Tieni A Freno La Tua Lingua!
"Ma la lingua, nessun uomo la può domare; è un male continuo, è piena di veleno mortale" (Giacomo 3:8).
In questo verso della sua epistola, Giacomo sta parlando delle lingue dei credenti. Egli sta proclamando ai membri della chiesa di tenere a freno le proprie lingue - prima di essere distrutti da esse!
Ti chiederai: è tanto importante questa questione del domare la propria lingua? Può una "lingua indisciplinata" essere davvero tanto peccaminosa?
Certamente molti Cristiani proprio ora stanno combattendo intense battaglie spirituali contro vizi potenti come la droga, l'alcool, il tabacco, la lussuria. Essi non immaginano che una lingua indisciplinata sia un peccato molto serio. Mi sembra quasi di sentire la reazione del credente che è impegnato nella lotta con qualche grande tentazione:
"Pastore, starai scherzando! Sto combattendo una battaglia per la mia vita, cercando di ottenere vittoria sulle fortezze infernali, e tu mi parli di piccole parole. Come puoi paragonare una lingua indisciplinata al tipo di lotta nella quale sono impegnato?"
Caro santo, ti assicuro che la lingua non domata è l'arma più mortale del mondo! Una lingua non domata, non santificata, può essere peggio dell'abuso di droga o alcool - peggio dei peccati della carne! La Bibbia definisce la lingua un mondo d'iniquità, una cosa che contamina tutto il corpo, un assaggio dell'inferno in terra! (vedi Giacomo 3:6).
Lascia che ti dimostri con la Parola di Dio quanto sia pericolosa e dannante la lingua non domata:
Una lingua non tenuta a freno rende tutta la tua religione assolutamente inutile! Può rendere qualunque tua attività spirituale del tutto inutile agli occhi di Dio: "Se uno pensa di essere religioso, ma poi non tiene a freno la sua lingua e inganna sé stesso, la sua religione è vana" (Giacomo 1:26).
Giacomo qui sta parlando di "qualcuno fra voi" (N.D.), cioè la chiesa. Questi non sono drogati o gente di strada - sta parlando di coloro che sono parte del corpo di Cristo, e che appaiono devoti e spirituali. Sono persone attive nell'opera per il Signore. Ma le loro lingue sono senza freno, senza controllo! Giacomo sta puntando il dito contro coloro che sembrano essere santi, buoni, gentili, amorevoli - ma che usano in chiesa o sul lavoro o in famiglia una lingua acida, e sono sempre pronti ad ascoltare e a raccontare pettegolezzi. Non sanno fare altro che mormorare e lamentarsi. Dio dice che la loro religione - tutta la loro bella mostra di spiritualità - è vana, è senza valore, è inutile!
Amati, non voglio dover stare davanti al tribunale di Cristo e scoprire che tutte le mie opere per il Signore - tutti i miei sforzi spirituali - sono stati vani! Non voglio sentirGli dire: "David, hai compiuto grandi opere nel Mio nome. Hai fondato centri di riabilitazione per tossicodipendenti, case per alcolizzati. Hai predicato innumerevoli moltitudini e vinto molti al Mio regno. Hai nutrito gli affamati, vestito coloro che erano nudi, scacciato i demoni, guarito i malati.
"Ma è stato tutto inutile - tutto invano! Io non conosco quest'uomo che ha parlato con una lingua doppia. Hai usato la tua lingua per benedire e poi per condannare! Dalla tua bocca sono uscite molte parole dolci, meravigliose, incoraggianti. Ma anche parole amare, crudeli - parole velenose, odiose, invidiose! Hai preso i Miei avvertimenti su questo argomento troppo alla leggera. Ti avevo avvertito che tutte le tue attività spirituali erano vane se non controllavi la tua lingua. Ma non ci hai badato!"
Amati, pensate a tutto quello che avete fatto nel vostro cammino con Dio - tutte le lacrime che avete versato per gli altri, tutti gli atti compassionevoli e amorevoli che avete fatto. Avreste anche dato la vostra vita per gli altri. Ma tutte quelle cose sono vane se avete vomitato parole noncuranti!
