PERCHE’ DIO ASPETTA A RISPONDERE ALLE NOSTRE PREGHIERE
Nelle avversità, egli c’insegna quanto è profondo il suo amore.
In Isaia 29, il profeta Isaia era in lacrime di fronte al popolo di Dio a Gerusalemme nel trasmettere un terribile messaggio. Disse che una grande e umiliante prova di fede si delineava davanti a loro. Si sarebbero alzati tutti un giorno, avrebbero guardato dalle mura della città e avrebbero scorto un temibile nemico che li circondava: l’esercito assiro.
La città di Dio sarebbe stata assediata. Gli Assiri avrebbero costruito dei rialzi del terreno, all’esterno delle porte della città, per aprire una breccia nelle mura. La loro fanteria avrebbe colpito le porte della città con arieti giorno e notte.
Durante questo assedio il popolo di Dio avrebbe avuto un tempo di lamenti e gemiti come se si trovasse in una fornace ardente. Le persone si sarebbero chieste se la loro condizione sarebbe mai terminata. Isaia disse che la prova sarebbe diventata così pesante che il popolo di Dio sarebbe stato completamente distrutto dalla battaglia; alla gente sarebbe rimasta energia fisica solo per sussurrare. “Sarai abbassata, parlerai da terra e la tua parola uscirà sommessamente dalla polvere; la tua voce salirà dal suolo come quella di uno spettro e la tua parola sorgerà dalla polvere come un bisbiglio” (Isaia 29:4).
L’avvertimento profetico mi suona molto familiare. Descrive quello che, secondo il Nuovo Testamento, molti cristiani affronteranno. Siamo stati avvisati che, negli ultimi giorni, i figli di Dio si troveranno a dover sostenere grandi prove spirituali.
Non credo che ci sia mai stato un tempo come il presente in cui molti cristiani devoti in tutto il mondo siano stati così incredibilmente messi alla prova. Dio permette che i suoi figli siano testati col fuoco e che molti rischino la loro vita in queste prove.
La difficile profezia di Isaia includeva che Dio avrebbe liberato il suo popolo giusto in tempo, miracolosamente e fedelmente.
Isaia terminò la sua profezia comunicando al popolo la grande promessa di vittoria e liberazione. Veramente, ogni proclamazione di sventura è seguita da una proclamazione di promessa.
“Ma la moltitudine dei tuoi nemici diventerà come polvere minuta e la folla di quei terribili, come pula vola; ciò avverrà a un tratto, in un attimo. Sarai visitata dal Signore degli eserciti con tuoni, terremoti e grandi rumori, con turbine, tempesta, con fiamma di fuoco divorante. La folla di tutte le nazioni che marciano contro Ariel, di tutti quelli che attaccano lei e la sua cittadella e la stringono da vicino, sarà come un sogno, come una visione notturna. Come un affamato sogna ed ecco che mangia, poi si sveglia e ha lo stomaco vuoto; come uno che ha sete sogna che beve, poi si sveglia ed eccolo stanco e assetato, così avverrà della folla di tutte le nazioni che marciano contro il monte Sion” (Isaia 29:5-8).
Che potente visione di Dio che interviene a favore del suo popolo! Isaia sta dicendo: “Quando pensi di essere senza speranza e di non poter fare un altro passo, improvvisamente il Signore arriva come una tempesta furibonda e sorprende i tuoi nemici. Visiterà il loro accampamento e ridurrà in nulla i loro progetti. Dio ti trarrà fuori dalla fossa di disperazione e ti porterà nelle sue piene promesse”.
Sono promesse incredibili! Come il popolo di Gerusalemme, anche noi siamo stati avvisati di terribili prove e dell’esistenza di un nemico che scatenerà una guerra contro di noi. Saremo perseguitati e diffamati, affronteremo difficoltà e sofferenze per amore di Cristo. I veri adoratori soffriranno realmente molto di più di chiunque altro. Più cammini vicino a Gesù e hai fame di lui e più sarai tentato e messo alla prova. Satana è determinato a rovinare tutto quello che vi è di santo e giusto, perciò ha scatenato un furioso attacco per denigrare, scoraggiare e ferire tutti coloro che rappresentano la pura luce di Cristo.
Non dobbiamo essere sorpresi a causa degli attacchi del nemico. Indipendentemente da quanto sia difficile la nostra situazione o violenta la tempesta, Dio promette di aver stabilito un momento per muoversi e portare liberazione totale. Vedi, la sofferenza e le prove hanno lo scopo di permettere a Dio di condurci in un luogo di dolcezza e riposo, nonché produrre in noi la natura di Cristo, la bellezza di Gesù.
Molti cristiani ci scrivono dicendo: “La mia prova non ha fine. Quando mai terminerà?”
