Una dimora per Dio

"In lui voi pure entrate a far parte dell'edificio che ha da servire come dimora a Dio per mezzo dello Spirito." (Efesini 2:22). Una dimora è un luogo dove si risiede. La parola greca per dimora in questo verso significa "una residenza stabile".

Qualunque cristiano sa che Dio non abita in templi fatti da mano d'uomo. Infatti il nostro Signore ha scelto di vivere in sembianze umane - cioè nel cuore e nell'anima del Suo popolo. Chiunque sia in Cristo fa del suo corpo un tempio - la Sua dimora , la Sua residenza stabile. Ogni credente può vantarsi con sicurezza: "Dio vive in me".

Dio non ha altre residenze fisiche - nessuna nazione, nessuna capitale (neanche Gerusalemme), nessuna vetta di montagna. Egli non abita nelle nuvole o nel cielo, nell'oscurità o nella luce, nel sole, nella luna o le stelle. Senza dubbio il Signore è ovunque, la Sua presenza riempie ogni cosa. Ma secondo la Sua parola, Dio fa del Suo popolo la Sua dimora. Un cuore nettato dal sangue di Gesù è la sua residenza permanente.

Ma quando Dio ha cominciato ad abitare in noi? Lo ha fatto da quando noi abbiamo dato il nostro cuore a Gesù. In quel momento la presenza di Cristo ha riempito la nostra esistenza. Ma ancora oltre, Gesù ci ha portato alla pienezza della deità: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Egli testimonia: "In quel giorno conoscerete che io sono nel Padre mio.... Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l'amerà, e noi verremo da lui e dimoreremo presso di lui." (Giovanni 14:20-23).

Molto prima che il mondo fosse creato, il Padre celeste ed il Suo Figliolo convenirono che il genere umano fosse la loro dimora. Fecero un patto secondo il quale Gesù sarebbe venuto sulla terra per abitare nei cuori e nei corpi delle persone prescelte. Vediamolo attraverso le Scritture.

L'apostolo Paolo si riferisce a Cristo come Colui che è sapienza: "Ed è grazie a lui che voi siete in Cristo Gesù, che da Dio è stato fatto per noi sapienza, ossia giustizia, santificazione e redenzione" (1 Corinzi 1:30).

Proverbi 8 ci parla anche di sapienza, in un modo che puo essere riferito soltanto a Gesù. Nel verso 30 la sapienza dice: "Io ero presso di lui come un artefice; ero sempre esuberante di gioia giorno dopo giorno, mi rallegravo in ogni tempo in sua presenza". Come facciamo a sapere che questo verso si riferisce a Gesù? Egli soltanto era la delizia del Padre. Dio non si deliziava nella sapienza, ma nel Suo Figliolo.

Sappiamo che Cristo era con Dio prima ancora che la terra fosse creata: "Il SIGNORE mi ebbe con sé al principio dei suoi atti, prima di fare alcuna delle sue opere più antiche. Fui stabilita fin dall'eternità, dal principio, prima che la terra fosse." (Proverbi 8:22-23). Potete immaginare il piacere provato reciprocamente sia dal Padre che dal Figlio? Erano insieme nella gloria dei cieli, nella felicità perfetta.

Ricordate: questo accadeva prima che Gesù conoscesse qualcosa della tristezza umana. Ancora non era entrato in un corpo di carne, con tutto il suo fardello e le sue prove. Non era ancora stato toccato da alcuna infermità umana - non era stato rigettato, disprezzato, schernito, sputato addosso, oppresso dai peccati umani. E doveva ancora andare sulla croce. Doveva ancora provare l'esperienza del Proprio Padre celeste che nascondeva la faccia da Lui. E non aveva ancora gustato la morte.

A questo punto si inserisce il piano del Nuovo Patto. In questo, Dio - avendo creato l'uomo in modo tale che potesse avere libera volontà - vide che l'uomo peccatore aveva bisogno di un redentore. Quindi il Padre chiese al Figlio di fare da mediatore nel Nuovo Patto. Il Signore chiese: "Vuoi prendere un corpo umano e diventare il sacrificio che redima l'intera umanità? Vuoi prendere su di te tutti i loro peccati, per liberarli dal diritto che il male ha acquisito sulle loro vite?"

