Il tocco di Dio

Voglio fare tre affermazioni sul tocco di Dio. Questi tre punti sono il cuore del mio messaggio:

  1. Una volta che Dio tocca e possiede qualcuno, tale possessione non è solo per un certo tempo, ma è per l’intera vita. Il Signore non cederà mai ciò che è Suo a Satana.
  2. Coloro che Dio possiede, li preserva. Noi possiamo vacillare, sbagliare o cadere nel più devastante peccato, ma una volta che Dio ci possiede Egli non ci tralascerà mai: “Poiché il SIGNORE ama la giustizia e non abbandona i suoi santi; essi sono conservati in eterno…” (Salmi 37:28).
  3. Coloro che Dio possiede, Egli li prepara per una sempre crescente utilità, includendovi anche i servitori che hanno sbagliato e sono scoraggiati. Forse vi siete convinti che Dio si sia arreso con voi e non vuole più usarvi. La verità è che se avete un cuore contrito, verrete preparati per qualcosa di più grande. Dio usa persino quelle cose che Satana vuole utilizzare per distruggerci.

Troviamo in atto questi elementi, nelle vite di coloro che sono possedimento di Dio in tutta la Bibbia. Leggiamo di santi che sono caduti in miserevoli cadute e peccati; a volte erano sul punto di abbandonare tutto, ma Dio non li ha abbandonati. Egli ha continuato a star loro vicino e dopo averli tirati fuori dalla cenere della rovina li ha ristabiliti; e i loro giorni migliori erano ancora da venire.

Questo è il centro del mio messaggio verso di voi. Voglio provare il fatto che una volta che Dio tocca e prende possesso di te, Egli ti libera da ogni laccio satanico se tu lo chiami in aiuto, ti preserva dalla rabbia del diavolo, e userà ogni cosa nella tua vita – includendovi anche gli errori, i problemi, le prove – per prepararvi al meglio che è davanti a voi.

Ripensate al tempo quando Dio è venuto a voi, toccando in maniera soprannaturale la vostra anima. Vi ha chiamati a Sé e vi ha riempito con il Suo Spirito. In quel momento Dio vi ha fatto una dichiarazione: “Vi voglio e vi reclamo. Voi siete il mio possesso”. In un momento ha preso il controllo della vostra vita e niente poteva cambiare questo fatto: siete diventati il possedimento di Dio: “… la chiesa di Dio, che egli ha acquistata con il proprio sangue.” (Atti 20:28).

Il creatore dell’universo vi ha comprati a prezzo del Suo sangue e niente ha potere su di esso. Quindi voi rimanete il possedimento di Dio, anche quando le potenze dell’inferno cercano di sedurvi e di condannarvi. Satana stesso potrebbe cercare di intrappolarvi in un trabocchetto infernale; ma nello stesso momento in cui pensa “Questo è ormai mio”, Dio risponde: “No diavolo, tu non lo hai affatto, perché egli è mio, l’ho acquistato, quindi libera la mia proprietà”. Siete sempre il possedimento di Dio. Ed Egli vi preserva, preparandovi per quello che Lui ha di meglio per voi. Qui diseguito vi mostro il sentiero biblico:

Mosè era un possedimento di Dio. Il Signore lo ha preservato attraverso tutte le prove che ha affrontato. In tutto questo tempo Dio lo stava preparando per un magnifico lavoro.

Mosè fu toccato da Dio mentre viveva nella casa di Faraone. Il risultato fu che Mosè non volle più essere chiamato figlio di Faraone: “preferendo essere maltrattato con il popolo di Dio, che godere per breve tempo i piaceri del peccato; stimando gli oltraggi di Cristo ricchezza maggiore dei tesori d'Egitto, perché aveva lo sguardo rivolto alla ricompensa.” (Ebrei 11:25-26).

