La Bugia Dei Laodicesi
Fratelli e sorelle — questa è una GENERAZIONE TIEPIDA. Non bisogna essere dei teologi per capire che ci troviamo a vivere l'era dei Laodicesi, che Gesù predisse sarebbe sorta negli ultimi giorni. Osservate semplicemente ciò che disse Gesù riguardo alla chiesa tiepida di Laodicea e confrontatelo con quella che oggi si fa chiamare Chiesa di Gesù Cristo. Gesù diceva che colui che ha orecchie da udire deve fare attenzione a ciò che dice lo Spirito Santo su questo sistema religioso.
Gesù avvertiva chiaramente che negli ultimi tempi della civilizzazione si sarebbe sviluppata una chiesa che avrebbe vantato il fatto di essere ricca, con un grande numero e auto sufficiente. In altre parole, una chiesa con grande influenza, una chiesa in mostra e con grande forza, una chiesa che avrebbe rifiutato ogni sorta di correzione.
Gesù disse a proposito di questa chiesa: "Tu dici: Io sono ricco, mi sono arricchito e non ho bisogno di nulla" (Apocalisse 3:17). E' triste sapere che questa chiesa arrogante e vanagloriosa venga definita da molti cristiani la chiesa vittoriosa e potente degli ultimi giorni, la chiesa che sottomette il mondo e aspetta il ritorno di Gesù. E' la bugia dei Laodicesi! Una cara persona mi scrisse: "Capisce che il nostro prossimo presidente sarà un uomo ripieno di Spirito Santo, che parla in lingue? Non sa che tutti questi grandi progetti promossi da evangelisti sono commissionati da Dio? Il Signore sta addestrando leader, sta promuovendo enormi progetti, affinché possano occupare posizioni politiche — visto che sanno tutto di questioni finanziarie e di progettazioni. La chiesa conquisterà il governo — uomini ripieni di Spirito faranno leggi, aboliranno l'aborto, la pornografia ed il crimine. Oggi Dio ha costruito una chiesa potente che prenda dominio".
L'elemento principale nel concetto del "Regno di Dio sulla terra" è quello di un governo perfettamente giusto, che coinvolga tutte le nazioni; sotto questo governo cesseranno tutte le ingiustizie, tutte le oppressioni e tutte le lotte, non vi sarà più povertà e tutti gli uomini vivranno in pace e prosperità come fratelli.
Ciò che mi allarma è che molti fondamentalisti condividono oggi questa concezione utopica del ruolo della chiesa moderna americana. Mi sembra che si vantino dicendo: "Siamo arrivati! Ci sono 30 o 40 milioni di evangelici. Siamo leader affascinanti, conosciuti, articolati. Abbiamo soldi, un gruppo di esperti si unirà a noi — prendiamo il dominio!".
Ho sentito pastori di grandi chiese carismatiche vantarsi: "Sto per costruire la chiesa più grande d'America, perché la quantità è sinonimo di potenza e di influenza. Dobbiamo avere una chiesa grande e abbastanza potente da rafforzare la moralità e la volontà di Dio nella nostra nazione e nelle nostre comunità". E' un discorso blasfemo e vanaglorioso!
Questa chiesa orgogliosa, ricca e arrogante ora brama il potere. Non il potere di Dio — ma il potere politico. Brama la Casa Bianca, il congresso e la Corte Suprema. Secondo alcuni, siccome non siamo riusciti a portare un risveglio di pentimento e di cambiamento di cuori come fece Giona, dobbiamo almeno tentare di conquistare il potere per legiferare giustizia.
Questo discorso suona così pio, così spirituale e vitale. Come Israele, molti di coloro che fanno parte del popolo di Dio stanno chiedendo un pulpito imperiale — eun leader spirituale che sradichi le forze nemiche e legiferi un nuovo sistema morale. Il dito accusatore di molti profeti e di molte sentinelle verrà così sostituito dalla penna di politici cristiani che formuleranno leggi morali.
Dio non è per niente impressionato da una chiesa che ha una grande stima di se stessa. La chiesa tiepida di Laodicea non è destinata a nessun tipo di dominio, di potenza o di autorità. E' destinata al giudizio! Chi è d'accordo con quelli che affermano che la chiesa moderna americana carismatica stia vivendo il suo momento migliore, vive nella peggiore cecità spirituale. Io debbo essere d'accordo soprattutto con quello che disse Gesù riguardo a questa chiesa degli ultimi giorni.
