Le Incredibili Benedizioni dell'Essere in Cristo!

I Cristiani di oggi vivono in un tempo di immensa luce. Lo Spirito Santo ci ha rivelato il possente significato dell'operato di Cristo sulla croce, e le incredibili benedizioni che questo ha conferito alle nostre vite.

Eppure vi fu un tempo in cui la meravigliosa opera di Cristo fu celata al mondo. Quel periodo passò alla storia come quello dei secoli bui del Medio Evo – semplicemente perché il significato della croce fu velato agli occhi dell'umanità.

La maggior parte dei sermoni di quell'epoca era centrata sull'ira di Dio e sulla dannazione. I papi ed i preti predicavano un Evangelo di opere – e la gente compiva una varietà di atti tendenti a trovare pace con Dio. Facevano miglia per recarsi presso santuari, si inginocchiavano in adorazione davanti ad icone di pietra, recitavano lunghe preghiere, sgranavano rosari. Eppure tutte queste cose non facevano altro che farli sentire sempre più oppressi, mentre le loro anime calavano in un'oscurità sempre più profonda.

La gente era completamente all'oscuro dei benefici e delle benedizioni disponibili attraverso la vittoria di Cristo sul Calvario.

Eppure anche al giorno d'oggi, nonostante tutto l'insegnamento disponibile, la maggior parte dei Cristiani non capisce ancora molti aspetti importanti di ciò che Cristo ha fatto per noi. In questo messaggio, vorrei considerarne uno – ovvero, cosa significa essere "in Cristo."

Quale pastore del gregge del Signore, di tanto in tanto predico sull'inferno, sulla dannazione e sull'ira di Dio. Tuttavia mi sono mano a mano convinto che il solo modo per condurre la gente a vivere una vita vittoriosa è quello di predicare loro le benedizioni ed i benefici del "Essere in Cristo."

Infatti, l'essere in Cristo è il solo fondamento sul quale può essere costruita la vera santità. Senza questo fondamento, facciamo affidamento sulla nostra natura umana nella speranza che essa produca una qualche forma di santità dentro di noi. Ma la vera santità si ottiene solo attraverso la conoscenza delle ricchezze di Dio in Gesù Cristo:

"Infatti, la grazia di Dio, salvifica per tutti gli uomini, si è manifestata, e ci insegna a rinunziare all'empietà e alle passioni mondane, per vivere in questo mondo moderatamente, giustamente e in modo santo" (Ti. 2.11-12).

Solo la grazia di Dio ci può insegnare il tipo di teologia che conduce alla santità. E nessuna opera umana potrà mai produrre questo!

Solo quando cominciamo a capire le benedizioni che ci provengono dall'essere in Cristo, noi potremo sentirci su solide fondamenta: "Dio ha voluto far loro conoscere quale sia la ricchezza della gloria di questo mistero fra gli stranieri, cioè Cristo in voi, la speranza della gloria." (Cl. 1.27)

Ebbene, sapete cosa significa essere "in Cristo"? Ho sentito molti Cristiani parlare di questo – ma credo che molto pochi sanno cosa significa!

 

 

Dio parlò a Isaia di un certo servo per il quale il suo cuore esulta: "Ecco il mio servo, io lo sosterrò; il mio eletto di cui mi compiaccio." (Is. 42.1)

Chi è questo qualcuno che Dio sostiene ed elegge, sorvegliando ogni suo passo? Chi è colui che egli ha scelto, il suo eletto, colui di cui si compiace?

La risposta è nell'Evangelo di Matteo: "Gesù appena fu battezzato, salì fuori dall'acqua; ed ecco i cieli si aprirono ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ed ecco una voce dai cieli che disse: «Questo è il mio diletto Figlio, nel quale mi sono compiaciuto»" (Mt. 3.16-17).

La parola ebraica per "dilettarsi" qui viene tradotta con "compiacersi." Dio in altre parole stava dicendo: "La mia anima si diletta nel mio figlio, Gesù Cristo!"

