Quando non sai cosa fare
Cosa pensereste se il nostro presidente, apparendo in TV davanti alla nazione, confessasse: "Veramente non sappiamo cosa fare! I vostri dirigenti sono confusi e non sanno dove dirigersi." Sarebbe proprio uno strano discorso. L'intera nazione rimarrebbe sconvolta, gettando ridicolo e derisione su lui e tutti coloro che lo assistono.
Ma questo è esattamente ciò che fece re Giosafat. Tre armate nemiche erano vicine a Giuda, e questo re potente chiamò la nazione per riunirsi a Gerusalemme e formulare un piano di battaglia. Egli aveva bisogno di un piano, di una decisiva dichiarazione d'intento. Qualcosa doveva essere fatto immediatamente. Invece, Giosafat stette davanti al suo popolo e piegò il suo cuore davanti a Dio, confessando: "O Eterno, Dio…or ecco, essi ci ricompensano, venendo a scacciarci dalla tua eredità che ci hai dato da possedere. O DIO nostro, non eseguirai tu il giudizio su di loro? Poiché noi siamo senza forza davanti a questa grande moltitudine che viene contro di noi; non sappiamo cosa fare, ma i nostri occhi sono su di te" (2 Cronache 20:11,12).
Che razza di piano è mai questo? Nessun programma, nessuna azione coordinata. Nessuna bandiera al vento, niente splendenti e rilucenti macchine da guerra, niente brillanti piani di guerra, nessuno squillo di trombe oppure adunate di armate patriottiche. Soltanto una semplice confessione: "Ci troviamo in un problema piú grande di noi — enon sappiamo cosa fare — per cui dobbiamo rivolgere i nostri occhi verso il Signore". Decisero di restare saldi, ammettere la loro confusione di confidare in Lui solo. Non sarebbero andati da nessuna parte se non dal Signore — non cercando altro che li aiutasse se non Lui.
Vi sembra che tutto ciò possa sembrare codardo e ridicolo? Molte schiere nemiche ben armate li circondavano, gli avvoltoi riempivano i cieli, attendendo che la battaglia avesse inizio — tutto accadeva mentre loro stavano insieme, lodando Dio, ammettendo di non sapere cosa fare — attendendo solo la Sua liberazione.
Al giorno d'oggi, quando ci troviamo in qualche problema, noi facciamo come se stessimo dicendo: "Signore, ti amo, ma io so già da me stesso che cosa debbo fare". Quando il nemico viene come una fiumana, noi entriamo nel panico. Sentiamo che dobbiamo fare qualcosa — non starcene impassibili. Abbiamo il bisogno di vedere cosa succede, e ci sentiamo colpevoli se non proviamo costantemente a Dio che siamo volenterosi di "fare qualunque cosa Egli ci richieda".
1. Una madre divorziata si preoccupa dell'insicurezza del suo figliolo sorta da quando il padre è andato via da casa. Il ragazzo vuole che sua madre sia sempre a portata di vista. Strepita e vuole suo padre. Tutto l'amore di sua madre è riversato su lui ma non sembra essere abbastanza. Cosa ha fatto questa madre cristiana? Ha chiamato i suoi amici per un consiglio; ha cercato dei libri sulla crescita dei bambini, cercando la soluzione; cominciava le sue giornate nella preoccupazione, dicendo a se stessa: "Devo fare qualcosa per questo mio problema prima che mi sfugga di mano".
Ma c'è una via migliore. È sicuramente secondo le Scritture per quella madre alzare le sue mani e gridare: "Questo è troppo per me; ho fatto del mio meglio; non so a chi rivolgermi e neanche cosa fare! Nessuno può aiutarmi — per questo io starò vicino a Gesú, guardando solo verso di Lui, e ho fede che Egli vede ciò che è in me".