Gesù va oltre l'esteriore ed espone la verità sulla chiesa di Laodicea. Non è quello che crede di essere — non è quello che dice di essere. Non è ricca — èpovera! Non sta crescendo — èmiserabile e sta per essere scacciata per sempre. Non è forte tanto da non aver bisogno di niente — ma piuttosto è vergognosamente nuda! Non è una chiesa con una nuova rivelazione e con profonde visioni scritturali — Gesù ha detto che è CIECA! Non sarà il veicolo del dominio di Cristo sulla terra, ma piuttosto l'oggetto della Sua ira e del Suo rigetto.
Puoi star certo che Dio si è preparato un popolo in questi ultimi tempi, ma è un residuo rigettato, santo e separato. Questo santo residuo cammina nella luce e gode di grande discernimento. Vede la moderna chiesa di Laodicea con gli occhi di Gesù e non si lascerà ingannare dalla pompa, dalla grandezza e dall'aspetto esteriore della religione popolare. La vera chiesa è invisibile, è pentita ed aspetta il ritorno di Cristo, il Suo Amato.
La vera chiesa non può godere il favore e il benestare del mondo. Crediamo e tremiamo alla Parola di Dio o no? Quando affronteremo allora ciò che Gesù disse riguardo a coloro che avrebbero rinnegato se stessi, avrebbero preso la loro croce e lo avrebbero seguito? Gesù disse: "Se il mondo vi odia, sappiate che ha odiato me prima di voi. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; ma poiché non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, perciò il mondo vi odia. Ricordatevi della parola che vi ho detto: Il servo non è più grande del suo padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Tutte queste cose ve le faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato" (Giovanni 15:18–21).
Parlando di ciò che accadrà ai santi negli ultimi giorni, Gesù disse: "Vi metteranno le mani addosso e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e mettendovi in prigione; e sarete portati davanti ai re e ai governatori a causa del mio nome" (Luca 21:12).
Gesù continuò anche sulla questione del tradimento dicendo che "faranno morire alcuni di voi…e sarete odiati da tutti a causa del mio nome" (Luca 21:16–17).
Paolo afferma enfaticamente: "Tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati" (2 Timoteo 3:12).
E' assolutamente fuori discussione che la vera chiesa, o qualcuno dei suoi leader, siano approvati o accettati dal mondo. Un uomo pio, una chiesa pia, sarà perseguitata e accusata dal mondo, dai suoi re e dai suoi governatori. Gesù non permette eccezioni a questa regola — perché avvertiva: "Guai a voi, quando gli uomini parleranno bene di voi, perché allo stesso modo facevano i padri loro verso i falsi profeti" (Luca 6:26).
Guai a questa chiesa di Laodicea e guai alle sue aspirazioni politiche! Se il mondo ti accetta, può essere solo perché hai rifiutato di prendere la Croce. Per quasi duemila anni la chiesa di Gesù Cristo è stata rigettata e perseguitata dal mondo. Il sangue di milioni di martiri grida dalla terra. Per secoli, uomini e donne guidati dallo Spirito sono stati bruciati sul rogo, sono stati impiccati, sono stati cacciati come animali. Santi di Dio sono stati decapitati, altri sono stati affogati, molti sono stati gettati in pasto ai leoni. La Bibbia dice che sono tutti morti nella fede e che il mondo non era degno di loro. Devo credere ora che Gesù abbia cambiato idea, decidendo di concludere l'era con una chiesa tiepida, ricca e vanagloriosa? L'ultimo esercito di Dio consisterà forse di operai che vanno a raccattare un voto? I vincitori delle anime saranno forse sostituiti da persone che vanno per strada in cerca di firme per cause speciali?
La preoccupazione più grande di Dio non è una chiesa morta, fredda e liberale che da tempo si è data a comportamenti peccaminosi. Ci sono denominazioni intere che sono diventate pagane — lo Spirito di Dio se n'è andato già diversi anni fa. Ma l'obiettivo di Dio è sulle chiese evangeliche, sia quelle organizzate che quelle senza alcuna organizzazione, sulle missioni, sulle congregazioni e sui ministeri carismatici. E' proprio dal corpo carismatico che è nato il concetto di prosperità. Coloro che affermano di essere battezzati con lo Spirito sono guidati da persone che vanno dicendo: "Dio vuole che tu sia ricco, che cresca economicamente e che sia autosufficiente in ogni cosa". E' da questo corpo che sono scaturite le nuove dottrine del dominio sulla terra.
