Non Giudicare la Tua Condizione Spirituale In Base ai Tuoi Sentimenti
L'apostolo Paolo assicurava i Tessalonicesi che avevano imparato a camminare in modo piacevole al Signore. Disse loro: "Avete imparato il modo in cui dovete comportarvi e piacere a Dio" (1 Tessalonicesi 4:1). Paolo poi aggiungeva quest'esortazione: "Vi esortiamo a progredire sempre piú" (4:1).
Progredire vuol dire avanzare. Paolo stava dicendo in altre parole: "Avete ascoltato la sana predicazione del vangelo. Perciò avete un fondamento solido sotto di voi. Per questo, dovreste abbondare in grazia sotto ogni punto di vista - nella fede, nella conoscenza e nell'amore".
Paolo parlò inoltre di una simile abbondanza fra i Corinzi: "Ma siccome abbondate in ogni cosa, in fede, in parola, in conoscenza, in ogni zelo e nell'amore che avete per noi, vedete di abbondare anche in quest'opera di grazia" (2 Corinzi 8:7). Stava dicendo, in altre parole: "Lo Spirito di Dio ha operato grandi cambiamenti nella vostra vita. Perciò, dovreste dare piú di voi stessi - del vostro tempo, delle vostre finanza e dei vostri talenti".
Questi brani mettono in evidenza un concetto ben chiaro: chi si nutre della parola di Dio deve crescere in grazia. Dio ha elargito dei doni ai pastori, agli insegnanti, ai profeti e agli evangelisti per questo scopo ben preciso: far crescere la sua chiesa. Nessun credente può rimanere un bambino in Cristo. È necessario che cresciamo in Lui per non lasciarci trasportare dalle falsità.
Gesú stesso parlò di una crescita costante nelle nostre vite: "Il ladro non viene se non per rubare, ammazzare e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza" (Giovanni 10:10). Cristo lodò la chiesa di Tiatira per essere cresciuta nella grazia: "Io conosco le tue opere, il tuo amore, la tua fede, il tuo servizio, la tua costanza; so che le tue ultime opere sono piú numerose delle prime" (Apocalisse 2:19). Gesú stava dicendo, in sostanza: "Siete piú ferventi adesso che quando avete cominciato. Avete permesso alla mia vita di crescere sempre piú abbondante".
Proverbi echeggia: "Il sentiero dei giusti è come la luce che spunta e va sempre piú risplendendo, finché sia giorno pieno" (Proverbi 4:18). E Giobbe dichiara: "Il giusto si attiene saldo alla sua via, e chi ha le mani pure si fortifica sempre piú" (Giobbe 17:9).
Vediamo quindi che non c'è posto per la pigrizia, l'ozio o una crescita rallentata nel corpo di Cristo. Perciò, come credi sia la tua crescita nel Signore? Vedi un progresso costante nella fede, nella speranza, nell'amore e nel dare? Se sì, come puoi misurare la tua crescita?
Purtroppo, molti cristiani giudicano la propria crescita spirituale in base a condizioni esteriori. Naturalmente, la maggior parte dei credenti afferma di vivere per fede e non per sentimenti. Ma nella pratica quotidiana, molti misurano la propria vita spirituale in base a ciò che sentono. E sono convinti di non essere cresciuti spiritualmente. Frequentano regolarmente la chiesa, odono la predicazione della parola di Dio, leggono la Bibbia e pregano diligentemente. Ma sentono di non fare alcun progresso. Un credente una volta mi disse: "Dovrei essere piú contrito nel Signore. Di solito piangevo davanti a Lui, ma adesso non ho piú quel cuore tenero. Semplicemente non sto crescendo".
Altri si giudicano perché ascoltano molti sermoni e ne ritengono ben poco. Si preoccupano di non essere ferventi e zelanti per Dio come nel passato.
Ma lasciatemi condividere con voi alcune cose a proposito della nostra crescita spirituale.
Puoi anche non renderti conto del tremendo processo di maturazione che sta avvenendo dentro te. Paolo paragona la nostra crescita spirituale alla crescita del corpo. Dice che le nostre anime si nutrono alla stessa stregua delle giuntura, dei muscoli e delle fibre. Poi afferma che questo essere "progredisce nella crescita voluta da Dio" (Colossesi 2:19).
