Rimarremo Nel Peccato?

Come possono quelli che dicono di amare Gesù continuare a peccare intenzionalmente? Come seguaci di Cristo, affermiamo di essere liberi dal potere del peccato. Testimoniamo che la croce ci ha del tutto redenti dai legami dell'iniquità. Eppure moltitudini di credenti oggigiorno continuano a restare attaccati a concupiscenze, abitudini, risentimenti, amarezze.

Vi chiederete: dove sono questi Cristiani? Sono ovunque intorno a voi. Li potete trovare ad adorare in chiesa ogni domenica. Alzano le loro mani in adorazione a Dio per averli liberati. Testimoniano agli altri del potere di Cristo che ha spezzato tutte le loro schiavitù. Ma non lasciano andare quel peccato che portano in sè.

Tristemente, molti simili Cristiani credono che niente può spezzare il giogo del peccato su di loro. Essi provano ogni metodo conosciuto per liberarsi dalla loro schiavitù, ma neppure le molte preghiere, i consigli o i sermoni di condanna sembrano essere d'aiuto. Il loro peccato continua a intrecciarsi attorno al loro cuore come un serpente, fino a quando ha un controllo completo sulla loro vita. E finiscono trascinandosi dietro un terribile carico di colpa e condanna.

Paolo chiede, "Che diremo dunque? Rimarremo nel peccato, affinchè abbondi la grazia? Niente affatto! Noi che siamo morti al peccato, come vivremo ancora in esso?" (Romani 6:1-2). Paolo si domanda, "Noi abbiamo ricevuto tali incredibili benedizioni in Cristo. Siamo stati battezzati in Lui, seppelliti e risuscitati con Lui, conformati a una morte come la Sua. Dunque, come possiamo continuare a peccare?"

Il fatto è che più tempo concediamo a quel nostro peccato ossessionante, più diventa forte la sua presa su di noi. E' un cancro che si diffonde attraverso l'intero nostro essere, contaminando tutti i nostri pensieri e le nostre azioni. Il suo potere deteriorante porta distruzione in ogni area delle nostre vite - dal nostro cammino con Cristo, alle nostre relazioni, a ogni cosa che tocchiamo.

Inoltre, il peccato non muore mai da solo. Se non viene sradicato e distrutto, esso raggiunge il trono stesso della tua vita. Prima intacca la tua coscienza, facendoti perdere del tutto il discernimento. La differenza tra il bene il male diventa offuscata e confusa. Quindi, la voce del peccato raggiunge il tuo orecchio. Lentamente, inizia a giustificarti per la tua concupiscenza - perfino dandoti riferimenti scritturali per convincerti. Alla fine, diventi "a prova di sermone" - nel senso che non reagisci più all'opera di convincimento dello Spirito Santo.

Puoi conoscere dei Cristiani che si trovano in questa orribile condizione. Prendono le proprie difese non appena gli si rinfaccia la concupiscenza del loro cuore. Essi affermano, "Quello che sto facendo non è sbagliato. Ho pregato, e lo Spirito Santo mi ha detto che non sto peccando." Eppure sai molto bene che il comportamento di quella persona contraddice la Parola di Dio.

Secondo il patto di Dio, lo Spirito Santo ci dà la forza di vivere vittoriosamente sul diavolo. Egli ci dà tutte le risorse di cui abbiamo bisogno per rovesciare il dominio del maligno sulle nostre vite. Egli ci dà anche la "volontà di obbedire" al volere del Signore.

Eppure la promessa del nuovo patto di Dio, di spezzare ogni legame e liberare ogni prigioniero è intesa solo per quelli che odiano il loro peccato. Perchè lo Spirito Santo dovrebbe dare la Sua forza a qualcuno che non vede il suo peccato come un problema serio?