Mi direte: "Di certo Dio non è ingiusto da dimenticare la mia spiritualità solo perché ho detto qualcosa di non caritatevole".
Sto parlando qui di Cristiani le cui lingue non sono state domate. Essi parlano contro il popolo di Dio senza battere ciglio! Ecco cosa dice Dio di tali persone aspre e pettegole:
"Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi amore, sarei un rame risonante o uno squillante cembalo. Se avessi il dono di profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza e avessi tutta la fede in modo da spostare i monti, ma non avessi amore, non sarei nulla. Se distribuissi tutti i miei beni per nutrire i poveri, se dessi il mio corpo a essere arso, e non avessi amore, non mi gioverebbe a niente" (1 Corinzi 13:1-3).
Tutta la tua spiritualità, tutta la tua devozione, è resa inutile a causa di una lingua non caritatevole e senza freni! Riesci a immaginare di morire per Gesù - essere bruciato al rogo, dare ogni moneta che hai per nutrire i poveri, abbandonare tutto quello che hai in questa vita per il Signore, eppure tutto ciò diventa inutile?
Non riceverai la ricompensa dei martiri, perché quando dovrai comparire davanti al tribunale del Signore, Egli dirà: "Hai fatto tutto questo per il motivo sbagliato. Non avevi amore nel tuo cuore! Avevi amarezza dentro, ed essa si è manifestata attraverso la tua bocca. Le tue parole non sono state caritatevoli e amorevoli - ma amare, crudeli, acide. Tutte le tue opere non ti gioveranno a niente!"
"Razza di vipere, come potete dir cose buone, essendo malvagi? Poiché dall'abbondanza del cuore la bocca parla" (Matteo 12:34).
Quando da bambino dicevo qualcosa di sconveniente, mia madre mi lavava la bocca col sapone. Ma non era la mia bocca quella che aveva bisogno di essere lavata - era il cuore!
Vedi, la tua lingua parla solo di quello che c'è nel tuo cuore. Queste sono le parole del nostro Signore Gesù Cristo. Ed Egli dice che un parlare sfrenato, incauto, malvagio può venire solo da un cuore malvagio e impuro!
Noi come credenti non abbiamo ancora preso seriamente quello che il nostro Signore ha detto riguardo al badare alle nostre lingue. Egli ne ha fatto una questione di cuore - una questione di vita o di morte!
Non solo la mia lingua indisciplinata annulla tutta la mia supposta spiritualià - essa mi pone dinanzi al fatto indiscusso che il mio cuore è impuro, contaminato. Che qualcosa di infernale sta covando dentro di me!
Se dalla mia bocca escono parole sensuali, lussuriose... se racconto pettegolezzi... se dico storielle spinte... se parlo male di un'altra persona... se parlo di qualcuno in modo malevolo o invidioso... se alzo la voce e grido contro la mia famiglia... se le mie labbra proferiscono insulti... se mi esprimo con imprecazioni... se un torrente di parole adirate esce dalla mia bocca... allora devo chiedere a me stesso: "Quale cosa impura e sudicia custodisco ancora nel mio cuore perché io parli in questo modo?"
Devo esaminare il mio cuore e chiedermi: "Da dove viene tutto questo? Ci dev'essere qualcosa che non ho ancora affrontato, altrimenti non direi cose simili. Perché continuo a fare maldicenza e a parlare in questo modo? Perché mi esprimo con parole così aspre e incaute? Quale fortezza non santificata possiede ancora il mio cuore?"
Il parlare incauto e indisciplinato non è solo un errore. Non è solo una debolezza o un'abitudine nella quale cadiamo occasionalmente. Non è possibile dire di un Cristiano: "Oh, a volte ti ferisce con le sue parole. Ma la maggior parte delle volte è una persona dolce e amorevole. E ama profondamente il Signore. Non intende fare del male a nessuno".
No! Giacomo dice che tutta la spiritualità di quella persona è vana! E più ancora. Gesù dice che quella persona ha un cuore impuro e malvagio!