Non c’è alcun dubbio che Dio toccò la vita di Mosè mentre questi era ancora in Egitto. Mosè rigettò tutto quanto era carnale, sapendo che era stato chiamato per liberare Israele, egli aveva dato per certo che gli Israeliti lo avrebbero riconosciuto come loro liberatore quando uccise il guardiano di schiavi egiziano. Stefano testimoniò: “ Vedendo che uno di loro era maltrattato, ne prese le difese e vendicò l'oppresso, colpendo a morte l'Egiziano. Or egli pensava che i suoi fratelli avrebbero capito che Dio voleva salvarli per mano di lui; ma essi non compresero.” (Atti 7:24-25).

Invece Mosè dovette temere Faraone per questa azione, per cui dovette fuggire dall’Egitto. Tuttavia nel tempo in cui scappò, Mosè fu totalmente una possessione di Dio, egli lasciò tutto a motivo di Cristo. Poco conosceva, eppure stava per entrare in un lungo periodo nel deserto, doveva nascondersi nel profondo di questo luogo per quaranta anni.

Qual è il significato di questo periodo di deserto nella vita di Mosè? È il tempo che ogni servitore che è possedimento di Dio deve affrontare. Dove si sentono invischiati in un posto ben al disotto delle loro capacità. Il loro ruolo qui è disperatamente distante da quanto pensano che Dio abbia in mente per loro. Mosè era esattamente come uno di questi servitori. Aveva avuto una potente chiamata nella sua vita ed aveva sognato di fare grandi cose al servizio di Dio. Ma ora si sentiva intrappolato nel più profondo dei deserti, senza alcun futuro apparente.

Mi chiedo quante volte Mosè abbia guardato il suo gregge di pecore ed abbia pregato: “Dio, Tu mi hai toccato così chiaramente, ho creduto che mi hai chiamato per essere il liberatore. Perché mi hai lasciato qui? Sicuramente mi hai affidato un compito maggiore che guardare queste poche pecore. Mi hai dato una educazione nei migliori centri egiziani; mi hai mostrato potenti cose che potrebbe essere fatte dalla Tua mano. Ma io mi sento messo da parte, messo in uno scaffale, questo è tutto quello che c’è per me?”

Io credo che Mosè si fosse convinto che il suo tempo era ormai finito. Non aveva voce ne alcun messaggio. Così si rassegnò ad essere un pastore nel profondo del deserto. Ma Dio aveva affidato un incarico a quest’uomo; e mentre Mosè si sentiva frustrato da questa esistenza così limitata, il Signore lo stava preservando e preparando per grandi cose.

Durante questo tempo il suocero di Mosè, Jethro, esplorava il deserto localizzando le sorgenti d’acqua, le piste percorribili, trovando gli itinerari. Mosè non capiva che Jethro stava per diventare la guida d’Israele nel deserto. I pastori appartati da Dio, venivano preparati in ogni modo, allenati alla sopravvivenza nel deserto per il lavoro che dovevano compiere.

Quindi, repentinamente, Mosè ebbe il suo incontro con il pruno ardente. Questo pruno era probabilmente un comune arbusto, molto basso ed inutile. Ma Dio fece infiammare tale arbusto ed una voce ne venne fuori dicendo: “Levati i calzari, Mosè, perché sei su terra santa”. Il Signore aveva parlato direttamente al cuore di Mosè e dopo solo poche ore da quel incontro la vita di Mosè non fu più la stessa. Dio lo aveva istruito: “Vai ad incontrare i figli d’Israele e di al Faraone: Lascia andare il mio popolo”.

È qui che vediamo l’uomo che è possessione di Dio e che è da Lui preservato e preparato per molti anni. Ora viene indirizzato verso il suo compito da Dio stesso che parla da un cespuglio in fiamme. Tutto quanto era per dire a Mosè: “Non ti ho dimenticato; sono sempre stato insieme a te. Io sono Colui che ti ha guidato in questo deserto e ti ho protetto da Faraone. Ora stai per vedere grandi cose nel servizio che Mi renderai”.

Quel pruno ardente era in fiamme a causa dello Spirito Santo che attraversava un oggetto naturale. Dio aveva preso un arbusto inutile e lo aveva usato per farne tramite di incredibili cambiamenti. Nello stesso modo oggi io posso essere quell’arbusto modesto che Dio sta usando per parlare al tuo cuore. Permettete che vi chieda: siete nel profondo del deserto?

