Quanto sei paziente?
Recentemente il Signore mi ha aperto gli occhi su una verità incredibile circa la pazienza - qualcosa che non avevo mai visto prima. Appare nella spiegazione di Gesù della parabola del seme:
"Or questo è il significato della parabola: il seme è la parola di Dio. Quelli lungo la strada sono coloro che ascoltano, ma poi viene il diavolo e porta via la parola dal loro cuore, affinché non credano e non siano salvati.
Quelli sulla roccia sono coloro i quali, quando ascoltano la parola, la ricevono con gioia; ma costoro non hanno radice, credono per un certo tempo ma, quando viene la prova, si tirano indietro.
Quello che è caduto tra le spine sono coloro che ascoltano, ma se ne vanno e restano soffocati dalle preoccupazioni, dalle ricchezze e dai piaceri della vita, e non arrivano a maturità.
E quello che è caduto in un buon terreno sono coloro i quali, dopo aver udito la parola, la ritengono in un cuore onesto e buono, e portano frutto con perseveranza. (Luca 8:11-15).
Questa parabola è tutta sulla pazienza (la parola perseveranza è appunto la traduzione dal greco di hupomone che significa pazienza continuata, pazienza nell'attesa, costanza - N.d.R.)! Non intendo pazienza verso la gente - ma pazienza verso Dio. Gesù sta parlando qui della pazienza nel nostro cammino con Dio, pazienza nel fare la Sua opera, pazienza nella Sua opera in noi.
Credo che una volta che capite che cosa sta dicendo Dio qui, capirete meglio perché molti cristiani recedono e si deviano. E capirete meglio anche l'opera che il Signore sta facendo nei vostri cuori!
Il "buon terreno" che Gesù cita indica coloro i quali hanno udito la Parola e hanno effettivamente portato frutto "con pazienza". Anche gli altri ascoltatori hanno portato una misura di frutti - ma solo per un certo tempo. Perché? È perché sono stati impazienti con il Signore e la Sua opera nelle loro vite - e si sono deviati!
Prego affinché, mentre analizziamo questa parabola, vediate questi ascoltatori in una luce completamente nuova. Credo che ci sia una nuova parola qui per voi da parte del Signore.
"quelli lungo la strada sono coloro che ascoltano..." (verso 12).
Questo ascoltatore aveva la Parola piantata nel suo cuore. E l'ascoltava come qualsiasi altro ascoltatore interessato: sedeva, ascoltava e non se ne andava. Non era uno schernitore - aveva rispetto per la Parola.
Eppure Gesù dice "...poi viene il diavolo e porta via la parola dal loro cuore, affinché non credano e non siano salvati" (verso 12).
Ora, ho sempre avuto un brutto momento con questo verso. Devo credere che posso predicare ad una comunità, scacciare le forze dell'inferno, ingiungere al diavolo di andarsene - e nonostante ciò Satana può entrare in maniera promiscua e derubare una persona della Parola che ha appena sentito? Può il nemico pendere sul credente, aspettare che la Parola cada nel cuore di quella persona e poi raccoglierla liberamente?
Questo mi sembra gettare la Parola di Dio dritto dritto nella bocca del diavolo! Non riesco proprio ad accettarlo. Credo invece, che dovremmo chiederci: Questo ascoltatore sulla strada, è semplicemente innocente come un fanciullo ansioso di ascoltare la Parola? È vero che, senza colpa dell'ascoltatore, il diavolo può spazzare via tutto, derubarlo della Parola predicata e accecarlo spiritualmente così che egli non si converta al Signore?
No - mai! Noi non serviamo un Dio che è così! E questo non è l'Evangelo che predichiamo. Dobbiamo comprendere che Gesù sta dicendo qualcosa di molto più profondo qui.
Vedete, l'ascoltatore sulla via ha un cuore che è "calpestato, pigiato": "Il seminatore uscì a seminare la sua semenza; e, mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada: fu calpestato e gli uccelli del cielo lo mangiarono“ (verso 5).
Ecco il punto! Gesù sta descrivendo che tipo di cuore ha l'ascoltatore sulla strada. E la frase che qui usa è "calpestato". In altre parole questa persona ha ascoltato "spesso". In effetti è un "ascoltatore professionista" - un esperto di ciò. Il suo cuore è stato calpestato, reso duro come una strada ben battuta da anni di ascolto senza mai aver prestato attenzione!
