E’ TEMPO DI CONFIDARE NEL SIGNORE

David Wilkerson (1931-2011)

Ricordare le sue opere di grazia nell’ora della prova

Da Adamo ai giorni nostri, Dio ha sempre cercato un popolo che affidasse la sua vita totalmente a lui. Desidera un corpo di credenti fedeli che gli diano completa fiducia e si affidino pienamente alle sue cure.

Nel corso della storia, il Signore ha sempre avuto un piccolo selezionato gruppo di persone completamente dedite a lui. L’Antico Testamento contiene un intero elenco di tali persone, ma Dio vuole un corpo unito di gente che confida in lui totalmente. Lo sta ancora cercando e formando oggi.

Nel suo popolo ebraico Dio aveva grandi speranze di creare un corpo di persone dedite e fiduciose come suo popolo speciale, un corpo messo a parte solo per grazia. “Egli ti amerà, e ti benedirà, ti moltiplicherà … il Signore allontanerà da te ogni malattia … il Signore, il tuo Dio, Dio grande e terribile, è in mezzo a te” (Deuteronomio 7:13, 15, 21).

Queste sono promesse incredibili, sufficienti da conservare per tutta la vita. Dio le diede a Israele perché voleva che fosse in grado di accettare la sua Parola, reggersi su di essa e condurre una vita completamente dedicata a lui. Israele doveva vivere i suoi giorni senza ansietà o paura, contando sulle sue meravigliose promesse.

Ma Israele non confidò mai completamente nel Signore ed è questo il motivo per cui non poté entrare nella Terra Promessa. Non mise assieme la parola ricevuta e la fede. Era incredulo.

L’autore di Ebrei ci dice che vi era un santo “riposo” disponibile per Israele, proprio come c’è per noi oggi: “Il Signore, il tuo Dio, Dio grande e terribile, è in mezzo a te” (Deuteronomio 7:21). Che cosa è questo riposo che attende che noi per essere reclamato? È la fiducia infantile nel potere del Signore di aver cura di noi.

Il riposo di cui parla la Bibbia è una suprema fiducia in Dio, una fiducia così certa e completa che mette fine a tutte le paure e all’ansietà

Questo riposo significa porre tutta la propria vita e il proprio futuro nelle braccia amorevoli e premurose del Signore. Anche coloro che camminano a stretto contatto con lui hanno difficoltà a fidarsi completamente.

“E i discepoli di Gesù - potrai chiederti - non camminavano nella fiducia vera? Certamente essi confidavano nel Signore. Camminarono con lui per tre anni su questa terra. Gesù avrebbe mai raggruppato dei seguaci che non confidassero in lui completamente?”

La verità è che il nostro Signore era sbalordito, assolutamente esterrefatto dai dubbi e dall’incredulità dei discepoli.

Penso alla scena descritta in Matteo, nella quale 5.000 uomini, senza contare le donne e i bambini presenti, si riunirono per ascoltare gli insegnamenti di Gesù, per essere guariti e vederlo operare miracoli. In modo straordinario quel giorno il paralitico iniziò a camminare, gli storpi a saltare, il cieco iniziò a vedere, il sordo a sentire e il muto a parlare. “(Egli) guarì gli ammalati” (Matteo 14:14). E i discepoli videro accadere tutto ciò.

Poiché la folla iniziava ad essere affamata, i discepoli tentarono di persuadere Gesù a lasciar andare via la gente. Gesù rispose: “Non hanno bisogno di andarsene; date loro voi da mangiare!” (Matteo 14:16). Disse questo ben sapendo che i discepoli avevano solo pochi pani e pesci con loro.  Quando disse loro di andare a sfamare le migliaia di persone presenti, stava cercando la prova della loro fede.

Ora, questi discepoli avevano visto Gesù compiere miracoli di tutti i tipi, non solo quel giorno ma molte volte prima. Egli aveva guarito istantaneamente un braccio paralizzato. Aveva resuscitato la figlia del governatore. Lo avevano visto scacciare demoni, guarire lebbrosi, calmare la tempesta, ridare la vista a gente cieca dalla nascita.

Gesù stava loro dicendo, in essenza: “Sicuramente avete visto che io sono Dio. Avete visto tutti i miracoli che ho compiuto. Dovete credere che io possa fare ogni cosa, che i miracoli sono possibili anche quando si tratta di nutrire questa moltitudine”. In breve, era tempo per loro di confidare nel Signore!

Improvvisamente, sotto gli occhi dei discepoli, accadde un altro miracolo. Quando Gesù benedisse il poco cibo, questo iniziò a moltiplicarsi. I discepoli portarono il cibo alle migliaia di persone, un compito che deve aver richiesto tutta la serata. Alla fine, riportarono indietro dodici ceste piene di pani e pesci.

Qualche tempo dopo, Gesù si rivolse alla mancanza di fede che c’era ancora in loro. Chiese: “’Chi dice la gente che sia il Figlio dell’uomo?’ Essi risposero: ‘Alcuni dicono Giovanni il battista; altri, Elia; altri, Geremia o uno dei profeti’” (Matteo 16:13-14). Poi Gesù giunse al vero punto: “E voi, chi dite che io sia?” (Matteo 16:15). 