Conosci qualcuno in chiesa che a volte viene da te e ti sussurra: "Hai sentito l'ultima diceria?..." Tienilo ben presente: non importa quanto quella persona possa apparire religiosa, non importa se lui o lei possa pregare e lodare Dio in chiesa, c'è qualcosa di malvagio nel suo cuore - qualcosa di sbagliato che non è stato lasciato affrontare dallo Spirito Santo!
Gesù dà seriamente peso a questo argomento: "...dall'abbondanza del cuore la bocca parla. L'uomo dabbene dal suo buon tesoro trae cose buone; e l'uomo malvagio dal suo malvagio tesoro trae cose malvagie" (Matteo 12:34-35). Gesù sta dicendo: "Se sei incauto con la tua lingua - attaccando briga, lamentandoti, mormorando, spettegolando - hai un serio problema di cuore! Il tuo cuore non è retto davanti a Dio. C'è un tesoro malvagio custodito in te, proprio come nei serpenti il veleno è nascosto in borse situate dietro la mascella. Se del veleno mortale sta uscendo da te, è perché quelle borse non sono state svuotate!"
Nessun ministro, nessun operaio Cristiano è esentato da questo avvertimento del Signore! A noi tutti Gesù dice: "Controlla il tuo cuore - scopri il motivo per cui parli ancora avventatamente e incautamente!" "La sorgente getta forse dalla medesima apertura il dolce e l'amaro?" (Giacomo 3:11).
Ogni qualvolta permetto a qualche pettegolezzo di uscire dalla mia bocca, devo fermarmi e dire al Signore: "Maestro, ci dev'essere ancora nel mio cuore una radice di gelosia o invidia. Come potrei altrimenti prendere così alla leggera il giudicare mio fratello o mia sorela? Dev'essere perché è in me è rimasto molto da ripulire, molte cose che lo Spirito Santo deve affrontare! Oh Padre, scava in profondità nel mio cuore e strappa quelle radici di amarezza, bramosia, orgoglio - ovunque esse siano!"
Recentemente uno del nostro staff udì per caso un giovane convertito che cercava di giustificare l'adulterio di un altro credente. Questo giovane Cristiano disse: "Non c'è problema - il sangue di Gesù copre tutti i nostri peccati. Lui è perdonato".
Mio giovane amico, hai capito male! Il sangue di Gesù copre solo quei peccati per i quali c'è stato un vero ravvedimento e che sono stati abbandonati. Esso non scusa e non tollera mai il peccato. Quel tuo fratello nella fede che vive nell'adulterio deve inginocchiarsi davanti a Gesù, confessare il suo peccato, e implorare il Signore affinché riceva forza per liberarsi dalle lusinghe di quella Dalila con la quale sta vivendo!
E così è con il peccato della lingua! Noi non osiamo continuare a proferire pettegolezzi, maldicenze, parole polemiche - e poi coricarci la sera e mormorare una preghiera improvvisata di confessione: "Signore, se ho detto qualcosa di sbagliato oggi, perdonami. Coprimi con il sangue di Gesù".
No! Dio vuole arrivare a quel male che c'è nel tuo cuore - quella borsa di veleno nascosta dentro di te! Non ha bisogno di essere coperta - ma scoperta, e rimossa. Dio vuole sradicarne la causa e guarirti da essa completamente. Il tuo problema è che tu preghi di essere coperto dal Sangue mentre non ti sei mai davvero pentito e non hai affrontato la radice di quel male!
"Io vi dico che di ogni parola oziosa che avranno detta, gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio; poiché in base alle tue parole sarai giustificato, e in base alle tue parole sarai condannato" (Matteo 12:36-37).
Sembriamo pensare che le nostre parole cadano semplicemente a terra e muoiano, o che svaniscano come aria e si dissolvano nel nulla. Non è così! Le nostre parole sopravvivono - esse non muoiono!
Puoi chiederti: "Ma io ho soltanto raccontato quella diceria a un amico, e lui mi ha promesso di non raccontarla mai a nessuno. Finirà con lui". No, invece! Ogni singola parola che tu e io pronunciamo è ricordata, scritta nell'eternità - e le sentiremo ripetere tutte esattamente come le abbiamo pronunciate, nel giorno del giudizio. Quelle parole ci condanneranno a meno che non le confessiamo, le abbandoniamo, e sradichiamo dai nostri cuori le radici malefiche che ce le hanno fatte pronunciare!