Se pensi che lo Spirito Santo ti libererà dalla morsa del peccato senza la tua piena cooperazione, ti stai sbagliando. Dio non voglia che i Cristiani restino a indulgere alle loro concupiscenze aspettando che lo Spirito Santo le tolga da loro. Un tale insegnamento non solo incoraggia i Cristiani a peccare, ma travisa le promesse del nuovo patto di Dio.

Per rispondere a questa domanda, ho solo bisogno di guardare nel mio stesso cuore. Sempre più, ogni giorno che passa, mi immagino davanti al tribunale del mio Signore, quando i Suoi occhi amorevoli si poseranno su di me. In quel momento, dovrò rendere conto di ogni azione e di ogni pensiero. E, in quanto ministro del vangelo, dovrò anche rendere conto dei messaggi che ho predicato agli altri ma che non ho messo in pratica nella mia vita. Come scrisse Paolo, "...perchè, dopo aver predicato agli altri, non sia io stesso riprovato" (1 Corinzi 9:27).

Il pensiero stesso di questa scena infonde un santo timore nel mio cuore. Grido ogni giorno, "Signore, se c'è qualche peccato in me, ti prego - affrontalo. Non voglio sentire il suono della tromba e trovarmi davanti a te con una concupiscenza intrecciata attorno al mio cuore.

Cosa dirai a Gesù quando starai davanti a Lui? Quale scusa gli darai per essere rimasto in amarezza, risentimento, concupiscenza, o abitudine peccaminosa? Credi forse che gli dirai, "Signore, non sapevo che avresti preso questo peccato così seriamente. Pensavo che saresti stato paziente con me, che a causa sua la Tua grazia sarebbe abbondata verso me. Ho sempre creduto nella promessa del Nuovo Patto. Ho solo aspettato che il Tuo Spirito togliesse il peccato da me."

Amati, il nostro Signore tornerà presto, e questo non è il momento per scherzare col vostro peccato. Conosco molti credenti sinceri che a un certo punto delle loro vite sono diventati incauti e sono stati vinti dalla concupiscenza. Perciò, non credete che non possa succedere anche a voi. "Poichè tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio" (Romani 3:23). Devi domandare a te stesso: "Perchè sto continuando a peccare? Perchè questa schiavitù infernale mi sta ancora attaccata addosso? Perchè non sono libero?"

Credo che lo Spirito Santo mi abbia rivelato molte cose su questo soggetto:

Nel cuore di molti Cristiani di oggi non è stato piantato dallo Spirito Santo il timore di Dio. Lo scrittore dei Proverbi dichiara, "Con la bontà e la verità l'iniquità si espia, e con il timore dell'Eterno uno si allontana dal male" (Proverbi 16:6). "Non ritenerti savio ai tuoi occhi, temi l'Eterno e ritirati dal male" (3:7). "Il timore dell'Eterno è una fonte di vita che fa evitare i lacci della morte" (14:27).

Il "timore dell'Eterno" citato qui indica molto più che una soggezione riverenziale misto a rispetto. Il Salmista ci dice che non possiamo ricevere la piena rivelazione del patto di Dio fino a quando il Suo timore non è saldamente radicato in noi: "Il segreto dell'Eterno è rivelato a quelli che lo temono, ed egli fa loro conoscere il suo patto" (Salmi 25:14). Questo verso unisce la comprensione del patto con il timore di Dio. In breve, ogni rivelazione è legata al Suo santo timore.

Sono convinto che senza il timore di Dio, non possiamo sperimentare una liberazione dal peccato durevole. Eppure, in molte chiese il timore di Dio è diventato un soggetto tabù. Quando è stata l'ultima volta che hai sentito predicare un sermone sul timore dell'Eterno?