Forse dovete fare un lavoro malpagato senza alcuna speranza o influenza in esso; oppure il vostro coniuge non è un credente ed ogni tanto il vostro matrimonio prova la vostra anima. Siete una persona che non invidia le altrui benedizioni, ma vi chiedete: “Signore perché non vengo usato? Mi hai dato un cuore che vuole fare di più per il tuo regno. Non scordarti di me”.

Dio è impegnato verso te nello stesso modo che lo era con Mosè. Puoi sentirti frustrato dalla tua limitata esistenza, ma in questo tempo Dio vi sta preservando e preparando. Può darsi che non siate chiamati a fare un grande lavoro, ma sarete sicuramente chiamati ad un nuovo cammino con il Signore, un cammino tale che non avete mai esperimentato e sarete chiamati a servire Cristo come mai prima. La tua parte è semplicemente credere che Dio ti vuole portare su terra santa. Egli vuole rivelare molto più di se stesso a te, per mettere il Suo fuoco in te; vuole che coloro che sono intorno a te realizzino che: “Quella persona è stata con Gesù”.

Una volta che cominci a ricercarLo con intensità tu vedrai dei miracoli. Sarai cambiato in un uomo nuovo, una donna nuova, perché tu sei il Suo possedimento, i tuoi giorni migliori devono ancora arrivare.

Davide ebbe una feroce battaglia con la lussuria nel suo cuore. Stiamo parlando di un soldato che uccideva giganti, uno scrittore di Salmi unto da Dio, un re potentemente usato per governare il popolo di Dio. Dio stesso disse di Davide che era un uomo secondo il Suo cuore. Ma proprio quando Davide stava ricevendo le più alte benedizioni ed i favori di Dio, fu sorpreso da un violento attacco di lussuria.

Questo re giusto che aveva collezionato una serie di vittorie sopra i suoi nemici, che aveva ricondotto e restaurato l’Arca e che aveva ricevuto dal Signore una promessa che la sua casa non si sarebbe mai estinta. Le Scritture affermano: “… il SIGNORE rendeva Davide vittorioso dovunque egli andava.” (2Samuele 8:14).

Ma un giorno Davide vide Batsheba e fu sopraffatto da una lussuria orrenda. Commise adulterio e concepì con lei un bambino. Davide cercò disperatamente di nascondere questo terribile peccato. Manipolò, tramò e mentì per coprirlo; alla fine cadde proprio in basso causando la morte del marito della sua amante.

Il terribile peccato di Davide è lo stesso che avrebbe riempito i titoli di cronaca in ogni società e periodo di tempo. Se foste vissuti nel suo tempo, probabilmente avreste pensato: “Dio sta per abbandonarlo, ha commesso un così tremendo peccato”. Ma cosa rappresenta per noi oggi l’infimo punto raggiunto da Davide? È la rappresentazione del servo che è possedimento di Dio ma che è stato sorpreso da una lussuria sopraffacente. Satana cerca di sorprendere ogni servitore che è serio nel proprio cammino con Dio.

Sei mai stato sorpreso e sopraffatto da una lussuria di qualsiasi tipo? Tu hai una storia netta, un ammirabile cammino con Gesù; sei conosciuto e riguardato come un giusto servitore, uno che ama squisitamente il Signore. Ma il diavolo ti ha preso sott’occhio, lanciando contro di te un infernale quantità di dardi fiammeggianti.

Forse la tua caduta è stata l’adulterio o forse è stata la pornografia o le sbronze in segreto. Come Davide il tuo peccato ti ha trovato e sei uscito allo scoperto. (Un mio amico pastore ha avuto esperienza di tutto questo; si trovava in un hotel durante un giro del suo ministerio e fu tentato da una lussuria spaventosa. Alla fine cedette ed ordinò un film a luci rosse. Ma nel tempo di cinque minuti il suo peccato fu scoperto).

