrazioni e Dio non risponde a preghiere apatiche e prive di sincerità!
Vi recate nella vostra cameretta segreta per ore, senza mai formulare preghiere ponderate, senza mai colpire il bersaglio dell'orecchio di Dio, perché non sapete che cosa volete o di che avete bisogno?
Non v'ingannate: ci vuole uno sforzo di concentrazione per pregare!
Quando vi recate nella vostra cameretta segreta, chiudete la porta e staccate il telefono.
Ogni figlio di Dio che dispone il proprio cuore alla ricerca del Padre, dovrà affrontare quelle che io chiamo le "interruzioni sataniche". Il diavolo verrà ad interrompervi per indirizzare la vostra mente verso qualsiasi cosa che non sia il vostro Padre celeste.
Carissimi, questa disciplina è assolutamente imperativa.
Se dobbiamo incontrarci con Dio ed essere ascoltati da Lui, allora dobbiamo trovarci dove Lui si trova: nel segreto!
"E il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa " (Matteo 6:6).
Dio vi ha invitati a presentarvi con piena fiducia davanti al Suo trono di grazia che si trova dietro porte chiuse.
La stanza del Trono di Dio non è come la sede del tribunale di Manhattan. Sono andato in quel tribunale, una volta, e mi sono chiesto come facesse il giudice a concentrare la sua mente sul caso. Gli stenografi andavano e venivano, gli avvocati andavano qui e là chiacchierando: a volte sembrava un manicomio. Di tanto in tanto il giudice doveva battere con forza il suo martelletto e gridare: "silenzio!".
Alla presenza di Dio, invece, non c'è una tale calamità. Non ci sono interminabili code di persone in attesa di comparire, né ci sono anime che distraggono andandosene qui e là. Quando entrate nella stanza del trono di Dio e vi chiudete la porta dietro, siete solo voi e il Padre. Siete soli alla Sua presenza. Siete voi il Suo solo interesse.
Devo chiedervi: alla presenza del vostro Padre celeste vi comportate come non osereste mai condurvi davanti al vostro sindaco o governatore o presidente? Supponete di dover chiedere al presidente un'ora del suo tempo. Entrate nel suo ufficio, vi sedete, ma la vostra mente è altrove, forse concentrata su qualcuno che gioca a tennis al di là della finestra. Quanto pensate che durereste alla sua presenza?
Quando andate a cercare il Padre vostro in preghiera, chiudete la porta in modo tale che niente e nessuno possa entrare, né orgoglio, né distrazioni! Chiudete letteralmente la porta e chiudetela anche spiritualmente, " facendo prigioniero ogni pensiero fino a renderlo ubbidiente a Cristo " (2 Corinzi 10:5).
Nell'Antico Testamento le persone non si potevano accostare all'altare con un agnello che fosse macchiato o cieco o zoppo. Dovevano portare al Signore il meglio che avevano.
Vi chiedo: che tipo di tempo portate nella vostra cameretta? È il vostro tempo migliore, quando siete perfettamente svegli? O piuttosto andate al Signore stanchi e affaticati, trascinandovi alla Sua presenza con pesanti occhiaie? Se la vostra mente comincia a vagare perché siete stanchi, ammettetelo semplicemente. Dite: "Gesù, questa sera sono troppo stanco per pregare. Andrò a letto e quando mi sveglierò ti dedicherò un'ora migliore".
Andate a Lui al mattino, per pregare su tante cose, ma la vostra mente pensa all'automobile che deve essere lavata in giornata?
Carissimi, mente e cuore devono essere dove sono le labbra! Isaia parlò del tipo di " olocausti e sacrifici saranno graditi sul mio altare, perché la mia casa sarà chiamata una casa di preghiera " (Isaia 56:7).
Coloro che offrono sacrifici accettabili, Dio dice, sono coloro " che si saranno uniti al SIGNORE per servirlo, per amare il nome del SIGNORE" (Isaia 56:6).
Cari santi, questo è il solo sacrificio accettabile che possiamo offrire sull'altare di Dio! Non è un sacrificio zoppo, apatico, sonnolento, un'offerta obbligatoria dell'ultimo minuto. No. Sgorga da un cuore che si consuma d'amore per Gesù, che gli grida in continuazione: "Dio, vengo a te oggi per conoscerTi. Voglio essere guidato, corretto e istruito da Te. Voglio imparare l'ubbidienza, comprendere le Tue vie. Ti voglio sempre più!".
Riferendosi a coloro che portano tali sacrifici, Dio dice in Iasia 56:7:" Io li condurrò sul Mio monte santo e li rallegrerò nella Mia casa di preghiera".
Dio ascolterà le nostre preghiere e ci porterà in un luogo di santità, di gioia e di potenza.
"Beati quelli che osservano i suoi insegnamenti, che lo cercano con tutto il cuore" (Salmo 119:2).
Una volta acquistata l'abitudine della cameretta di preghiera, e aver chiuso fuori ogni distrazione, Dio desidera che Lo cerchiate con tutto il vostro cuore: " ma di là cercherai il SIGNORE, il tuo Dio, e Lo troverai, se Lo cercherai con tutto il tuo cuore e con tutta l'anima tua" (Deuteronomio 4:29).
Queste furono le parole che Mosè rivolse ad Israele in punto di morte. Sapeva che il popolo avrebbe dovuto affrontare grandi prove e tribolazioni e voleva da loro la chiave per la vittoria: " nella tua angoscia, quando tutte queste cose ti saranno accadute, negli ultimi tempi, tornerai al SIGNORE, al tuo Dio, e darai ascolto alla sua voce; poiché il SIGNORE, il tuo Dio, è un Dio misericordioso; egli non ti abbandonerà e non ti distruggerà, non dimenticherà il patto che giurò ai tuoi padri" (Deuteronomio 4:30,31).