Un motivo per questo è che la permissività della società ha invaso la casa di Dio. Negli ultimi anni, il termine "grazia" ha preso a significare un mezzo per coprire il peccato. Come scrive il Salmista, "Non c'è alcun timore di DIO davanti ai (loro) occhi" (36:1). Inoltre, ministri corrotti evitano certi passaggi sul timore di Dio. In genere predicano solo i seguenti versi: "Dio infatti non ci ha dato uno spirito di paura, ma di forza, di amore e di disciplina" (2 Timoteo 1:7). "Nell'amore non c'è paura, anzi l'amore perfetto caccia via la paura, perchè la paura ha a che fare con la punizione, e chi ha paura non è perfetto nell'amore" (1 Giovanni 4:18). "Voi infatti non avete ricevuto uno spirito di schiavitù per cadere nuovamente nella paura" (Romani 8:15).

Questi sono tutti passaggi meravigliosi - eppure si riferiscono a temere l'uomo o Satana, non Dio. La stessa parola usata per "paura" in questi versi è usata anche in questo passo da Ebrei: "Così possiamo dire con fiducia: 'Il Signore è il mio aiuto, e io non temerò. Che cosa mi potrà fare l'uomo?'" (Ebri 13:6).

Credo che Dio debba compiere una certa opera in noi prima che possiamo invocare una qualsiasi promessa del patto. Qual'è questa "opera precedente" da cui dipendono tutte le altre? Geremia ci dice: "...metterò il mio timore nel loro cuore, perchè non si allontanino da me" (Geremia 32:40). L'opera precedente di Dio nel patto è mettere il Suo timore nei nostri cuori.

Geremia sta parlando delle disposizioni del Nuovo Patto di Dio, non del Vecchio. E qui Dio ci dice come questa prima opera del patto sarà eseguita: "metterò il mio timore nel loro cuore." Ci vuol far sapere che non possiamo creare un santo timore da soli. Non possiamo ottenerlo facendoci imporre le mani da qualcuno o manipolando la nostra carne. L'unico modo perchè questa santa opera venga compiuta è per mezzo dello Spirito di Dio.

Dio ci sta dicendo, in pratica, "Sto per fare cose meravigliose in te. Ti manderò il Mio stesso Spirito, che abiterà in te e ti darà un cuore nuovo. Ti darà forza per mortificare tutte le opere della carne. E ti guiderà alla completa libertà dal potere del peccato. Infine, ti farà desiderare e fare quello che io amo.

"Ma c'è un'opera che il Mio Spirito deve compiere in te prima di tutte le altre. Egli metterà in te un santo timore riguardo al peccato. Così non abbandonerai i miei comandamenti. Se non hai il Mio timore in te, il peccato ti porterà sempre lontano da Me."

Semplicemente, lo Spirito Santo cambia il modo in cui guardiamo al nostro peccato. Egli sa che fin quando continueremo a prendere alla leggera la nostra concupiscenza, non saremo mai liberati. Perciò Egli ci mostra quanto profondamente il peccato Lo offenda e provochi la Sua ira. Come compie tutto ciò lo Spirito Santo? Egli usa la parola di convincimento di Dio - le acuminate frecce della santa verità.

Se odi il tuo peccato, e desideri ardentemente camminare nella giustizia, allora preparati: Dio sta per lanciare "frecce" dal vangelo per convincere di peccato il tuo cuore. Queste frecce entreranno in ogni area nascosta del tuo cuore, mettendo allo scoperto ogni concupiscenza. E una volta centrato l'obbiettivo, sentirai la fiamma della verità bruciare profondamente nella tua coscienza.

Molti Cristiani carnali cercano di scuotersi di dosso la colpa che produce questo convincimento da parte di Dio. Si appellano costantemente al verso, "Ora dunque non vi è alcuna condanna per coloro che sono in Cristo Gesù..." (Romani 8:1). Ma trascurano di leggere l'ultima parte di questo verso: "...i quali non camminano secondo la carne ma secondo lo Spirito." Se continui a peccare, stai camminando nella carne - e non puoi in alcun modo appellarti alle promesse del Signore di non essere condannato.

La colpa che sentiamo sotto l'opera di convincimento dello Spirito Santo è in pratica un'opera della grazia di Dio. Essa serve a mettere allo scoperto l'illusorietà del peccato in noi. Quindi, dovremmo chiedere allo Spirito di Dio di caricare continuamente la nostra coscienza con la colpa, il timore e la condanna del peccato - fino a quando la sua eccedente malvagità ci sia completamente chiara.