Potreste dire: “Io non ho alcun peccato di questo genere nella mia vita, sto camminando in rettitudine”. Ma cosa mi dite a proposito della madre di tutti i peccati: l’incredulità? Forse sei arrivato in un luogo di vittoria, un picco nel tuo cammino di fede; credi di essere ormai tutto del Signore, ma improvvisamente vieni sopraffatto dall’incredulità. Vieni colpito da depressione, paura, ansietà, perfino rabbia verso Dio. Immediatamente cominci a dubitare della presenza di Dio nella tua vita. Voglio dirvi che questa è una trappola satanica, il nemico non vuole altro che distruggere la fede dei credenti che sono il possedimento di Dio.

Non ha alcuna importanza il tipo di iniquità che possiate avere, non c’è alcun tipo di peccato nella vostra vita che convinca Dio ad arrendersi nei vostri riguardi. Voi siete ancora il possedimento che Lui ha acquistato. Sebbene Davide avesse disprezzato Dio commettendo adulterio, il Signore non lo abbandonò. Le Scritture ci dicono: “ Il SIGNORE mandò Natan da Davide …” ( 2 Samuele 12:1). Mentre Mosè fu stimolato da un pruno ardente, Davide dovette confrontarsi con un profeta. Natan lo indicò e disse “Tu sei quell’uomo che ha peccato. Tu hai commesso adulterio”. Come rispose Davide? Umiliò se stesso confessando: “Ho peccato contro il SIGNORE ” (2 Samuele 12:13).

Davide ebbe a soffrire conseguenze terribili per questo suo peccato, ma Dio lo preservò attraverso la prova. Dopo che Natan si presentò davanti a Davide, disse al re: “ Il SIGNORE ha perdonato il tuo peccato…” ( 2Samuele 12:13).Davide era stato preparato per un più grande ministerio dopo questa caduta, la sua voce fu udita in tutte le terre dove non era stata mai sentita. Oggi noi leggiamo queste parole consacrate nei Salmi, in verità la Parola di Dio rivelata a Davide in questa prova viene ancora oggi predicata.

Tristemente Saul, il predecessore di Davide, non fu preservato al pari di lui. Anche Saul fu toccato potentemente da Dio e posseduto dal Suo Spirito. Ma Saul disobbedì ogni parola che il profeta Samuele ebbe a dirgli. Invece di umiliare se stesso, Saul fece crescere in se l’amarezza e la rabbia verso Dio. Il Signore cercò di raggiungere Saul ancora una volta a Rama, spandendo il Suo Spirito su di lui; ma egli lo rifiutò. Saul abbandonò Dio completamente, volgendosi ad una strega per avere consiglio.

La realtà è che Dio non smette mai di starvi vicino. Se sei intrappolato in qualche peccato vi porterà ad avere un incontro ravvicinato con una parola profetica che vi convincerà di peccato. L’ho detto spesso che io non ho mai reclamato di essere un profeta, ma ora so di servire come profeta per i molti lettori di questo messaggio. Sono il vostro Natan e vi dichiaro: “Se confessate e lasciate il vostro peccato… se avete fede che Dio mantiene le Sue promesse verso di voi… non solo sarete perdonati e ristorati, ma i vostri giorni migliori e ripieni di frutti sono ancora davanti a voi”.

Questo discepolo, possessione di Dio, commise il più brutto peccato di tutti. Quello di Mosè fu scappare e nascondersi da Dio. Quello di Davide fu disprezzare il Signore. Ma peggiore di essi, Pietro rinnegò di conoscere Cristo, ebbe perfino a imprecare il suo Signore.

Gesù ebbe a dire che il suo buon amico Pietro era una roccia. Il più coraggioso dei discepoli che poté perfino camminare sulle acque con il Signore, che giurò spavaldamente che sarebbe morto per il suo Maestro. Ma più tardi quando Pietro fu accusato di essere discepolo di Cristo rispose con queste gelide parole: “ Non conosco quell'uomo” ( Matteo 26:72), mentre la folla insisteva, Pietro: “…cominciò a imprecare e a giurare: «Non conosco quell'uomo!»” ( Matteo 26:74).

