La potenza della presenza di Dio
Tutto questo messaggio riguarda lo sconfinato potere della presenza di Dio, e di come possiamo trarne giovamento! Le Scritture presentano innumerevoli esempi di come la presenza di Dio dia ai suoi figli la forza di vivere per Lui. Uno degli esempi più potenti si trova nella vita di Mosé.
Mosé era persuaso del fatto che, senza la presenza di Dio nella sua vita, sarebbe stato inutile cercare di fare qualsiasi cosa. Quando parlò a faccia a faccia con Dio, gli disse: "Se la tua presenza non viene con me, non farci partire di qui" (Esodo 33:15). In altre parole, stava dicendo: "Signore, se la tua presenza non è con me, non ho intenzione di andare da nessuna parte. Non farò un solo passo, fino a quando non sarò certo che tu sei con me!"
Mosé sapeva che era proprio la presenza di Dio, in Israele, che ne faceva un popolo diverso da tutte le altre nazioni. La stessa cosa è vera, oggi, per la chiesa di Gesù Cristo. L'unica cosa che ci differenzia dai non credenti è il fatto che Dio è "con noi", che ci dirige, ci guida, realizza la Sua volontà in noi e per mezzo di noi.
Mosé non si preoccupava di come le altre nazioni ricevessero guida, formassero strategie, stabilissero la loro politica o dirigessero gli eserciti. Egli disse: "Noi agiamo sulla base di un solo principio. Per noi, l'unico modo per essere guidati e governati, per fare la guerra e per sopravvivere in questo deserto, è quello di avere la presenza di Dio con noi!"
"Quando abbiamo la presenza del Signore fra di noi, nessuno ci può colpire. Ma senza di Lui, siamo senza aiuto, ridotti a nulla. Lasciamo che tutte le nazioni di questo mondo ripongano fiducia nei loro potenti eserciti, nei carri di ferro, nei soldati ben addestrati, nelle loro nuove armi. Noi porremo fiducia nella presenza del nostro Dio!"
Ecco come Dio rispose all'affermazione di Mosé: "...La mia presenza andrà con te e io ti darò riposo" (verso 14). Che promessa incredibile! Il termine ebraico per "riposo", qui è "un riposo rilassante, tranquillo". Dio stava dicendo: "Non importa quali nemici o prove dovrai affrontare: potrai sempre trovare tranquillo riposo in Me!"
Riflettiamo: se una chiesa ha in sé la manifesta presenza di Dio, non ci sarà né fretta né agitazione, né sudore, né sforzo. Le riunioni di adorazione non saranno condizionate dalla premura, con tre canzoni, l'offerta, ed un breve sermone. Al contrario, ci sarà una pace riposante, una tranquilla serenità. Chiunque entra dalla porta se ne accorgerà!
Naturalmente, ciò non vuol dire che una chiesa non possa sperimentare lodi a voce alta o un'adorazione esuberante. Al contrario, credo che tutte queste cose siano spesso il prodotto di un popolo riposato. Una comunità che gode della presenza di Dio vivrà, si muoverà ed adorerà sempre in un'attitudine di quieta fiducia nel Signore.
La stessa cosa è vera per ogni singolo cristiano. Se hai la presenza di Gesù nella tua vita, sperimenterai il divino ordine di Dio. Avrai pace e calma, non sentirai agitazione o ansia, non dovrai correre qui e lì per ricevere direzione, non avrai l'impressione che ti manchi il terreno sotto i piedi. Vivrai nel riposo, sapendo che Dio ha ogni cosa sotto controllo!
Consideriamo questi esempi, tratti dal Vecchio Testamento, che riguardano le benedizioni che la presenza di Dio ha portato nelle vite dei suoi fedeli.
Nell'esistenza di Abramo, la presenza di Dio era talmente evidente, che anche i pagani intorno a lui riconoscevano la differenza che c'era fra la loro vita e la sua: "... Abimelek ... parlò ad Abrahamo, dicendo:
- Dio è con te in tutto quello che fai" (Genesi 21:22). Questo re pagano voleva dire: "Abramo, in te c'è qualcosa di particolare. Dio ti guida, ti protegge e ti benedice dovunque vai!"