L'ascoltatore lungo la strada è descritto in Isaia 5. Il profeta dice a Israele come Dio li getterà in una vigna calpestata - perché aveva udito tante riprensioni e le avevano rigettate tutte:
"Ebbene, ora vi farò conoscere ciò che sto per fare alla mia vigna: le toglierò la siepe e vi pascoleranno le bestie; abbatterò il suo muro di cinta e sarà calpestata. Ne farò un deserto...“ (Isaia 5:5-6).
Gesù cita il medesimo brano per introdurre la parabola del seme: "...A voi è dato di conoscere i misteri del regno di Dio; ma agli altri se ne parla in parabole, affinché vedendo non vedano, e udendo non comprendano" (Luca 8:10). Vedete, Dio aveva istruito Isaia: "...Va', e di' a questo popolo: Ascoltate, sì, ma senza capire; guardate, sì, ma senza discernere! Rendi insensibile il cuore di questo popolo, rendigli duri gli orecchi, e chiudigli gli occhi, in modo che non veda con i suoi occhi, non oda con i suoi orecchi, non intenda con il cuore, non si converta e non sia guarito!“ (Isaia 6:9-10).
Ciò che Isaia descrive è la condizione dell'ascoltatore lungo la via!
Luca usa una parola greca per calpestato che significa "rigetto con disprezzo: un'attitudine di superiorità." L'ascoltatore lungo la via è stato riprovato così spesso e per così lungo tempo che ora sorride scioccamente al Vangelo. Vi ride - lo schernisce! Niente più lo tocca.
Penso ad un giovane ebreo che venne alla Chiesa di Times Square durante i primi due anni qui. Era senza casa e la comunità lo adottò. Quasi tutti condivisero il vangelo con lui. Gente amorevole gli davano del denaro e lo portavano fuori a pranzo. Gesù Cristo era stato veramente reso semplice per lui.
Il giovane venne all'altare almeno due volte. Entrambe le volte lo vidi stare lì con le braccia incrociate - e aveva un diabolico ghigno in faccia! Guardavo sulle balconate e lo vedevo dormire durante i sermoni. Pregai perché almeno un messaggio facesse breccia nel suo cuore calpestato.
Non è mai successo! Anzi poi è diventato così vile, un elemento di disturbo e così arrogante che abbiamo dovuto bandirlo dalla chiesa. Era diventato ostile - un uomo con il cuore calpestato. Nessuno in New York ha ascoltato così tanto l'Evangelo. Nessuno ha ricevuto così tanto amore. Per nessuno si è mai pregato così tanto. Ma egli aveva indurito il suo cuore e si era tappato le orecchie!
Miei cari, ecco quando il nemico arriva - quando il cuore è indurito! Satana spazza via e ruba il seme che è stato sparso prima ancora che ci sia una minima possibilità che il terreno si apra. Il diavolo non ha accesso promiscuo a nessun cuore che ascolta l'evangelo. Per niente! Piuttosto ruba da coloro che sono stati riprovati - e che nonostante ciò si beffano della Parola di Dio!
Questo ascoltatore lungo la via è il più impaziente tra tutti. Non ne vuole sapere di affrontare i suoi problemi. Piuttosto li affoga nei piaceri - alcool, sesso, droga, tutto - per calmare il suo terribile senso di colpa!
Tu gli parli del paradiso che avremo un giorno - ma lui lo vuole adesso! Vuole solo le cose belle - niente problemi, niente sacrifici, niente gavetta. "prendere la propria croce? Provare sofferenze? Far morire la propria volontà? Aspettare Dio per sempre che ti modelli il carattere? Devi essere pazzo!"
Infatti, una moltitudine di americano hanno una gran fretta di prosperare - "di avere le loro cose" quando l'avere è positivo. Questo è ciò che ha motivato Ivan Boesky, Michael Milken, e tanti altri amanti del denaro di Wall Street. Pensavano che l'economia stesse collassando, così cercarono di farsi velocemente una fortuna che potessero nascondere in un conto svizzero.
Com'è triste che questo spirito stia strisciando nella chiesa! Molti cristiani non hanno pazienza di essere provati. Non hanno tempo di aspettare Dio, di recare frutto con pazienza come Gesù ha descritto. Anzi vogliono uno stile di vita pieno di benedizioni e prosperità, senza guai, senza attesa, senza preparazione, senza riprensioni. E purtroppo hanno insegnanti e vangeli che li sostengono!