Potete immaginare questa terribile scena? Conoscendo Pietro avremmo detto: “Ecco, Pietro è finito; ha maledetto Dio e rinnegato Gesù, aiutando a mandarlo sulla croce, non c’è speranza per lui. Dio lo abbandonerà”.

Il diavolo ha gongolato sulla rovina di Pietro, gridando: “Sei mio. Ti ho nelle mie mani ora”. Ma Dio non abbandona la Sua proprietà, Egli stava per preservare Pietro, quindi gridò: “No diavolo, egli è Mia proprietà. Ora sta a guardare ciò che farò con lui”.

Mentre Mosè fu fermato da un pruno ardente e Davide da un profeta, Pietro fu fermato dallo Spirito Santo. Egli portò alla memoria di Pietro ciò che Cristo aveva detto: “Pietro si ricordò delle parole di Gesù che gli aveva dette: «Prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte». E, andato fuori, pianse amaramente.” (Matteo 26:75).

Lo Spirito Santo scese su Pietro, convincendolo di peccato e facendolo addolcire. Il discepolo ebbe un cuore rotto ed uno spirito contrito. Quindi, solo poche settimane dopo, possiamo vedere un Pietro completamente differente. Quest’uomo predicava coraggiosamente il vangelo, durante la Pentecoste, davanti ad almeno 3000 persone. Il discepolo che si era macchiato di codardia davanti ad una serva era diventato ora un evangelista senza timore, pieno di fuoco ed unzione.

Questo è un esempio eccellente di come il Signore preserva e prepara la Sua possessione. Vedete l’esempio? Pietro fu preparato perfino durante il suo rinnegamento di Gesù. Quello che il diavolo mostrava come un volgare errore, Dio lo mutò alla propria gloria. Come? Gli stessi sacerdoti che videro Pietro rinnegare Gesù, più tardi lo videro ritto a predicare la resurrezione di Cristo. Il santo coraggio di Pietro causò loro meraviglia: “Quest’uomo è stato con Gesù, lo stesso che aveva rinnegato. Quale potenza lo spinge e lo consacra?”

Il Signore ha giurato con un patto di salvare e ristorare i suoi servi che sono caduti e feriti. Potete dire in tutta onestà che Dio ha fatto di voi il Suo possedimento? Ricordo il giorno che lo fece con me. Avevo otto anni in un campeggio, durante una riunione. Lo Spirito di Dio venne sopra di me, possedendo il mio corpo la mia mente, spirito ed anima, mi chiamò a predicare la Sua parola.

Perché il Signore si era impossessato di me, Egli mi ha preservato attraverso questi anni. Egli mi ha liberato da ogni trappola escogitata da Satana. Ognuna di tali trappole demoniache avrebbe potuto distruggere il mio ministerio e rovinato la mia vita. Ma, poiché Dio mi possiede, Egli è intervenuto ogni volta, dicendo: “Diavolo non lascerò che tu lo prenda”. Ora all’età di settantuno anni riconosco che i miei anni migliori debbono ancora venire e posso vedere che tutte le mie prove, mi hanno preparato per questo tempo.

Anni addietro ho attraversato il periodo più buio del mio ministerio. Ero attaccato da ogni tentazione dell’inferno. Mia moglie, Gwen, era sottoposta a pressioni estreme perché era fisicamente ammalata. Ed ogni cosa che nel nostro ministerio poteva andare male, andava peggio. Ad un certo punto coloro che mi aiutavano cominciarono a lasciarmi. Avevo il terrore di predicare perché vedevo l’ipocrisia nella mia vita e mi sentivo così empio.

Il dolore di quei giorni era indescrivibile. Sedevo in chiesa, implorando: “Dio mandami una parola, una persona, qualcosa che tocchi questo dolore in me. Per favore dimmi dove sto sbagliando. Perché Satana mi sta colpendo il questo modo? Ti imploro di tirarmi fuori da questa trappola”. Pensavo di essere finito, completamente rovinato. Sentivo che Dio aveva tutto il diritto di portare via la mia unzione, perché ero un tale fallimento.

