Incenso Strano

Voglio parlare d'un'orribile abominazione nella casa di Dio della quale non si sta prendendo cura. Ho sentito il respiro dell'ira di Dio contro questo peccato nella mia vita. Lo spirito santo mi ha ripreso in profondità intorno a questo terribile fatto, me l'ha esposto e mi ha chiamato a predicare intorno ad esso.

Ha a che fare con l'altro lato della preghiera! Il lato buio, malvagio, peccaminoso! La preghiera dei cuori e delle labbra impure, non consacrate, dei cristiani non santi.

Davide affermò: "porgi l'orecchio alla mia preghiera che non viene da labbra di frode quando sarà giudicato, esca condannato, e la sua preghiera gli sia imputata come peccato" (Salmo 17:1; 109:7).

Dio avvertì il Suo popolo d'Israele: " quando stenderete le mani, Io rifiuto di vederlo; anche quando moltiplicate le preghiere, Io non ascolto; le vostre mani son piene di sangue. Lavatevi, purificatevi, togliete d'innanzi agli occhi Miei la malvagità delle vostre azioni; cessate di fare il male" (Isaia 1:15,16).

Dio, più chiaramente di così non poteva esprimersi; non c'è bisogno di pregare di più, ma di pregare santamente! Che paurosa profezia è questa: il popolo di Dio alza le sue mani in supplicazioni e preghiera in gran quantità, e Dio non ascolta! Questo avviene solo perché ci è stato assicurato che nessuno può salire al monte santo di Dio se non coloro che hanno mani e cuori puri (vedi Salmo 24:4). Questa moltitudine supplicante aveva cuori malvagi e mani impure. Dio disse: "Io l'ho in abominio mi sono un peso che son stanco di portare " (Isaia 1:13,14); "se uno volge altrove gli orecchi per non udire la legge, la sua stessa preghiera è un abominio" (Proverbi 28:9).

Far pregare cristiani adùlteri, fornicatori e compromessi, equivale a guidarli a commettere un peccato contro Dio, che è peggio di tutti gli altri mali già commessi nella loro intera vita. Sarebbe meglio andare al lavacro, prima d'approssimarsi all'altare d'oro dell'incenso. Offrire preghiere a Dio attraverso labbra impure, alzare a Lui mani altrettanto non pure, può provocare l'ira e il terribile giudizio di Dio.

La Parola di Dio paragona la preghiera all'incenso aromatico che sale davanti a Dio assiso sul Suo Trono. Davide pregò: "la mia preghiera stia nel Tuo cospetto come l'incenso, l'elevazione delle mie mani come il sacrificio della sera" (Salmo 141:2).

Giovanni toglie ogni dubbio: " e quando venne preso il libro, le quattro creature viventi e i ventiquattro anziani si prostrarono dinanzi all'Agnello, avendo ciascuno una cetra e delle coppe d'oro piene di profumi che sono le preghiere dei santi" (Apocalisse 5:8). Credo che quest'incenso includa tutte le preghiere, tutte le lodi del popolo di Dio.

Neanche una singola preghiera corrotta cade in terra innocentemente! Ogni preghiera proferita dalle labbra impure d'un cristiano è raccolta in un incensiere angelico, e un giorno dovrà affrontare il consumante fuoco di un Iddio Santo.

C'è una scena in Apocalisse capitolo otto che incute così timore, è così incredibile che non riesco a comprendere! "E quando l'Agnello ebbe aperto il settimo suggello, si fece silenzio nel cielo per circa lo spazio di mezz'ora. E io vidi i sette angeli che stanno in pie' davanti a Dio, e furono date loro sette trombe. E un altro angelo venne e si fermò presso l'altare, avendo un turibolo d'oro; e gli furono dati molti profumi affinché li unisse alle preghiere dei santi sull'altare d'oro che era davanti al trono. E il fumo dei profumi, unendosi alle preghiere dei santi, salì dalla mano dell'angelo al cospetto di Dio. Poi l'angelo prese il turibolo e l'empì di fuoco dell'altare e lo gettò sulla terra; e ne seguirono tuoni e voci e lampi e un terremoto. E i sette angeli che avevano le sette trombe si prepararono a suonare. E il primo suonò, e vi fu grandine e fuoco, mescolati con sangue, che furono gettati sulla terra; e la terza parte della terra fu arsa, e la terza parte degli alberi fu arsa, ed ogni erba verde fu arsa" (Apocalisse 8:1–7).