Ti chiederai: "Non posso semplicemente fare una preghiera e dire: "Gesù, perdonami. Cancella tutto!" No - no, se rifiuti di affrontare le radici del tuo peccato!
Ricordo che tempo fa provai una profonda colpevolezza, dopo aver condiviso una piccola diceria con un amico. Quello che avevo detto era vero - riguardava una situazione morale che dovetti affrontare, concernente un certo ministro. Il suo nome saltò fuori durante la conversazione, e io dissi: "Non fidarti di lui. So delle cose sul suo conto!"
Anche se chiusi la bocca, mi sentii condannato. Lo Spirito Santo mi sussurrò: "Fermati immediatamente! Non è necessario che qualcuno lo sappia. Non dire altro, perché non c'è alcun motivo nel farlo - è solo spettegolare. Anche se è vero, non ripeterlo - perché può urtare i sentimenti di quell'uomo!"
Quello che avevo già detto era già abbastanza sbagliato. Ma poi rivelai i luridi dettagli! Sapevo che avrei dovuto tacere. E, certamente, mi sentii profondamente condannato dallo Spirito. Così più tardi chiamai quell'amico e dissi: "Mi dispiace - era un pettegolezzo. Ho sbagliato. Per favore non ripeterlo. Cerca di non pensarci neppure".
Il mio amico mi assicurò che era una questione conclusa. "Non conosco quell'uomo", disse. "E non ripeterò mai simili cose". Ciò sembrò soddisfare il mio spirito all'inizio. Ma la condanna dello Spirito mi tormentava ancora. Perché? Perché non riuscivo a farla andare via? Perché quando pianti qualcosa nella mente di qualcun altro, non puoi toglierla! Anche se non viene più ripetuta. Non muore lì!
Il pensiero che continuava a tormentarmi era: "Perché l'ho fatto? Dio, ho qualcosa contro di lui? Mi sono segretamente compiaciuto nella sua caduta? Perché non sono stato più interessato nel suo recupero? Che razza di cuore ho? Signore, perdonami. Ma guariscimi anche da questo. Non voglio comparire faccia a faccia con Te nel giorno del Giudizio con qualche male non chiarito in me!"
Il mio peccato è stato coperto dal sangue di Gesù? Si - perché ho pienamente riconosciuto di aver terribilmente peccato. E ho permesso allo Spirito Santo di mostrarmi l'orgoglio legalistico rimasto in me. Gli ho permesso di umiliarmi e di guarirmi! Ora, se mi capita di iniziare a dire qualcosa contro qualcuno, obbedisco allo Spirito Santo quando mi dice forte e chiaro: "Fermati!"
L'avvertimento di Gesù risvegliò il timore di Dio in me: "Poiché in base alle tue parole sarai giustificato, e in base alle tue parole sarai condannato" (Matteo 12:37). In base alle nostre parole! Qui Gesù non dice che saremo condannati per la lussuria, la droga o l'alcool; questi sono tutti peccati orribili, e si, alla fine si verrà giudicati a causa loro. Ma, piuttosto, Gesù ci ha detto: "Sarete giudicati dalle vostre parole - da quello che avete detto!"
Ti chiedo - sei uno di quelli con la sua lingua benedice, ma maledice anche? "Con essa [la lingua] benediciamo il Signore e Padre; e con essa malediciamo gli uomini che sono fatti a somiglianza di Dio. Dalla medesima bocca escono benedizioni e maledizioni. Fratelli miei, non dev'essere così" (Giacomo 3:9-10).
La parola greca qui usata per "maledizione" significa "demolire, abbattere qualcuno, denunciare come malvagio". E infatti, molto spesso dalla nostra bocca escono lodi a Dio, adorazione e benedizioni a Lui - ma anche chiacchiere malvagie che abbattono la reputazione dei Suoi servitori. Un tale parlare incontrollato demolisce il corpo di Cristo! Si oppone all'opera di Dio!