La crescita dipende dal capo. Per dirla a parole semplice, man mano che confidiamo ed abitiamo in Cristo, nel nostro essere fluisce una forza costante ed un fiume vivente che non si esaurisce mai. Perciò, la sua vita sgorga continuamente nella nostra, anche quando dormiamo. È lui che ci fornisce delle provviste sempre fresche, anche quando esteriormente non ci sentiamo chissà ché.
Come pensate sia sopravvissuto Israele nel deserto per quarant'anni? Il popolo campò con la manna inviata dal cielo. Questo "cibo degli angeli" conteneva tutti gli elementi nutritivi essenziali alla costruzione del sistema immunitario degli Israeliti. Fu per questo che il popolo di Dio non contrasse mai nessuna delle malattie dell'Egitto. Tutto intorno a loro, i Cananei ed i Filistei venivano sterminati da piaghe, ma Israele rimaneva immune.
Così è con Cristo, la nostra manna odierna. Egli è il pane che ci è stato mandato dal cielo. Ed è lui che costruisce il nostro sistema immunitario spirituale contro ogni genere di peccato. Forse dall'esterno non riusciamo a capire che questa manna è all'opera in noi (proprio come non vediamo che il nostro sistema immunitario è resistente). Ma la parola di Dio promette che tutti coloro che amano Gesú cresceranno forti nella loro immunità spirituale.
Pensate un po': a volte forse siete tentati, ma nel corso degli anni avete scoperto una potenza che resiste alle seduzioni del mondo. E siete diventati sempre piú disgustati dalla spazzatura che vi sta intorno. Non pensate né camminate piú come fa il mondo. Mentre tutti i vostri colleghi sogghignano: "È venerdì, inizia il fine settimana", voi pensate: "Ancora due giorni e sarà domenica". E questo perché state crescendo.
Considerate la luna e le stelle. Sembrano fisse, senza un minimo di movimento. Eppure questi corpi celesti vagano per lo spazio a centinaia di chilometri all'ora. Così è con ogni cristiano. Possiamo forse pensare che la nostra crescita si sia arrestata, senza proseguire. Ma Dio ci ha dato una promessa che è anche un patto: "Quelli che sono piantati nella casa del Signore fioriranno nei cortili del nostro Dio" (Salmo 92:13).
Gesú ti ha strappato dal regno delle tenebre e ti ha piantato nel buon terreno del suo regno. Ed ora tu trai nutrimento e vita dal suo suolo celeste. Paolo scrive: "Radicati, edificati in lui e rafforzati dalla fede... abbondate nel ringraziamento" (Colossesi 2:7). L'apostolo ci sta dicendo: "Se abiti in Cristo, tu fiorisci come un fiore che sprizza vita. La vita di Gesú sgorgherà automaticamente da te".
Ogni giorno, ripeti mille volte cose che diventano seccanti e noiose. Per esempio, ogni giorno ti alzi alla stessa ora, fai colazione con le stesse cose e compi sempre lo stesso percorso per arrivare al lavoro. Frequenti sempre lo stesso ristorante, ti fermi sempre nello stesso bar a prendere il caffè ed ascolti per strada sempre la stessa stazione radio.
Questo può valere anche per la vita spirituale. La domenica mattina, ci rechiamo in chiesa e ci sediamo nello stesso posto. Cantiamo gli stessi cantici ed inni. Persino le nostre preghiere possono sembrare uguali. Ripetiamo sempre le stesse cose. E siamo forse tentati a pensare: "Non sto facendo piú di quanto facevo in passato. Leggo la Bibbia e prego. Canto nel coro. Ma non c'è niente di diverso. Ho ripetuto le stesse cose per anni. Non sto crescendo per niente".
I tuoi sentimenti ti stanno mentendo! Questi pensieri possono privarti della grazia di Dio. Il fatto è che tutti noi siamo soggetti alla noiosa ripetizione della routine quotidiana. La vita è così. La vera prova della nostra crescita è il fatto che non abbiamo smesso. Ci stiamo ancora adoperando per l'opera di Dio, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, anno dopo anno.
