Sappiate Che Il Vostro Peccato Vi Ritroverà
Sappiate che il vostro peccato vi ritroverà! Questa è una delle frasi più fraintese in tutta la Parola di Dio. Mosè sta parlando di un peccato particolare, che è il testardo e totale rifiuto del Signore! Ci sono molti peccati che non saranno svelati qui sulla terra e saranno rivelati solo nel giorno del Giudizio. Paolo disse: "Tutto ciò si vedrà nel giorno in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini per mezzo di Gesù Cristo, secondo il mio vangelo." ( Romani 2:16). La parola greca usata in questo contesto per segreto ha il significato: "ciò che è nascosto, celato, mascherato".
L'adultero può nascondere il suo peccato fino al giorno del giudizio. Il ladro può coprire i propri crimini senza essere catturato durante la sua vita. Cuori malvagi, pensieri perversi, possono rimanere nascosti davanti agli uomini. L'ipocrisia può essere nascosta per anni sotto una falsa apparenza di religiosità. Ma il peccato di essere con il cuore doppio, vi scoprirà sempre, qui ed adesso! Per gli scopi di questo messaggio ho messo un nome a questo peccato: terra di mezzo!
Dio comandò ad Israele: "Poiché voi vi accingete a passare il Giordano per andare a prendere possesso del paese, che il Signore, il vostro Dio, vi da; voi lo possederete e vi abiterete." ( Deuteronomio 11:31)
La loro eredità era dall'altra parte del Giordano. Era oltre il Giordano dove Dio aveva scelto un luogo per stabilire il Suo tabernacolo, questo si chiamava Shiloh. Lì l'Arca dell'Alleanza avrebbe dimorato, simbolo della presenza del Signore nel mezzo di loro.Due passaggi furono necessari! Il passaggio del Mar Rosso fu la figura dell'abbandonare il mondo, tutti i suoi idoli e la lussuria che c'è dietro di esso, una chiara immagine della conversione. Il secondo passaggio fu il Giordano, il quale rappresenta il morire a se stessi ed il successivo ingresso nella pienezza di Cristo. Il nome Giordano nell'ebraico significa: "andare giù, sottomettersi, abbattere". Effettivamente esso rappresenta la morte! Morte per tutto quello che è dissimile da Cristo: tutte le ambizioni, l'idolatria, l'egoismo.
Nel mezzo dei due passaggi c'era il territorio di Gilead e Jazer, che costeggiava il Giordano e la Terra della Pienezza. Questa è la Terra di Mezzo, un posto di metà rinuncia, totalmente indifendibile. Era un posto molto pericoloso per viverci, circondato da nemici pagani; questo ci parla del desistere dallo scopo di raggiungere il luogo destinatoci da Dio e della ferma volontà dei Suoi figlioli.
Due tribù e mezza: Ruben, Gad e mezza Manasse credevano che questa terra di mezzo fosse sufficiente per loro! Essenzialmente dicevano: "Questo è quanto andavamo cercando! Soddisfa proprio bene il nostro stile di vita! Abbiamo fatto un lungo viaggio e siamo stanchi: dacci Gilead e Jazer. Lascia che tutti gli altri proseguano, noi ci stabiliremo qui!"
"E non possederemo nulla con loro di là dal Giordano e più oltre, poiché la nostra eredità ci è toccata da questa parte del Giordano..." ( Numeri 32:19). " ... sia concesso ai tuoi servi di possedere questo paese. Non ci far passare il Giordano»." ( Numeri 32:5).
Questa non è semplicemente una lezione di storia sui combattimenti d'Israele. Questa lezione "è rappresentazione e ombra delle cose celesti" (Ebrei 8:5). Paolo disse: "Or queste cose avvennero per servire da esempio a noi, affinché non siamo bramosi di cose cattive, come lo furono costoro ..." ( 1 Corinzi 10:6). " Ora, queste cose avvennero loro per servire da esempio e sono state scritte per ammonire noi, che ci troviamo nella fase conclusiva delle epoche." ( 1Corinzi 10:11). In altre parole, questa è una storia che ha una voce e che ci sta parlando!
Questo esempio di sistemazione nella terra di mezzo parla chiaramente della tiepidezza e del compromesso nella chiesa di oggi. Dio ci sta mostrando, in una storia tragica, le terribili conseguenze di un'obbedienza parziale. Li vediamo nel primo momento che vogliono cominciare nel modo giusto, quindi proprio quando la morte ad ogni cosa di questo mondo li fissa nel volto, essi indietreggiano. L'adattabilità diventa il loro modo di vivere!