Non pensare che la tua prova, per quanto lunga, sia qualcosa di inusuale. L’apostolo Pietro scrive: “Carissimi, non vi stupite per l’incendio che divampa in mezzo a voi per provarvi, come se vi accadesse qualcosa di strano. Anzi, rallegratevi in quanto partecipate alle sofferenze di Cristo, perché al momento della rivelazione della sua gloria possiate rallegrarvi ed esultare” (1 Pietro 4:12-13).
Gesù racconta una parabola nella quale una donna insistente reclamava giustizia giorno e notte. Alla fine il giudice le rese giustizia per la semplice ragione che lo aveva tormentato ostinatamente. Gesù usa questa immagine per mostrarci che cosa farà per noi se confidiamo in lui. “Dio non renderà dunque giustizia ai suoi eletti che giorno e notte gridano a lui? Tarderà nei loro confronti? Io vi dico che renderà giustizia con prontezza. Ma quando il Figlio dell’Uomo verrà, troverà la fede sulla terra?” (Luca 18:7-8). Gesù ci rassicura: “Accertatevi di aver compreso che il Signore combatterà le vostre battaglie. Farà di tutto per voi. Pertanto aggrappatevi alla vostra fede”.
Cristo stesso fu il compimento delle promesse fatte ai profeti. Essi previdero il giorno in cui un liberatore, il Messia, sarebbe sceso dalla gloria per salvare il popolo di Dio da ogni possibile nemico. “… come aveva promesso da tempo per bocca dei suoi profeti; uno che ci salverà dai nostri nemici e dalle mani di tutti quelli che ci odiano … di concederci che, liberati dalla mano dei nostri nemici, lo serviamo senza paura, in santità e giustizia, alla sua presenza, tutti i giorni della nostra vita” (Luca 1:70-71, 74-75).
Il Signore ci dice: “Non importa che cosa si è abbattuto su di te, io ti libererò da tutto. Potrai vivere la tua vita in pace e riposo in me”.
Quello che Dio ci dà non è sufficiente per molti cristiani perché essi vogliono vedere la sua opera realizzarsi secondo i loro programmi.
Dio ci ha dato il suo Santo Spirito come nostro consolatore, insegnante e guida. Ci ha fatto grandi e preziose promesse, secondo le quali siamo partecipi della sua natura divina. Eppure, nonostante queste incredibili promesse, noi preferiremmo risultati immediati realizzati da noi stessi.
Credo che la cosa più difficile per un figlio di Dio sia non fare nulla! E’ terribilmente difficile rimanere fermi e aspettare che il Signore agisca, vedere la situazione peggiorare, vedere i propri nemici proseguire ingiudicati e non vendicarsi. Calmare il desiderio di agire richiede tutto noi stessi.
Isaia disse alla gente: “Tuttavia il Signore desidera farvi grazia, per questo sorgerà per concedervi misericordia; poiché il Signore è un Dio di giustizia. Beati quelli che sperano in lui” (Isaia 30:18).
Questo versetto dice tutto. È impossibile esaltare pienamente Dio di fronte agli uomini se non mostriamo piena fiducia in lui. Anche se il Signore desidera muoversi con misericordia e liberazione, egli aspetterà a rispondere.
Dio ci dice, in essenza: “ E così pensate di non aver bisogno di me ora perché siete impegnati nel fare da voi. Io ho un piano per mostrarvi la mia grazia, ma proprio ora vi sto mettendo alla prova per vedere se vi volgete verso di me e riposate in me. Attenderò fino a quando avrete esaurito tutti i vostri sforzi umani e la vostra fiducia in voi stessi”.
Ti chiedo: “A chi vuoi aprire il tuo animo? Chi riceve una sgridata per i tuoi guai?” Dio dice: “Attenderò che torni a me. Attenderò fino a quando non capirai e crederai che sarò benevolo con te. Grida a me e io manterrò la mia parola”. Nelle Scritture il salmistra scrive: “Non piangerai più”.
“Sì, o popolo di Sion che abiti a Gerusalemme, tu non piangerai più. Egli, certo, ti farà grazia, all’udire il tuo grido; appena ti avrà udito, ti risponderà” (Isaia 30:19).
Che meravigliosa promessa aggiunge poi il Signore; anche se ci troviamo nelle avversità, saremo istruiti amorevolmente da lui. “il Signore vi darà, sì, del pane d’angoscia e dell’acqua d’oppressione, ma quelli che ti insegnano non dovranno più nascondersi; e i tuoi occhi vedranno chi ti insegna. Quando andrete a destra o quando andrete a sinistra, le tue orecchie udranno dietro a te una voce che dirà: ‘Questa è la via; camminate per essa!’” (Isaia 30:20-21).
Lo Spirito di Gesù ci guiderà. Ci insegnerà lezioni preziose e conosceremo perché siamo stati messi alla prova. Non ci saranno più tenebre o inganni. Ci fornirà una guida chiara.
Caro santo, il piano di Dio per te è di essere benedetto e prosperare nello Spirito di Cristo, alla sua gloria. Egli scaccerà tutti i tuoi nemici e dalla sua mano gusterai il pane di crescita. Alleluia!