Nell'Antico Testamento, un indicibile numero di pecore e armenti furono offerti al Signore come sacrifici. Fiumi di sangue d'animali scorsero per secoli. Eppure la Bibbia dice che nessuno di questi sacrifici procurò alcun piacere al Signore: "...perché è impossibile che il sangue di tori e di capri tolga i peccati...non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato" (Eb. 10.4,6).

Eppure proprio nel versetto successivo si leggono queste bellissime parole: "Allora ho detto: «Ecco, vengo... per fare, o Dio, la tua volontà»" (Eb. 10.7) Cristo venne su questa terra per compiere quello che nessun sangue animale avrebbe mai potuto compiere!

"Ecco perché Cristo entrando nel mondo, disse: «Tu non hai voluto né sacrificio, né offerta, ma mi hai preparato un corpo»" (Eb. 10.5). Dio ha preparato qui sulla terra un corpo mortale per Gesù – un corpo che sarebbe servito per il perfetto sacrificio finale.

In breve, Dio si umiliò per amore nostro. Prese su di se la nostra natura, rinchiudendosi nel seno di una donna. E rinunciò alle ricchezze celesti per diventare povero per noi, offrendo la Sua vita quale riscatto per noi!

 

 

Il piano divino per salvare l'umanità era semplice. Dio disse: "Io manderò il mio proprio Figlio quale liberatore. E dopo che egli sarà morto, risorto e salito al mio fianco in gloria, io non riconoscerò nessun altro all'infuori di Lui!" Vedete, Gesù proviene dallo stesso Spirito ed essenza di Dio – e solo Lui potrebbe stare alla presenza del Padre santo. Dio non accetterebbe mai nessuna opera della carne umana, per quanto buona possa essere. Egli non riconoscerebbe nessun altro che Cristo – il servo che lo ha perfettamente compiaciuto e dilettato.

Per cui il Signore disse: "Mio figlio sarà l'agnello sacrificale per eccellenza. Raccoglierà in sé tutti coloro che sono stati separati da me. Attraverso il suo sangue, riconcilierà l'uomo a me!" "Anche Cristo ha sofferto una volta per i peccati, lui giusto per gli ingiusti, per condurci a Dio." (1 Pt.3.18)

Ebbene, quando Gesù disse: "...mi hai preparato un corpo" (Eb. 10.5) non voleva dire solo un corpo umano, ma anche un corpo spirituale. E questo corpo consiste in tutti coloro che credono in Lui:

"...il Dio di nostro Signore Gesù Cristo, il Padre della gloria...ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi e lo ha dato come capo supremo alla chiesa, che è il corpo di lui, il compimento di colui che porta a compimento ogni cosa in tutti." (Ef. 1.17,22-23)

"Vi è un corpo solo..." (Ef. 4.4). Tutti coloro che sono "in Cristo" tramite la fede sono nati in questo corpo spirituale. Infatti, dal momento in cui noi diamo pienamente il nostro cuore a Gesù, pentendoci dei nostri peccati e confidando in lui, siamo innestati, adottati, infusi nel suo corpo: "...siamo membra del suo corpo" (Ef. 5.30).

Si, c'è una persona fisica in Paradiso: Gesù, il Figlio, che siede alla destra del Padre. Egli non è visibile fisicamente in questo mondo. Il fatto è che noi, - le membra del corpo di Cristo in terra – siamo il solo Gesù visibile al mondo!