Le Scritture ci mostrano in modo chiaro come il loro peccato di volersi sistemare nella terra di mezzo li ha ritrovati. Potrete vedere queste due tribù e mezza finalmente sconfiggere i propri nemici; poi li vedrete tornare all'idolatria, arrivando ad essere più depravati di quando erano in Egitto.
Coloro che vivono nella terra di mezzo condividono alcune caratteristiche! Le caratteristiche di queste due tribù e mezzo possono essere trovate oggi in coloro che rifiutano di distruggere i loro idoli e di morire a questo mondo. Il loro nome in ebraico li svela!
Ruben significa: "un figlio che guarda"! Era il primogenito di Giacobbe, ma perse la primogenitura in quanto era condotto dalla lussuria. Egli si unì alla concubina di suo padre e Giacobbe, nell'ora della sua morte, disse di lui: "Ruben... hai profanato il mio letto su cui eri salito" (Genesi 49:3,4). Giacobbe descrisse suo figlio Ruben in questo modo: "Impetuoso come l'acqua, tu non avrai la preminenza" (Genesi 49:3,4).
Mosè riconobbe la stessa debolezza. La sua preghiera finale per Ruben fu: "Viva Ruben! Che egli non muoia..." ( Deuteronomio 33:6). Mosè stava parlando profeticamente, sperando e pregando che lo spirito della mondanità in questa tribù un giorno non la conducesse alla rovina.
Ruben aveva i suoi occhi solo per questo mondo, la sua lascivia, le sue cose, il suo piacere. Era instabile perché il suo cuore era sempre diviso e questo spirito è passato alla sua posterità. Questa tribù intera era attaccata al mondo e seguiva la sua propria via.
Gad significa: "esercito mercenario"! Oppure: "soldato di ventura"! Mosè disse di Gad: "Egli si è scelto le primizie del paese..." ( Deuteronomio 33:21). Questa tribù era apparentemente obbediente: " ha compiuto la giustizia del Signore" ma la caratteristica che prende il sopravvento è l'interesse personale. Gad era consumato dai suoi stessi problemi: il bisogno di affermarsi!
La filosofia di Gad è: "Sto combattendo con l'esercito del Signore; sarò obbediente e farò tutto quanto Dio si aspetta da me. Ma prima devo mettere dei punti fermi nella vita. Ho bisogno che io e la mia famiglia siamo ben messi a posto. Allora io sarò libero di dare e di fare di più per il Signore!"
Questo è l'esempio di un Cristiano che pensa: "Dio si aspetta da me che come prima cosa mi prenda cura della mia famiglia e paghi i miei debiti. Non appena comincerò a stare meglio, appena avrò un po' più di successo nella vita, darò al Signore più tempo". La ribellione è la radice di questo genere di atteggiamento. Non c'è alcun desiderio ardente di piacere solo al Signore, di fare solo ed assolutamente la Sua volontà. La tribù di Gad è preoccupata solo dalla propria caparbietà, dal proprio miglioramento, dall'egoismo.
Manasse significa dimenticare, trascurare! Questo era il figlio primogenito di Giuseppe e quindi aveva ricevuto il diritto di primogenitura. Ma, anche nella sua fanciullezza, c'era stata una brutta caratteristica che si sviluppava e Giacobbe lo vide nello spirito. Manasse avrebbe un giorno dimenticato le vie di suo padre Giuseppe e trascurato i comandamenti del Signore.
"E Israele stese la sua mano destra e la posò sul capo di Efraim, che era il più giovane, e posò la sua mano sinistra sul capo di Manasse, incrociando le mani; perché Manasse era il primogenito... Quando Giuseppe vide che suo padre posava la mano destra sul capo di Efraim, ne ebbe dispiacere e prese la mano di suo padre per levarla dal capo di Efraim e metterla sul capo di Manasse... Ma suo padre rifiutò e disse: «Lo so, figlio mio, lo so... E mise Efraim prima di Manasse." ( Genesi 48:14,17,18-21).
Oh, quanto Israele (Giacobbe) fu vicino a Dio, come fu chiaramente diretto dallo Spirito Santo! Egli vide la venuta di uno spirito di divisione nella sua posterità! Stava diventando una tribù consacrata a metà alla pienezza di Dio!