Questi credenti odiano qualsiasi sermone sull'ubbidienza, sulla separazione dal mondo, sulla santità, sul pentimento. Lo chiamano "il sermone del giorno del giudizio". Perché così tanta resistenza, tanto aggressività? È perché sono calpestati dalla fretta di "avere tutto e subito!" Vogliono essere intrattenuti, benedetti - venire in chiesa e sentirsi felici e andarsene nella stessa condizione in cui sono venuti. Non vogliono che lo Spirito Santo li compunga, che scavi profondamente per compiere il lento lavoro della fede. Piuttosto se ne vanno in un circo carismatico!
"...quando ascoltano la parola, la ricevono con gioia; ma costoro non hanno radice, credono per un certo tempo ma, quando viene la prova, si tirano indietro“ (Luca 8:13).
Questi uditori hanno l'aspetto dei migliori convertiti che abbiate mai visto. Sono felici, pieni di gioia, vibranti. Loro provano l'opera di Cristo nelle loro vite. E la loro è una conversione vera. Vogliono andare avanti con il Signore - convinti dalla Parola, pentiti, viventi nella sua gioia.
Eppure io chiedo ad ogni nuovo convertito che sta leggendo questo messaggio proprio ora di prestare molta attenzione: Se recedi dal Signore è perché appartieni a questa categoria - un "uditore senza radici"!
Sei stato salvato, riempito della pace di Dio e stai lodando il Signore. Canti, adori, hai gioia. Ma rimane ancora un problema: stai combattendo contro una potente tentazione! È come un serpente, avvolto e sibilante, pronto a colpirti con il suo veleno.
Tu odi questo peccato assillante che una volta controllava la tua vita. E ora sei in ginocchio, che piangi: "Oh Gesù, liberami! Non voglio che questa vecchia avidità mi ossessioni. Voglio essere libero, pulito. Aiutami - mi possiede il cuore!"
Gesù dice che gli uditori senza radici " ... quando viene la prova, si tirano indietro“ (verso 13). Questo non significa che la tentazione sia così opprimente che li spazza via . Non significa che retrocedono perché hanno uno schiacciante desiderio sessuale, o di droga, una sete d'alcool. No - ha a che fare con l'essere impazienti per l'opera di Dio.
Se guardi indietro al momento in cui hai fallito con Dio o sei caduto, che cosa avresti detto che fosse successo? Sei impazzito per il fatto che Dio non ha risposto alle tue preghiere! Non hai creduto che Egli avrebbe onorato la Sua Parola liberandoti. E nel momento della tentazione, sei caduto perché sei stato impaziente per la Sua opera in te!
Una donna nella nostra chiesa ha una sorella che è scaduta dalla grazia di Dio ed è ritornata alla droga. Questa donna, che è tornata indietro, è tormentata dal suo vizio. Eppure si comporta ancora come un'evangelica che dice ai convertiti che combattono impazientemente: "State in chiesa - state con il Signore! Guarda che cosa mi è successo. È così difficile tornare indietro!"
Sono sicuro che se vi sedete accanto a lei, vi direbbe: "ho pregato, ma sono stata sopraffatta. Il pastore mi ha detto che Gesù è il mio salvatore - che Egli mi avrebbe tenuto lontano dalla forza del peccato. Ho gridato, ho pregato. Ho pianto. Ma niente è successo!". Miei cari , il suo peccato è stata l'impazienza!
Oh, che grida agonizzanti l'uditore senza radici manda al momento della tentazione: "Signore liberami! Togli da me i miei desideri, i miei vecchi peccati. Quando mi libererai, così non temerò più?" Eppure, quando l'uditore senza radici è nella tentazione, cade - perché non è abbastanza paziente da mettere radici!
Vedete non è sufficiente pentirsi - dire semplicemente "si" al Signore. Dovete mettere radici nel Signore - e questo comporta pazienza. Non puoi semplicemente gettare un seme nella terra, stare lì e comandare: "radici, crescete!" No - è un processo naturale che vuole del tempo. È un'opera divina!