- Dio promise a Giosuè che, quando la sua presenza fosse stata con lui, nessun nemico avrebbe potuto resistergli: "Nessuno potrà resistere di fronte a te tutti i giorni della tua vita; come sono stato con Mosé, così sarò con te; io non ti lascerò e non ti abbandonerò. Sii forte e coraggioso .." (Giosuè 1:5-6). Quando lo Spirito di Dio è presente fra di noi, possiamo essere forti e coraggiosi: nessun nemico può farci del male!
- Dio disse a Gedeone: "Il Signore è con te, o uomo forte e valoroso! Va' con questa tua forza e salva Israele ... " (Giudici 6:12,14). In questo verso, l'espressione "questa tua forza" si riferisce al contenuto del verso precedente: "Il Signore è con te". Cosa vuole dire Dio? "Gedeone, in te c'è una forza tanto grande da poter salvare Israele. E quella forza è la mia presenza!" La Scrittura rivela che Gedeone era un tipo pauroso; e allora, perché Dio lo chiamò "uomo forte e valoroso"? Il motivo era dimostrare a Gedeone cosa può fare chi ha con sé la presenza del Signore!
- Dio avvertì Geremia che l'intera nazione si sarebbe rivoltata contro di lui ed avrebbe rigettato le sue profezie. Tuttavia, Dio promise: " ... essi combatteranno contro di te, ma non potranno vincerti, perché io sarò con te per salvarti e per liberarti ... " (Geremia 15:20). Dio voleva dire: "Geremia, non importa se l'intero paese si rivolta contro di te. Ciò che importa è la mia presenza con te. Abbi fiducia: io sarò con te!"
- Dio parlò ad Isaia della promessa speciale che egli fa a coloro che ama: "Non temere, perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome; tu sei mio! Quando dovrai attraversare le acque, io sarò con te; quando attraverserai i fiumi, essi non ti sommergeranno; quando camminerai nel fuoco non sarai bruciato e la fiamma non ti consumerà perché io sono il Signore, il tuo Dio, ... non temere, perché io sono con te ..." (Isaia 43:15). Dio stava dicendo: "Con la mia presenza in mezzo a te, puoi attraversare qualunque inondazione e qualunque incendio, e sopravvivere. Ma non sarà solo sopravvivenza! In mezzo a tutto questo, sarai benedetto e favorito, perché la mia presenza è con te!"
Questi passi del Vecchio Testamento non sono solo racconti vecchi e passati. Hanno lo scopo di esortarci ed incoraggiarci a cercare la presenza di Dio nelle nostre vite. Possiamo ringraziare Dio per quello che la sua presenza fece per Abrahamo, Giosuè, Geremia e tutto Israele. Tuttavia, ciascuno di noi è una testimonianza potente di ciò che ha prodotto la presenza di Dio, dirigendo le nostre vite, aprendo le porte, rimuovendo ostacoli, addolcendo i cuori, rendendoci coraggiosi.
Ne ho avuto dimostrazione durante tutta la mia vita. Potrete dirmi: "Ti stai vantando!" No! Il fatto è che, nonostante me stesso, la presenza di Dio è stata con me.
Dieci anni fa, quando fondammo la Times Square Church a New York, la presenza di Dio si sentiva in tutto quello che facevamo. Ricordo quando entrai nell'ufficio di un famoso impresario di Broadway, in cerca di un teatro da poter utilizzare come chiesa. Il segretario di quell'uomo ed il suo staff mi avevano preso in giro; con le loro parole ed il loro comportamento mi avevano fatto capire chiaramente che io, un umile pastore, non sarei stato in grado di ottenere un appuntamento. In effetti, pensavo che forse mi avrebbe cacciato via. Ma quando quel produttore uscì dall'ufficio e mi vide, mi invitò ad andare dentro!
Nel corso delle settimane successive, l'impresario ed io ci conoscemmo meglio. A volte mi guardava al di sopra della scrivania e mi diceva: "Non so perché sto perdendo tanto tempo con voi. La mia agenda è assolutamente piena". Ma tutte le volte che arrivavo nell'anticamera dell'ufficio, il suo segretario mi faceva passare avanti a tutti gli altri in attesa, dicendomi: "Vada dentro, reverendo, la sta aspettando!"
Alla fine, quest'uomo ci vendette il suo teatro più importante, perché lo usassimo per la Time Square Church. Anche mentre firmava i documenti di vendita, disse: "Non so perché lo sto facendo!" Fu solo la presenza di Dio ad indurlo a venderci quell'edificio. Pochi anni più tardi, lui ed i suoi impiegati ci supplicavano di poterlo ricomprare!