Giovanni, in Apocalisse capitolo cinque, descrive la tuonante ed esaltante voce delle Creature Viventi, degli anziani e delle miriadi d'angeli; migliaia e migliaia di loro, che cantano ad'alta voce: "degno è l'Agnello che è stato immolato di ricevere la potenza e le ricchezza e la sapienza e la forza e l'onore e la gloria e la benedizione" (Apocalisse 5:12,13).

Che alta, gloriosa scena quella in cui ogni cosa creata, in cielo, alzava le sue voci in un concerto di lode: " e tutte le creature che sono nel cielo e sulla terra e sotto la terra e sul mare e tutte le cose che sono in essi, le udii che dicevano: a Colui che siede sul trono e all'Agnello siano la benedizione e l'onore e la gloria e l'imperio, nei secoli dei secoli. E le quattro creature viventi dicevano: Amen! E gli anziani si prostrarono e adorarono" (Apocalisse 5:13,14).

In Apocalisse 6, ascoltiamo anche il forte pianto dei martiri ai piedi dell'altare: " e quando ebbe aperto il quinto suggello, io vidi sotto l'altare le anime di quelli che erano stati uccisi per la Parola di Dio e per la testimonianza che avevano resa; e gridarono con gran voce, dicendo: fino a quando, o nostro Signore che Sei Santo e Verace, non fai Tu giudicio e non vendichi il nostro sangue su quelli che abitano sopra la terra" (Apocalisse 6:9,10).

Tutto il cielo tace, così afferma Apocalisse 8! Per mezz'ora gli anziani sono inginocchiati in stupito silenzio. Le creature viventi, i cherubini, i serafini, restano tutti silenziosi, senza parole! I martiri sono in silenzio. I cori angelici non cantano, le arpe sono state messe da parte e non c'è nessun suono in cielo. Tutto tace! Perché? E' perché il settimo sigillo è stato rotto ed essi hanno visto il terribile giudizio scritto sul settimo documento. Sette angeli con sette trombe sono pronti ad infliggere morte, distruzione e giudizi infiammanti sulla terra.

Questo silenzio indescrivibile ha qualcosa a che fare con la preghiera. Ha qualcosa a che fare anche con l'incenso! E' giunto il tempo per l'Iddio Santo di portare al Suo altare ogni preghiera del Suo popolo per un giudizio giusto. Sta ponendo il Suo fuoco consumante sotto l'incenso per provarne l'aroma! Sarà un odore dolce e gradevole o una puzza giungerà alle Sue narici? "E un altro angelo venne e si fermò presso l'altare, avendo un turibolo d'oro; e gli furono dati molti profumi affinché li unisse alle preghiere dei santi sull'altare d'oro che era davanti al Trono" (Apocalisse 8:3).

Nella parola di Dio vengono menzionati due tipi d'incenso: uno è puro, l'altro è chiamato stano. Dio ordinò che sull'altare d'oro, a Lui, doveva essere offerto solo incenso puro: " lo rivestirai d'oro puro e collocherai l'altare davanti al velo che è dinanzi all'arca della testimonianza dove Io mi troverò con te.Ed Aronne vi brucerà su del profumo fragrante, lo brucerà ogni mattina, quando acconcerà le lampade; e quando Aronne accenderà le lampade sull'imbrunire, lo farà bruciare come un profumo perpetuo davanti all'Eterno di generazione in generazione.Non offrirete sopra esso né profumo straniero, né olocausto, né oblazione, e non vi farete libazione" (Esodo 30:3–9).