Ironicamente, questa tribù portava con sé un costante ammonimento di camminare interamente nella via di Dio. Portavano il feretro di Giuseppe, con le sue ossa, per seppellirle oltre il Giordano. "Giuseppe fece giurare i figli d'Israele, dicendo: «Dio per certo vi visiterà; allora portate via da qui le mie ossa»." ( Genesi 50:25). " Mosè prese con sé le ossa di Giuseppe..." ( Esodo 13:19).
Per anni quel feretro ricordò a Manasse: "Camminate interamente sulla via di Dio, attraversate il Giordano, nella pienezza..."; le ossa passarono il Giordano, metà della tribù di Manasse no!
Considerate questa combinazione di caratteristiche nei Cristiani della terra di mezzo: instabili come acqua nelle convinzioni spirituali; senza mai eccellere nelle cose di Dio; tiepidi, deboli con la lussuria; regolati dai bisogni egoistici; trascuranti la Parola; non prendenti seriamente i comandamenti del Signore; facenti le proprie scelte invece che sperare in Dio; dimentichi delle Sue passate benedizioni e modi di operare; riluttanti a lasciare alcuni idoli; giustificanti le loro proprie decisioni; non disposti a lasciare tutto quello che potrebbe sedurli per farli tornare indietro verso la terra di mezzo!
Il popolo della terra di mezzo sviluppò un testardo egocentrismo, tale che neanche Mosè riuscì a cambiarlo! Essi dissero: "...(queste) sono terre da bestiame, e i tuoi servi hanno del bestiame..." ( Numeri 32:1,4). La volontà e la parola di Dio non furono neppure prese in considerazione! Essi guardarono a questi pascoli verdi, alle loro mandrie di bestiame e dissero: "Questo è per noi! Non andremo oltre!"
Mosè ne fu indignato: "... Ed ecco che voi prendete il posto dei vostri padri, razza di uomini peccatori, per rendere l'ira del Signore ancora più ardente contro Israele." ( Numeri 32:7,14).
Essi risposero: "Sei tu che non capisci!" Quello che veramente stavano dicendo era: "Noi amiamo la comunanza, non torneremo indietro verso i nostri vecchi peccati. Abbiamo in programma di camminare in obbedienza al Signore, noi vogliamo starti vicino e combattere il Diavolo, ma non vogliamo vivere come dici tu. Abbiamo le nostre idee su come servire Dio". Mosè li poteva riprendere come voleva, non sarebbe riuscito mai a cambiare le loro menti! "Passeremo in armi, davanti al Signore, nel paese di Canaan; ma il possesso della nostra eredità resti, per noi, di qua dal Giordano." (Numeri 32:32).
Stavano dicendo: "Vogliamo camminare insieme a te ma abbiamo deciso di fare quello che vogliamo". Vedete bene che lo stesso spirito si trova oggi tra coloro che rifiutano la via della Croce. "Io non critico i Cristiani che vogliono vivere come dei santi, rinunciando alle cose, vivendo così rigidamente, negando se stessi, ma questo non fa per me. Io sono buono così come sono, non riesco a farlo vedere od a comportarmi in questo modo, ma non sono un peccatore. Ho le mie idee sulla santità e su come camminare con Dio!"
Stanno mettendo il lavoro davanti a Cristo! La famiglia prima di Dio! "Ma quelli si avvicinarono a Mosè e gli dissero: Noi costruiremo qui dei recinti per il nostro bestiame e delle città per i nostri figli;... i nostri figli abiteranno nelle città fortificate a causa degli abitanti del paese"( Numeri 32:16,17). " I nostri bambini, le nostre mogli, le nostre greggi e tutto il nostro bestiame rimarranno qui nella città di Galaad" ( Numeri 32:26).
Possiamo lodarli per aver così ben provveduto ai loro figli ed alle loro mogli? No! Essi stavano tenendo le loro famiglie nella terra di mezzo, derubandoli della loro vera eredità. Avrebbero dovuto portarli tutti di là del Giordano. Qui era il luogo dove era l'autorità spirituale, vale a dire Giosuè, il quale era condotto dal comandante delle armate del Signore. Era oltre il Giordano che era posta l'Arca, la quale rappresentava la presenza del Signore.