Ho visto Dio cambiare anche il cuore di altra gente. L'uomo che possedeva l'edificio attiguo al nostro si rifiutava di vendercelo. Ma, col passare del tempo, diventammo amici, ed alla fine ci vendette i locali. Continuava a ripetermi: "C'è qualcuno, lassù, che lavora per te!"
Questa è la potenza della presenza di Dio. Ogni cristiano può testimoniare allo stesso modo: "La presenza di Dio con me ha fatto grandi cose!"
Dio sottopone la sua presenza nella nostra vita ad una condizione. Essa si trova in 2 Cronache 15. Nel capitolo precedente, il re Asa aveva guidato gli eserciti di Giuda ad una grande vittoria contro l'armata etiope, che vantava un milione di uomini. Tuttavia, Asa testimoniò che era stata la presenza di Dio a sconfiggere il nemico: "Allora Asa invocò il suo Dio, e disse: Signore, per te non c'è differenza tra il dare soccorso a chi è in gran numero, e il darlo a chi è senza forza; soccorrici, Signore nostro Dio! Poiché su di te noi ci appoggiamo, e nel tuo nome siamo venuti contro questa moltitudine ... E il Signore sconfisse gli Etiopi davanti ad Asa" (2 Cronache 14:10-11).
Mentre Asa e le sue truppe sfilavano trionfanti verso Gerusalemme, un profeta di nome Azaria andò loro incontro presso la porta della città, con un messaggio da parte di Dio: "Asa, e voi tutti Giuda e Beniamino, ascoltatemi! Il Signore è con voi, quando voi siete con lui; se lo cercate, egli si farà trovare da voi; ma, se lo abbandonate, egli vi abbandonerà. Per lungo tempo Israele è stato senza vero Dio ... ma nella sua angoscia egli si è convertito al Signore, Dio d'Israele, l'ha cercato, ed egli si è lasciato trovare da lui" (2 Cronache 15:1-4).
Ecco il segreto per ottenere e mantenere la presenza di Dio nella tua vita. Il Signore ricordò ad Asa perentoriamente e senza mezzi termini: "Asa, non dimenticare mai come hai ottenuto questa vittoria. Quando eri nei guai, mi hai cercato con tutto il tuo cuore, volgendoti interamente a me, ed io ti ho mandato la mia presenza. E' stata la mia presenza che ha messo in fuga i tuoi nemici!"
Ora Azaria stava dicendo ad Asa: "Ti ricordi cos'era il regno prima che tu arrivassi al potere? Tutto era sfasciato, senza alcuna legge, direzione, o esatto insegnamento. Ognuno era lasciato a se stesso e faceva a modo suo!"
Questo è un quadro preciso di molte case cristiane di oggi. Ogni cosa è in disordine, non c'è alcuna autorità, né pace o riposo. Ognuno fa quello che gli piace. Molte di tali famiglie sono diventate un caos tragico e disorganizzato.
Non deve andare così. Nessuna casa cristiana deve rimanere nella confusione. Le promesse di Dio sono immutabili, e la sua parola lo garantisce. "Per tutta la tua vita, finché continuerai a cercarmi, sarò con te. Ogni volta che griderai a me, mi farò sempre trovare da te!"
Non è teologia complicata. In parole semplici: se marito e moglie, o anche uno solo dei due, stanno cercando il Signore, non c'è alcun motivo per cui la loro casa debba essere nei guai o "senza legge". Chiunque può ottenere la presenza del Signore, semplicemente se la cerca.
"... il Signore ... si farà trovare da voi" (15:2). La parola ebraica tradotta con "trovare", in questo passo è "matsa", che significa "la sua presenza che viene per dare forza, per benedire". In breve, questo verso ci dice: "Cerca il Signore con tutto il tuo cuore, ed egli verrà da te con la sua presenza. La sua presenza sarà una forza onnipotente che promanerà dalla tua vita!"
Dio stipula il suo patto di grazia con ogni credente. Tale patto prende corpo in promesse quali "Dio ha messo su Cristo l'iniquità di noi tutti", "Gesù è diventato una maledizione per noi", "Egli non ci lascerà e non ci abbandonerà mai".