Fu durante questo periodo scuro che Dio mandò un pio profeta, un uomo di nome Leonard Ravenhill. Questo uomo gentile mi dette un libro e disse: “Davide, Dio mi ha mandato a te, leggi questo libro, cambierà la tua vita”.

Lo feci. Il libro era il Cristiano nella Completa Armatura, dello scrittore puritano William Guarnall. Dopo soltanto venti pagine, mi ero steso sulla faccia. Le parole di Guarnall mi aveva scosso fin nelle fondamenta e risvegliato la mia anima. Realizzai: “Signore, non Ti conosco nel modo che quest’uomo Ti conosce”. Dio usò quella esperienza per rinnovare il mio spirito e la mia chiamata, Egli mi rivelò: “Davide Io ti amo e non Mi sono dimenticato di te, ma voglio che ti occupi di alcune cose nella tua vita; voglio anche che tu sappia di avere i tuoi giorni migliori davanti a te”.

Dio non si è mai arreso con me. Infatti Egli ha permesso che cadessi così in basso in modo da morire ad ogni fiducia nella mia carne. In tutto quel tempo sapevo che mi stava preservando perché lo Spirito mi sussurrava: “Ti amo”.

Finalmente lo Spirito Santo mi liberò svelandomi le promesse di Dio nel Nuovo Patto. Mi liberò aprendo i miei occhi sul giuramento di essere il mio Dio: perdonarmi, mostrarmi misericordia ed offrendomi liberazione. Egli ha provveduto ad ogni mia necessità

Sei afflitto da un peccato insistente? Sei convinto che le tue abitudini potranno distruggerti? Le promesse del patto di Dio mi hanno portato libertà, riposo e vittoria:

  1. Dio ha promesso di dominare ogni nostro peccato: “Egli tornerà ad avere pietà di noi, metterà sotto i suoi piedi le nostre colpe e getterà in fondo al mare tutti i nostri peccati.” (Michea 7:19). Il verbo “metterà sotto “ significa qui dominare o sconfiggere. Il Signore ha promesso di mortificare ed uccidere tutte le nostre abitudini peccaminose ed i nostri vizi, attraverso la fede ed un vero pentimento.
  2. Dio ha promesso di farci camminare santi: voi pensate “Io voglio essere libero, ma non ho la volontà per abbandonare i miei peccati”? Il Signore risponde: “ …Io vi purificherò …Vi darò un cuore nuovo … Metterò dentro di voi il mio Spirito e farò in modo che camminerete secondo le mie leggi, e osserverete e metterete in pratica le mie prescrizioni.” (Ezechiele 36:25-27).
  3. Egli ha promessa che non avrebbe mai dimenticato il Suo possedimento: il Signore ci corregge per i nostri peccati, ma non dimentica mai la Sua progenie: “se violano i miei statuti e non osservano i miei comandamenti, io punirò il loro peccato con la verga …ma non gli ritirerò la mia grazia e non verrò meno alla mia fedeltà. Non violerò il mio patto e non muterò quanto ho promesso...la sua discendenza durerà in eterno e il suo trono sarà davanti a me come il sole” (Salmi 89:31-36).
  4. Egli ha promesso di mettere il Suo timore nei nostri cuori: “… metterò il mio timore nel loro cuore, perché non si allontanino da me.” (Geremia 32:40).

Voglio proprio dire a coloro che stanno combattendo con dei peccati nascosti, con la disperazione o con la stanchezza spirituale: l’unica cosa che può allontanarti dalla vittoria totale è l’incredulità. Dio ha giurato di darvi tutta la potenza che vi occorre per obbedire ad ogni parola. In verità vi ha dato queste promesse del patto in modo da farvi smettere di cercare di sconfiggere il peccato con le vostre forze.

Questa è la chiave per comprendere il Nuovo patto: Dio non ha confini o limiti. Siamo noi a limitare il Signore con i nostri pensieri limitati, Egli ci ha dato le Sue promesse per togliere i vincoli che noi gli poniamo.

