Quando sei veramente finito!
Leggendo le parole di Davide, nel Salmo 38, scopriamo che quest'uomo pio e giusto era arrivato al limite. Era depresso e scoraggiato, e la battaglia lo aveva esaurito di ogni forza. Ascoltiamo il suo pianto dirotto:
"Son curvo e abbattuto, triste vado in giro tutto il giorno ... Sono sfinito e depresso; ruggisco per il fremito del mio cuore ... Il mio cuore palpita, la mia forza mi lascia; anche la luce dei miei occhi m'è venuta meno. Ma io mi comporto come un sordo che non ode, come un muto che non apre bocca. Sono come un uomo che non ascolta, nella cui bocca non ci sono parole per replicare" (Salmo 38:6,8,10,13-14).
Mentre leggo questo Salmo, immagino Davide sprofondato nella disperazione. Forse la cosa che gli faceva più male era il fatto di non poter capire il motivo per cui, improvvisamente, fosse stato gettato così in basso. Era un uomo che cercava il Signore e spandeva giornalmente il cuore in preghiera. Onorava la parola di Dio, scrivendo salmi che innalzavano la sua gloria. Adesso, però, nella depressione, tutto ciò che sapeva fare era gridare: "Sono proprio alla fine. E non ho idea di cosa stia succedendo!"
Proprio come molti cristiani scoraggiati di oggi, Davide cercava di capire perché si sentisse così vuoto e distrutto nello spirito. Probabilmente ritornava con la mente ad ogni fallimento, ad ogni peccato e ad azione sciocca che aveva compiuto nella sua vita. Ad un certo punto deve aver pensato: "Signore, sono state forse le mie imprudenze ad abbattermi, tanto da lasciarmi senza speranza?"
Alla fine, Davide si convinse che Dio doveva averlo rigettato. Egli gridò: "O SIGNORE, non rimproverarmi nella tua ira, non punirmi nel tuo furore! Poiché le tue frecce mi hanno trafitto e la tua mano è scesa su di me. Non c'è nulla d'intatto nel mio corpo a causa della tua ira; non c'è requie per le mie ossa a causa del mio peccato. Poiché le mie iniquità sorpassano il mio capo; son come un grave carico, troppo pesante per me" (versi 1-4).
Lasciate che chiarisca che in questo salmo Davide non sta parlando solo della sua condizione personale. Sta descrivendo qualcosa che tutti coloro che amano devotamente Gesù hanno affrontato in qualche momento della loro vita. Sta parlando dell'essere oggetto di un attacco demoniaco da parte di un insistente sprinto di scoraggiamento!
Questa sorta di spirito di scoraggiamento viene direttamente dalle profondità dell'inferno. E c'è sempre un momento nel quale ogni credente consacrato è sopraffatto da questa esperienza improvvisa ed inaspettata. Nessun cristiano se la procura da sé, e non è neanche il Signore a mandarla. Un attacco di questo tipo generalmente non ha nulla a che fare con qualche peccato specifico o qualche precisa caduta del credente.
Molto semplicemente, lo spirito di scoraggiamento è l'arma più potente di Satana contro gli eletti di Dio. Nella maggior parte dei casi, cerca di convincerci che ci siamo attirati l'ira di Dio per non essere stati all'altezza delle sue regole di santità. Ma l'apostolo Paolo ci invita a non cadere preda dell'astuzia del diavolo: "...affinché non siamo raggirati da Satana; infatti non ignoriamo i suoi disegni" (2 Corinzi 2:11).
Paolo sta dicendo: "Devi vedere il tuo scoraggiamento per quello che è veramente! Un'arma del diavolo, una freccia che Satana prende dalla sua faretra e scocca contro di te per farti giungere al punto di dubitare di te stesso. Egli sa che non può tentarti ad abbandonare Gesù, e quindi ti sommerge con delle menzogne tendenziose, per farti credere che non sarai all'altezza di servire Cristo. Vuole deprimerti, fino al punto di farti gettare la spugna!"
Debolezza, tristezza, contrizione, angoscia, inquietudine, pianto, tutte queste cose piegavano lo spirito di Davide. Egli si sentiva arido e vuoto, senza direzione, come se nel corso degli anni non avesse imparato nulla: "... anche la luce dei miei occhi m'è venuta meno" (Salmo 38:10). Davide sta dicendo: "Ho perso la mia intelligenza spirituale. La visione e la rivelazione del Signore mi hanno lasciato. Non riesco più a arrivare a Dio come facevo prima!"
