NESSUNA REPUTAZIONE
Gesù aveva un cuore da servo e chiama anche noi ad essere servi. “Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù, il quale, pur essendo in forma di Dio, non considerò l’essere uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi gelosamente, ma svuotò se stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini; trovato esteriormente come un uomo, umiliò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce” (Filippesi 2:5-8).
Voglio dirvi sei cose che Gesù stesso ci direbbe oggi sul servizio:
- Un servo non tiene alla sua reputazione.
- Come servi, teniamo di più a ciò che Dio pensa di noi che al pensiero altrui.
- Un servo non viene bloccato dall'insicurezza o dall'eccessiva introspezione.
- Un servo fa tutto secondo il piano di Dio ed i suoi propositi, per mezzo dell'ispirazione dello Spirito Santo.
- Un servo svolge i suoi servigi senza ombra d'orgoglio.
- Un vero servo serve come fece Gesù ed il mondo vede la differenza.
Il vero servo è altruista, umile e cerca il bene degli altri, stimando gli altri più di sé stesso. Non sempre ci sentiamo di voler servire, è ovvio. Serviamo molto meglio quando tutte le cose vanno bene, mentre quando le circostanze ci sono avverse le energie vengono meno per servire bene gli altri.
In accordo con il primo punto di cui sopra, Gesù “svuotò sé stesso”. La nostra attitudine dovrebbe rispecchiare quella di Gesù, che non fece le cose per ambizione egoistica per il bisogno di essere riconosciuto. Mise il suo status ed i suoi comfort da parte per fare il bene a coloro che gli stavano intorno.
La tua vita sta facendo quella differenza che il mondo sta notando? Le ricompense e il riconoscimento pubblico o la gratitudine non dovrebbero essere la nostra motivazione per abbandonare il servizio così come lo fece Gesù. Che piacere prova il nostro Salvatore quando seguiamo i suoi passi ed è proprio questa la nostra ricompensa.