Vedete, crescere nella grazia non significa fare cose straordinarie o in piú per Dio. La vera crescita si ha quando ripetiamo le stesse cose tante e tante volte, con la certezza interiore che le stiamo facendo per lui. È come quando in prima elementare si impara a scrivere. Si iniziano a tracciare cerchi e linee, componendo delle lettere enormi. Ma dopo un po', quelle lettere diventano piú piccole e ben unite fra loro. In seguito, si mettono insieme ed infine si formano le frasi. Anche se hai ripetuto la stessa cosa per un sacco di volte, hai comunque scritto. Per tutto quel tempo, hai fatto qualcosa di utile.
Sono convinto che la crescita spirituale avvenga piú nelle cose ripetitive che quando si salta da un'attività ministeriale all'altra. Ci vuole semplicemente piú grazia per andare avanti quando si è stanchi, umiliati o afflitti, che quando si sta facendo qualcosa di nuovo. Puoi forse pensare di essere spiritualmente morto, di non stare seguendo alcuna direzione nel Signore, ma probabilmente sta crescendo in Cristo ogni giorno.
Le esperienze della conversione sono spesso emotive, perché sono nuove ed incredibilmente speciali. La trasformazione che avviene nella nostra anima è così improvvisa e stravolgente. È meraviglioso essere improvvisamente trasportati dal peccato e dalla schiavitú in una vita totalmente nuova in Cristo.
La nostra primiera crescita spirituale è come bambino che impara a camminare. È bello ed eccitante quando un bambino compie i primi passi. Papà e Mamma sorridono e lo incoraggiano: "Vieni verso di noi, puoi farcela". Con gambette tremolanti, il bimbo compie due passi, tre passi, poi cade a terra.
Immediatamente lo rialzano e lo lodano. I suoi genitori lo incoraggiano: "Sei stato bravo". È al centro dell'attenzione di tutti. Ed ecco, alla fine, quando riesce ad attraversare da solo tutta la stanza, tutti lo applaudono. Che esperienza emozionante è per lui!
Ma presto quel bambino non sarà piú al centro dell'attenzione. Ora, ogni qualvolta cade, si deve rialzare da solo. E cammina per tutta la casa, combinando guai. Strappa le piante, scava nei vasi e nelle ciotole, strappa la tovaglia. E viene punito per tutto questo. Improvvisamente, le cose per lui non sono piú così divertenti. I suoi primi passi erano stati accompagnati dalla gioia e dalle risate. Ma adesso, aver imparato a camminare non è piú così spettacolare o emozionante.
La tua crescita spirituale è simile a questa. Quando sei un bambino nel Signore, senti che Dio ti riserva delle attenzioni speciali. Ogni qualvolta cadi, Lui è lì a rialzarti. Eppure, come scrive Paolo, non devi rimanere per sempre un bambino. Come ad un bambino si insegna a non andare per strada, così ti hanno insegnato a non camminare nel fuoco spirituale. Ora, ogni qualvolta cadi, ti guardi attorno per vedere se c'è qualcuno che ti rialzi, ma non lo trovi. Dio ti sta insegnando a stare saldo sulla sua parola e a camminare per fede, senza gattonare come un bambino.
Naturalmente, è possibile che tu diventi tiepido ed incurante nella fede. Molti credenti sono in uno stato simile. Ma l'avvertimento di Gesú a proposito della perdita del primo amore non ti riguarda, se il tuo cuore ancora brama Dio. La dimostrazione che stai crescendo nella sua grazia è che ti preoccupi del fatto che potresti allontanarti. Questo è perché esamini continuamente il tuo cuore.
Eppure Satana ha ingannato molti cristiani, convincendoli di aver perso qualcosa nel Signore. Il fatto è che è un peccato terribile dubitare dell'amore di Dio e giudicare erroneamente la tua posizione in Cristo dai tuoi sentimenti. Il tuo cammino quotidiano con Gesú non ha niente a che fare col tuo zelo, le tue lacrime o il tuo fervore. Si basa soltanto sulla fede.
Immagina come saresti perso se la tua fede si poggiasse solo sui tuoi sentimenti. Paolo ci incoraggia: "Dimenticando le cose che stanno dietro, protendiamo verso quelle che stanno davanti" (Filippesi 3:13). Non devi mai basarti sulle esperienze emotive del passato. Ciò che importa oggi è: ti fidi delle sue promesse? Sei pronto per partecipare alla sua natura divina, come intende la Bibbia - non con viaggi emotivi o esperienze esteriori, ma abbandonandoti sulle sue promesse gloriose?