Gesù comprese pienamente la terribile prospettiva. Antivedeva le battiture, la corona di spine, l'odio ed il rifiuto da parte del popolo di Dio. Ed egli vedeva la croce che veniva innalzata per Lui. Ma la Scrittura dice che Gesù era felice di dare la Sua vita per noi. Egli calcolò il costo e rispose: "Dio mio, desidero fare la tua volontà, la tua legge è dentro il mio cuore" (Salmo 40:8).

Il Figlio pronunciò anche queste incredibile parole: "Mi rallegravo nella parte abitabile della sua terra, trovavo la mia gioia tra i figli degli uomini" (Proverbi 8:31). Vi rendete conto di quello che Cristo sta dicendo? Tra tutte le meravigliose galassie ancora non scoperte dall'uomo, tra tutti i pianeti senza numero, Dio ha scelto di dimorare su questa piccola sfera chiamata terra. E ha scelto l'uomo come il luogo nel quale desiderava abitare. Noi eravamo la "parte abitabile della sua terra".

Questa è la chiave del mio messaggio: Gesù sapeva che non avrebbe più gioito della beata comunione che aveva con il Padre. Ma Egli fu deliziato della prospettiva di venire ad abitare in noi: "trovavo la mia gioia tra i figli degli uomini" (Proverbi 8:31). Stava dicendo: "Sto per portare un popolo nel mio cuore. E sto per essere uno con loro, per gioire della loro amicizia". Egli fu deliziato al pensiero della dolce comunione con noi!

Io credo nell'assoluta preveggenza di Dio. E credo che il nostro Signore conoscesse, molto prima che noi esistessimo, quanto chiunque di noi fosse pronto ad accettare l'evangelo. Ora, io non credo ad una limitata riconciliazione; Dio non ha scelto di dannare alcune persone e salvarne altre. Gesù morì per tutti e chiunque viene a Lui può essere salvato. Il nostro Signore non vuole che alcuno perisca (vedi Giovanni 3:15-17, 2 Pietro 3:9). Ma se Egli preconosceva i nostri nomi, Egli conosceva anche se noi avremmo accettato o rigettato il Suo sacrificio.

Essendo intimamente in contatto con Dio, Cristo condivideva questa preconoscenza. E credo che egli vedesse in anticipo qualunque persona che lo avesse ricevuto come Re e Signore nel proprio cuore. Egli conosceva ognuno di noi, sia che viviamo in Cina, Russia, America, nelle nazioni africane o qualunque altra nazione. Ed egli gioiva alla prospettiva di venire a dimorare in noi.

Vi ricordate il giorno in cui foste salvati? Potete rivivere i sentimenti che avete sperimentato - le promesse che avete fatto a Gesù, promettendo di perdonare gli altri e seguirlo? Gesù lo vedeva accadere, eoni prima nell'eternità - ed Egli era deliziato in te. Sapeva che lo avresti ricevuto, molto prima che tu fossi formato nel grembo di tua madre.

Davide scrisse: "Sì, tu m'hai tratto dal seno materno; m'hai fatto riposar fiducioso sulle mammelle di mia madre. A te fui affidato fin dalla mia nascita, tu sei il mio Dio fin dal seno di mia madre." (Salmo 22:9-10). "I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo e nel tuo libro erano tutti scritti i giorni che mi eran destinati, quando nessuno d'essi era sorto ancora." (Salmo 139:16).

Quando non eri neanche un seme, Dio stava prendendo nota di tutte le membra del tuo corpo nel Suo libro. Sapeva ogni cosa di te. Ed il Suo Figliolo, Gesù, era deliziato nel sapere che saresti cresciuto per essere la Sua dimora.

1. Gesù gioì per voi come vostro sposo. Pregustava di avere intimità e comunione con la Sua sposa.

La Bibbia offre numerose descrizione della nostra identità in Cristo. Siamo chiamati il Suo corpo, la Sua pecora, vergini, igli, servitori, amici. Ma il più intimo di tutte queste descrizioni è questa: noi siamo la sposa di Cristo. "Come la sposa è la gioia dello sposo, così tu sarai la gioia del tuo Dio." (Isaia 62:5).