Tuttavia la chiesa non è una sola denominazione o struttura organizzata. Non è solo un raggruppamento di credenti riuniti attorno ad una dottrina o ad un codice di etica. Anzi la chiesa descritta dalle Scritture è un corpo di credenti rinati che riconoscono Gesù quale capostipite di una nuova umanità:

"Questo mistero è grande; dico questo riguardo a Cristo e alla chiesa" (Ef. 5.32) "Il marito infatti è il capo della moglie, come anche Cristo è il capo della chiesa, lui, che è il Salvatore del corpo" (Ef. 5.23) "Egli è il capo del corpo, cioè della chiesa; è lui il principio, il primogenito dai morti, affinché in ogni cosa abbia il primato" (Cl. 1.18)

Tutti coloro che sono nel corpo di Cristo si sottomettono anche al suo primato direttivo. Essi sanno pure che Dio non accetta nessun altro che quelli che sono "in Cristo"!

 

 

"Con che cosa verrò in presenza del Signore e mi inchinerò davanti al Dio eccelso? Verrò in sua presenza con olocausti, con vitelli di un anno? Gradirà il Signore le migliaia di montoni, le miriadi di fiumi d'olio? Dovrò offrire il mio primogenito per la mia trasgressione, il frutto delle mie viscere per il mio peccato?" (Mi. 6:6-7).

Gli Israeliti in questo passo si chiedevano una domanda legittima: "Come può un qualsiasi essere umano avvicinarsi ad un Dio santo? Come potremmo compiacerlo ed essere accettati da Lui? Che tipo di sacrificio ci richiede – il nostro sangue, i nostri corpi, i nostri figli?"

Eppure la risposta di Dio balza fuori da tutte le scritture: "Io non voglio i vostri sacrifici – le vostre opere buone, le vostre promesse, le vostre azioni morali. Nessuna di queste cose della carne è accettabile ai miei occhi. Nulla può compiacermi o deliziarmi, al di fuori di mio figlio – e tutti coloro che sono riuniti in Lui!"

Provate proprio in questo momento a pensare alla persona più moralmente corretta che conoscete. Persino lui o lei non è accetta al cospetto di Dio, se non attraverso Cristo. E tutte le opere buone, la natura gentile e la generosità di questa persona non sono che stracci sporchi agli occhi di Dio!

Quindi, come possiamo essere accettati da Dio? Paolo scrive: "...a lode della gloria della sua grazia, che ci ha concessa nel suo amato Figlio" (Ef. 1.6). Noi siamo accettati solamente perché dimoriamo "nel suo amato Figlio" – ovvero, in Cristo, quali membra del suo corpo. Le nostre opere buone sono uno dei risultati del nostro dimorare in Cristo!

"...per realizzarlo (con riferimento al disegno benevolo di Cristo. N.d.T.) quando i tempi fossero compiuti. Esso consiste nel raccogliere sotto un solo capo, in Cristo, tutte le cose: tanto quelle che sono nel cielo, quanto quelle che sono sulla terra"(Ef. 1.10) "...perché per mezzo di Lui gli uni e gli altri abbiano accesso al Padre in un medesimo Spirito." (Ef. 2.18) Noi non abbiamo alcun accesso a Dio – se non attraverso il nostro essere in Cristo!

Se voi avete dato il vostro cuore pienamente a Gesù, probabilmente avrete chiesto la stessa domanda che fu posta dagli Israeliti: "Oh, Dio, come posso compiacerti? Come potrò mai venire alla tua presenza con tutti i miei fallimenti ed i miei peccati? Come posso essere accettato da te, essere amato da te, essere una gioia per te?"

Mi sforzo, faccio promesse, o cerco di fare il meglio che posso. Ma ogni qualvolta penso di aver fatto progressi, mi accorgo di aver fatto due passi indietro. Devo forse dedicare più tempo alla lettura della Bibbia? Devo forse dedicare più tempo alla preghiera? Devo rendere più testimonianza? Signore cosa vuoi da me?" Dio ci risponde come fece con Israele: "Io non voglio nessuno dei vostri sacrifici o buone opere. Riconosco solo l'opera di mio Figlio, che mi da gioia e mi compiace!