Tu non offrirai preghiere strane sul Mio altare! Era prevista la pena di morte per tutti coloro che offrivano incenso strano a Dio. Nel Vecchio Testamento cercava di mostrarci il Suo cuore contro il pregare corrotto; intendeva mostrarci come questo modo di pregare corrotto appare serio ai Suoi occhi.Ciò è chiaramente visibile se si considera il modo in cui Dio agì con i figli di Aronne: "or Nadab e Abihu, figliuoli di Aronne, presero ciascuno il suo turibolo, vi misero dentro del fuoco, vi posero su del profumo, e offrirono all'Eterno del fuoco estraneo: il che non aveva Egli loro ordinato. E un fuoco uscì dalla presenza dell'Eterno e li divorò; e morirono davanti all'Eterno. Allora Mosè disse ad Aronne: questo è quello di cui l'Eterno ha parlato, quando ha detto:"Io sarò santificato per mezzo di quelli che mi stanno vicino, e sarò glorificato in presenza di tutto il popolo". E Aronne si tacque" (Levitico 10:1–3).

Là, davanti all'altare dell'incenso, stanno i due figli d'Aronne. Due giovani sacerdoti che osano approssimarsi a Dio per offrire incenso avendo mani e cuori impuri. Sono trascinati fuori dal piazzale del santuario. Aronne deve aver pianto! Che cosa terribile! Che razza di Dio è questo? Uomini che pregano, uccisi dall'altare.

Dio aiutaci a vedere quanto la preghiera è santa, e come ha anche a che fare con la vita e con la morte.

La parola "strano" usata, in ebraico è ZUR, nell'originale indica uno straniero, l'essere adultero, un estraneo o un fuori–posto. Erano divenuti questo. Erano diventati fornicatori, idolatri ribelli, adulteri nel cuore. Erano sacerdoti divenuti alieni a Dio a causa dell'orgoglio e del peccato non abbandonato. E' questo che tu sei, è ciò che sei diventato, che fa delle tue preghiere ciò che sono: sante o strane! Peccati che non si vogliono abbandonare diventano una roccaforte per Satana; ed essi corrompono ogni cosa che porti a Dio.

Che strano incenso viene fuori dalle labbra di molti servi del Signore, servi incamminati nella via della compromissione. Molti consigliano ribellione, altri hanno perso il timore di Dio. Non hanno nessuna visione della santità di Dio. Un santo uomo di Dio fa rivoltare le persone dal peccato; un ministro corrotto causa l'inciampo di molti: " il Mio patto con lui era un patto di vita e di pace, cose che Io gli detti, perché Mi temesse; ed ei Mi temette, e tremò dinanzi al Mio Nome. La legge di verità era nella sua bocca, e non si trovava perversità sulle sue labbra; camminava con Me nella pace e nella rettitudine, e molti ne ritrasse dall'iniquità. Poiché le labbra del sacerdote son le guardiane della scienza, e dalla sua bocca uno cerca la legge, perch'egli è il messaggero dell'Eterno degli eserciti" (Malachia 2:5–7).

Dio classifica adulteri coloro che non ascolta più. Il loro incenso è strano; le loro preghiere e le loro lacrime sono una abominazione. Il cuore di Dio è stufo di tutto questo: " ed eco un'altra cosa che voi fate: coprite l'altare dell'Eterno di lacrime, di pianti e di gemiti, in guisa che Egli non bada più alle offerte, e non le accetta con gradimento dalle vostre mani. Eppure dite: "perché?". Perché l'Eterno è testimone fra te e la moglie della tua giovinezza, verso la quale ti conduci perfidamente, bench'ella sia la tua compagna, la moglie alla quale sei legato da un patto" (Malachia 2:13,14).

In questo modo, Dio classifica anche colore che sono divenuti "soffici" contro il peccato. Questo ha a che fare con le attitudini permissive verso il divorzio. Ha a che fare con cristiani dalle inclinazioni mondane i quali vanno affermando che Dio ancora si diletta in essi. Ha a che fare con i ministri che si rifiutano di mostrare al popolo di Dio la differenza fra il santo e il profano: " poiché Io odio il ripudio, dice l'Eterno, l'Iddio d'Israele; e chi ripudia copre di violenza la sua veste, dice l'Eterno degli eserciti. Badate dunque allo spirito vostro, e non agite perfidamente. Voi stancate l'Eterno con le vostre parole, eppur dite: in che lo stanchiamo noi? In questo, che dite: chiunque fa il male è gradito all'Eterno, il quale prende piacere in lui! O quando dite: dov'è l'Iddio di Giustizia?" (Malachia 2:16,17).