Sono stato un predicatore carismatico per oltre 30 anni, e posso dire insieme a Paolo: "Io parlo in lingue più di tutti voi". Ma mi dolgo delle seduzioni e delle false dottrine che oggi stanno spazzando via così tanti credenti carismatici. Moltitudini di essi sono stati confusi, sviati e portati via da dottrine di demoni.
Ciò che Dio deplora è L'ETEROGENEITA' che si è introdotta nei circoli carismatici. L'eterogeneità è sinonimo di tiepidezza. Ovunque guardi c'è eterogeneità. Prova ad andare per esempio ad un concerto rock cristiano. Che commistione incredibile! Iniziano di solito con queste parole: "Siamo qui solo per ministrare Gesù — per glorificarlo". Fanno un bel discorso sulla santificazione, sul pentimento, su una arresa totale a Gesù. Poi improvvisamente sembra che si riversi su di loro lo spirito di Elvis Presley e davanti ai tuoi occhi si trasformano in cantanti rock che si agitano con provocazioni sensuali. Prima che finisca il concerto, li sentirai vantare: "Porteremo Gesù in quei posti dove non arriva la chiesa. Porteremo Gesù nei bar, nei concerti secolari, nella televisione musicale! Stiamo pregando affinché Dio possa concederci l'attenzione di questo mondo. Vogliamo attirare la stessa folla del mondo".
Se devo credere a quello che ha detto Gesù — queste persone dovrebbero essere prese a pomodori in faccia e dovrebbero essere sbattute fuori dal palco, se veramente ministrano per lo Spirito. Più cantano per Gesù, più dovrebbero essere odiate e rinnegate. Cantanti gospel che sono stati lodati ed acclamati dal mondo hanno perso la presenza di Gesù — la cosa essenziale che causa rifiuto. Il vangelo di Gesù era un'offesa per i giudei, pazzia per i gentili.
Riesci a credere in ciò che stanno predicando? Stanno dicendo: "Gesù non ritornerà prima che avremo sottomesso tutto il mondo. Non tornerà fin quando avremo preso possesso del mondo e non lo avremo sottomesso". Beffano l'idea di un imminente, inaspettato ritorno di Cristo. Gesù li paragona ad un "servitore malvagio" che dice in cuor suo: "Il mio Signore ritarda la Sua venuta" (Matteo 24:48).
Questo tipo di insegnamento è il risultato diretto di una tiepidezza spirituale e di una leggerezza nel considerare il peso della croce. Quando in noi c'è un vivo amore per Gesù, desideriamo il Suo ritorno — c'è la viva aspettazione di "essere con Lui, per godere la Sua gloria!". Ma ora, visto che il peccato abbonda, l'amore di molti tende a raffreddarsi; si ripudia il sacrificio e il rinnegamento di se stessi e la chiesa va attorno in cerca di onore e gloria da parte di questo mondo.
Rifiutano l'idea di credenti che vengono "trasformati in un batter d'occhio" (1 Corinzi 15:51,52). Hanno rimandato la venuta del Signore ad un futuro remoto e la loro preoccupazione principale non è quella di sapere cosa sta facendo Cristo, ma cosa sta facendo la chiesa. L'interesse fondamentale non è interno ma esterno — riuscire a fare più membri, acquistare maggiore influenza e costruire un regno terreno.
Gesù diceva: "Ecco, io vengo presto" (Apocalisse 21:12). Paolo scriveva: "Poiché voi stessi sapete molto bene che il giorno del Signore verrà come un ladro di notte…Ma voi fratelli non siete nelle tenebre, così che quel giorno vi sorprenda come un ladro" (1 Tessalonicesi 5:2,4). Anche Pietro confermava un ritorno improvviso del Signore: "Ora il giorno del Signore verrà come un ladro di notte" (2 Pietro 3:10).
Gesù avvertiva che la chiesa di Sardi doveva essere attenta e in attesa — edoveva pentirsi altrimenti sarebbe stata trovata impreparata. "Sii vigilante e rafferma il resto delle cose che stanno per morire, perché non ho trovato le tue opere compiute davanti al mio Dio. Ravvediti…se tu non vegli, io verrò su di te come un ladro, e non saprai a quale ora verrò su di te" (Apocalisse 3:1–3).
Perché ogni cristiano dovrebbe essere vigilante e attendere se invece la venuta di Cristo sarà in un futuro remoto? Crederemo ai predicatori moderni e tiepidi, o ci affideremo a ciò che ha detto Gesù: "Perciò anche voi siate pronti, perché nell'ora che non pensate, il Figlio dell'uomo verrà" (Matteo 24:44)?