Fortunatamente, Pietro si levò e disse: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente” (Matteo 16:16).  Questa era la risposta di fede che Gesù cercava. Era così contento della fede di Pietro che disse: “Non la carne e il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli” (Matteo 16:17).   

Ora concentriamoci su di te, di me e sul corpo di Cristo ora. Quante volte il Signore ha compiuto un’opera meravigliosa per te e tu hai risposto: “Non dubiterò mai più di lui!” Ma poi l’hai dimenticato presto, quando si è ripresentata la prova. Confidi veramente nel Signore? Hai messo la tua vita e il tuo futuro completamente nelle sue mani? Sei entrato nel suo riposo con piena fiducia nel suo potere di aver cura di te?

Dio sta ancora cercando un popolo che confidi completamente in lui  

 Da quanto vedo, non è rimasta molta fede nella chiesa di questi ultimi tempi. In pratica, nel cammino quotidiano di molti cristiani in America e in tanti altri posti del mondo non c’è molta fede all’opera. Il mondo vede una misera prova che i figli di Dio riposano nel suo potere di prendersi cura di loro.

Quando siamo stanchi o spaventati a causa delle prove, iniziamo a camminare nella paura e nell’ansia. Le nostre vite consistono soprattutto di una crisi dopo l’altra, un’altalena di fede, su e giù, caldo e freddo. Oh, ci piace pensare che confidiamo nel Signore, ma la maggior parte di noi passa stagioni di incredulità, momenti in cui le cose accadono senza che le comprendiamo e ci sentiamo sopraffatti. Le nostre preghiere restano inascoltate per mesi e smettiamo di credere che Dio farà mai qualcosa per noi.

Oggi Dio sta ancora dicendo: “Sto cercando un popolo che confidi in me sempre, che metta la sua vita nelle mie mani”.

Alla luce di tutti questi esempi tratti dalle Scritture, lascia che ti faccia alcune domande sulla tua vita.

Che cosa accade quando ti senti nuovamente impigliato in un peccato dal quale eri stato liberato, perseguitato dal versetto che dice che Dio ti preserverà dal cadere e presenti le tue mancanze? Che cosa accade quando sei spezzato e sanguinante nella battaglia per liberarti dalla rete che ti avvolge, disperando perché non sei privo di peccato di fronte a Dio? Che ora è? E’ ora di confidare nel Signore! Solo il Signore può spezzare il laccio del diavolo e liberarti, se tu confidi in lui.

Le tue finanze sono un disastro. Le bollette si accumulano e stai sempre più perdendo terreno. Non riesci a far emergere la tua testa dall’acqua e non vedi speranze a breve. Ti chiedi: “Quanto è profonda la fossa in cui sono caduto da un anno a questa parte?” Sei scoraggiato, preoccupato, senza aiuti in vista. Che ora è?  E’ ora di confidare nel Signore!  Dio ha già una via di uscita per te. Provvederà a te.

Forse c’è una malattia nella tua famiglia o hai un problema sul posto di lavoro. Hai pregato per questo per settimane. Ami teneramente il Signore e sai che non vivi nel compromesso, ma non capisci perché tu debba attraversare questa grande prova, forse la maggiore della tua vita. E allora che ora è?  E’ ora di confidare nel Signore! Egli ha la tua liberazione.

Hai bisogno di guida e direzione. C’è confusione nella tua vita e hai disperatamente bisogno di una parola da parte di Dio. Vuoi fare la sua volontà, non vuoi fare un passo falso. Hai pregato per ore, giorni, settimane, mesi, ma non è arrivata nessuna parola di direzione. Che  ora è?  E’ ora di confidare nel Signore! La Bibbia dice: “’Fermatevi’, dice, ‘e riconoscete che io sono Dio” (Salmo 46:10).

Dio sta ancora cercando un popolo che guardi a lui con fiducia

Credo che il Signore ti stia dicendo proprio ora: “Caro, hai predicato la fede e dimostrato la tua fede fin dal giorno in cui ti sei rivolto verso di me. Quando ti fiderai completamente di me? Quando lascerai ogni cosa nelle mie mani ed entrerai nel mio riposo?

Perché non ricordi i miracoli che ho fatto per te? Perché non conti sulle mie promesse? Se solo sapessi  che cosa ti appartiene, se conoscessi tutte le cose che ho pensato per la tua pace e il tuo riposo! Perché non mi permetti di essere Dio per te?”

Dio ha cura di te. E’ interessato alla tua specifica situazione e non ti lascerà abbatterti. Perciò pentiti di tutti i momenti di paura, di dubbio e di incredulità. Pregalo ora: “Padre, ho bisogno di te. Non voglio dubitare di te ogni volta che spira il vento delle avversità. Voglio esserti fedele e confidare in te per ogni cosa. Signore, ogni volta in cui affronterò una prova, aiutami a dire: ‘E’ ora di confidare nel Signore!’” Amen.