Molti Cristiani non sono al corrente del terribile pericolo nel quale si trovano quando continuano a peccare. Solo le frecce infuocate della verità dello Spirito Santo possono risvegliare le loro anime per dare ascolto al devoto timore di cui hanno bisogno per liberarsi dal peccato. Permettetemi di condividere con voi qualche freccia infuocata della realtà che il Signore ha usato per colpire la mia anima:

1. Le concupiscenze e i peccati nei Cristiani vengono considerate da Dio più malvagi, pericolosi e odiosi dei peccati più vili e orribili commessi apertamente da coloro che non sono credenti.

La maggior parte dei credenti pensano che il loro peccato segreto non è una cosa seria solo perchè lo ignorano. Ma Dio vede il cuore - e il peccato che vede dentro di noi pesa molto di più di quello dei peccatori perduti. Lasciatemi spiegare.

Provate a pensare all'atto più vile mai commesso da un non credente che vive nel peccato. Immediatamente, la mia mente va a un articolo apparso in uno dei giornali di New York dell'anno scorso. Un uomo sposò una donna che aveva sempre desiderato avere un bambino. Dopo poco ella restò incinta ed ebbe il bambino, e passò le prime settimane ad accudirlo. Ma improvvisamente, senza preavviso, l'uomo prese il bambino alla madre e lo uccise. Perchè? Era un atto di vendetta. Apparentemente, egli era adirato verso la donna perchè non era stata presente al funerale di suo padre prima del loro matrimonio. L'uomo pensò, "Non mi ha confortato quando avevo bisogno di lei. Perciò ora sarà lei a soffrire." Questo dev'essere uno degli atti più crudeli, malvagi e orribili mai perpetrati.

L'umanità di oggi ha visto più omicidi, genocidi, sbandieramento di atti peccaminosi, rispetto a ogni precedente generazione. Eppure, ecco il punto di vista di Dio: niente di tutto questo può essere comparato al fatto di restare attaccati alle concupiscenze nei nostri cuori. Le nostre abitudini malvagie, odio e peccati segreti sono ai Suoi occhi più vili di qualunque altra cosa mai perpetrata dall'umanità.

Vediamo un esempio del punto di vista del Signore nel libero dell'Apocalisse. Egli dice alla chiesa di Laodicea, "Io conosco le tue opere, che tu non sei nè freddo nè caldo" (Apocalisse 3:15). Egli sta dicendo, "Non sei quello che professi essere. Dici a te stesso, 'Non ho bisogno di niente.' Ma ti dico che stai diventando tiepido. Tutti gli altri ti vedono come una persona giusta e prospera. Ma Io vedo il tuo cuore - e so che lo zelo che avevi una volta per me si è asciugato."

Nel libro dei Proverbi è scritto, "...da esso (il cuore) sgorgano le sorgenti della vita" (Proverbi 4:23). Allo stesso modo, "come pensa nel suo cuore (l'uomo), così egli è" (23:7). Questi versi sono le frecce acuminate dello Spirito Santo. Essi trapassano il nostro cuore, dicendoci, "Non puoi nasconderti dalla vista di Dio. Tutto quello che hai nascosto segretamente nella tua anima sta per essere portato alla luce. Non importa se ci pensi oppure no. Dio non scuserà la tua concupiscenza segreta."

2. Più tempo rimani nel peccato, più sei in pericolo di indurire il tuo cuore.

"State attenti, fratelli, che talora non vi sia in alcuno di voi un malvagio cuore incredulo, che si allontani dal Dio vivente, ma esortatevi a vicenda ogni giorno, finchè si dice: Oggi, perchè nessuno di voi sia indurito per l'inganno del peccato" (Ebrei 3:12-13).