Gesù ci ha avvertiti: "Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno, né l'ora in cui il Figlio dell'uomo verrà" (Matteo 25:13). Questo è il modo in cui vivevano nel primo secolo i cristiani apostolici del Nuovo Testamento. Condividevano lo stesso intenso desiderio di Paolo "di dipartirsi da questo mondo ed essere con il Signore". Erano occupati a fare l'opera del Signore, occupati ad ubbidire ai Suoi comandi — ma come Abrahamo, essi aspettavano una città il cui fondatore e costruttore è Dio.
I predicatori del regno spiritualizzano tutto quello che ha a che fare con l'improvviso ritorno di Cristo. Ma come si può spiritualizzare il più pratico dei comandamenti di Gesù — "Vegliate dunque, perché non sapete quando il padrone di casa verrà; se di sera, a mezzanotte, al cantare del gallo o al mattino; perché, venendo all'improvviso, non vi trovi addormentati. Ora, ciò che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate!" (Marco 13:35–37).
La corona di giustizia che il Giudice consegnerà quel giorno sarà solo per "COLORO CHE AVRANNO AMATO LA SUA APPARIZIONE" (2 Timoteo 4:8). Voglio farvi una domanda: anticipate il Suo ritorno? Vi preparate? La Sua venuta è ancora la vostra speranza? Lo era per Paolo, che scriveva: "Aspettando la beata speranza e l'apparizione della gloria del grande Dio e Salvatore nostro, Gesù Cristo" (Tito 2:13).
Le ultime parole di Gesù nella Bibbia sono: "Si, vengo presto" (Apocalisse 22:20). Lo Spirito e la Sposa dicono: "Vieni!" (Apocalisse 22:17). E tu, cosa dici?
Chi pensi stia mettendo dubbi nella mente della sposa riguardo al prossimo ritorno del suo amato? Chi sta cercando di tenere ancorati i suoi pensieri al mondo — puntati non sulla gloria del suo Cristo, ma sul suo dominio e sul posto in questo mondo? Chi fa sentire la sposa come una vedova abbandonata dal Suo sposo? Certamente non lo Spirito Santo — perché lo Spirito grida: "Si, vieni presto!".
Ha forse il Signore comandato ai Suoi di sottovalutare la Sua venuta e di creare un regno terreno di giustizia — oci ha invece comandato di mettere olio nelle nostre lampade, di restare svegli e di essere pronti in ogni momento? Vediamo che ci dice la Parola a riguardo! "I vostri lombi siano cinti e le vostre lampade accese. E siate simili a coloro che aspettano il loro padrone quando ritorna dalle nozze, per aprirgli appena egli arriva e bussa" (Luca 12:35,36). Poi Cristo disse queste parole: "Beati quei servi che il padrone troverà vigilanti quando egli verrà" (Luca 12:37). Perché vegliare, perché essere allerta, perché cingersi i lombi, perché aspettare — se la venuta di Cristo è rimandata ad un futuro remoto?
Il Signore sapeva che la chiesa avrebbe detto: "Il Signore ritarda la sua venuta". Ci sarebbe stata noncuranza, ci sarebbe stato chi avrebbe mangiato e bevuto. "Ma se quel servo dice in cuor suo: Il mio padrone tarda a venire, e comincia a battere i servi e le serve, e a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo verrà nel giorno in cui non se l'aspetta e nell'ora che egli non sa; lo punirà severamente e gli assegnerà la sorte con gli infedeli. Ora quel servo che ha conosciuto la volontà del suo padrone e non si è preparato e non ha fatto la sua volontà, riceverà molte battiture" (Luca 12:45–47).
Se la chiesa ha una tale ignoranza sulla sua reale condizione spirituale è perché lo Spirito Santo è stato contristato e la Sua voce è stata messa a tacere. Se lo Spirito di Dio non può parlare, la chiesa continua a nutrire le sue delusioni ed è ossessionata dall'orgoglio; diventa così arrogante e vanagloriosa proprio nel momento in cui le stanno per cadere addosso i giudizi di Dio.
Grazie a Dio, c'è un residuo santificato e separato che ode ancora la voce dello Spirito Santo, e che non si fa ingannare né si fa trovare impreparato. Sono sentinelle che hanno scoperto i trucchi del nemico, e sono tanto coraggiose da smascherare le false dottrine dei demoni. Coloro che odono ciò che dice lo Spirito sanno cosa sta per fare il Signore. Vedono la tempesta avvicinarsi — sentono già il rumore dei tuoni — sanno che Dio è pronto a giudicare la casa di Dio ed in particolare la loro nazione.