"Ci sono state elargite le sue preziose e grandissime promesse perché per mezzo di esse voi diventaste partecipi della natura divina dopo essere sfuggiti alla corruzione che è nel mondo a causa della concupiscenza" (2 Pietro 1:4). Pietro lo spiega chiaramente: otteniamo la natura di Cristo quando ci appropriamo delle promesse del patto, e non altrimenti.
Un ministro una volta si vantava con me: "Finalmente sono tornato alla fede che avevo in gioventú. Sto pregando di piú, e la Bibbia è di nuovo il mio cibo. Dio mi sta dando dei messaggi di fuoco per la congregazione. Ed ancora una volta, ho riottenuto un grande amore per i perduti. Mi sento così rinnovato". Solo pochi mesi dopo, quest'uomo era tornato di nuovo nella fossa.
E' vero che Dio può mandare un risveglio ed una fresca unzione nelle nostre vite. Ma non è questo il cibo sul quale dovremmo contare. Dobbiamo vivere secondo una fede costante nelle sue promesse. La sua parola è irremovibile, non importa quanto possiamo sentirci depressi. Il nostro Signore manterrà la promessa che ci ha fatto: "A colui che può preservarvi da ogni caduta e farvi comparire irreprensibili e con gioia davanti alla sua gloria" (Giuda 24).
Ci sono tante prove che dimostrano la nostra crescita spirituale. Ve ne voglio nominare soltanto tre.
Una dimostrazione sicura della tua crescita spirituale è che porti immediatamente ogni problema ed ogni crisi a Gesú. Hai imparato a chi rivolgerti.
Alcuni cristiani sono sempre in crisi. Ogni qualvolta li incontri, ti espongono qualche lamentela: "Sto affrontando una crisi dopo l'altra. Non so cosa fare". E raccontano il loro problema a tutti nel vicinato. Ma non a Gesú, come se Lui non avesse niente da offrire.
Non mi fraintendete: non mi riferisco a cristiani che affrontano problemi reali e legittimi. Ogni giorno il nostro ministero riceve dozzine di lettere di cristiani che sopportano sofferenze allucinanti. Sto piuttosto parlando di "oppressi professionisti" della chiesa. Sono sempre inclini a lamentarsi. Ascoltandoli, vorreste chiedere loro: "Ma il vostro Dio è morto? Perché non vi fondate sulle risorse che provvede per voi? Non sapete che lui vi ha resi piú che vincitori?"
Il Signore si compiace quando ricorriamo subito a lui per ogni preoccupazione. Sapete di avere a disposizione qualcuno che è fedele in ogni momento.
Un importante segno di maturità è che non sfidi piú Dio, chiedendogli di mostrarsi con prove visibili o con una voce interiore. Naturalmente, il Signore parla al suo popolo. Gesú ha detto che le sue pecore riconoscono la sua voce. Ma la voce che Dio usa con il suo popolo oggi è la parola rivelata. Ebrei dichiara: "Dio, dopo aver parlato anticamente molte volte e in molte maniere ai padri per mezzo dei profeti, in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio" (Ebrei 1:1-2).
Inoltre, quando lo Spirito Santo parla, ci riporta alla mente le parole di Gesú: "Il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto" (Giovanni 14:26).
Quando facciamo affidamento alle voci interiori o ai segni esteriori da parte di Dio, ci esponiamo a delle delusioni incredibili. Voglio darvi un esempio. Non molto tempo fa, fui invitato a predicare in due conferenze ministeriali, una a Detroit e l'altra nell'Indiana. Prima di accettare, dissi a Gwen: "Non sono proprio sicuro di dover predicare a questo tipo di riunioni. Se Dio non mi mostra una qualche prova, non parteciperò. Mi piace predicare nella chiesa di Times Square, e questo mi basta. Inoltre, odio viaggiare. Il Signore dovrà parlarmi chiaramente".
A Detroit, Dio ha benedetto la parola che ho predicato. A seguito di essa, molti ministri si gettarono a terra, gridando a Dio. Eppure quella prova non mi bastò. In seguito, a Indianapolis, pregai: "Signore, mi devi mostrare delle prove concrete stasera, oppure questo sarà l'ultimo incontro. Devi mostrarmi che la parola che mi hai data sta forando i cuori dei ministri".