Mosè avvertì: " qualsiasi cosa dovrete affrontare, non brontolate, non lamentatevi. Non rivolgetevi all'uomo o alla carne. Volgetevi al Signore e cercateLo in preghiera! Dio promette che se Lo cercherete con tutto il vostro cuore, Egli vi aiuterà".
Essere nella cameretta significa presentarsi davanti a Dio con un solo scopo: riversarsi fuori! Ossia, che ogni cosa in voi tende verso Dio; tutto il vostro cuore, la vostra anima, la vostra mente e la vostra forza. A volte potete farlo senza una parola. Quello che interessa al vostro Padre celeste è che andiate a Lui con tutto voi stessi!
Gesù affermò che quando ci rechiamo nella nostra cameretta segreta, chiudendo fuori tutte le distrazioni e aprendoci totalmente a Dio, il Padre nostro ci ricompenserà.
"Il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa " (Matteo 6:6).
Sono molte le ricompense che ci provengono dalla cameretta segreta ma, ce n'è una in particolare che lo Spirito santo mi ha rivelato: voglio che sappiate qual è.
La Bibbia afferma che Giosafat: " cercava il SIGNORE con tutto il suo cuore " (2 Cronache 22:9). Poiché cercava Dio, il suo regno godette di venticinque anni di ordine. Aveva potenza con Dio e potenza su tutti i nemici d'Israele; anche quando fu attaccato da ogni lato, Dio frustrò rapidamente i piani dei nemici perché il popolo aveva cominciato immediatamente a cercare il Signore. C'era sempre ordine, mai caos né confusione. Perché? Perché cercavano il Signore!
Salì poi al potere il figlio di Giosafat, Acazia, e lui non cercava il Signore.
Acazia fu ucciso da Ieu e " nella casa di Acazia non rimase più nessuno che fosse capace di regnare " (2 Cronache 22:9). Acazia non aveva la potenza che aveva avuto suo padre per mantenere l'ordine, perché non pregava.
Cari santi, il vostro regno è la vostra casa; se non avete una cameretta di preghiera, l'abitudine quotidiana di cercare Dio, allora vi manca la potenza per portare ordine nel vostro focolare. Il diavolo può portare caos nella vostra casa, nel vostro lavoro, nella vostra famiglia, nei vostri rapporti con gli altri!
Vedete, la potenza della cameretta segreta è potenza sulla confusione e sul disordine nella vostra vita, nella vostra famiglia, nel vostro lavoro, nella vostra chiesa!
Dio promette che se Lo cercherete in continuazione con tutto il vostro cuore, avrete sempre cibo spirituale in abbondanza: " Saron sarà un recinto di greggi, la valle d'Acor, un luogo di riposo alle mandrie, per il mio popolo che mi avrà cercato" (Isaia 65:10).
Ma quelli che non cercano Dio saranno vuoti, affamati, aridi e vagheranno in cerca di un pastore, assetati e mai appagati.
La Bibbia di loro dice: "ma voi avrete fame avrete sete ma voi sarete delusi" (Isaia 65:13).
Invece: "i miei servi mangeranno berranno gioiranno canteranno per la gioia del loro cuore " (Iasia 65:13,14).
Coloro che si appartano con Dio, che riversano la loro anima su di Lui e Lo cercano per ogni cosa, avranno potenza, autorità, forza spirituale, cibo per l'anima e per la mente. Saranno guidati da Dio in un luogo di riposo spirituale e di pienezza!
Si, c'è potenza spirituale nel cercare Dio, potenza per comprendere tutto ciò che accade nella vostra vita.
"Quelli che cercano il SIGNORE comprendono ogni cosa" (Proverbi 28:5).
Continuate a cercare, a pregare, e Dio vi darà la comprensione di ciò che state affrontando!
"Per voi che cercate DIO, si ravvivi il vostro cuore" (Salmo 69:32 - nuova Diodati).
Il Salmo 91 è per molti credenti il brano preferito di tutta la Bibbia. Che grandi promesse vi si trovano!
L'intero Salmo è una rivelazione della potenza liberatrice e preservatrice che deriva dal vivere in un atteggiamento di ricerca di Dio.
La persona che vive in questa abitazione di preghiera avrà potere su tutte le insidie del nemico, su tutte le paure, su ogni piaga e su ogni malattia; avrà la potenza per trionfare e ottenere l'esaudimento delle preghiere!
Ma c'è una condizione per tutto questo, e la troviamo nel primo versetto del Salmo: " Chi abita al riparo dell'Altissimo riposa all'ombra dell'Onnipotente" (Salmo 91:1).
ABITARE sta per VIVERE. Vivete nella vostra cameretta di preghiera, al riparo dell'Altissimo? È la vostra casa in ogni momento del giorno?
Potreste chiedervi: "vuol dire che devo stare chiuso con Dio tutto il tempo?". In un certo senso, si!
L'apostolo Paolo ci esortò a non cessare mai di pregare (1 Tessalonicesi 5:17). E Davide affermò: " Cercate il SIGNORE e la Sua forza, cercate sempre il Suo volto!" ( 1 Cronache 16:11).
Cari santi, in ogni vostra ora di veglia, concentrate la vostra mente su Dio.
Siate in comunione con Lui. DesiderateLo ardentemente in ogni momento. Per tutta la giornata, in ogni cosa, invocateLo nel vostro spirito. Allora conoscerete la Sua potenza e il Suo ordine ad ogni passo!
Amen!