Tuttavia, Dio fa anche delle promesse speciali a quelli che decidono di cercarlo con tutto il cuore. Una di queste promesse riguarda la sua presenza. Però, questa promessa è rigidamente condizionata. La Scrittura dichiara espressamente che se ci comportiamo in maniera da soddisfare le regole di tale patto, godremo l'indicibile benedizione della presenza di Dio nella nostra vita. Non si tratta solo della salvezza. Dobbiamo cercare Dio affinché ci venga elargita la sua meravigliosa presenza, ed essa possa essere avvertita da tutti!
Dio rivelò le regole relative alla sua presenza ad un anonimo profeta che trasmise un messaggio ad Eli, sommo sacerdote di Israele. A quel tempo, Eli era caduto nel peccato. Dio gli aveva parlato, mettendolo in guardia dal tollerare il male ed il compromesso. Ma Eli aveva ignorato tutte le parole di Dio. Quel profeta anonimo disse ad Eli: "... dice il Signore, il Dio d'Israele:: Io avevo dichiarato che la tua casa e la casa di tuo padre sarebbero state al mio servizio per sempre; ma ora il Signore dice: Lungi da me tale cosa! Poiché io onoro quelli che mi onorano, e quelli che mi disprezzano saranno disprezzati" (1 Samuele 2:30).
Il termine "disprezzati" ha a che fare col fatto che Dio rimuove la sua presenza. Non significa che una persona è dannata, ma piuttosto che dovrà camminare nella potenza della propria carne. Dio stava dicendo ad Eli: "Io avevo in mente di benedire la tua casa e di esservi propizio. Ma voi mi avete offeso, diventando tiepidi e permettendo ai vostri desideri disordinati di mettermi da parte. Adesso rimuoverò da voi la mia presenza!"
Molti vengono a Cristo inizialmente con grande ardore di fede. Però, col passar del tempo, il loro zelo si affievolisce, ed essi cominciano a trascurare il Signore. Tengono in poco conto i suoi comandamenti e si rivolgono nuovamente alle vecchie vie di peccato. Tuttavia, continuano a credere che la presenza di Dio rimane con loro. No. Quello è un inganno, una bugia, una delusione! La Bibbia lo dice chiaramente: se tu Lo abbandoni, Lui abbandonerà te!
Le promesse di Dio sono infallibili. Però, alcune di esse, come il patto che riguarda la sua presenza, sono rigidamente condizionate. Esse richiedono più che la nostra semplice cooperazione. Ovviamente, Dio non ci abbandonerà mai, né smetterà di amarci. Ma se noi rimaniamo nel peccato, la sua presenza non sarà con noi, e la nostra vita non sarà più uno strumento della Sua presenza. Vivremo secondo la carne, sforzandoci ed agitandoci, senza alcuna forza o guida!
Mentre Israele era nel deserto, Dio manifestò la sua presenza per mezzo di una nuvola. Questa nuvola era la manifestazione fisica del fatto che Dio garantiva di stare con il suo popolo. Essa scendeva e copriva la tenda notte e giorno. Era la loro guida, in ogni impresa. Quando la nuvola si muoveva, essi si muovevano, quando essa stava ferma, anche loro si fermavano. Il popolo non doveva fare delle riunioni di consiglio, per cercare di stabilire la direzione o il futuro. Si fidavano di quella nuvola visibile, che rappresentava la presenza di Dio.
Oggi, la stessa nuvola della sua presenza aleggia sopra il tuo angolo di preghiera. Essa attende, ogni giorno, di poterti avvolgere nella sua pace. Ti guiderà e ti darà potenza e tranquillità. Ti darà direttive dettagliate sulla famiglia, sul lavoro e sulle amicizie.
Il tuo angolo segreto può essere dappertutto: nella doccia, in autobus, in ufficio o mentre vai al lavoro. Puoi chiudere fuori tutto il resto e dire: "Signore, proprio adesso ho mezz'ora. Gesù, ti amo e ti adoro. Questo è il mio tempo di raccoglimento con te!"
E' meraviglioso appartarsi con Dio e sviluppare una vita significativa di preghiera. Dio promette che, se tu diventi un servo che prega e lo cerca, la sua presenza irromperà nella tua vita, chiudendo ed aprendo delle porte e stabilendo un ordine divino intorno a te. Tuttavia, succederà qualcosa di ancora più grande: la presenza di Dio ti guiderà ad una rivelazione della sua gloria!