Ma puoi danneggiare la reputazione di una persona senza dire una parola - semplicemente facendo espressioni facciali negative. In un'occasione mi fu chiesto di un certo individuo col quale dovetti affrontare un certo numero di problemi. Quando mi fu chiesto di quella persona, non dissi una sola parola - solo arricciai il naso e scossi la testa. La persona che mi aveva rivolto la domanda mi disse: "Be', non hai detto una parola, ma mi hai detto tutto quello che volevo sapere". Avevo causato pensieri negativi nella mente di quella persona! Anche questo ha a che fare con la lingua indisciplinata.
Ora, alcuni credenti stanno molto attenti a non dire tutto quello che pensano; non sono incauti con le loro parole. Eppure le buone cose che molti Cristiani dicono sono ipocrite - perché i loro pensieri sono pieni di male! "...benedicono con la bocca, ma in cuor loro maledicono" (Salmi 62:4).
Queste persone ti danno la mano, sorridono affabilmente, e ti dicono belle cose, del tipo "Come stai? Mi fa piacere vederti. Hai un bell'aspetto!". Ma quando si allontanano, borbottano a qualcuno vicino a loro: "Che persona falsa! Sembra un mostro. Hai visto quanto è ingrassata? I suoi occhi sono orribili!" "...lusingano con la loro lingua" (Salmi 5:9).
Nessun Cristiano dovrebbe mai avere questo tipo di attitudine. State certi che in tali persone ci sono radici di amarezza e ribellione - qualcosa di disperatamente sbagliato nei loro cuori! Un vero credente che cammina con il Signore e resta vicino a Lui non potrebbe neppure concepire un comportamento simile.
Dirai, "Ora, aspetta un attimo, pastore. Prima mi dici quanto è grave avere una lingua non domata. E ora mi dici che sarò giudicato a causa di semplici pensieri sulle altre persone?"
Assolutamente - si!
"Poiché, come pensa nel suo cuore, così egli è..." (Proverbi 23:7, N.D.). "L'amore... non addebita il male" (1 Corinzi 13:4-5). Mostratemi una persona di natura diffidente, e vi mostrerò qualcuno con uno spirito legalistico. Quella persona ha una natura testarda, forse mai del tutto arresa a Gesù. Costui sospetta sempre che gli altri cadano proprio nelle cose che egli stesso è fortemente tentato di fare!
Forse la persona più pericolosa, comunque, è quella che diffonde le dicerie - che si fa coinvolgere in conversazioni che non sono edificanti, ma distruttive - eppure crede di non star facendo alcun male! Se glielo fate notare, vi dirà dispiaciuto: "Io non sono così. Io amo la mia chiesa e i miei pastori - amo il corpo di Cristo. Si, posso aver detto delle cose che possono essere interpretate come pettegolezzi o parole incaute. Ma Dio conosce il mio cuore. Non ho mai inteso fare alcun male".
Una tale attitudine è pericolosa! La Bibbia dice che grandi fiamme sono causate da piccole scintille! E la tua piccola scintilla può causare un grande incendio, anche se non è tua intenzione farla scappare al tuo controllo. "Considerate come un piccolo fuoco incendi una grande foresta!" (Giacomo 3:5, N.D.). Puoi diffondere con noncuranza una diceria interessante su qualcuno - e questo può finire per influenzare il suo carattere, spirito e indole!
Non importa qual era il tuo motivo - il danno è stato fatto. La tua piccola scintilla ha già causato una fiamma, e sta sfuggendo dal tuo controllo. Potrebbe danneggiare una reputazione. Può portare vergogna, disgrazia e dolore nella vita di qualcuno. E non importa quale motivo ti ha spinto a farlo, sei ugualmente colpevole - tu sei il piromane! È stata la tua lingua non domata a causare tutto!
Come puoi riuscire a controllare l'arma mortale della tua lingua?
"Ma la lingua, nessun uomo la può domare; è un male continuo, è piena di veleno mortale" (Giacomo 3:8).