2. Una coppia perplessa sta quasi per arrendersi. Loro vorrebbero darsi a Gesú al 100%, ma sono stati sottoposti a predicazioni di timore che li hanno condotti in soggezione. Si sono inseriti nel Movimento Carismatico sperando di trovare gioia e pienezza. Però un predicatore gli ha detto: "Gesú vi ha detto di essere perfetti. Egli non ci avrebbe mai chiesto qualcosa che non avremmo potuto fare. Dire che è possibile peccare un pochino ogni giorno è certamente sbagliato". Qualcun altro aggiunge: "Una obbedienza ritardata è una disobbedienza. Ed ogni disobbedienza può condannarvi." Ora essi si preoccupano di qualunque cosa che possono dimenticarsi di fare, di tutte le loro imperfezioni e delle quotidiane battaglie con la carne — esi sentono sconfitti.
Recentemente hanno ricevuto un notiziario di un evangelista che avvertiva: "Nel Giorno del Giudizio, ci saranno molti cristiani che sono andati in chiesa tre volte la settimana, pregato in lingue, profetizzato, insegnato alla Scuola Domenicale e servito come diaconi — che non saranno fatti entrare in Cielo perché non hanno letto abbastanza la Bibbia e neppure pregato abbastanza. Dio è in collera con coloro che peccano ogni giorno. Egli è determinato a punirli eternamente. Non ci sono speranze per coloro che non rinunciano completamente al peccato." Adesso tutti costoro si stanno preoccupando se hanno pregato, dato e letto a sufficienza le loro Bibbie tanto da poter piacere a Dio.
Vivono in una paura costante. Gli sono state dette molte cose a proposito di questo — qualcuno afferma che "il demone della paura" si sia insinuato in loro. Altri dicono che essi sono colpevoli di una "errata confessione" — per cui sono sollecitati a "non accettare quella paura."
Gli viene detto soltanto di "confessare la vittoria" — etutto il resto andrà meglio.
La moglie dice: "Siamo diventati così miserevoli nei nostri tentativi di essere netti davanti a Dio. Ogni notte facciamo un esame di quanto svolto durante il giorno e sentiamo sempre che Dio è dispiaciuto perché noi, per un motivo od un altro, non riusciamo a comportarci bene, confessare il bene o fare il bene. Promettiamo di fare ancora meglio domani. Ma queste sono le cose che ci fanno desiderare di arrenderci e lasciar stare ogni cosa. Abbiamo perso il nostro senso della pace e della sicurezza. Questa non è la vita abbondante — questa è paura. La Croce di Gesú non significa molto piú di tutto questo?"
Cosa debbono fare? Si chiedono ora chi sia nel giusto — iCarismatici o i Battisti? La loro fede è scossa, ed hanno perso la direzione da seguire. Quale insegnante è nel giusto? Ognuno di loro ha un sacco di argomenti ed una grande quantità di Scritture per affermare il loro punto di vista. Cos'è la santità — cosa si aspetta Dio da noi? Dio ha compiuto tutto per me sulla croce — oppure debbo fare appello alla mia forza cercando la mia salvezza con timore e tremore? Che confusione!
Questa è la mia risposta: Ammettete la vostra confusione — non andate alla ricerca di risposte adatte a tutte queste domande. Non mettetevi a cercare insegnanti che possano rispondervi e darvi soluzioni. Non sapete cosa fare o dove andare? Bene! Molto bene! Ora siete pronti a farvi guidare da Dio. Ora potete dire insieme a Paolo: "poiché mi proposi di non sapere altro fra voi, fuorché Gesú Cristo e lui crocifisso." Lasciate perdere questi predicatori ed insegnanti — andate voi stessi al Signore! Guardate a Lui e gridate insieme a Giosafat: "I miei occhi sono fissi su Te!"