"Eppure, io ho scelto voi come diletta sposa di mio figlio. Vi ho scelti prima della creazione del mondo per essere sposati a Lui. Vi ho corteggiati, convinti ed attraverso il mio Spirito vi ho portati a vivere in Lui. E quindi vi chiedo – come posso ora non amare la sposa di mio figlio e deliziarmi in lei – la sposa di mia scelta? Non posso odiare la carne della mia carne!"

Gesù pregò il Padre dicendo: "Tutte le cose mie sono tue, e le cose tue sono mie; e io sono glorificato in loro." (Gv. 17.10) "affinché l'amore del quale tu mi hai amato sia in loro, e io in loro" (Gv. 26).

Gesù è chiaro: Quando noi siamo uniti a Lui, noi possiamo godere dello stesso amore del Padre di cui Egli stesso gode. Dio si diletta in noi come si diletta nel suo stesso Figlio! Egli dice: "Io amo tutti coloro che dimorano in mio Figlio – perché tutti coloro che sono suoi, sono miei!"

La Bibbia ci dice anche che Dio è nostro padre, proprio come è il Padre di Cristo. Gesù dichiarò: "Io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro" (Gv. 20.17).

Ebbene, quanto vi state sforzando per piacere a Dio? Passate dei periodi nei quali avete la sensazione di piacergli? E ne passate invece altri, più "bassi", nei quali avete la sensazione di arrecargli dispiacere?

Carissimi, dovete anteporre i fatti alle sensazioni! Ed il fatto è che il vostro piacere a Dio non ha niente a che vedere con i vostri sforzi, con la vostra intensità, le vostre buone intenzioni o azioni. No – tutto dipende dalla vostra fede!

Sono convinto che Dio desidera per noi quella che io chiamo "una fede mirata." Questa è una fede che dice: "Tutta la vostra fede deve essere concentrata su questo solo principio – e cioè se desiderate essere santi agli occhi di Dio, dovete avvicinarvi a Lui "in Cristo!"

Lo scrittore della Lettera agli Ebrei mette in guardia circa il pericolo di avere "un cuore malvagio e incredulo, che vi allontani dal Dio vivente" (Eb. 3.12). Questa è una questione di fede! Quando ci allontaniamo dalla dottrina fondamentale che dice che siamo accettati da Dio attraverso Cristo, ci allontaniamo dal Signore. E ritorniamo sotto la legge, ritorniamo nella carne e sotto la schiavitù spirituale!

"Noi che abbiamo creduto, infatti, entriamo in quel riposo... infatti chi entra nel riposo di Dio si riposa anche lui dalle opere proprie, come Dio si riposò dalle sue." (Eb. 4.3,10). Le Scritture sono chiare: L'evidenza della fede sta nella tranquillità.

Il solo modo per portare la vostra anima ansiosa e preoccupata, alla pace è quello di convincere voi stessi che "Io sono in Cristo – ed in lui, sono accettato da Dio e sono a lui gradito. Egli si diletta in me indipendentemente dal fatto se sono emotivamente su o giù. Indipendentemente da come mi sento, conosco la mia posizione in Cristo – e siedo con lui nelle sfere celesti!"

 

 

Vi sono molte cose che evidenziano se "siamo in Cristo." Ma io voglio darvi tre chiare evidenze tratte dalle Scritture che provano con certezza se voi siete in Cristo:

(Notate che queste evidenze sono contingenti e subordinate al vostro iniziale pentimento per i vostri peccati, alla vostra rinuncia ad ogni malvagità ed alla fede in Cristo per la vostra salvezza eterna, avendogli permesso di portarvi fuori dall'oscurità dentro il suo regno di luce.)

1. Voi siete in Cristo se siete sotto continuo rinnovamento spirituale.

Coloro che sono in Cristo non si accontentano di una unica esperienza di conversione. Anzi chiedono in continuazione di essere cambiati e rinnovati dallo Spirito Santo. La loro preghiera quotidiana è: "Signore togli da me tutto ciò che non ha la tua impronta. Purificami e rifammi ad immagine del tuo Figlio!"

"Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco sono diventate nuove." (2 Cor. 5.17) "Egli ci ha salvati non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia mediante il bagno della rigenerazione e del rinnovamento dello Spirito Santo, che egli ha sparso abbondantemente su di noi per mezzo di Cristo Gesù, nostro Salvatore" (Tt. 3.5-6).

"Rigenerazione" qui significa "rinnovamento," o "rivivificazione e produzione qualcosa di nuovo." Paolo dice: " Lo Spirito Santo sta lavorando in voi – migliorandovi!"

Vedete, Cristo possiede lo Spirito Santo in abbondanza. E poiché noi siamo parte del suo corpo, il suo Spirito rifluisce da lui a ognuno di noi, ad ogni giuntura e a ogni membro. Essendo noi in Cristo, noi siamo nutriti dal suo Spirito – rimodellati ad immagine di Gesù stesso!

2. Voi siete in Cristo se la vostra vita è governata dalle Scritture.

Riverite e temete la Parola di Dio? Vi recate giornalmente allo specchio delle Scritture per essere da esse cambiati?

"Ma chi osserva la sua parola, in lui l'amore di Dio è veramente completo. Da questo conosciamo che siamo in lui" (1 Gv. 2.5) La Bibbia è chiara: Noi sappiamo d'essere in Cristo se amiamo e ubbidiamo la sua Parola. E questo è anche il modo in cui l'amore di Dio si perfeziona dentro di noi!

Paolo scrisse ai Tessalonicesi: "Per il resto, fratelli pregate per noi perché la parola del Signore si spanda e sia glorificata come lo è tra di voi" (2 Te. 3.1). L'espressione "si spanda" implica anche "senza incontrare opposizione in voi." Paolo stava dicendo: "Quando leggete o ascoltate la Parola, onoratela e fatela diventare la regola della vostra vita. Lasciate che essa vi governi!"

I Cristiani spesso citano questo versetto: "Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi" (Gv. 8.32). Ma questa promessa dipende dal versetto precedente: "...Se perseverate nella mia parola siete veramente miei discepoli" (Gv. 8.31).

La frase "se perseverate nella mia parola" significa "se voi dimorate nei miei comandamenti e li osservate." In altre parole: "Poiché voi siete in me, io vi rivelerò la verità. Per contro, io non ve la rivelerò, se voi non intendete vivere secondo i suoi dettami. Voi conoscerete la verità solo dopo che vi siete impegnati a sottomettervi a lei!"

3. Voi siete in Cristo se la vostra fede è frammista alla carità.

Le Scritture dicono che se non avete carità, o amore incondizionato, non potete essere in Cristo:

"Se avessi il dono di profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza e avessi tutta la fede in modo da spostare i monti, ma non avessi amore, non sarei nulla" (2 Co. 13.2). La parola greca "Nulla" in questo contesto significa "Non sono nulla e non sarò mai qualcuno." In altre parole: "Senza incondizionato amore per tutti, io sono un nulla – e sarò sempre un nulla!"

Voi potete essere un predicatore di grande talento o un potente evangelista... potete guarire altri attraverso la vostra fede... potete spostare le montagne con una sola parola... potete insegnare la Parola di Dio con potenza e con unzione... ma se non avete amore per gli altri, siete un nulla!

"...Se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e il suo amore diventa perfetto in noi. Da questo conosciamo che rimaniamo in lui ed egli in noi: dal fatto che ci ha dato il suo Spirito" (1 Gv. 4.12-13).

 

 

Se possedete questo frutto, allora avrete l'evidenza più lampante che Cristo risiede in voi. Il frutto è semplicemente questo: "L'amore... non s'inasprisce...(o, non si lascia facilmente provocare)" (1 Co. 13.4-5)

La parola greca per "inasprirsi" (o essere provocato) è "paraxuno." Questo vocabolo deriva dalla radice di una parola che significa "acido" e "veloce o improvviso." Ma ha anche un altro significato aggiuntivo: "uno che è vicino." Se mettiamo assieme tutti questi significati, diventano molto significativi: Essere provocati significa perdere il controllo con affermazioni acide, abbandonarsi a capricci indirizzando il tutto a qualcuno vicino a noi!

