IL CRISTIANO ANSIOSO

Gary Wilkerson

A volte Dio rimette a fuoco il nostro sguardo per guarire il nostro cuore

Molti cristiani lottano oggi contro profonde ansie e preoccupazioni. Lo stress li agita la notte e, a volte, causa loro persino problemi fisici. Se vi ritrovate in questa descrizione, vi posso assicurare che Gesù ha un rimedio per voi, indipendentemente da ciò che vi provoca preoccupazione o paura.

Questo rimedio appare in Luca 12, ove una folla ansiosa era così bramosa di ascoltare parole di speranza da Gesù che quasi provocò una tragedia. “Nel frattempo la gente si era riunita a migliaia, così da calpestarsi gli uni gli altri” (Luca 12: 1). Tremo al pensiero di quello che sarebbe potuto accadere!

Gesù si rivolse alla gente disperata in modo inusuale. Iniziò il suo sermone dicendo: “Guardatevi dal lievito dei farisei, che è ipocrisia” (Luca 12:1). Mi chiedo se volesse collegare la scena di gente che si calpesta agli insegnamenti dei farisei. La loro ipocrisia alimentava in qualche modo la disperazione della folla, causando il disinteresse delle persone per i loro compagni di fede? Non sono sicuro della risposta, ma ci vedo paralleli con la chiesa di oggi.

Molta ansia dei cristiani accende in essi un panico spirituale.

Quando ci volgiamo alle notizie dei nostri giorni, possiamo essere facilmente influenzati. Il mondo è sottosopra a causa delle calamità, la cultura è nel caos e il fratello contrasta il fratello nella chiesa. Tale divisione era chiara nella scena descritta da Luca. “Or uno della folla gli disse: ‘Maestro, dì a mio fratello che divida con me l’eredità’” (Luca 12:13).

L’eredità era forse cruciale per la sopravvivenza dell’uomo, ma come affrontò il problema Gesù? Come si rivolse all’ansietà dell’uomo per la perdita di ciò che poteva essere giustamente suo? Troverete la risposta di Cristo sorprendente: “Ma Gesù gli rispose: ‘Uomo, chi mi ha costituito su di voi giudice o spartitore?’. Poi disse loro: ‘State attenti e guardatevi da ogni avarizia; perché non è dall’abbondanza dei beni che uno possiede, che egli ha la sua vita’” (Luca 12:14-15).

Alcuni di coloro che ascoltarono queste parole possono averle considerate un insulto. In realtà Gesù era giunto a una profonda realtà spirituale. Per la maggior parte di noi l’ansia ruota attorno alle cose della vita quotidiana: problemi economici, tensioni familiari, ciò che ci riserverà il futuro. Questi sono i veri problemi attorno ai quali ruotano le speranze e i bisogni basilari e la Scrittura ha molto da dire sul vivere responsabilmente.

Ma Gesù ci ordina di non essere ansiosi nemmeno per i bisogni di base. “’Perciò vi dico: non siate in ansia per la vita vostra, di quel che mangerete, né per il corpo, di che vi vestirete; poiché la vita è più del nutrimento e il corpo più del vestito’” (Luca 12:22-23).

Non so voi, ma io a volte mi faccio prendere dall’ansia. Sono persino ansioso per la mia ansia. La verità è che il mondo dà, persino alla persona più calma, ragioni sufficienti per preoccuparsi in ogni minuto della giornata. E allora perché Gesù dovrebbe dirci semplicemente di smettere di essere ansiosi?

Gesù è dietro a qualcosa che supera la preoccupazione dell’uomo e volge i nostri occhi all’amorevole Padre celeste.

Gesù raggiunge realmente il centro delle nostre vite: i nostri sogni, le nostre preoccupazioni e anche i nostri propositi di vita. Lo rivelano due versetti: “E chi di voi può con la sua preoccupazione aggiungere un’ora sola alla durata della sua vita? Se dunque non potete fare nemmeno ciò che è minimo, perché vi affannate per il resto?” (Luca 12:25-26).

Lasciate che evidenzi un punto importante. Semplicemente, noi non abbiamo alcun controllo. Pensare di avere fondamentalmente il controllo è un’illusione. Non sappiamo che cosa riporterà la nostra cartella clinica, anche quando viviamo responsabilmente in modo sano. Non sappiamo come diventeranno i nostri figli, anche se insegniamo loro le vie di Dio con pazienza e amore. Non sappiamo quando avrà termine il nostro lavoro, indipendentemente da quanto siamo fedeli e competenti. Nessuna di queste cose è completamente sotto il nostro controllo.

Soltanto per vivere questa vita occorre molta fede. E allora come possiamo scacciare le nostre ansie quando il mondo potrebbe andare sottosopra in qualunque momento? Inoltre, come possiamo crescere in una nuova fede, quella che Gesù indica qui?

Fino ad ora ho descritto il male che ci affligge. Ora consentitemi di parlare del rimedio di Gesù.

Il proposito di Gesù, nel suo insegnamento, non è farci sentire male a causa delle nostre ansie, bensì di modificare il nostro focus.