So con esattezza come si sentiva Davide. Ho condotto campagne evangelistiche nel corso delle quali migliaia di persone sono venute a Cristo in una volta sola. Ho aiutato moltitudini di tossicodipendenti e di alcolizzati a trovare liberazione in Gesù. La mia vita è stata colma di queste ricche benedizioni. Ma spesso, a distanza di pochi giorni da quegli avvenimenti, sono stato sommerso dallo scoraggiamento. Ho finito per pensare: "Signore, la mia vita è stata un completo fallimento. Non ho realizzato nulla per Te!"
Quella è l'opera del diabolico spirito di scoraggiamento. Nei momenti di maggiore successo spirituale, siamo vittima di tutta la potenza dell'inferno!
Questo potente spirito demoniaco spinse Davide tanto in basso da renderlo incapace di esprimersi alla presenza di Dio. Egli disse. "Ma io mi comporto come un sordo che non ode, come un muto che non apre bocca. Sono come un uomo che non ascolta, nella cui bocca non ci sono parole per replicare" (versi 13 e 14).
L'espressione ebraica per questa ultima frase indica "un uomo a cui non è rimasta più alcuna risposta e nessun argomento". Davide diceva: "Signore, mi sento troppo giù e scoraggiato, anche solo per alzare le mani verso di te. Non riesco a pregare, perché sono troppo confuso per parlare. Sono arido e vuoto. Non ho nulla da dire".
La prova di Davide non era qualcosa di speciale. Ho letto molte biografie di uomini e donne devoti, che il Signore ha usato potentemente, e ciascuno di loro ha dovuto combattere con questo genere di scoraggiamento paralizzante.
Il grande predicatore inglese C.H. Spurgeon con i suoi potenti sermoni condusse a Cristo moltitudini di persone. Tuttavia egli soffrì terribili periodi di malinconia. Spesso sentiva di non aver realizzato nulla in tutta la sua vita. Una volta si lamentò: "Ho il cuore più nero di tutta la Gran Bretagna". Andava spesso in giardino, alzava le mani verso Dio, e gridava: "Signore, non ti ho mai desiderato tanto, eppure il mio spirito non è mai stato così depresso. Perché succede tutto questo?"
Davide diede voce al grido universale dell'anima giusta in preda ad un attacco di scoraggiamento: "Perché io sto per cadere, il mio dolore è sempre davanti a me" (verso 17). In ebraico, il termine usato è proprio "cadere". Davide stava dicendo a Dio: "Non potrò farcela, Signore. Sono proprio all'estremo; sto per cadere!"
Possiamo dire quanto vogliamo a Dio riguardo i nostri sentimenti di fallimento. Gli possiamo dire quanto siamo disperati per i nostri peccati e per i nostri sciocchi errori. Ma non dobbiamo mai permetterci di pensare che Egli ci abbia abbandonato. Questa è un'accusa grave, ed il nostro Signore non la prenderà alla leggera. Nei Numeri, vediamo la sua reazione immediata a questo tipo di accusa:
"Poi gli Israeliti partirono dal monte Or, andarono verso il mar Rosso per fare il giro del paese di Edom; durante il viaggio il popolo si perse d'animo. Il popolo parlò contro Dio e contro Mosè, e disse: Perché ci avete fatti salire fuori d'Egitto per farci morire in questo deserto? Poiché qui non c'è né pane né acqua, e siamo nauseati di questo cibo tanto leggero. Allora il SIGNORE mandò tra il popolo dei serpenti velenosi i quali mordevano la gente, e gran numero d'Israeliti morirono" (Numeri 21:4-6).
Quando la Bibbia mi dice che il mio amorevole Padre celeste mandò terribili rettili contro il suo popolo, e che essi morivano per il morso dei serpenti, non posso ignorare un messaggio molto chiaro: Dio non permetterà un tale genere di incredulità in mezzo ai suoi eletti! Dopo tutto quello che il nostro prezioso Signore ha fatto per noi, la peggiore accusa che possiamo rivolgergli è quella di dire che ci abbia dimenticato. Dobbiamo guardarci da questo tipo di incredulità, specialmente nei momenti difficili.
Davide è l'esempio di uno che conservò la fede. Anche quando si trovava al livello più basso, non permetteva a se stesso di sprofondare nell'incredulità. Egli gridava: "In te spero, o SIGNORE; tu risponderai, o Signore, Dio mio!" (Salmo 38:15).