La chiesa di Laodicea si è eletta da sé, senza alcuna guida da parte dello Spirito Santo, non per illuminare il mondo, ma per conquistarlo. E' diventata la più grande insegnante di bugie del mondo. Ha fiducia nella propria forza e nella propria saggezza, e ha mescolato falsità anti cristiane con il vero evangelo. Ha deciso di rompere la grande distinzione che Cristo ha messo fra la chiesa ed il mondo.
Gli apostoli videro nella persona soprannaturale del Re un'ombra della grandezza e della gloria del Suo regno (2 Pietro 1:16). Essendo il Figlio di Dio fatto carne, e avendo ogni potestà in cielo e in terra, il Suo regno terreno non poteva affatto paragonarsi a quello celeste. Il suo simbolo era la Città Santa, la Nuova Gerusalemme che scendeva da presso Dio nel cielo. E, visto che il Re era un uomo risorto dalla morte e fatto immortale, e visto che Egli era il governatore perfetto di Dio per tutte le età, nella stessa maniera dovevano essere i Suoi operai nell'amministrazione del Suo governo. I suoi re ed i suoi sacerdoti dovevano essere a Sua immagine; solo sotto un tale governo celeste si sarebbe potuto stabilire un ordine sociale perfetto, e tutte le nazioni avrebbero potuto abitare in pace.
Gli apostoli facevano sempre una chiara distinzione fra l'opera attuale di Gesù sulla terra, iniziata con l'ascensione, e la Sua opera futura sulla terra. Gesù era asceso al Padre per essere costituito Sommo Sacerdote, colui che intercede nel luogo santissimo. Quando sarebbe terminata la Sua opera di intercessione, e la chiesa — il Suo corpo — sarebbe stato riunito e perfezionato, allora e solo allora Egli sarebbe ritornato per sedersi sul trono della Sua gloria e per iniziare la Sua opera di Giudice e Re (Matteo 25:31). Alla sua ascensione Egli è stato investito di ogni autorità, ma l'esercizio di questa autorità rimane ancora provvidenziale e nascosto. La Sua autorità già da adesso è suprema — anche se il mondo non l'ha riconosciuta né riconosce Lui come Re. La sfera del Suo governo visibile adesso è circoscritta alla chiesa, il luogo nel quale Egli rivela la Sua volontà attraverso la scelta di ministri e dove lo Spirito compie ogni amministrazione.
Quando ritornerà e prenderà a regnare, verrà rivelato il Suo dominio sulle nazioni, e tutti i governatori umani lo riconosceranno come fonte di tutta la loro autorità. Allora Egli "acquisterà il Suo gran potere e regnerà". Fino a quel momento, la chiesa dovrà rimanere nel mondo come Egli è stato nel mondo, e i suoi diritti divini non le verranno riconosciuti, bensì rigettati ed esposti ad infamia. Solo quando Egli eserciterà il Suo ufficio regale, la chiesa potrà regnare con Lui.
Questo è il concetto apostolico del regno di Cristo. Questo concetto si differenzia enormemente da quello di chi insegna che Cristo ha commissionato la chiesa affinché amministri il regno in Sua assenza, e riduca tutte le nazioni all'obbedienza — eLo acclami come Re in un mondo in cui tutti i nemici sono già stati messi sotto i Suoi piedi. Queste persone insegnano che Cristo potrà ritornare solo quando tutte le nazioni crederanno in Lui e quando la terra sarà piena di pace e giustizia. Questo concetto è radicalmente in contrasto con quello insegnato dagli apostoli.
Già da secoli Roma ha sviluppato questa dottrina di dominio, formulata da Agostino nel suo trattato "Città di Dio". Da allora la chiesa ha affermato di governare per conto di Cristo. Hanno propugnato questo insegnamento concludendo logicamente che il Papa aveva la supremazia assoluta in qualità di vicario di Cristo.