Forse una volta termavi ascoltando la Parola di Dio. Ti scioglievi quando sentivi tuonare un sermone che sentivi rivolto specialmente a te. Eri sensibile ad ascoltare la voce dello Spirito. Ma ora, da qualche tempo, ti sei concesso ad un peccato segreto - ci hai giocato, l'hai lasciato girovagare per la tua mente. E ora che il suo inganno si è fatto strada in te, riesci a stare seduto ad ascoltare un sermone e non essere scosso, indipendentemente da quanto sia unto il messaggio.

Se tu avessi avuto un santo timore, ti avrebbe presto rivelato che il tuo cuore si sta lentamente indurendo. Capiresti che ogni giorno che continui a passare nel peccato, indurisci sempre più la tua coscienza. Ma invece, giorno dopo giorno, il tuo peccato diventa sempre meno ovvio per te. Presto finirai nella cecità più totale, con una falsa pace. E, infine, il tuo peccato strariperà dai limiti che gli hai imposto, portandoti ad ogni tipo di atto malvagio.

Ho visto con i miei occhi gli orrori di un uomo di Dio che aveva permesso al suo cuore di indurirsi. Era un ministro mio amico che guidava una grande chiesa. Dio benediva quest'uomo grandemente, ungendo i suoi sermoni col fuoco e la potenza dello Spirito Santo. Ma il ministro diede spazio a una concupiscenza nascosta legata al sesso. Col tempo iniziò a indulgere ad essa - e alla fine fu sorpreso in adulterio.

Dio fu misericordioso col mio amico. Anziani devoti e capi di chiesa disciplinarono il pastore, e col tempo il suo ministero fu ripristinato. Ogni qualvolta la concupiscenza bussava al suo cuore, lo Spirito Santo era fedele da riprenderlo. Ma quest'uomo non prese mai sul serio il suo peccato. Non inclinò mai il suo cuore per ascoltare la voce dello Spirito.

Ero presente la notte che fu sorpreso di nuovo. Cinque donne ammisero di avere avuto a che fare con lui. Alcune dissero di avere avuto addirittura dei rapporti sessuali con lui prima che salisse sul pulpito per predicare.

Un mio amico più tardi chiese a questo pastore, "Come ha potuto la tua coscienza permetterti di fare questo? Come hai potuto avere tali relazioni con una donna e poi salire sul pulpito a predicare la santa Parola del Signore?" Il pastore rispose ridendo, "Basta essere un buon attore."

Questo è un cuore indurito. Niente smuoveva quest'uomo. Era diventato tanto indurito, da indulgere all'adulterio, aprire la sua Bibbia e predicare il vangelo senza il minimo senso di colpa.

3. Se continui a peccare, affronterai la correzione di Dio.

Il Salmista scrive quanto segue riguardo una delle promesse del primo patto: "Se i suoi figli abbandonano la mia legge e non camminano nei miei ordinamenti, se violano i miei statuti e non osservano i miei comandamenti, io punirò la loro trasgressione con la verga e la loro iniquità con battiture; ma non ritirerò la mia benignità da lui e non lascerò che la mia fedeltà venga meno. Non violerò il mio patto e non muterò le parole che sono uscite dalla mia bocca" (Salmi 89:30-34).

Ci rallegriamo mentre leggiamo questa meravigliosa parola del patto. Dio promette di non rimuovere mai la sua misericordia da noi, non importa quanto gravemente cadiamo. Eppure molti credenti saltano a cuor leggero il grave avvertimento in questo verso: Se abbandoniamo la legge di Dio e rifiutiamo di attenerci ai suoi comandamenti, ci colpirà con la verga per le nostre trasgressioni.

Non si può ammorbidire questa parola. Dio ci sta dicendo chiaramente, "Se continuate a peccare, mi occuperò della trasgressione con severità. Vi perdonerò. Ma vi punirò per il vostro peccato. E sentirete le sferzate sulla vostra schiena."