Al profeta Ezechiele è stata data una visione circa gli anziani d'Israele che offrivano incenso, anche se le loro menti e la loro immaginazione erano state completamente corrotte dal peccato. Anziani, ministri che pregavano, mentre i loro cuori erano pieni d'idolatria e di malvagità: " ed'Egli mi condusse all'ingresso del cortile. Io guardi ed ecco un buco nel muro. Allora Egli mi disse: "figliuol d'uomo adesso fora il muro" e quando io ebbi forato il muro eco una porta. Ed Egli mi disse: "entra e guarda le scellerate abominazioni che si commettono quì".E tutti gl'idoli della casa d'Israele dipinti sul muro attorno attorno; e settanta fra gli anziani della casa d'Israele, in mezzo ai quali era Jaazania, figliuolo di Shafan, stavano in pie' davanti a quelli, avendo ciascuno un turibolo in mano, dal quale saliva il profumo d'una nuvola d'incenso. Ed Egli mi disse: "figliuol d'uomo, hai tu visto quello che gli anziani d'Israele fanno nelle tenebre, ciascuno nella camera riservata alle sue immagini? Poiché dicono: 'l'Eterno non ci vede, l'Eterno ha abbandonato il paese'" (Ezechiele 8:7:12).

Pensavano: "Dio fa' finta di non vedere il nostro peccato; così noi preghiamo, offriamo incenso e Dio con questo è appagato." Non è incidentalmente che la Parola dichiara: " Jaazania stette in mezzo a loro"; Jaazania significa: "Dio ascolata!". L'arroganza causa il peccato; e costoro credevano che Dio stava ascoltando le loro preghiere, anche se erano appesantiti dal peccato.

Dio condanna il Suo popolo per le preghiere corrotte davanti agl'idoli d'oro, d'argento e del materialismo. Attraverso il profeta Ezechiele Dio grida contro il bruciare del santo incenso davanti agli auto–centrati dèi di questa età. E' un grido contro coloro che usano la preghiera per arrivare a mète egoistiche; contro coloro che usano la preghiera per arricchire se stessi; contro coloro che pregano solo per ottenere qualcosa da Dio: " prendesti pure i tuoi bei gioielli fatti del Mio oro e del Mio argento, che Io ti avevo dato, te ne facesti delle immagini d'uomo e ad esse ti prostituisti; e prendesti le tue vesti ricamate e ne ricopristi quelle immagini dinanzi alle quali tu ponesti il Mio olio e il Mio profumo. Parimente il Mio pane che ti avevo dato, il fior di farina, l'olio e il miele con cui ti nutrivo, tu li ponesti davanti a loro, come un profumo di soave odore. Questo si fece! Dice il Signore, l'Eterno" (Ezechiele 16:17–19).

"Voi offrite il mio incenso davanti a questi idoli," disse Dio. "Ti sei assisa sopra un letto sontuoso, davanti al quale era disposta una tavola; e su quella hai messo il Mio profumo e il Mio olio" (Ezechiele 23:41).

"Poi prenderà un turibolo pieno di carboni accesi tolti di sopra l'altare davanti all'Eterno, e due manate piene di profumo fragrante polverizzato; e porterà ogni cosa al di là del velo. Metterà il profumo sul fuoco davanti all'Eterno affinché il nuvolo del profumo copra il propiziatorio che è sulla testimonianza e non morrà" (Levitico 16:12,13).

Il propiziatorio rappresenta la vera presenza di Cristo. Se il sacerdote aveva incenso puro, vestimenti puri, poteva venire coraggiosamente al trono della grazia per ottenere misericordia. Non sarebbe morto: avrebbe visto la gloria della Sua presenza.