Come può Dio chiederci di tenere a freno o domare la nostra lingua, quando la Sua Parola dice che nessun uomo può farlo? Gesù ci dà la risposta: "Gesù fissò lo sguardo su di loro e disse: Agli uomini questo è impossibile; ma a Dio ogni cosa è possibile" (Matteo 19:26). Non puoi domare la tua lingua più di quanto un cavallo selvaggio possa domare se stesso. I cavalli selvaggi vengono domati da addestratori esperti. E lo Spirito Santo è il nostro addestratore. Solo Lui può domare la nostra lingua indisciplinata e senza freni!
Il profeta Isaia ci dà un esempio di come poter guarire la nostra lingua:
- Isaia si avvicinò al Signore, e pregò per avere una visione della santità di Dio. Egli scrive: "...vidi il Signore seduto sopra un trono alto, molto elevato..." (Isaia 6:1).Chiunque voglia vivere piacendo al Signore deve costantemente andare nella Sua presenza fino a quando otterrà una visione della santità di Dio. Qualunque guarigione, ogni vera benedizione, tutte le vittorie cominciano al Suo trono. È là che vediamo Dio nella Sua santità!
- Nella santa presenza di Dio, Isaia fu profondamente convinto di avere labbra impure. "Guai a me, sono perduto! Perché io sono un uomo dalle labbra impure e abito in mezzo a un popolo dalle labbra impure; e i miei occhi hanno visto il Re, il Signore degli eserciti!" (verso 5).Perché Isaia gridò "sono un uomo dalle labbra impure"? Perché aveva visto il Re di Gloria! "L'ho veduto - ho visto la gloria della Sua santità! E so che Egli non tollererà il peccato!". Il nostro peccato diventa, come dice l'apostolo, "estremamente peccante" quando siamo nella presenza di Dio. La luce del Suo santo volto mette in luce tutto quello che è diverso da Lui!
- Isaia permise al signore di toccarlo e di pulirlo con il Suo santo fuoco. "Ma uno dei serafini volò verso di me, tenendo in mano un carbone ardente, tolto con le molle dall'altare. Mi toccò con esso la bocca, e disse: Ecco, questo ti ha toccato le labbra, la tua iniquità è tolta e il tuo peccato è espiato" (versi 6-7).
La Parola di Dio è un tizzone ardente - e lo Spirito Santo è il suo fuoco! Proprio adesso sei stato toccato dallo Spirito Santo attraverso questo messaggio. E Dio vuole toccare la tua lingua col Suo fuoco e santificarla. Egli può farlo per te - se lasci che la Sua Parola ti convinca di peccato! Egli è l'unico che può farlo. La tua parte è semplicemente confessare come fece Isaia: "Guai a me, sono impuro!"
Il segreto alla vittoria sulle droghe, sull'alcool, o su una lingua incontrollabile è stare vicini a Gesù - intimità con Lui - conoscere Lui! Avvicinarsi alla Sua presenza che rivelerà quello che c'è nel tuo cuore. Molti Cristiani continuano a spettegolare e a calunniare perché non sono mai stati davvero vicini a Cristo. Non sono mai stati abbastanza intimi con Lui per riconoscere quanto indisciplinata sia la loro lingua!
Lascia che questa parola vada dritto al tuo cuore e ti purifichi con il suo fuoco. Confessa: "Si, sono io, Signore! Non ignorerò questa parola! Purifica le mie labbra, purifica la mia lingua. Lava la mia bocca e il mio cuore!"
Chiedi allo Spirito Santo di infondere un tale convincimento di peccato in te che ogni volta che inizierai a dire qualcosa di incauto, sconveniente o aspro, Egli alzi la Sua voce per avvertirti. ChiediGli di renderti estremamente sensibile alla Sua voce - e poi obbedisciGli quando Egli parla. Se ti fermerà nel mezzo di una frase mediante il convincimento dello Spirito Santo, dì alla persona alla quale stavi parlando: "Mi dispiace - Dio mi ha detto di smetterla. Lasciamo stare subito queste cose. Dimentichiamole!".
Possano solo le benedizioni venire dalla tua vita - da un cuore puro e da una lingua benevola - domata dalla preghiera e dallo Spirito Santo!