Sarebbero dovuto esserci per vedere il crollo delle mura di Gerico. Avrebbero dovuto assaggiare i grappoli di Escol, il miele della terra promessa. Sarebbero dovuti entrare nella pienezza del Signore.
Questi corrotti padri della terra di mezzo, i quali pensano che amore, protezione e nessuna privazione possono tenere uniti i suoi figli e la sua famiglia! Quindi costruiscono alte palizzate per tenersi al sicuro, danno loro quello di cui hanno bisogno e li assicurano che sono amati. Ma stanno sottostimando il pericolo cui sono esposti!
Questa è la grande tragedia di coloro che non vogliono percorrere interamente la via di Dio. Essi distruggono coloro che amano: nonni, coniugi, figli! Gesù avvisò: "...Voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare l'avete impedito..." ( Luca 11:52).
Questo è il punto dove il loro peccato li ritroverà! L'amore non è sufficiente. Superproteggerli dal nemico non è sufficiente. Dare loro tutto quanto di cui hanno bisogno non è sufficiente. Hanno condannato le loro famiglie sistemandole nella terra di mezzo. Questo popolo sarà il primo ad essere giudicato! Questa gente senza difesa è stata annientata dal nemico. "In quel tempo, il Signore cominciò a diminuire il territorio d'Israele; Azael difatti sconfisse gli Israeliti su tutta la loro frontiera: dal Giordano, verso oriente, soggiogò tutto il paese di Galaad, i Gaditi, i Rubeniti e i Manassiti..."( 2Re 10:32,33). I loro figlioli divennero adoratori d'idoli. Le loro mogli si prostituivano e diventavano sempre più idolatre. Tutti i desideri spirituali erano persi ed essi erano divenuti moralmente e fisicamente devastati.
Genitori, lasciate che vi avverta che dovete passare il Giordano e che dovete essere crocifissi a questo mondo ed a tutte le sue cose. Se rifiutate di proseguire in Dio ed invece permettete il compromesso nella vostra vita e nelle vostre case, stabilendovi in qualche specie di terra di mezzo di tiepidezza, voi vivrete per vedere il giorno che il vostro peccato verrà a fare visita alla vostra famiglia!Perderete l'unzione di Dio nella vostra vita ed il diavolo vi verrà a depredare nell'intimità della vostra casa. I vostri figlioli e le famiglie cadranno nelle tentazioni del mondo. Avrete dolore su dolore, travaglio dopo travaglio, perché vi siete stabiliti su terra empia!
Coloro che si stabiliscono nella terra di mezzo si arrendono alla presenza di Dio soltanto per una mera confessione di fede. La battaglia è ora passata, e: "...Il Signore diede dunque a Israele tutto il paese che aveva giurato ai padri di dar loro, e i figli d'Israele ne presero possesso, e vi si stanziarono..."( Giosuè 21:43 ). Era ora il tempo che le due tribù e mezza tornassero dove il loro cuore era effettivamente.
Andiamo ora ad uno dei più tristi episodi di questa storia. "I figli di Ruben, i figli di Gad e la mezza tribù di Manasse dunque se ne tornarono, dopo aver lasciato i figli d'Israele a Silo, nel paese di Canaan, per andare nel paese di Galaad, il paese di loro proprietà, del quale avevano ricevuto il possesso..."( Giosuè 22:9 ).
Qui abbiamo la causa di tutte le divisioni: voler tornare verso la terra di mezzo! Chi causò questa divisione? Non certo coloro che continuarono a camminare con Dio. non coloro che seguirono l'Arca della Sua presenza, non coloro che ubbidirono completamente a Dio. Fu causato da: "... quelli che provocano le divisioni, gente sensuale, che non ha lo Spirito!..." (Giuda 19).
La divisione è causata da coloro che " sono usciti di mezzo a noi, ma non erano dei nostri ...". Paolo ebbe a dire: " Dema, avendo amato questo mondo, mi ha lasciato e se n'è andato". L'amore per il mondo causa la divisione. Coloro che tornano indietro la causano! Tutte le odierne divisioni sono causate da chi rifiuta di rivolgere il capo verso Cristo, da coloro che si voltano indietro alle richieste della croce, che non vogliono rinunciare a se stessi ed all'obbedienza della via stretta.