Indovinate chi altri ha udito quella preghiera, oltre al Signore? Satana! Improvvisamente, una voce dolce e suadente mi sussurrò: "David, stasera sarai testimone di prove che non hai mai visto prima. Non dovrai far niente se non rimanere fermo lì. Lo Spirito Santo soffierà potentemente nella sala e ti darà prove concrete". Io gioii pensando: "Gloria a Dio, è meraviglioso. Stavo pregando proprio per questo".
Quella sera il Signore mi unse nuovamente. Quando finii di predicare, chiusi semplicemente la Bibbia e pregai: "Okay, Signore, adesso è il turno tuo. Dove sono le prove che mi sarei dovuto aspettare? Io rimango qui, come mi hai detto di fare".
Ma non accadde niente. Dopo pochi minuti, l'uditorio iniziava a chiedersi cosa stessi facendo. Li rassicurai: "Per favore, abbiate un po' di pazienza. Sto solo aspettando lo Spirito Santo". Ma continuò a non accadere niente. Alla fine, iniziai ad essere irritato con Dio. Così decisi: "Va bene, Signore. Considero tutto questo un segno che non devo piú fare questo tipo di predicazioni".
Ma a quel punto, non sapevo cosa fare. Così suggerii all'uditorio: "Perché non alziamo le mani ed adoriamo Gesú?" Con calma, tutti iniziarono a lodare il Signore. E il meraviglioso e gentile Spirito di Dio riempì la sala.
Improvvisamente, mi sentii spinto a chiedere alle mogli dei pastori di venire all'altare. Dissi loro: "Voglio che preghiate le une per le altre". Perciò si presero per mano ed iniziarono a pregare. In un istante, la dolce presenza del Signore scese su quelle donne. Iniziarono a piangere e ad abbracciarsi. Dio le stava toccando e guarendo. Eppure non c'erano stati tuoni e lampi, né prove soprannaturali. Lo Spirito Santo aveva compiuto un'opera sommessa ma meravigliosa.
Il mattino seguente, io e Gwen riconoscemmo la moglie di un pastore nell'ascensore dell'hotel. Era splendente. Ci disse che la sua vita era stata trasformata da quell'incontro. Presto iniziammo a sentire altre testimonianze simili da donne che erano state cambiate e da coppie i cui matrimoni erano stati rinnovati.
Mi dissi che queste opere meravigliose non erano le dimostrazioni potenti che mi erano state anticipate. Così realizzai subito ciò che il nemico aveva tentato di fare. Satana aveva udito che avevo sfidato Dio chiedendogli delle prove esteriori. E l'aveva usato per impedirmi di continuare a stimolare i pastori. Voleva convincermi: "Vedi? Dio non ha soddisfatto le tue richieste. Devi prenderlo come un segno di rinuncia!"
No! Dio mi aveva posto dinanzi ad una porta aperta. E mi aveva dato il messaggio da predicare. Stavo semplicemente ubbidendo al mio Signore, confidando nella sua parola e lasciando ogni risultato a lui. Lui risponde sempre a modo suo, con forza o nel silenzio, in maniera visibile o invisibile.
Una delle caratteristiche supreme di un credente maturo è l'amore per ogni tipo di essere umano. Un tale cristiano mostra di avere amore sia per gli ebrei che per i palestinesi, sia per i bosniaci che per i serbi - per chiunque.
Credo che Dio abbia il controllo su ogni situazione. Lui sta muovendo le cose secondo i suoi scopi eterni, persino le crisi sanguinose e le rivolte. Proprio in questo momento, il Medio Oriente è sull'orlo di una guerra. Il Time ad ottobre ha pubblicato una storia dal titolo "La montagna insanguinata", in cui parlava del monte del tempio a Gerusalemme. L'area comprende 35 acri, sulla quale sorge una moschea araba conosciuta come "il Duomo dorato della roccia". I palestinesi chiamano la moschea "il nobile santuario". Ma gli ebrei credono che quest'area appartenga ad Israele. Perciò considerano il Duomo della Roccia come "l'abominazione della desolazione posta là dove non deve stare" (Marco 13:14).