In breve, la Bibbia dice: "Se voi siete in Cristo, ed amate incondizionatamente, non vi lascerete facilmente provocare. E la prova più evidente di questo proverrà da coloro che sono più vicini a voi – vostra moglie, i vostri figli, i vostri amici!"

Ora vi chiedo: avete nervi labili? Vi lasciate facilmente prendere dall'ira? Se siete in Cristo, quando vi arrabbiate sentirete una voce dentro di voi che dice: "Signore, aiutami! Spirito Santo ridammi la calma!"

Solo alcuni giorni prima della scrittura di questo messaggio, ho dovuto mettere in pratica quello che predico. Mia moglie, Gwen, mi disse qualcosa che involontariamente toccò un tasto particolare dentro di me. Non aveva l'intenzione di umiliarmi – ma io la presi male, e le sue parole provocarono una cattiva reazione dentro di me. Mi saltò subito la mosca al naso – e la mia bocca cominciò a vomitare un fiume di commenti acidi, di accese parole di rabbia, ognuna tendente ad umiliarla.

Gwen cerco di scusarsi (per qualcosa che non aveva neppure commesso) – ma io le girai le spalle e me ne andai nel mio studio. Rimasi seduto per un'ora al buio, lamentandomi con Dio: "Signore, mi ha colpito proprio dove sono più sensibile – e questo fa male. Sono stato costretto a reagire!"

Tuttavia, quando cercai di pregare, i cieli sembravano fatti di piombo. Il mattino dopo, mentre prendevo la Bibbia per il mio studio giornaliero, le pagine si aprirono alla Prima Lettera ai Corinzi. Ed i miei occhi si posarono sul versetto: "L'amore ...non s'inasprisce" (stesso versetto).

Improvvisamente, mi trovai a guardare direttamente nello specchio della Parola di Dio – e vidi la faccia di un predicatore che s'inaspriva facilmente! Il mio cuore fu colpito, ed io implorai: "Oh, Signore, quello sono io. Mio Dio, perdonami!"

Chiamai immediatamente Gwen perché venisse nel mio studio. Quando entrò, fui solo capace di additarle il passo che avevo letto, con un certo sconcerto, e dirle: "Cara, leggi qui. Si riferisce a me, vero? Mi inasprisco troppo facilmente. Gwen, ti prego di scusarmi!"

Carissimi, io so di essere in Cristo – perché, anzitutto voglio essere cambiato, rinnovato, rimodellato ad immagine di Cristo per mezzo dello Spirito Santo. E secondariamente, io so di essere in Cristo perché ho timore della sua Parola. Ultimo, io so di essere in Cristo perché desidero ardentemente amare incondizionatamente la persona che mi sta più vicino.

Avete queste tre evidenze nel vostro cuore? Desiderate con tutto il vostro cuore essere rinnovati dallo Spirito Santo – per essere cambiati ad immagine di Gesù? È la parola di Dio il vostro pane quotidiano, il vero alimento della vostra vita? Ed inoltre avete carità, amore incondizionato per tutti – ed in particolare per quelli che sono più vicini a voi?

Caro santo, forse non sarai perfetto, ma se sei in Cristo, allora dovrai affrontare in continuazione questi problemi nella tua vita, attraverso la potenza dello Spirito Santo. In fede, puoi avvicinarti al Padre ed essere totalmente accettato da lui, indipendentemente dai tuoi sforzi – perché Cristo è in te!

È ora di gioire per la tua benedetta situazione di essere in Cristo. Tu sei il ben amato figlio del Padre Celeste, il suo benamato servo, che viene cambiato in continuazione ad immagine di suo Figlio – perché Cristo è in te!

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