Se ti trovi a sopportare l'attacco di uno spirito diabolico di scoraggiamento, ti suggerisco queste tre cose:
Non cercare di sfuggire all'attacco con le tue forze. Tu non sei di nessun ostacolo allo spirito demoniaco che hai di fronte. La battaglia è di gran lunga fuori dalla portata delle tue capacità umane e delle tue forze fisiche. Non puoi parlarne con qualche amico, o cercare di venirne fuori tramite libri, convegni o consiglieri. La lotta è nel mondo dello spirito, e deve essere combattuta nello spirito.
Nel suo momento di scoraggiamento, Davide non riusciva neanche a capire il motivo per cui fosse così abbattuto. Egli domandava: "Perché ti abbatti, anima mia? Perché ti agiti in me?" (Salmo 42:5). Tuttavia, le sue domande non erano dubbi riguardo a Dio. Infatti, Davide inizia il salmo esprimendo la sua profonda sete del Signore: "Come la cerva desidera i corsi d'acqua, così l'anima mia anela a te, o Dio. L'anima mia è assetata di Dio, del Dio vivente; quando verrò e comparirò in presenza di Dio?" (versi 1-2).
Nell'abbattimento, Davide implorava una rivelazione del Signore. Egli diceva: "Dio, non c'è mai stato un momento in cui ti ho amato più di adesso. Ho sete di te, come il cervo dell'acqua. E allora, perché sono così abbattuto? Perché sto provando questo scoraggiamento che mi sommerge?"
Naturalmente, a volte era a motivo del suo peccato che Davide provava disperazione e depressione. Quando fece il censimento dei suoi uomini di guerra, cosa che era contro la legge di Dio, egli dovette sopportare il castigo del suo orgoglio. E dovette soffrire il dolore della verga di Dio quando commise adulterio con Bathseba e macchinò la morte del marito di lei. Il suo cuore fu rotto per il dispiacere di avere attirato un giudizio sulla sua casa, a motivo di quei peccati.
Allo stesso modo, oggi, molti credenti sono scoraggiati a motivo dei loro peccati. Alcuni sono depressi perché lo Spirito Santo avrebbe voluto guidarli alla vittoria, mentre essi hanno resistito. Hanno scelto le vie della carne, e ciò porta sempre alla sofferenza ed allo scoraggiamento.
Tuttavia, qui mi rivolgo ai credenti pentiti, a coloro che cercano Dio con tutto il loro cuore. Questi servitori fedeli sono attanagliati da un altro genere di scoraggiamento. Esso arriva improvvisamente, senza un punto d'origine, senza una ragione apparente. E li lascia completamente attoniti.
Se ciò è vero per te, puoi essere assolutamente sicuro di essere vittima di un attacco. Satana ha mandato una nube di scoraggiamento per avvilupparti. Lui ha le sue ragioni per farlo!
Vedi, lo scoraggiamento è lo strumento più devastante del diavolo nei suoi attacchi contro i santi affamati dello Spirito. Per secoli, è stata l'arma preferita del nemico contro gli eletti di Dio. Dal giorno in cui hai cominciato a fare sul serio riguardo alle cose di Dio, quando ti sei determinato col cuore di conoscere Cristo nella sua pienezza, Satana ha cercato di scoraggiarti. Ha visto che ogni giorno ti sei spinto sempre più nella parola di Dio. Ti ha visto cambiare, crescere, superare ogni mondanità. Così, ha fatto di te un obiettivo per i suoi attacchi più pesanti. E farai meglio a credere che quegli attacchi verranno!
In questo momento, è possibile che tu sia in grado di lodare Dio a voce alta, in chiesa, dicendo: "Questo è il più grande giorno di gioia che io abbia mai avuto!" Ma sta attento a cosa succederà domani. Satana utilizzerà la sua arma più potente, lo scoraggiamento, per cercare di abbatterti.
Ma quando arriva l'attacco, non credere che sia qualcosa di insolito. Dio permette che tutti i suoi santi siano duramente provati. Pietro scrive: "Carissimi, non vi stupite per l'incendio che divampa in mezzo a voi per provarvi, come se vi accadesse qualcosa di strano" (1 Pietro 4:12). Lo scoraggiamento è la prova che il popolo di Dio ha sempre dovuto sopportare, da secoli!