C'è differenza fra la presenza di Dio e la sua gloria. La maggior parte dei cristiani conosce la Sua presenza, le Sue grandi opere nella loro vita, ma pochi conoscono la sua gloria. Nell'Esodo, ci è dato un accenno di questa differenza: "Allora la nuvola coprì la tenda di convegno, e la gloria del Signore riempì il tabernacolo" (Esodo 40:34).
L'apostolo Paolo scrive che il corpo di ogni credente è il tabernacolo di Dio: "Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?" (1 Corinzi 3:16). Come gli Israeliti vivevano sotto la nuvola della presenza di Dio, così noi siamo costantemente sotto la protezione della grazia di Dio. Tuttavia, qual è la differenza fra contemplare la presenza di Dio e contemplare la Sua gloria?
Mosé chiese a Dio una manifestazione continua della sua presenza: " ... affinché io ti conosca ... " (Esodo 33:13-14). E Dio rispose: "La mia presenza andrà con te e io ti darò riposo" (v. 14).
Per la maggior parte dei credenti, la richiesta di Mosé potrebbe essere sufficiente. Tutti noi desideriamo la presenza di Dio, che ci guidi, ci diriga, ci dia potenza, ci benedica. In verità, cosa potrebbe desiderare di più un credente? Eppure per Mosé non bastava avere l'assicurazione della presenza di Dio. Egli sapeva che c'era qualcosa di più. E gridò: "Ti prego, fammi vedere la tua gloria!" (v. 18).
Così Dio fece effettivamente vedere la sua gloria a Mosé! Ma non apparve in una nuvola luminosa o in una dimostrazione di potenza che scosse la terra. No, Dio espresse la sua gloria in una semplice rivelazione della sua natura: "Il Signore passò davanti a lui, e gridò: Il Signore! Il Signore! Il Dio misericordioso e pietoso, lento all'ira, ricco in bontà e fedeltà, che conserva la sua bontà fino alla millesima generazione, che perdona l'iniquità, la trasgressione e il peccato ..." (Esodo 34:6-7). La gloria di Dio fu una rivelazione della sua bontà e misericordia, del suo amore e della sua compassione!
Ho sentito molti cristiani dire: "Oh, come è venuta la gloria di Dio, ieri sera, nella nostra chiesa! C'era una lode incredibile, e tutti quanti sono caduti a terra per lo Spirito". Ma questa non è una prova della manifestazione della gloria di Dio. A parte le emozioni umane, essa non ha nulla a che vedere con Dio. Non è una rivelazione della Sua persona!
Alcuni potrebbero obiettare: "E allora, l'esperienza dei discepoli sul monte della trasfigurazione? Quella non fu una manifestazione della gloria di Dio? Lì c'era una luce rifulgente e l'apparizione miracolosa di Mosé ed Elia".
Ma la gloria di Dio non era in Mosé od Elia, o nella luce. La sua gloria era in Gesù: "... la sua faccia risplendette come il sole e i suoi vestiti divennero candidi come la luce ... ed ecco una voce dalla nuvola che diceva: Questo è il mio Figliolo diletto nel quale mi sono compiaciuto; ascoltatelo" (Matteo 17:2-6).
Dio stava dicendo: "Ecco qui la mia gloria, personificata in Cristo!" In effetti, Cristo è la realizzazione di tutto ciò che Dio dichiarò a Mosé di essere: ricco in grazia, pietoso, lento all'ira, buono, fedele, che conserva la sua bontà fino alla millesima generazione, che perdona l'iniquità, la trasgressione e il peccato. Adesso, il Signore sta dicendo: "Ecco un'immagine vivente della mia gloria. Essa è tutta racchiusa nel mio Figliolo!"
Ho sentito dire ad alcuni cristiani: "Se solo il Signore mi desse una visione degli orrori dell'inferno, non lo dimenticherei mai. Vivrei per Gesù ogni giorno!" No, quel tipo di visione non trattiene mai nessuno. Solo vedere chi è Gesù, la Sua gloria, la Sua grazia e la Sua misericordia, può mantenerci in santità. Conosco un uomo che fu vicino alla morte e sperimentò quel genere di visioni infernali. In seguito a ciò, giurò che avrebbe dedicato la sua vita a Cristo. Ma dopo poche settimane la visione svanì, ed egli tornò alle sue vie peccaminose.