Quando il primo amore si raffredda e viene rimandato il ritorno del Signore ad una data imprecisata, allora i Laodicesi iniziano a stancarsi di portare la croce e si domandano: "Forse le parole del Signore e degli apostoli erano limitate ai loro tempi…Questa ostilità del mondo verso la chiesa continuerà forse fino alla fine? Quanto ha a che fare con la sua missione celeste e con un evangelo di amore? Non ha forse Egli detto che l'evangelo sarebbe stato come il lievito che fa lievitare la pasta, e come un seme di senape che cresce fino a diventare un albero? Non ha forse Egli detto che ogni potestà Gli appartiene? Non si è forse definito principe dei re della terra? Non dobbiamo forse legare l'uomo forte per confiscargli i beni? Ma da quando nel quarto secolo l'imperatore romano Costantino è diventato credente e il cristianesimo ha acquisito potere, tutti ormai sanno che i tempi della persecuzione e delle sofferenze sono finiti. Da tutti i quartieri cristiani si è levato il grido: 'Satana è legato; è arrivato il giorno del trionfo, Cristo regna sulla chiesa'! Ora sì che è venuta a compimento la profezia che diceva: Tutte le nazioni verranno alla sua luce e i re allo splendore del suo sorgere". Che delusione sarà per tutti!
C'è un rifiuto pratico del potere di Satana in qualità di "principe di questo mondo". Non possono negarne l'esistenza, perché è stata più che provata dal Signore e dagli apostoli. Ma dicono che il suo potere è stato annullato e che non è più da temere. San Paolo lo chiamava "dio di questo mondo" (2 Corinzi 4:4), e San Giovanni diceva che "il mondo giace nel maligno" (1 Giovanni 5:19). In Apocalisse (12:3), ci appare con il simbolo del dragone e viene definito come nemico attivo di Dio e del Suo Cristo, e questo fino alla destituzione dell'anticristo e alla sua rovina definitiva (Apocalisse 19:20). Ma nonostante tutte queste dichiarazioni precise, e nonostante aver individuato tutte le varie forme di attività satanica negli individui, i Laodicesi dicono: "Satana non regna più; è legato. Non può costituire una minaccia per la nostra unità o per la nostra attività missionaria o per la stabilità del regno".
Sono poco d'accordo per quanto riguarda il tempo in cui è stato legato. Ribattono: "Come si fa a costituire il regno di Dio se Satana e i suoi angeli hanno ancora potere sulla terra?".
Credendo di non poter più essere vittime degli attacchi da parte di questo avversario sottile e potente, essi non vedono il bisogno di continuare a vegliare. Se l'uomo forte è stato legato, allora la chiesa può benissimo confiscargli i beni. Avendolo scacciato, allora la chiesa può benissimo prendere possesso della terra. Che perversione sottile della verità!
Con arroganza incredibile, essi vantano che i loro vescovi possono persino annoverarsi fra i principi di questa terra. La Chiesa non è più pellegrina e straniera, ma diventa la sposa di un Governatore in cielo, esaltata affinché sieda con Lui sul Suo trono. Il mondo le è soggetto e perciò ai suoi leader spettano tutti gli onori, in quanto sono i nobili del Re. Che arroganza!
Gesù disse: "Il mio regno non è di questo mondo…il mio regno non è di qui" (Giovanni 18:36). Questa dichiarazione ha un'importanza unica per me, e dovrebbe averla per tutti i credenti che tremano alla Sua Parola.
Quanto a me, io scelgo di sedere con Cristo nei luoghi celesti, e di essere fra quelli di cui profetizzò Enok: "Ecco, il Signore viene con decine di migliaia di santi" (Giuda 14).
I Laodicesi possono avere questo mondo e tutti suoi regni e la sua gloria. Tutto è destinato a bruciare, secondo Pietro. "I cieli e la terra attuali sono riservati dalla stessa parola per il fuoco, conservati per il giorno del giudizio e della perdizione degli uomini empi" (2 Pietro 3:7). Come si può essere più chiari di così? "La terra e le opere che sono in essa saranno arse" (2 Pietro 3:10). Che la chiesa vittoriosa dichiari insieme a Pietro: "Ma noi, secondo la promessa, aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, nei quali abita la giustizia" (2 Pietro 3:13).
Chiesa di Gesù Cristo — non farti ingannare da nessuno riguardo al ritorno del nostro Signore! Prendi conforto dalla promessa del nostro Signore: "Perché il Signore stesso con un potente comando, con voce di arcangelo e con la tromba di Dio discenderà dal cielo, e quelli che sono morti in Cristo risusciteranno per primi; poi noi viventi, che saremo rimasti, saremo rapiti assieme a loro sulle nuvole, per incontrare il Signore nell'aria; e così saremo sempre col Signore…Consolatevi dunque gli uni gli altri con queste parole" (1 Tessalonicesi 4:16–18).