Quando sei attaccato dallo spirito dello scoraggiamento, non ti senti di pregare. Tuttavia, devi assolutamente andare nel tuo luogo segreto per stare alla presenza di Gesù. Non occorre che tu stesso ti sforzi di pregare per chiedere di essere tratto fuori dalla disperazione. Questo è il momento in cui lo Spirito di Dio deve operare in te. Tirarti fuori dal fosso è compito suo.
Quando vai al Signore, sii onesto con lui. Digli quanto ti senti debole e senza aiuto. Lascia che lui lo sappia: "Gesù, sono arido. Non mi è rimasta più alcuna forza. Se mai potrò uscire fuori da questa depressione, potrà essere solo perché Tu lo avrai permesso".
In tempi così tristi, il Signore è molto paziente verso di noi. Egli non si aspetta che esercitiamo uno sforzo di preghiera intensa e fervida. Conosce la nostra situazione e simpatizza con noi. Perciò rimani semplicemente seduto alla Sua presenza ed abbi fiducia che lo Spirito farà in te esattamente ciò che è stato mandato a fare. Non importa quanto tu sia abbattuto. Egli non ti abbandonerà mai!
Noi abbiamo la convinzione che ogni volta che veniamo meno nel Signore, lo Spirito Santo se ne voli via come un uccello. Alcuni teologi puritani insegnavano così. Essi credevano che lo Spirito di Dio abbandonasse i cristiani per un certo tempo, quando era rattristato con loro.
Non potrei mai comprendere o accettare questo insegnamento. Come potrebbe lo Spirito Santo abbandonarmi proprio nel momento in cui ne ho più bisogno? Come potrebbe essere il mio Consolatore, se mi lasciasse tutte le volte che sbaglio e cado nello scoraggiamento? Ciò non produrrebbe certamente alcuna consolazione. In pratica, sarei lasciato in potere di Satana!
Allo stesso modo, se lo Spirito Santo è colui che santifica la mia anima, come potrebbe svolgere questo compito, se vola via dalla mia vita tutte le volte che sbaglio? Come potrei vedere il mio peccato, senza la presenza dello Spirito, che me ne convincesse? Come potrei imparare il modo di cambiare se egli non fosse lì per guidarmi e dirigermi?
Gesù ci promise: "Io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro consolatore, perché stia con voi per sempre, ... non vi lascerò orfani; tornerò da voi" (Giovanni 14:16,18).
Quando il potente spirito diabolico dello scoraggiamento si installa nella tua vita, potresti essere talmente distrutto da non riuscire neppure a sussurrare una preghiera. Ma anche se non riesci ad esprimere neppure una parola, puoi parlare a Gesù nel tuo spirito. Semplicemente, digli piano: "Signore, aiutami. Questo attacco è troppo forte per me. Non posso fare altro che stare qui, in fede. Mi affido al tuo Spirito, perché me ne tiri fuori".
"Il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto" (Giovanni 14:26)
Ricordo che, in un certo momento della mia vita, ho sperimentato un attacco di scoraggiamento particolarmente pesante. Quando avvenne ero vicino a Gesù esattamente come in qualsiasi altro periodo. Ero assiduo nella mia vita di preghiera, spandevo giornalmente il cuore davanti al Signore. Dedicavo ore allo studio della sua parola, divorando sia il Vecchio che il Nuovo Testamento. Godevo una dolce comunione col Signore e vedevo esaudite molte preghiere. Per quanto ne potessi sapere, ero nella perfetta volontà di Dio, e facevo tutto quello che egli mi diceva.
Ma una mattina, mentre stavo preparando un sermone per la settimana successiva, qualcosa mi colpì. Fui preso da un'intensa disperazione. Venne senza un'origine precisa, buttandomi giù in maniera molto pesante. Tutto successe senza alcun motivo apparente.
A dispetto di quanto mi sforzassi, non riuscivo a liberarmene. Sedendo al mio tavolo con la Bibbia aperta, cercai di continuare a lavorare sul sermone. Ma non riuscivo ad andare da nessuna parte. Improvvisamente fui bombardato da dubbi circa le mie capacità di mettere insieme un vero messaggio da parte del Signore. La mente fu inondata da pensieri terribili, che mi suggerivano: "Tu non capisci le scritture di Paolo. Non hai capito i concetti di 'vecchio uomo' ed 'uomo nuovo'. Non capisci che vuol dire 'morire al peccato', mentre ancora il peccato continua ad esistere. Come puoi avere l'ardire di predicare la santa parola di Dio?"