Parliamo così disinvoltamente intorno a papà Dio; ci esprimiamo arrogantemente intorno ai "nostri diritti", e cerchiamo anche di manipolare Dio attraverso la preghiera: ma Dio aiuta, oggi, coloro che non hanno timore e che non hanno riverenza per il propiziatorio. Dite: Dio non tratta più il Suo popolo così severamente, nessuno muore sotto la grazia. Invece, sotto la grazia, l'incenso strano ci conduce ad essere: "due volte morto e strappato alle radici" (vedi epistole di Pietro e di Giuda).

Giovanni una volta posò il capo sul seno di Gesù: lo vide nella Sua umanità ma non nella Sua santità. Sull'isola di Patmos, ebbe una visione di Cristo (ora) glorificato, ed essa fu una visione struggente. Ora Cristo aveva gli occhi come fiamma di fuoco, i piedi come terso rame arroventato in una fornace e la Sua voce come quella di molte acque. Giovanni cadde ai Suoi piedi come un uomo morto. Non potete essere disinvolti e frivoli quando avete ricevuto una visione della Sua santità.

Dio ha stabilito di giudicare, d'abbattere e di distruggere tutti gli altari e le offerte d'incenso portate da coloro che rifiutano di camminare in santità davanti a Lui. La maledizione del patto Mosaico includeva una minaccia secondo la quale Dio avrebbe rinnegato gli altari e distrutto l'incenso degli Israeliti se essi avessero camminato in disobbedienza: " e se, nonostante tutto questo, non volete darMi ascolto ma con la vostra condotta Mi resistete, anch'Io vi resisterò con furore, e vi castigherò sette volte di più per i vostri peccati. Mangerete la carne dei vostri figliuoli, e mangerete la carne delle vostre figliuole. Io devasterò i vostri alti luoghi, distruggerò le vostre statue consacrate al sole, metterò i vostri cadaveri sui cadaveri dei vostri idoli, e l'anima Mia vi aborrirà. E ridurrò le vostre città in deserti, desolerò i vostri santuari, e non aspirerò più il soave odore dei vostri profumi. Desolerò il paese; e desolerò il paese; e i vostri nemici che vi abiteranno ne saranno stupefatti" (Levitico 26:27–32).

Ora, guardate di nuovo a quella scena sbalorditiva dinanzi all'altare di Dio, in Apocalisse 8. Spero possiate vedere ciò che vedo io. Vedo due tipi d'incenso. Molto incenso fu dato all'angelo. Per me questo rappresenta le preghiere contaminate dei cristiani di Laodicea e c'è anche l'incenso già bruciato sull'altare, quello puro, l'incenso santo dei santificati. Il fuoco sull'altare non si è spento mai, quello è puro; sante preghiere sono state continuamente un odor soave al Signore.

All'angelo fu detto di mescolare questo molto incenso, questo molto pregare, con l'incenso già presente sull'altare. Ma quando il fuoco consumante di Dio lo tocca, qualcosa accade.

Per secoli, il fumo dell'incenso dei santi ha coperto il propiziatorio. E' stato accettato, è stato uno scudo contro il giudizio, ma ora guardate quello che accade: l'angelo improvvisamente getta l'incensiere fuori dalla presenza di Dio sulla terra, ed esplodono terribili giudizi.

Le preghiere corrotte non proteggono dal giudizio, esse causano giudizio: " poi l'angelo prese il turibolo e l'empì di fuoco dell'altare e lo gettò sulla terra; e ne seguirono tuoni e voci e lampi e un terremoto. E i sette angeli che avean le sette trombe si prepararono a sonare. E i primo sonò, e vi fu grandine e fuoco, mescolati con sangue, che furono gettati sulla terra; e la terza parte della terra fu arsa, e la terza parte degli alberi fu arsa ed ogni erba verde fu arsa" (Apocalisse 8:5–7).

E' vero, Dio manda giudizi per vendicare le preghiere dei giusti e dei martiri, ma la Parola rivela anche che cuori ostinati e impenitenti stanno accumulando su se l'ira per il giorno del giudizio: " ovvero sprezzi tu le ricchezze della Sua benignità, della Sua pazienza e della Sua longanimità, non riconoscendo che la benignità di Dio ti trae a ravvedimento? Tu invece, seguendo la tua durezza e il tuo cuore impenitente, t'accumuli un tesoro d'ira, per il giorno dell'ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio" (Romani 2:4,5).