Eppure, da credente giovane, ti sei sorpreso ogni qualvolta sei caduto! Ti sei subito condannato. E poi hai ripetuto gli errori, hai detto a te stesso che era inutile provare. Poi il diavolo ti ha sussurrato: Non sei bravo - sei troppo debole. Non puoi farcela. È meglio che molli tutto!"
Ma ti sei dimenticato che Dio giudica con grandi compassioni! Egli sa che tu non avevi avuto tempo di mettere radici. E questa è la vera ragione per la quale sei caduto: Non hai avuto tempo per mettere radici!
Questa potrebbe suonare come una scusa, ma non lo è. È una valida spiegazione di quello che succede nel nostro cammino con il Signore. E la risposta a tutto è: Torna indietro! Prega, scava. Chiedi al Signore radici. E chiediGli pazienza finché arrivano!
Ma voi chiederete, e che cosa ne dici dei cristiani maturi che una volta avevano radici - gente che era fondata in Cristo, e nonostante ciò sono caduti nel peccato? Sai , quei cristiani che sono stati salvati per anni, che sembrava avessero radici profonde - ma che hanno fatto una terribile caduta!
La Bibbia dice: "...la sua radice è secca; essi non faranno più frutto..." (Osea 9:16). Questi credenti non sono stati attaccati a Gesù! Avevano radici per un po' di tempo - ma si sono allontanati e quelle radici si sono seccate. I venti delle false dottrine le hanno spazzate via, perché hanno permesso alle loro radici di seccare!
Dio sa che la nostra impazienza è completamente distruttiva. Considerate l'impazienza di Israele:
Mosè andò sulla montagna e Dio lo trattenne lì. E così, che cosa è successo a valle? Il popolo perse la pazienza! Dopo quaranta giorni, si levarono per giocare, danzare e gozzovigliare in un'orgia da beoni. Alla fine, fusero i loro gioielli e costruirono un vitello d'oro da adorare!
Mi immagino gli israeliti dire: "Dov'è Mosè? Dov'è il nostro Dio, il nostro aiuto? Che razza di salvezza è questa? Dio ci ha abbandonati! Ci ha salvati solo per farci vagare per questo orribile deserto. Adesso faremo di testa nostra!"
Invece in quel momento Mosè stava ritornando dalla montagna, con la Parola di Dio nelle mani! Infatti Dio è sempre puntuale - sempre dietro alle porte!
Considerate quello che è successo a Saul. Samuele aveva detto a Saul di aspettarlo a Ghilgal prima di combattere i Filistei. Lo aveva avvertito di non inoltrarsi nella battaglia prima che egli fosse arrivato e avesse potuto offrire un sacrificio al Signore. Samuele disse: "potrebbero occorrermi sei, sette, otto giorni; ma ci sarò!"
Così Saul radunò Israele a Ghilgal. Ma dopo cinque giorni, gli Israeliti divennero impazienti. L'esercito filisteo aveva iniziato a radunarsi e a costruire trincee - e la gente di Saul iniziò a scappare a destra e a sinistra! Presto il re rimase solo con una manciata di soldati. Alla fine, al settimo giorno, divenne molto impaziente: "dov'è questo profeta? Dov'è l'offerta di fuoco? Ne abbiamo bisogno ora!"
Quello che Saul non sapeva era che Dio aveva trattenuto Samuele - perché voleva vedere quello che c'era nel cuore di Saul! Dio voleva sapere se egli avrebbe potuto tenere salda la fede mentre tutto sembrava perduto - se avrebbe detto: "morirò credendo in Dio se devo. Voglio fidarmi della Sua Parola!"
Invece Saul prese l'affare nelle sue mani. Disse: "portatemi l'agnello!" e lo espose e l'offrì egli stesso (che era contro la legge di Israele). Poi improvvisamente le Scritture dicono: "...Aveva appena finito di offrire l'olocausto, che arrivò Samuele...“ (1. Samuele 13:10).
Ecco la risposta di Saul, la sua salvezza. Me egli aveva già agito nell'impazienza! Non aveva il desiderio di rimettere il suo futuro nella Parola di Dio. La risposta era stata alla porta per tutto il tempo, ma egli aveva perso tutto!
Forse questo è vero anche per te: la tua liberazione era alle porte. Ma hai mancato perché non sei stato capace di aspettare un altro po'. Ti sei perso d'animo - hai ceduto troppo presto!