I giudei sono convinti che il tempio di Israele verrà ricostruito sul territorio in cui si erge ora la moschea. Un rabbino molto influente, Haim Richman, indica il Duomo della Roccia e dice: "Il tempio verrà costruito qui e non altrove". I ricercatori del rabbino Richman hanno già ricreato gli indumenti sacerdotali e gli utensili necessari per l'adorazione in questo terzo tempio. Fra questi vi è un "mizrak" d'argento nel quale raccogliere il sangue degli animali offerti in sacrificio, insieme ad una "menorah" (un candelabro d'oro) del valore di un milione di dollari.
Secondo il Time, i rabbini ed i mullah affermano che Dio abbia detto loro che il monte potrà essere riconquistato solo col sangue. Altre fonti rivelano che gli ebrei si stanno già tassando per la ricostruzione del terzo tempio. Alcuni osservatori temono che gli ebrei militanti ortodossi possano riesumare i tunnel sotterranei scavati da Salomone, per far saltare in area la moschea. Nel frattempo, i palestinesi hanno dichiarato che Gerusalemme presto diventerà la loro capitale.
Per favore non fraintendetemi qui - non desidero alcuna violenza nel Medio Oriente. Ma la Bibbia predice chiaramente che in Israele ci sarà una guerra. Perciò, non dovremo sorprenderci se un giorno di questi, alzandoci, leggeremo: "Moschea araba distrutta: l'Egitto, la Siria, l'Iraq, l'Iran ed il Giordano dichiarano guerra ad Israele".
Anche se vediamo una quiete temporanea, credo che ci stiamo avvicinando velocemente alle profezie bibliche ed al ritorno di Gesú. Le tensioni nel mondo diventeranno sempre piú evidenti, ci sarà un odio crescente, lotte piú aspre, rivolte razziali e massacri etnici. Perciò, cosa risponderemo come cristiani? Ameremo le anime di quei palestinesi che hanno lanciato pietre su chi pregava davanti al Muro del Pianto? Ameremo quegli israeliti che hanno fatto fuoco, uccidendo 2000 palestinesi? Ameremo quei serbi che hanno massacrato migliaia di persone nei Balcani, e la gente del Kosovo che si è vendicata contro i serbi?
Solo un credente maturo e ben cresciuto può accettare queste parole di Gesú: "Ama il tuo nemico. Prega per quelli che ti perseguitano e parlano male di te. Se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare". Io vi chiedo: riuscite ad immaginarvi di trascorrere un mese in un ospedale da campo palestinese, nutrendo e dando da mangiare a soldati che vogliono distruggere Israele? Riuscirete a trattenere i vostri pregiudizi leggendo le notizie che seguiranno in futuro? Avrete lo stesso spirito che fu in Cristo il quale, mentre veniva crocifisso, pregava: "Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno"?
Se vuoi camminare come ha fatto Gesú, non puoi permettere alle tue passioni umane di infiammarsi con un titolo di giornale. Cristo è morto per ogni anima perduta in questa terra, compresi i dottori che praticano l'aborto, gli assassini, i rapitori, i pedofili. Proprio in questo momento, le nostre prigioni traboccano di persone che hanno accettato la testimonianza potente dell'amore salvifico di Gesú, e questo perché qualcuno li ha amati nonostante i loro peccati.
Stai crescendo in grazia quando riesci a pregare per le persone che il mondo odia. Udendo gli avvenimenti terribili che succedono, dobbiamo ergerci contro ogni pregiudizio e dobbiamo dichiarare: "Prendo l'autorità di Cristo su questa situazione. Voglio amare l'umanità come ha fatto il mio Signore".
Qui risiede la grande promessa che mette a tacere ogni nostro sentimento di dubbio ed incertezza: "Non lo sai tu? Non l'hai mai udito? Il Signore è Dio eterno, il creatore degli estremi confini della terra; egli non si affatica e non si stanca; la sua intelligenza è imperscrutabile. Egli dà forza allo stanco e accresce il vigore a colui che è spossato. I giovani si affaticano e si stancano; i piú forti vacillano e cadono; ma quelli che sperano nel Signore acquistano nuove forze, si alzano a volo come aquile, corrono e non si stancano, camminano e non si affaticano" (Isaia 40:28-31).