La Bibbia ci dice che il Signore castiga tutti quelli che ama. Vediamo questa verità illustrata con chiarezza nella vita di Davide. Considerate come agì il Signore verso quest'uomo, un servo fedele che godeva del favore di Dio. A un certo punto della sua vita, Davide peccò in modo tremendo - giustificandolo e tenendolo nascosto per mesi. Alla fine, Dio disse "Basta" - e mandò un profeta per condannare il peccato di Davide. Nathan usò un'analogia per eliminare ogni possibile scusa, finchè finalmente il re ammise, "Ho peccato - sono colpevole."

Ma ammettere soltanto non basta. Dio non solo mise in mostra il peccato di Davide - ma usò anche la verga sulla sua schiena. Ovviamente, sappiamo che il Signore lo fa solo per amore nostro. Ma la vita di Davide ci mostra chiaramente che la correzione del Signore non è una cosa da prendere alla leggera. Le ferite che causa portano dolore e agonia. E spesso la verga non cade solo su di noi, ma anche sui nostri cari.

Considerate i risultati diretti del peccato di Davide su quelli che lo circondavano: Il figlio illegittimo avuto da Bathsceba morì. Migliaia di soldati israeliti furono uccisi in battaglia. Egli portò scandalo nel suo paese, coprendo Israele di vergogna davanti ai suoi nemici. E come se la sofferenza non fosse abbastanza, Davide attraversò innumerevoli problemi personali a causa del suo peccato: Perse il trono di Israele che fu usurpato dal figlio ribelle, Absalom. Fu cacciato come un animale selvaggio dall'armata di Absalom. Dovette fuggire dal figlio che amava tanto e andare nel deserto. E pianse incontrollabilmente quando Absalom fu ucciso.

Davide sapeva che tutto questo sarebbe potuto essere evitato. Ogni evento doloroso era un tormentante ricordo delle conseguenze del suo peccato. Egli espresse il suo infinito dolore nei Salmi, scrivendo che la sua anima era in un costante tormento, che era stato gettato nella confusione, che il suo giaciglio era un letto di lacrime. Gridò agonizzante, "Signore, perchè mi hai abbandonato?" E pianse nella paura, "Spirito Santo, non andar via da me."

La verga del castigo di Dio intaccò l'equilibro della salute di Davide. E, come si vede in seguito, lo porta anche sull'orlo della morte.

4. Se continui nel peccato, sperimenterai una mancanza costante di pace e di forza.

Davide scrive, "La mia forza viene meno a causa del mio peccato e le mie ossa si consumano" (Salmi 31:10). Come un buco nella tanica dell'olio di una macchina, il tuo peccato ti prosciugherà lentamente di tutte le tue risorse. La pace, la gioia e la forza goccioleranno via fino a che non saranno sparite del tutto.

Davide confessò, "Non c'è requie alcuna nelle mie ossa, a causa del mio peccato" (38:3). Stava dicendo, "Tutta la mia forza è scomparsa a causa del mio peccato. Il mio corpo è diventato debole a causa di quello che ho fatto. La mia iniquità non mi lascia più riposare."

Davide stava sperimentando le frecce acuminate di Dio. Egli scrisse, "Le tue frecce mi hanno trafitto, e la tua mano mi schiaccia" (38:2). Ma a questo amato servitore veniva insegnato il timore di Dio. E parte della sua dolorosa lezione fu che aveva perduto la pace del Signore. Ora egli gridava, "Egli ha diminuito il mio vigore" (102:23).

Conosco Cristiani che vivono vite di estrema confusione a causa del fatto che continuano a indulgere al peccato. Queste anime vuote sono sempre sconfortate, deboli, combattono sempre ma non arrivano da nessuna parte. Conosco anche ministri che non riescono a stare fermi a causa del peccato. Sono costantemente occupati, indaffarati, non entrando mai nel riposo del Signore.