3. Una coppia dell'Iowa (uno stato degli U.S.A. — N.d.T.) stavano cercando di salvare il loro matrimonio. Erano sposati da quindici anni, ma gli ultimi cinque erano stati insopportabili. Entrambi avevano degli "scheletri nell'armadio" — entrambi erano colpevoli di aver preso alla leggera i loro giuramenti. Lui aveva tradito ed anche lei lo aveva fatto. Per cinque anni, avevano cercato di perdonarsi a vicenda. Ma nel loro matrimonio manca qualcosa. Si erano impegnati a darsi amore — tutti e due capivano che c'era qualcosa di sbagliato. Ma non riuscivano a comprendere cosa. Erano soli anche quando stavano insieme. Non riuscivano a comprendersi, e più ci provavano più frustrati diventavano. Quando tutto era ben rattoppato e sembrava andare bene, trascorrevano il tempo piacevolmente. Non appena qualcosa andava storto, ricominciava ad affacciarsi una rabbia silenziosa ed il risentimento. Lei piangeva fino ad addormentarsi — lui pensava di farla finita. Da un certo punto di vista erano ancora attratti l'uno dall'altra, mentre da un altro punto sembrava che tra di loro ci fosse un'allergia. Avevano cercato di discutere dei loro problemi; si erano fatti delle promesse che non erano riusciti a mantenere; avevano letto dei libri per cercarvi aiuto; erano andati in un consultorio familiare ma non erano riusciti ad approdare a nulla. Avevano raggiunto un punto dal quale non c'era piú possibilità di tornare indietro. Semplicemente non sapevano piú cosa fare o dove andare per cercare un aiuto!
Ci può essere una soluzione? Credo di si. Tutti i matrimoni — persino quelli buoni — hanno i loro periodi di prova. Ma alcuni di essi non possono essere rimessi in piedi, senza una vero miracolo. Quando due persone hanno tentato ogni cosa — quando gli si fa chiaro in mente che non c'è luogo dove andare a cercare aiuto — quando la confusione ed il panico prendono il sopravvento — questo è il momento nel quale Dio interviene. Ripeto ancora — tutto ciò che puoi fare durante una di queste crisi è imitare ciò che fece Re Giosafat. Non aver paura della tua confusione. Non sei solo quando ti senti con le spalle al muro. Dio è specializzato in "casi senza speranza". Dio prende la guida quando noi smettiamo di provare a fare tutto da soli. Questa coppia, con un matrimonio che va verso il naufragio, deve smettere di cercare aiuto che non sia il Signore. Loro debbono rimettere i loro problemi e le loro vite sul Signore e pregare: "Dio, quanto stiamo attraversando è oltre le nostre forze. Abbiamo provato e fallito. Non abbiamo piú speranze — quindi rimaniamo alla Tua presenza, aspettando solo per il Tuo aiuto. Tu, o Signore — oniente. I nostri occhi sono fissi su di te."
4. Anche tu che stai leggendo — puoi fronteggiare le crisi per le quali non sai cosa fare o dove andare per cercare aiuto! C'è una crisi finanziaria che ti sta davanti? Vivi in una situazione familiare che tormenta il tuo spirito? I tuoi figli ti hanno ferito nei sentimenti — oppure uno dei tuoi figlioli ti fa disperare? La malattia o il dolore ti conducono verso la valle della morte? Hai perso il lavoro? Il tuo futuro si mostra terrificante ed incerto? Il tuo matrimonio si trova in travaglio? Forse la morte di un tuo caro ti ha lasciato depresso, solo e vuoto? Un divorzio ti ha lasciato la sensazione di essere un fallito?
Ti senti — proprio ora — annientato? Avete provate molte vie per scansare tutto questo, ma nulla sembra aiutarvi? Continuate con tentativi sempre piú fiacchi? Siete arrivati all'estremo? Avete detto nel vostro cuore: "Non so proprio piú cosa fare!" ?
Stiamo vivendo in un tempo nel quale ogni cosa diventa instabile ed insicuro — equasi tutti stanno ferendo qualcun altro in qualche modo.
A malapena qualcuno sa cosa deve ancora fare. I nostri conduttori non hanno la piú pallida idea di cosa stia accadendo a questo mondo o all'economia. Il futuro si può solo supporre.
Il mondo degli affari è se possibile ancora piú confuso — con gli economisti che discutono insieme su quanto stia per accadere. Non c'è un solo uomo d'affari o economista nel mondo, il quale sappia per certo dove siamo diretti.
Psicologi e psichiatri sono sconcertati dalle mutevoli forze che affliggono le persone in questi tempi. Assistono alla rovina di case e matrimoni — essendo confusi come tutti noi dal perché questo stia accadendo. Le loro analisi si contraddicono l'un l'altra.