Nel giardino dell’Eden, Satana ha usato la natura illimitata di Dio per sedurre Adamo ed Eva. Gli disse: “Voi potete essere come Dio. Egli non ha alcun confine ne limite e voi potete essere come Lui.” (Da questa frode proviene la falsa dottrina che pretende: “Tutto ciò che potete concepire, lo potete fare. Se lo potete immaginare, potete realizzarlo”).

Il Signore ha dovuto mandare la Sua legge per mostrare all’umanità che non possiamo essere come Dio. Non possiamo semplicemente spezzare tutti i confini e le limitazioni della nostra carne. Quindi il Signore ha usato la legge per aiutarci a riconoscere la nostra completa incapacità. Anche Gesù dimostro questa verità, Egli limitò se stesso con i limiti della carne, dicendo: “Senza il Padre non posso nulla”. Cristo ancora viene a rivelarci che ogni sincero credente può essere condotto nelle promesse del Nuovo Patto: “Io sarò Dio in te, senza limiti o confini”.

Tu pensi che il tuo coniuge non salvato, non andrà mai a Cristo. Ma Dio dice: “Tu mi stai limitando, Io non ho costrizioni”. Nello stesso modo, in passato, la chiesa pensava che il Comunismo alla fine avrebbe comandato il mondo. Ragionavamo così: “Il Signore non può agire mentre ci sono questi dittatori atei”. Ma così stiamo limitando Dio. A suo tempo il Signore ha buttato giù l’intero sistema, cominciando dal Muro di Berlino. Il Suo spirito ha percorso tutta l’Europa dell’Est e la Russia.

I cristiani hanno lo stesso pensiero a proposito della Cortina di Bambù. Noi mettiamo dei limiti alla capacità di Dio di muoversi in Cina. Ma oggi quella vasta nazione è avvampata dallo Spirito di Dio. Abbiamo messo confini a Dio anche per Cuba. Ma ho da poco visto un film dove parlavano di 100.000 Metodisti che erano infuocati dallo Spirito Santo.

Vi dico che Dio non ha confini, nessun limite, neppure nel mondo islamico. Il risveglio può avere luogo ovunque piace al Signore. Può accadere nella tua casa, nei tuoi figli, perfino tra coloro che tu ami e che non sono salvati. Dio può spazzare via l’aborto o la pornografia in ogni momento. Il nostro compito è semplicemente abbandonare ciò che la nostra carne può concepire ed arrenderci alle fedeli promesse di Dio. Abbiamo bisogno di credere in Lui per i miracoli.

Mentre affronti le tue lotte, ricordati che il Signore non si arrenderà mai con te. Egli ti chiama il Suo amico e mette ancora la Sua mano su di te. Quello che lui chiede è un cuore pentito ed una assoluta fiducia nelle Sue promesse. Ed ancora devi fare attenzione a questo avviso: Sebbene Dio non ti abbandonerà mai, tu puoi abbandonarLo, questo ti porterà a durezza di cuore. Ricordati l’esempio di Saul. Se quell’uomo dal cuore indurito si fosse rivolto al Signore invece che ad una strega, Dio lo avrebbe salvato.

Ora tu stai di fronte sia ad un pruno ardente che ad una voce profetica. Credo fermamente che lo Spirito Santo stia parlando a te attraverso le mie parole, dicendo: “Questo è l’ora della tua libertà. Non gettare via questo messaggio senza che tu sia cambiato; non permettere a te stesso di portare alcuno scoraggiamento, legame, colpa, potestà o peccato. Al contrario, confida nelle promesse del Nuovo Patto. Tu sei del Signore ed Egli ha bisogno di te, al più presto Lui ti guiderà verso verdeggianti pascoli ed acque chete. Perciò, ora, per fede ricevi il Suo amore, potenza, perdono e liberazione. I tuoi giorni migliori debbono ancora venire”.

“Poiché il SIGNORE non ripudierà il suo popolo e non abbandonerà la sua eredità.” (Salmi 94:14).

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