Non importa chi sei - se in te alberga un peccato segreto, sperimenterai continui disturbi nella tua vita, nella tua casa, nella tua famiglia, nel tuo lavoro. Rovinerai tutto quello che toccherai. Diventerai sempre più inquieto, confuso, scosso da un'infinità di problemi e paure. E tutta la tua pace e forza spariranno da te.

5. Se continui a peccare, perderai la tua utilità al regno di Dio.

Ho visto uomini potentemente usati dallo Spirito che sono poi stati messi da parte da Dio. Il Signore gli ha semplicemente detto, "Mi dispiace, figlio. Ti amo, ti perdono, e la mia misericordia verrà a te. Ma non posso utilizzarti."

Per me, questa è una delle cose più tremende che si possano immaginare. Eppure è successa al re Saul. La Bibbia ci dice, "Samuele disse a Saul: 'Tu hai agito stoltamente; non hai osservato il comandamento che l'Eterno, il tuo DIO, ti aveva prescritto. L'Eterno infatti avrebbe stabilito il tuo regno su Israele in perpetuo. Ora invece il tuo regno non durerà'" (1 Samuele 13:13-14).

Che parole terribili. Dio disse al re, "Saul, avresti potuto avere continuamente la mia benedizione nella tua vita. Stavo per stabilire il tuo regno in Israele per sempre. Avevo grandi progetti per te, piani per usarti potentemente. Ma non hai fatto i conti con il tuo peccato. Anzi, sei diventato ancora più amareggiato e il tuo cuore si è indurito. Perciò, ho finito con te." Immediatamente, lo Spirito di Dio lasciò il re - e in quel momento, Saul non fu più utile al regno. Da quel punto in poi, tutto quello che Saul fece era nella carne.

Negli anni passati, abbiamo visto lo Spirito di Dio colpire tristemente i ministeri di pastori carnali, evangelisti e predicatori televisivi. Dio ha tolto loro la Sua benedizione da un giorno all'altro, facendo avvizzire il loro lavoro davanti agli occhi del mondo. E proprio ora, Dio sta per dire ad altri nella chiesa che non sono più utili per il Suo regno. Penso ai professori nei college cristiani che prendono gusto a derubare gli studenti della loro fede. Gli spiriti di questi insegnanti sono avvizziti, vuoti, senza frutto. Ora il loro unico scopo è sfuggire all'inferno.

Ecco dove va a finire ogni cosa quando si continua a peccare: si diventa del tutto aridi e infruttuosi, senza più alcuna utilità per il regno di Dio.

Il Signore sta affrontando il tuo peccato proprio adesso? Ha colpito il tuo cuore con le frecce del convincimento, facendoti sentire la colpa del tuo peccato? Non temere - è un dono di Dio. Egli sta infondendo in te la Sua divina forza, insegnandoti, "Solo attraverso il Mio santo timore ti allontanerai dal tuo peccato."

Una volta che sei convinto dell'eccedente malvagità del tuo peccato, sarai pronto per il conforto dello Spirito Santo. Negli Atti è scritto, "Così le chiese in tutta la Giudea, la Galilea e la Samaria avevano pace ed erano edificate. E, camminando nel timore del Signore e nella consolazione dello Spirito Santo, moltiplicavano" (Atti 9:31). Camminando nel timore di Dio, queste chiese cristiane del primo secolo ricevettero il conforto dello Spirito Santo.

Dunque, cosa significa esattamente camminare nel timore del Signore? Significa ricordare a te stesso dei Suoi avvertimenti. E significa permettere allo Spirito di convincere il tuo cuore, portando i tuoi peccati allo scoperto, e gettandoli via da te. Facendo ciò, Egli stabilisce il fondamento per mantenere ogni singola promessa del patto di Dio verso te.

Allora, quando il timore del Signore si sarà pienamente radicato in te, avvertirai il pericolo e le conseguenze del peccato. E camminerai ogni giorno in questo santo timore. Infine, ti renderai conto che Dio è stato misericordiosamente all'opera in te - liberandoti dal dominio e dalla schiavitù del peccato.

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