Coloro che hanno scelto di stare nella terra di mezzo devono costruire un altare all'unità posticcia, chiamandolo Ed! "E come giunsero alla regione del Giordano... vi costruirono un altare... un grande altare, che colpiva la vista...dal lato dei figli d'Israele... e diedero a quell'altare il nome di Ed..." ( Giosuè 22:10,11,34).
Questo rappresentava il loro bisogno di unità. Questa era un'esplicita confessione di un'intera classe di Cristiani della terra di mezzo, i quali cercano di mantenere la loro identità con coloro che stavano già camminando nell'unità, dalla parte del Giordano voluta da Dio.
Che confusione dottrinale e spirituale che fu causata! Fu così creata una tale divisione, che quasi andò a finire in una guerra in pieno stile tra lo stesso popolo di Dio. Il tutto causato da Cristiani che abitano nella terra di mezzo.
Tutto Israele fu riunito a Silo "per salire a combattere contro di loro..." (Giosuè 22:12). Eleazaro, il sacerdote, con dieci principi si avvicinò all'altare dell'unità posticcia. Essi dissero al popolo della terra di mezzo: "Se ritenete impuro il paese che possedete, ebbene, passate nel paese che è proprietà del Signore, dov'è stabilito il tabernacolo del Signore, e stanziatevi in mezzo a noi; ma non vi ribellate al Signore, e non fate di noi dei ribelli, costruendovi un altare oltre all'altare del Signore nostro Dio." ( Giosuè 22:19).
Il messaggio era chiaro. "Se avete paura che ci sia una divisione tra noi, tornate verso il Giordano. Noi siamo uniti. La presenza di Dio ci unisce. Venite nella pienezza ed abitate con noi in pace, ma perché avete un altro altare? Perché Ed? C'è un solo altare dell'unità: il tabernacolo della Sua santità".
Miei cari, coloro che vanno verso la benedetta pienezza e santità di Cristo, non sanno nulla di divisioni. Non ci sono Battisti o Assemblee di Dio o scismi nella Sua santa presenza. Non ci sono pareti in mezzo, ne barriere! Tutto è Cristo e la Sua santità.
Essi avevano bisogno di una prova visibile dell'unità con gli eletti di Dio. Era un altare costruito dalla paura, paura di non essere parte del movimento di Dio! C'era la sensazione in loro che sarebbero rimasti fuori dell'eterno proposito del Signore per il Suo popolo. "Egli sa se non l'abbiamo fatto, invece, per timore di questo: che, in altre parole, in avvenire i vostri figli potessero dire ai nostri figli: "Che cosa avete a che fare voi con il Signore, il Dio d'Israele?"..."Voi non avete parte alcuna nel Signore!" ( Giosuè 22:24,27).
Che deplorevole commento! Avevano previsto un tempo a venire, quando la sola evidenza che Dio era con loro, o che essi erano uniti a Lui, sarebbe stata un mucchio di pietre, una modesta confessione. I loro figlioli avrebbero potuto vedere l'altare Ed e confessare: "Tramite questo altare io faccio parte di loro!"
Ogni volta che esiste una deviazione dal piano di Dio, ogni volta che un uomo sceglie la mondanità e la sensualità, ogni volta che i Cristiani non si trovano tutti nello stesso luogo, in un solo accordo, nella camera alta della separazione con Cristo, c'è una unità finta, c'è una vuota confessione fatta con delle fredde pietre.
Se tu sei tra i credenti che stanno andando avanti "completamente votati al Signore" ti sentirai escluso se ti fermi nella terra di mezzo. Accuserai gli altri d'essere "troppo santi"! Li accuserai di essere bigotti. Potrete provare quanto volete ad essere uno di loro, ma non funzionerà! Voi siete la causa! Vi siete rimossi da voi stessi dal luogo stabilito da Dio dove c'è vittoria, unità e potenza spirituale.
Caleb è il nostro esempio di un uomo retto nelle proprie vie! Il suo nome significa forte, vigoroso! Giosuè era la figura di Cristo. Caleb era inseparabile da Giosuè e rappresenta chi cammina continuamente con il Signore.
Caleb era stato oltre il Giordano insieme alle spie. Mentre era lì, lo Spirito Santo lo conduceva verso Ebron, "il luogo della morte". Egli salì con timore quella montagna santificata e la fede inondò la sua anima. Abrahamo e Sarah erano sepolti in quel luogo, come anche vi erano Isacco, Giacobbe e tutti i patriarchi. Anni dopo il regno di Davide cominciò in questo posto. Caleb tenne in gran conto quel luogo! Da quel giorno egli lo volle per suo possesso.