Rimasi seduto per tre ore, deciso a tirare fuori un messaggio. Ma non venne proprio nulla. A metà mattinata, tutte le parole scritte sulle pagine della Bibbia sembravano rimescolarsi alla rinfusa. Avevo la mente confusa e lo spirito era chiuso, incapace di sentire alcunché da parte del Signore.
Sprofondai ancora più in basso, nella disperazione, pensando: "Sono completamente ignorante della parola di Dio. Eppure contino a sfornare sermoni e sermoni, una settimana dopo l'altra. In realtà, non sono utile a nessuno. Dopo tutti questi anni, non riesco ancora a capire la Bibbia. La mia luce è andata via!"
Ero persuaso di non avere nulla da dare alla gente della nostra chiesa. Così chiusi la Bibbia e mi allontanai dallo studio.
Mentre andavo in giro per casa, il mio scoraggiamento non faceva che crescere. Cercai di capire da cosa fosse originato, ma non trovavo nessun indizio. Non avevo problemi finanziari. Non avevo crisi familiari. Fisicamente, stavo benissimo. Non sapevo di aver commesso qualche peccato. Non c'era una sola ragione per la quale dovessi sentirmi come in effetti mi sentivo.
Alla fine, andai nella mia stanza di preghiera e sedetti sul pavimento. Non potevo trovare neppure una parola da dire al Signore. Invece, gridai nel mio spirito: "Signore, non so che fare. Mi sento così giù da non riuscire neanche ad entrare in comunione con te. Però, so di non averti mai amato più di adesso. Perché mi sta succedendo questo? Per favore, Dio, aiutami".
Quando il diavolo viene col suo spirito di scoraggiamento, ti bombarda con una bugia dietro l'altra. Ti dice menzogne sul tuo matrimonio e sulla famiglia, sulle tue amicizie, sulla tua chiamata e sul tuo cammino col Signore. Poi comincia a richiamarti alla mente ogni peccato, ogni fallimento e ogni stupidaggine tu abbia mai potuto commettere. Quando ha finito, stai gridando: "O Dio, non ce la farò mai!"
Proprio questo è quello che il diavolo fece con me. In preghiera, sopportai per circa mezz'ora il suo bombardamento di bugie infernali. Fu proprio allora che la voce di Dio, dolce e soave, irruppe nel mio spirito. Egli mi disse parole piene di amore e di compassione: "David, tu sei molto amato. Non ti preoccupare, la mia mano è su di te. Stai subendo un duro attacco, ma non devi avere paura. Non hai necessità di avere alcuna forza per questa battaglia. Io ho tutto quello di cui hai bisogno".
In circostanze di questo tipo, la prima cosa che lo Spirito Santo fa è quella di richiamarti alla memoria tutte le preziose promesse di Gesù. Fece così anche con me. Inondò la mia anima con dozzine di promesse tratte dalla parola di Dio e che io conoscevo. E mi rassicurò: "La tua vita non è finita. Tu non lo sai, ma in effetti non hai ancora cominciato. Il meglio deve ancora venire."
Dentro di me, lo spirito si risollevò. Mentre mi rialzavo in piedi, pensai: "Perché avevo dato così tanta importanza a questo scoraggiamento? Non viene dal Signore!"
Quella è l'opera dello Spirito Santo. Mette a tacere le bugie del nemico e porta incoraggiamento dall'alto!
Moltitudini di cristiani entrano giornalmente nella presenza di Dio aspettandosi di essere rimproverati. Come deve esserne dispiaciuto, il Signore! Quando andiamo in preghiera, dovremmo prepararci ad ascoltare una buona parola da parte del nostro amorevole Padre. Tuttavia, molti cristiani raramente si trovano in questa attitudine. Per anni ho vissuto così. Tutte le volte che andavo nel mio angolo di preghiera, mi aspettavo di sentire rimproveri da parte del Signore. Grazie a Dio che mi ha insegnato un sistema migliore.
D'altra parte, ci sono intere denominazioni che evitano qualsiasi accenno al divino rimprovero. Dicono poco riguardo al peccato, perché vogliono predicare solo cose positive, che non urtino. Così, ignorano tutti i rimproveri toccanti e portatori di vita, espressi sia da Cristo che dagli scrittori del Nuovo Testamento. Tali chiese pretendono di predicare un messaggio di amore, di perdono e di grazia. Ma purtroppo, usano male la grazia di Dio, trasformandola nel permesso di peccare.