Tutto ciò confonde persino noi Cristiani. I ministri di Dio ci ammoniscono di affrontare i nostri problemi "guardando noi stessi dentro la Bibbia — per trovare le risposte". Ma la Bibbia non specifica mai che: "Questo è ciò che devi fare!". Non c'è mai una risposta diretta per un tuo specifico problema. Talvolta, a meno che lo Spirito non ti dia una speciale rivelazione, potresti essere confuso da versetti che sembrano, superficialmente, essere contraddittori. Da una parte puoi leggere: "Vendi tutto ciò che possiedi e dallo ai poveri." Dall'altra invece leggi: "Se uno non provvede ai suoi, e in primo luogo a quelli di casa sua, ha rinnegato la fede, ed è peggiore di un incredulo." Se tu hai venduto tutto e dato ogni cosa ai poveri, come potrebbe esserti rimasto qualcosa per provvedere al meglio per quelli di casa tua?
Che ci crediate o meno, anche i piú grandi santi che siano mai vissuti non hanno mai pienamente compreso la battaglia tra la carne e lo Spirito. Perché ci sono tante denominazioni? Perché c'è battaglia sulle dottrine? Perché ci sono tante dispute per il battesimo, le dottrine e la morale? Semplicemente perché gli uomini di oggi sono ancora nell'oscurità su tantissime cose. Noi dobbiamo finalmente raggiungere il luogo dove il re Giosafat era arrivato. Il nemico viene contro tutti noi. Qualcuno simula una tranquilla facciata, come se non avesse alcuna paura, nessuna domanda, nessun problema, ma sono quelli che nel loro interiore combattono le battaglie peggiori. Spesso, questi che giudicano chiunque altro e sembrano essere così santi e giusti di fronte agli altri, stanno facendo guerra contro le concupiscenze che sono radicate dentro loro stessi.
Si — tutti noi stiamo facendo del male a qualcuno! Tutti noi siamo nel bisogno! Tutti raggiungiamo una vetta di panico tale che il nostro cuore grida: "Cosa posso fare ora?"
Qualcuno crede non voglia confessare che, anch'io, ho delle battaglie. Certamente a volte sono prosciugato spiritualmente. Ogni tanto sono immerso nell'oscurità e nella confusione. Insieme a Giuseppe posso confessare: "La Parola mi sta provando!" Io non sono certamente meglio o peggio di chiunque stia leggendo questo messaggio. Billy Graham (uno tra i piú conosciuti predicatori cristiani degli Stati Uniti — N.d.T.) è nella stessa situazione. Il piú giusto tra le genti fa del male a qualcuno, suo malgrado. Io so cosa stava attraversando il re Giosafat. Vorrei essere là quando anch'io devo gridare: "Non so cosa fare — perciò io manterrò il mio sguardo fisso su Lui!" Ma non incrociare le tue braccia — sedendoti a riposare e lasciando tutto il lavoro a Dio!
Questo non significa mantenere i nostri occhi "fissi sul Signore". Noi guardiamo al Signore, non come persone che sanno cosa fare, ma come persone che non comprendono affatto quello che bisogna fare. Ma noi sappiamo che Egli è il Re che domina i problemi. Egli è il Signore di tutto, perciò sappiamo che se anche il mondo fosse spaccato in due e se ne perdessero i pezzi — Egli è la Rocca della certezza. I nostri occhi sono fissi su un Signore risorto. Se noi non sappiamo cosa fare, la nostra fede ci assicura che Lui invece lo sa.
Dietrich Bonhoeffer, il teologo tedesco, raffigura il Cristiano come qualcuno che tenta di attraversare il mare su un pezzo di ghiaccio galleggiante. Questo Cristiano non può riposare da nessuna parte, eccetto nella sua fede che Dio vede in lui. Non può neanche fermarsi a lungo in qualche luogo, altrimenti affonderebbe. Dopo aver compiuto un passo deve subito pensare al prossimo. Sotto di lui c'è l'abisso e davanti l'incertezza, ma in ogni momento di fronte a lui si trova il Signore — incrollabile e certo! Non gli è possibile vedere terra, ma nel suo cuore esiste una promessa. Così il pellegrino cristiano mantiene fissi i suoi occhi sul luogo di destinazione finale!