Venne detto di lui che: "seguì interamente il Signore" (Numeri 14:24). Non vacillò fino alla fine. Salomone vacillò verso la fine dei suoi anni e "non seguì pienamente il Signore". Ma Caleb ad 85 anni poteva testimoniare: "Oggi sono ancora robusto com'ero il giorno in cui Mosè mi mandò; le mie forze sono le stesse d'allora, tanto per combattere quanto per andare e venire." ( Giosuè 14:11).
Ad 85 anni intraprese la sua più grande battaglia! "Dammi dunque questo monte (Ebron)..." (Giosuè 14:12). "Allora Giosuè lo benedisse, e diede Ebron come eredità a Caleb..." (Giosuè 14:13). "Per questo Caleb, figlio di Gefunne, il Chenizeo, ha avuto Ebron come eredità, fino a oggi: perché aveva pienamente seguito il Signore, il Dio d'Israele." (Giosuè 14:14).
Il messaggio è glorioso! Ed è questo: Non è sufficiente essere morti al peccato ed essere entrati nella pienezza, nel passato. Abbiamo necessità di crescere nel Signore fino alla fine! Per mantenere la vostra forza e potenza spirituale e non vacillare. Per "seguire interamente il Signore", anche in tarda età! Deve essere una fede sempre crescente.
Ebron, l'eredità di Caleb, significa: un'assemblea unita! Con cosa? Con la morte! Ma non solo con la morte al peccato nel Giordano, ma anche con la dimora in un luogo di morte. Vivere con un'assemblea che è associata con la morte e la resurrezione di Gesù Cristo! "Dammi questa montagna" egli chiese. In altre parole "Dammi questo cammino di morte a se stessi!" Fu in questo luogo che Abrahamo costruì un altare per sacrificare suo figlio. È qui che Caleb e la sua tribù volevano vivere costantemente vicini all'altare del sacrificio vivente.
L'azione, fatta con tutto il cuore da Caleb per il Signore, produsse un sacro fuoco per Dio nei suoi figlioli. Mentre i figlioli delle due tribù e mezzo tornarono indietro per seguire il mondo e la sua idolatria, la famiglia di Caleb cresceva con vigore nel Signore!
Caleb lanciò una sfida: "Caleb disse: «A chi batterà Chiriat-Sefer e la prenderà io darò in moglie mia figlia Acsa»." (Giosuè 15:16). Otniel ci riuscì e sposò la figlia di Caleb. Egli prosperò nelle vie del Signore e divenne il primo giudice d'Israele.
Ma la figlia di Caleb aveva l'ardente zelo di suo padre. La terra non le era sufficiente, voleva anche "sorgenti d'acque". Lei scese dal suo asino e fece conoscere la sua richiesta in modo marcato. "Quella rispose: «Fammi un dono; poiché tu m'hai stabilita in una terra arida, dammi anche delle sorgenti d'acqua». Ed egli le diede le sorgenti superiori e le sorgenti sottostanti." (Giosuè 15:19)
Ogni credente dovrebbe conoscere qual è il significato delle sorgenti d'acque. Lei voleva le fontane dell'acqua vivente! Non voleva terra arida. Nessuna terra incolta ed arida di carestia spirituale. Lei voleva una buona terra ben fornita d'acqua nel Signore.
Vorrei tanto vedere nei miei figli e nipoti quella determinazione di andare dietro alle cose del Signore! Quello zelo, quella sete della Sua parola.
Il peccato della pigrizia e di essere di cuore non integro vi ritroverà di certo, anche in questa vita. Nemici si ergeranno ed attaccheranno da tutte le parti. Non ci sarà forza o discernimento per respingere gli assalti di Satana. Ci sarà una perdita di gioia e pace con Dio. La vita spirituale degenererà giorno dopo giorno. La presenza del Signore verrà a mancare e la disperazione ne prenderà il posto.
Come sarebbe meglio, quanto sarebbe più sicuro andare insieme a coloro che vogliono la pienezza del Signore. Il desiderio di Dio per tutti noi è di entrare in un luogo di riposo, gioia e pace nello Spirito Santo. E ciò richiede di seguirlo "con tutto il cuore, con tutta la forza."