So che non sto scrivendo questo messaggio per questo tipo di persone. Sto parlando piuttosto a quei cristiani vittoriosi che, evitando il peccato, mostrano il loro amore per il Signore. Parlo con quelli che gioiscono dell'intimità con Cristo, perché sono sempre affamati ed assetati di lui. Se queste parole ti si addicono, e ti senti abbattuto e depresso, sappi, per favore, che tutto questo non sta succedendo perché sei diventato accondiscendente col peccato. Succede perché sei attaccato, a motivo del tuo amore per Gesù.
Rassicurati: tutti quelli che aspettano il Signore riceveranno le sue gloriose promesse:
"Mai si era udito, mai orecchio aveva sentito dire, mai occhio aveva visto che un altro dio, all'infuori di te, agisse in favore di chi spera in lui" (Isaia 64:4)
"Ma com'è scritto: Le cose che occhio non vide, e che orecchio non udì, e che mai salirono nel cuore dell'uomo, sono quelle che Dio ha preparate per coloro che lo amano. A noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito, perché lo Spirito scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio" (1 Corinzi 2:9-10).
Guardiamo più da vicino due frasi dal passo di 1 Corinzi:
1. "le cose ... che Dio ha preparate per coloro che lo amano" (verso 9). Satana può attaccarti, sommergerti di bugie e di parole scoraggianti. Ma se tu, semplicemente, aspetti il Signore, lo Spirito verrà a te nel bel mezzo dell'attacco e ti condurrà fuori da tutte le bugie del diavolo. Come? Egli ti darà una rivelazione di tutte le cose buone che Dio ha preparato per te che Lo ami!
Il nostro Signore ha un piano meraviglioso per ogni figlio che lo ama. Nessun attacco satanico contro i suoi figlioli può modificare, anche di poco, quei piani. Dio conosce i dispiaceri, le lotte ed i dolori che oggi potremmo trovarci ad affrontare. Ma lui conosce anche le cose gloriose che ha preparato per noi. Conosce la rivelazione che riceveremo, il senso di utilità di cui godremo, i frutti che vedremo, la gioia e la pace che possederemo. Egli ha una "buona parola" per tutti quelli che lo amano!
2. "A noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito ..." (verso 10). Il Signore desidera mostrarci la sua "buona parola" intorno a ciò che egli ha preparato per noi. Il suo Spirito è il messaggero che reca quella buona parola. Lo Spirito Santo darà delle ali al nostro spirito abbattuto, con la rivelazione di Dio per noi, e noi, come aquile, voleremo via dalla trappola di Satana!
Ascoltiamo queste meravigliose parole, da parte di Isaia:
"Non lo sai tu? Non l'hai mai udito? Il SIGNORE è Dio eterno, il creatore degli estremi confini della terra; egli non si affatica e non si stanca; la sua intelligenza è imperscrutabile. Egli dà forza allo stanco e accresce il vigore a colui che è spossato. I giovani si affaticano e si stancano; i più forti vacillano e cadono; ma quelli che sperano nel SIGNORE acquistano nuove forze, si alzano a volo come aquile, corrono e non si stancano, camminano e non si affaticano" (Isaia 40:28-31).
Questa è la parte dello Spirito Santo: il nostro incoraggiamento. La nostra parte consiste solamente nell'affidarci a Lui, perché egli possa adempiere le cose per cui il Padre lo ha mandato.
Vai proprio adesso, nel tuo angolo segreto, anche nella tua situazione di scoraggiamento, ed acquetati davanti al Signore. Anche se non hai neppure la forza di parlare, puoi metterti in contatto con lui, in spirito. Digli questa preghiera:
"Signore, so che il tuo Spirito abita in me. So che tu lo hai mandato per confortarmi, rafforzarmi, e rivelarmi il pensiero di Cristo. Così, Spirito Santo, mi volgo verso di te, proprio adesso, con fede semplice come quella di un fanciullo. Dì al mio cuore le tue parole di conforto. Non mi è rimasta più alcuna forza. Dovrai essere tu, a rialzarmi e condurmi."
Lo Spirito di Cristo non ti deluderà. Egli ti mostrerà le cose buone che Dio ha preparato per te. Però, tu devi avere il coraggio di credere che egli ti parlerà.
Tu non verrai meno. Verrai fuori dalla prova ancora più vittorioso, perché la tua fede sarà stata provata ed esaminata come l'oro. E vedrai come il Signore adempirà ognuna delle promesse che ti ha fatto!