Gli ambiziosi e gli egoisti, come effetto delle loro preghiere, stanno accumulando tanto incenso strano; e un giorno il nostro Santo Iddio verserà tutto sulle loro teste sotto forma di angosce, ira e indignazione: " ma quelli che son contenziosi e non ubbidiscono alla verità ma ubbidiscono all'ingiustizia, ira e indignazione. Tribolazione e angoscia sopra ogni anima d'uomo che fa il male; del Giudeo prima e poi del Greco" (Romani 2:8,9).

Pensate attorno agli effetti spaventosi delle preghiere corrotte. Non solo Dio non ascolta questo tipo di preghiere, ma Egli è stanco di costoro anzi gli sono in abominio, ma queste preghiere portano: gua! guai! guai! che Dio manda a coloro che abitano sulla terra. Costoro con le loro preghier, aprono i veri abissi dell'inferno.

Spesso sento dire: "se tutti i cristiani pregheranno, Dio risparmierà questa Nazione dal giudizio". Però dimentichiamo d'aggiungere: "se si ravvedono, se confessano e abbandonano i loro peccati!". Dio ascolta e risponde solo a preghiere sante provenienti da cuori puri. Lasciate che milioni di frequentatori di chiese preghino! Lasciate che moltitudini di cristiani tiepidi preghino e tendano le loro mani chiedendo misericordia e benedizioni. Dio vomiterà tutto dalla Sua bocca.

Preghiere contaminate da labbra peccaminose non scamperanno al giudizio. Causano giudizio! "Poi l'Eterno mi disse: "esiste una congiura fra gli uomini di Giuda e fra gli abitanti di Gerusalemme. Son tornati alle iniquità dei loro padri antichi, i quali ricusarono di ascoltare le Mie parole; e sono andati anch'essi dietro ad altri déi per servirli; la casa d'Israele e la casa di Giuda hanno rotto il patto che Io avevo fatto coi loro padri". Perciò, così parla l'Eterno: eco, Io faccio venir su loro una calamità alla quale non potranno sfuggire.Essi grideranno a Me, ma Io non li ascolterò" (Geremia 11:9–11).

Leggendo Esodo 37:29 impariamo che l'olio santo dell'unzione e l'incenso puro erano il lavoro di un profumiere. In Ecclesiaste 10:1 è scritto:" le mosche morte fanno puzzare e imputridire l'olio del profumiere". La Bibbia fa comprendere che un profumiere è uno addetto a miscelare l'olio e l'incenso. L'angelo di Apocalisse 8 è il profumiere di Dio, colui che mischia l'incenso; egli non mischia quello strano, puzzolente incenso contaminato con mosche morte.

C'erano tempi, nel mio cammino con Dio, e lo dico a mia vergogna, nei quali c'erano delle mosche morte nel mio incenso. Le mie preghiere erano una puzza per le Sue narici, perché un peccato, all'apparenza innocuo, s'era aggrappato a me. Piansi un oceano di lacrime sul peccato, ma non volevo lasciarlo andare realmente.

Incoraggiate altri a pregare mentre nel vostro incenso ci sono mosche morte? Credete che Dio ascolta le vostre preghiere quando le mosche morte nel segreto (il peccato non abbandonato), hanno causato puzza davanti al Suo trono? Siate onesti: c'è una mosca morta nel vostro incenso? Il peccato, vi sta' separando dalla vostra vita di preghiera?

Dio ascolterà certamente la preghiera e il grido di un cuore ravveduto; Egli ascolta anche la preghiera di contrizione del peccatore. Nella Sua Parola Egli afferma le Sue orecchie sono chiuse all'ascolto di preghiere corrotte e putride di cristiano disobbedienti e ribelli. "Gli occhi dell'Eterno sono sui giusti e le Sue orecchie sono attente al loro grido" (Salmo 34:15).