Gesù dice semplicemente che abbiamo un Padre celeste sovrano, al quale possiamo affidare le nostre vite.

“Anche voi non state a cercare che cosa mangerete e che cosa berrete, e non state in ansia! Perché è la gente del mondo che ricerca queste cose, ma il Padre vostro sa che ne avete bisogno. Cercate piuttosto il suo regno, e queste cose vi saranno date in più” (Luca 12:29-31).

Gesù sta dicendo che è sbagliato essere responsabili delle proprie finanze? Sta dicendo di essere indifferenti a una benedizione, come ad esempio l’eredità di una persona amata? No, sta parlando di ciò che l’ansia può fare alla nostra vista spirituale. Per prima cosa può farci bramare.

Abbiamo già visto che le nostre preoccupazioni interessano soprattutto le nostre finanze, i nostri problemi famigliari, la sicurezza del nostro futuro e le nostre ambizioni. La verità è che non occorre molto a queste cose per impossessarsi del nostro cuore con forza inesorabile. Gesù ha una via migliore per noi. Infatti dice che queste sono le preoccupazioni di chi non ha Dio. Quando le inseguiamo, desiderando la stessa soddisfazione, ci assoggettiamo alle stesse preoccupazioni, allo stesso stress e alle stesse lotte che vediamo dominare il mondo.

Questo era alle spalle della risposta di Gesù all’uomo che voleva la sua quota di eredità. Cristo stava dicendo essenzialmente: “Proteggi il tuo cuore da questa brama. Se lo farai, non solo ti aiuterà a superare la tua ansia ma rimetterà a fuoco la tua visione sulle cose di Dio”.

Se il tuo animo è turbato, la radice della tua ansia può essere veramente l’avidità.

Ricercare buone cose non è motivo di vergogna. Ma quando un ostacolo ci blocca la strada verso un buon obiettivo che perseguiamo, tale ostacolo può causare ansia o paura.

A volte viviamo per qualcosa che non avremo mai. E se già l’abbiamo, potremo ancorarci ad essa per paura di perderla. Entrambi sono caratteristiche umane, ma hanno condotto molti cristiani ansiosi a essere preda di falsi insegnamenti.

Ho sentito dei predicatori dire: “Venite nella nostra chiesa e vedrete realizzarsi i vostri sogni”. Questo tipo di falsa promessa presuppone un controllo che non è reale. Porta veramente all’idolatria, all’adorazione di una teoria secondo la quale potremo avere tutto ciò che desideriamo. E, ancora peggio, dice che Dio agisce in base ai nostri ordini. No! Questo falso insegnamento conduce le persone vulnerabili a chiedersi: “Perché non ho ancora ottenuto quello che cerco? Ho fatto tutto quello che ci si aspettava facessi! Dove ho sbagliato? Dio fa orecchie da mercante alla mia richiesta. Deve esserci qualcosa che non va in me!”

La risposta di Gesù alle nostre ansie è un rimedio universale. Prima di tutto, ci toglie la pressione. “Anche voi non state a cercare che cosa mangerete e che cosa berrete, e non state in ansia! Perché è la gente del mondo che ricerca tutte queste cose; ma il Padre vostro sa che ne avete bisogno. Cercate piuttosto il suo regno , e queste cose vi saranno date in più! (Luca 12:29-31).

Questo passo non va solo alla radice dell’ansia, che è avidità; rivela anche il rimedio semplice di fissare gli occhi sulla cosa primaria: il regno di Dio e la sua giustizia. Con questo focus, Gesù dice:

“Cercate prima il regno e la giustizia di Dio e tutte queste cose vi saranno date in più” (Matteo 6:33).

Cristo stesso fu tentato con le cose basilari che ricerchiamo.

Quando Gesù digiunò nel deserto ed ebbe fame, Satana lo tentò con tutto, iniziando con il fornirgli miracolosamente il cibo fino a promettergli di farlo diventare un grande governatore del mondo. Gesù rispose a tali tentazioni citando la Parola di Dio. Questo fece fuggire Satana e gli angeli iniziarono a prendersi cura dei bisogni di Cristo. “Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli si avvicinarono a lui e lo servivano (Matteo 4:11).

Ed è così che avviene la nostra liberazione. “Rivestitevi della completa armatura di Dio, affinché possiate star saldi contro le insidie del diavolo” (Efesini 6:11). L’armatura di Dio include “la cintura della verità… la corazza della giustizia… lo zelo dato dal vangelo della pace… lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno… l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio” (Efesini 6:14-17).

Sei completamente equipaggiato? Oppure le tue ansie serpeggiano in questa armatura? Quando fissiamo gli occhi sul regno di Dio, egli ci indica tutto ciò che ci angoscia. “Non temere, piccolo gregge: perché al Padre è piaciuto di darvi il regno” (Luca 12:32).

Gesù mette fine a tutti i nostri sconvolgimenti e svolte perché ha le chiavi di tutto ciò che ci occorre. Potete confidare che tutte le vostre angosce saranno guidate dal tuo Padre celeste, che fa tutto per il vostro bene. Egli è il vostro rifugio, il vostro liberatore e colui che provvede a voi. Amen!

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