LA PRESENZA DI DIO NEL DESERTO

David Wilkerson

Quando manca la presenza di Dio, tutto è sbilanciato, senza guida o giusto insegnamento. Ognuno diventa legge dentro di sé, facendo ciò che vuole. Questa è l'immagine di molte case cristiane di oggi: tutto è fuori controllo, senza pace o riposo, tutti fanno ciò che più gli piace. Il Signore nella Sua misericordia si addolora di tutto questo disordine.

Ma, non deve essere cosi. Le promesse di Dio sono immutabili e la Sua Parola ci assicura: “Per il resto della vostra vita, se voi continuerete a cercarmi Io sarò con voi. Quando griderete a me mi troverete” (leggere Geremia 29:13).

Non è una di quelle teologie complicate. Chiunque può ottenere la presenza di Dio in modo duraturo se si rivolge a Lui semplicemente e con fede. Ci viene promesso: “il Signore... si farà trovare” (2 Croniche 15:2). La parola Ebraica per trovare qui vuol dire: “la Sua presenza verrà per certo per riscattare, per benedire”. In altre parole: “Cerca il Signore con tutto il tuo cuore ed Egli manifesterà la Sua presenza. Essa sarà per te una grande potenza che ti permetterà di restare saldo e cancellare ogni timore”. Solo quando la presenza di Dio è sopra di noi possiamo vedere e comprendere la Sua gloria.

Quando gli Israeliti erano nel deserto, Dio manifestò loro la Sua presenza attraverso una nuvola. Questa nuvola era una manifestazione fisica della promessa di Dio di essere col Suo popolo. Essa copriva il tabernacolo giorno e notte e faceva da guida in ogni situazione. Quando la nuvola si muoveva, loro si muovevano e quando si fermava loro si fermavano. Il popolo non dovette mai preoccuparsi di cercare la direzione o del suo futuro. Misero tutta la loro fiducia in quella nuvola visibile della presenza del Signore.