Dio vuole aprire i nostri occhi sulla "... ricchezza della gloria della sua eredità che vi riserva tra i santi" (Efesini 1:18). Ciò che vuol dire è: "Tutta la gloria che rivelai a Mosé è personificata nel mio Figliolo. Ora l'ho dato come vostra eredità. Avete il diritto di conoscerLo in tutta la sua gloria!" "In lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità" (Colossesi 2:9).
Perché Mosé desiderava così ardentemente una visione della gloria di Dio? Credo che il motivo si trovi in questo verso: "Lì mi troverò con i figli d'Israele e la tenda sarà santificata dalla mia gloria" (Esodo 29:43). Qui la parola "santificata" significa "resa pulita". In altre parole, Dio voleva dire: "Mosé, mentre tu ed il popolo mi adorerete, io mi incontrerò con te e ti darò la mia presenza. E quando io ti rivelerò la mia gloria, essa ti purificherà!"
Questo è uno dei versi più potenti di tutta la Scrittura. Esso offre speranza a chiunque stia combattendo contro un peccato persistente e brama essere libero e puro. Dio afferma: "Il tuo tempio sarà reso pulito da una rivelazione della mia gloria. E quella rivelazione è disponibile, per te, proprio ora, nel mio Figlio Gesù Cristo!"
Dove possiamo trovare questa rivelazione di Cristo? La troviamo solo quando ci rivolgiamo alle Scritture! Paolo dice che se permettiamo alla parola di Dio di trasmetterci una rivelazione sempre maggiore di Gesù, saremo trasformati di gloria in gloria: "E noi tutti, a viso scoperto, contemplando come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella sua stessa immagine, di gloria in gloria, secondo l'azione del Signore, che è lo Spirito" (2 Corinzi 3:18).
Questa rivelazione della gloria di Dio provvederà una potenza continua nelle nostre vite: "... su tutta la gloria vi sarà un padiglione" (Isaia 4:5). In altre parole, la gloria di Dio ci manterrà puliti, nei nostri momenti peggiori. Satana potrebbe mentirci: "Sei sconfitto! Sei un imbroglione, un bugiardo, un adultero." Ma noi possiamo rispondere: "No, diavolo. Ho un sommo sacerdote, e sono purificato dalla visione della sua gloria!"
Quando Dio rivelò a Mosé tutte le cose relative alla Sua natura, gli diede anche la piena rivelazione che "...non terrà il colpevole per innocente..." (Esodo 34:7). Azaria profetizzò al re Asa nel suo momento di maggiore prosperità: "Se voi disprezzerete la gloria di Dio, se scuserete i vostri peccati e dimenticherete il Signore, egli non vi purificherà" " ... il Signore è con voi, quando voi siete con lui; se lo cercate, egli si farà trovare da voi; ma, se lo abbandonate, egli vi abbandonerà" (2 Cronache 15:2).
Quello che Dio ci sta dicendo qui è molto semplice: "Spendete del tempo per conoscere il mio Figliolo! Esaminate la mia parola e cercatemi nel vostro angolo segreto di preghiera. Così, quando abiterete nella mia presenza, i vostri occhi cominceranno ad aprirsi sulla mia gloria. Essa è tutta rivelata in Cristo. Egli è la piena rivelazione del mio amore e della mia grazia, misericordia e bontà."
"Se continuerete a meditare su questa rivelazione, essa vi pulirà e vi purificherà, perché diventerete sempre più simili a Gesù. Quando vi renderete conto di quanto egli sia amorevole e misericordioso verso di voi, diventerete più amorevoli e misericordiosi verso gli altri. E quella sarà la mia gloria rivelata in voi!"
Cari, smettete di cercare segni. Smettete di aspettare qualche forza che scuota l'edificio della chiesa, o qualche predicatore che risolva i vostri problemi imponendovi le mani. Cerchiamo solo il Signore! La sua parola lo dice chiaramente: o godi della sua presenza continua, oppure farà poca stima di te. "Infatti il Signore percorre con lo sguardo tutta la terra per spiegare la sua forza in favore di quelli che hanno il cuore integro verso di lui ..." (2 Cronache 16:9).
Cercatelo con tutto il cuore, e desiderate la sua presenza nella vostra vita quotidiana. Allora conoscerete e sperimenterete l'incredibile gloria di Dio!