Io preferisco pensare che la vita sia come un viaggio nel deserto — come quello che fecero i figlioli d'Israele. E che la battaglia del re Giosafat, insieme a tutti i figlioli di Giuda, sia anche la nostra battaglia. Certamente c'è il deserto; si ci sono serpenti, pozze d'acqua asciutte, valli di terrore, armate nemiche, sabbia bollente, sete, montagne insormontabili. Ma quando i figlioli di Dio stanno fermi ad aspettare la Sua salvezza, Egli gli apparecchia una mensa nel deserto — fa piovere la manna dal cielo — distrugge le armate nemiche con la Sua sola forza — fa sgorgare acqua dalle rocce — toglie il veleno dal morso dei serpenti — guida con la colonna di fuoco e con la nuvola — gli offre latte e miele — eli conduce verso la terra promessa con mano potente e forte. E Dio li avverte di annunciare a tutte le generazioni a seguire: "Non per potenza, né per forza, ma per lo spirito mio", dice il Signore" (Zaccaria 4:6).
Un giornalista mi chiese di rispondere ad una domanda a proposito delle pressioni fatte verso la chiesa dall'IRS (Internal Revenue Service, autorità delle finanze (tasse) negli U.S.A. — N.d.T.) e di altre agenzie governative. "L'IRS non sta cercando di tassare tutti i pastori evangelici? Arriverà il giorno che il governo riuscirà a strangolare economicamente i missionari e le missioni evangeliche? Cosa farete quando vedrete applicato tutto questo?"
Risposi: "Noi stiamo per essere forzati a fare di nuovo il lavoro per il quale Gesú stesso ci ha mostrato la via. Probabilmente verrà il giorno in cui io e tutti i miei amici ministri di culto, smetteremo di fare dell'evangelismo un grande affare e torneremo ai metodi del nuovo testamento. Smetteremo di utilizzare metodi costosi e torneremo a camminare per le strade insieme ai peccatori, come Gesú faceva. Ma finché avremo i nostri occhi puntati su Gesú, nessuno potrà far sì che il Suo messaggio smetta di essere predicato".
Smettete di cercare! Smettete di guardare nella direzione sbagliata aspettando aiuto. Statevene da soli insieme a Gesú in un posto segreto; raccontategli tutto della vostra confusione. Ditegli che non avete nessun altro a cui rivolgervi. Ditegli che avete fiducia, che soltanto Lui può vedere nel vostro intimo. Potreste essere tentati di prendere la questione nelle vostre mani. Cercare di calcolare gli avvenimenti da voi stessi. Potreste meravigliarvi che Dio non stia affatto lavorando — che non ci sia segno alcuno che le cose stiano cambiando. La tua fede sarà provata fino al limite. Ma niente ancora sembra funzionare — non c'è niente da fare. Pietro riassunse tutto ciò: "Signore, da chi andremmo noi? Tu hai parole di vita eterna." (Giovanni 6:68)
"Fissando lo sguardo su Gesú, colui che crea la fede e la rende perfetta" (Ebrei 12:2)
"Volgetevi a me e siate salvati, voi tutte le estremità della terra! Poiché io sono Dio, e non ce n'è alcun altro." (Isaia 45:22)
"Ascoltatemi, voi che perseguite la giustizia, che cercate il SIGNORE! Considerate la roccia da cui foste tagliati" (Isaia 51:1)
"Quanto a me, io volgerò lo sguardo verso il SIGNORE, spererò nel Dio della mia salvezza; il mio Dio mi ascolterà." (Michea 7:7)
"Egli non temerà cattive notizie; il suo cuore è saldo, fiducioso nel SIGNORE." (Salmo 112:7)
"Chi di voi teme il SIGNORE e ascolta la voce del suo servo? Sebbene cammini nelle tenebre, privo di luce, confidi nel nome del SIGNORE e si appoggi al suo Dio!" (Isaia 50:10).