Ascoltate quello che disse ai Suoi figli che in Israele commettevano abominazioni: "ed Egli mi disse: "hai visto, figliuol d'uomo? E' egli poca cosa per la casa di Giuda di commettere le abominazioni che commette qui perché abbia anche a riempire il paese di violenza, e a tornar sempre a provocarmi ad ira? Ed ecco che s'accostano il ramo al naso. E anche Io agirò con furore; l'occhio Mio non li risparmierà e Io non avrò pietà; e per quanto gridino ad alta voce al Mio orecchio, Io non darò loro ascolto" (Ezechiele 8:17,18).

Gli Apostoli del nostro Signore Gesù Cristo avvertirono chiaramente che alcuni si sarebbero dati alla concupiscenza e alla mondanità, e le loro preghiere sarebbero diventate uno scherno. Altri si sarebbero levati, conservandosi nell'amore di Gesù, edificando se stessi in questo enorme amore; edificandosi in santa fede e pregando nello Spirito Santo! "Ma voi, diletti, edificando voi stessi sulla vostra santissima fede pregando mediante lo Spirito Santo; conservatevi nell'amore di Dio, aspettando la misericordia del Signor nostro Gesù Cristo per avere la vita eterna" (epistola di Giuda, versi da 17 a 21).

Le linee sono già tracciate. Coloro che son privi dello Spirito Santo, legati dalla concupiscenza, mondani, continueranno a schernire il Signore con incenso strano. Dio avverte che essi pregheranno per abitudine. Le loro, saranno parole vuote, vane, senza potenza. Saranno spogliati di tutto il discernimento. Dio attraverso Isaia disse: "il Signore ha detto: "giacché questo popolo si avvicina a Me con la bocca e Mi onora con le labbra, mentre il cuor loro è Lungi da Me e il timore che ha di Me non è altro che un comandamento imparato dagli uomini, ecco che Io continuerò a fare fra questo popolo delle meraviglie, meraviglie su meraviglie; e la saviezza dei suoi savi perirà, e l'intelligenza degli intelligenti di esso sparirà" (Isaia 29:13–14).

Isaia afferma che le loro preghiere sono scherni, perché mentono. Il loro peccato testimonia contro loro stessi. Pregano bugiardamente, e questo è scherno! "Ma sono le vostre iniquità quelle che hanno posto una barriera fra voi e il vostro Dio; sono i vostri peccati che hanno fatti si che Egli nascondesse la Sua faccia da voi, per non darvi più ascolto. Perché le vostre mani sono contaminate dal sangue, e le vostre dita dall'iniquità; le vostre labbra proferiscono menzogne, la vostra lingua sussurra perversità. Poiché le nostre trasgressioni si son moltiplicate dinanzi a Te e i nostri peccati testimoniano contro di noi; si, le nostre trasgressioni ci sono presenti e le nostre iniquità le conosciamo…Siamo stati ribelli all'Eterno e l'abbiamo rinnegato, ci siamo ritirati dal seguire il nostro Dio, abbiamo parlato di oppressione e di rivolta, abbiamo concepito e meditato in cuore parole di menzogna" (Isaia 59:2–3, 12–13).

Abbiamo un Santo intercessore: Cristo, nostro Signore; intercede per la Sua chiesa! Ha mandato lo Spirito Santo a cercare un popolo che verrà al Santo dei Santi con incenso puro! Lo Spirito Santo sa come pregare secondo la volontà e la mente di Dio. Io non so pregare ma, se vengo alla luce dello Spirito, se gli permetto di cercarmi, di investigarmi, di convincermi, di rimproverarmi, se mi arrendo alla Sua Signoria e abbandono i miei peccati: pregherò nello Spirito Santo secondo la perfetta volontà di Dio! "Parimenti ancora, lo Spirito sovviene alla nostra debolezza; poiché noi non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede Egli stesso per noi con sospiri ineffabili; e Colui che investiga i cuori conosce qual sia il sentimento dello Spirito perché Esso intercede per i santi secondo Iddio" (Romani 8:26,27).

Quello che sento dire dallo Spirito Santo al mio cuore per me e per la chiesa è: "appressatevi a Dio, ed Egli si appresserà a voi. Nettate le vostre mani, o peccatori; e purificate i vostri cuori, o doppi d'animo!" (Giacomo 4:8).

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