Davide è un altro uomo che si era stancato di aspettare. Si lamentava: "Io, nel mio smarrimento, dicevo: «Sono respinto dalla tua presenza»; ma tu hai udito la voce delle mie suppliche, quand'ho gridato a te“ (Salmo 31:22).
Davide si stava guardando indietro e diceva: "nella mia impazienza ho accusato il Signore di non rispondere alle mie grida. L'ho accusato di avermi abbandonato nella tentazione e nella prova. Ma nonostante tutto, Egli mi ha ascoltato e mi ha preservato. Sono qui oggi preservato da Lui!"
"Quello che è caduto tra le spine sono coloro che ascoltano, ma se ne vanno e restano soffocati dalle preoccupazioni, dalle ricchezze e dai piaceri della vita, e non arrivano a maturità“ (Luca 8:14).
Gesù ci dice che questo uditore non è caduto. Non è ritornato nel mondo. No, ha continuato ad andare avanti. Ma non ha portato alcun frutto!
L'"uditore spinoso" va in chiesa, ascolta le predicazioni, legge la Bibbia, frequenta il popolo di Dio. Partecipa a tutte le attività. Ma non porta frutto maturo! Fa' tante promesse a Dio, ma non ne mantiene una. Sta semplicemente là - spiritualmente vuoto, solo un corpo che riempie una panca!
Gesù dice che l'"uditore spinoso" va avanti. In altre parole, una volta che ha udito la Parola, va avanti con la sua vita. Oh, prega un po' ogni giorno, parla come i cristiani parlano, testimonia agli altri se ne ha l'occasione. Ma è preoccupato, affaccendato - nelle cure, nei piaceri, negli affari!
Come è potuto affondare nel pantano delle cure mondane? Attraverso la ricchezza! La Bibbia dice che questo tipo di ascoltatore affonda nella cupidigia a causa del suo desiderio di ricchezza: "Invece quelli che vogliono arricchire cadono vittime di tentazioni, di inganni e di molti desideri insensati e funesti, che affondano gli uomini nella rovina e nella perdizione“ (1 Timoteo 6:9).
IPenso che l'uditore spinoso sia più impaziente di chiunque altro in questa parabola. Me lo vedo come una persona attiva, molto intraprendente, pieno di potenzialità, un uomo d'azione - gentile, caritatevole, non egoista. Ma un'impazienza terribile lo ha acchiappato: È un'impazienza sacrificata a caro prezzo della croce di Gesù!
L'ascoltatore spinoso non può darsi pienamente. Non può tollerare l'idea di abbandonare tutto per Gesù. Soffoca alla richiesta di uscire dal mondo e di restare separato e pulito. E soffoca all'idea di mettere in secondo piano la sua carriera - di dare la sua vita agli interessi di Dio.
Conosco veramente pochi ricchi che si danno completamente. Sono abituati a procurare tutto per loro stessi, per nutrire la loro carne. Sono come l'uditore spinoso che non ha mai tagliato il cordone ombelicale dalle cose del mondo. Questo uditore non sa nulla dello spirito che dimorava in Mosè che "preferendo essere maltrattato con il popolo di Dio, che godere per breve tempo i piaceri del peccato“ (Ebrei 11:25).
Grazie a Dio ci sono Cristiani benestanti in grado di farlo. Ma come la Bibbia rende chiaro, la maggior parte dei ricchi spende il proprio tempo, le proprie energie e tutti i loro pensieri del mattino negli investimenti, nelle cure, nei piaceri. E vanno avanti contenti di un cammino infruttuoso!
Un ministro pentecostale, una volta mi fece una confessione pietosa. Disse che andò a visitare i suoi genitori nella loro piccola roulotte, che era la loro casa. Il suo anziano padre era un ministro che non lavorava più ed era molto povero, senza pensione. Mentre questo figlio guardava al magro ambiente dei suoi genitori, Satana sussurrò: "Visto? Se tu dai la tua vita interamente al Vangelo, finirai nella povertà! Pensa a tutti i missionari che spendono la loro vita per Dio. Se ne tornano a casa con niente!"
Qualcosa successe a quel figlio. In quel momento egli decise che non sarebbe mai diventato povero! Determinò di guadagnare tutti i soldi possibili, così da ritirarsi con stile.
Quest'uomo era un personaggio conosciuto nella sua denominazione ed era ben visto e rispettato. Ma incominciò ad "avere a che fare" con le sue finanze. Tutte le sue decime se ne andarono per gli investimenti. "Progrediva" nella vita, coinvolto nel ministero - ma la sua preoccupazione del denaro iniziò a soffocare il suo amore per Gesù.
Alla fine, tutti i suoi investimenti andarono male. Purtroppo però, non c'è stato alcun pentimento o cambiamento in lui. È ancora un ministro, spesso predica ai raduni. Ma è sempre lì che si da un gran daffare con le sue finanze, cercando di costruirsi un guscio.
Al contrario di suo padre, un giorno egli potrà ritirarsi con un sacco di soldi. Ma suo padre se ne andrà in gloria! Credo che il Signore provvederà sempre per l'anziano ministro e sua moglie. Non saranno ricchi, ma avranno sempre cibo sulla loro tavola. E quando quel padre morirà andrà nella pace e nel riposo del Signore - nella casa per ricevere il suo nuovo corpo, una mansione e tutto quello che vi è connesso.
Ma il figlio sarà nel pantano con le cure di questo mondo. Se mai si assicurerà il futuro, non sarà mai in grado di goderselo. Perché? È perché vivrà e morirà senza aver portato frutto alla perfezione!
"E quello che è caduto in un buon terreno sono coloro i quali, dopo aver udito la parola, la ritengono in un cuore onesto e buono, e portano frutto con perseveranza“ (Luca 8:15).
Questi uditori hanno un "cuore buono e onesto"! Eppure, che cosa significa questa frase? La risposta si trova in 2 Tessalonicesi: "Il Signore diriga i vostri cuori all'amore di Dio e alla paziente attesa di Cristo (3:5).
Questo verso contiene i due segni che contraddistinguono un uditore "buon terreno": (1) un cuore che è predisposto ad amare Dio, e (2) uno che è convinto che Gesù provvederà sempre al momento giusto. Queste due caratteristiche sono necessarie per un cuore che produce frutti durevoli!
Ora l'uditore "buon terreno" è come tutti gli altri. Sopporta grandi difficoltà, dure accuse e prove che sembrano a lui estranee. Il suo corpo si indebolisce. Qualche volta si deprime. Qualche volta è sedotto dalla carne e le sue passioni non sono dominate. Qualche volta i suoi pensieri sono disordinati e hanno bisogno di essere ricondotti all'ubbidienza a Dio. Qualche volta il suo amore per Gesù è provato, e ha lunghi periodi di aridità. Qualche volta è turbato da una coscienza preoccupata.
Ma il suo cuore tende verso una decisa direzione! In ogni circostanza, egli si dirige innanzitutto verso l'amore di Dio e poi nella paziente attesa di Gesù Cristo.
Ora attendere pazientemente Cristo ha un duplice significato: significa prima di tutto anticipare la seconda venuta di Gesù. Ma significa anche aspettare che Gesù arrivi improvvisamente a rispondere alle proprie preghiere, a liberarci o a benedirci.
Il cuore buono e onesto dice: "Gesù, lo so che non sono perfetto. Lo so che il mio cuore è nero senza il tuo sangue purificatore. Ma so anche che Ti amo con tutto il cuore e sono predisposto a obbedirTi. Voglio camminare piacendoTi. Però non ho la forza di fare niente da me stesso. Tu hai promesso di tenermi a Te. E aspetterò che vieni in mio aiuto!"
Gesù usa una parola speciale riferendosi al portare frutto con perseveranza: "con cuore allegro". Questo letteralmente significa "sopportare con speranza attraverso tutte le prove". Infatti, la Parola di Dio è molto producente in noi quando produce un pacifico e fiducioso riposo nel Signore.
Ebrei ci dice: "Infatti avete bisogno di costanza, affinché, fatta la volontà di Dio, otteniate quello che vi è stato promesso." (10:36). Avete impostato la vostra speranza - la vostra intera vita - su questa Parola? Credete che essa vi accompagnerà per tutti gli anni del vostro cammino con Lui?
Prendete la Parola di Dio e piantatela nei vostri cuori proprio ora. Lasciate che essa produca in voi un buon cuore puro e onesto. Scoprirete che in ogni tentazione e in ogni prova, esso vi condurrà immediatamente al Suo amore e alla perseveranza - finché Gesù non arriverà con la guarigione e la vittoria.
Alleluia!