Se sei sposato, ricorderai il tempo quando tu e la tua amata eravate fidanzati. Avevate perso la testa l'uno per l'altra. E contavate i giorni che vi separavano da essere una sola carne, in una perfetta unione con la vostra consorte.

Così è Gesù. Egli non vedeva l'ora di essere con te, acconsentì di lasciare la perfetta comunione che aveva con il padre. Guardava al giorno quando tu finalmente saresti stato la sua sposa. Ed ai suoi occhi sarebbe un matrimonio d'amore. Egli sarebbe stato la pupilla dei tuoi occhi, e tu saresti stato tutto per Lui. Questo era il motivo della Sua gioia.

Il tuo promesso sposo pregusta l'ora quando vai a Lui ogni giorno nella stanzetta segreta, gioendo in Lui. Potete passare ore insieme - tagliati fuori dal mondo, condividendo il vostro amore, gioendo della dolce comunione. Ed Egli sarà felice di darti le Sue cure, rallegrandosi con te: "Egli si rallegrerà con gran gioia per causa tua; si acqueterà nel suo amore, esulterà, per causa tua, con grida di gioia" (Sofonia 3:17).

Adesso ripensate al tempo quando avete amato per la prima volta Gesù. Lo cercavate con tutto il vostro cuore. Eravate eccitati all'idea di andare alla casa di Dio per amarlo ed adorarlo.

Agli occhi di Gesù, ogni giorno trascorso con voi è come fosse un giorno di nozze. Egli ha dichiarato: "qui è dove costruirò la mia casa. Io abiterò in chiunque mi vuole più di ogni casa al mondo."

Mia moglie Gwen ed io abbiamo avuto questo tipo di amore nel nostro matrimonio. Se eravamo lontani per sole ventiquattro ore, finivamo per chiamarci almeno tre volte al giorno. Questo è durato per cinquant'anni di matrimonio. Potete immaginare che tipo di amore Gesù si aspetta di avere con voi?

2. Gesù gioisce al pensiero di condividere con voi i Suoi più reconditi segreti.

Una delle più grandi espressioni del vero amore è di condividere i più intimi segreti con la persona che amate - cose che nessun altro può conoscere. Come qualunque promesso sposo, Cristo ha preannunciato di condividere con voi i Suoi segreti. E ha già pregustato che voi vogliate condividere i segreti del vostro cuore con Lui.

Ciò è quello che fanno gli innamorati, anche in una normale relazione carnale. Sebbene Sansone avesse un diletto carnale verso Dalila, non le nascose nulla (vedi Giudici 16:4). Il suo amore per lei lo convinse a rivelarle il segreto della sua forza - costandogli la propria vita.

Rallegrandosi per te Gesù pregustava che non saresti stato solo la Sua sposa ma anche il Suo amico del cuore. Egli ti antivedeva nella tua cameretta segreta a pregare, completamente consacrato a Lui. E rallegrandosi al pensiero di aprire la sua parola verso te, rivelando cose che altri credenti non potranno vedere o udire. "... ma vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio." (Giovanni 15:15).

Egli prevedeva di condividere con voi i più nascosti segreti della sua natura divina. La Sua parola dice: "ma la sua amicizia è per gli uomini retti." (Proverbi 3:32). Ed ancora il Signore non compie alcuna delle sue più grandi opere senza prima dirlo a coloro che Lo amano. Amos scrive: "Poiché il Signore, DIO, non fa nulla senza rivelare il suo segreto ai suoi servi, i profeti." (Amos 3:7).

Gesù vuole dirvi le intime rivelazioni della mente di Dio: ciò che desidera realizzare, nel mondo e nella tua vita ... la magnificenza del Nuovo Patto e del Suo santo Nome ... la beltà del Suo sacrificio. Successivamente egli ha pregustato il fatto che tu voglia condividere con Lui ogni tuo bisogno e problema, ferita e sconfitta, speranza e desiderio, sogno ed incubo. Egli vorrebbe essere colui sul quale alleggerisci il tuo cuore.

3. Gesù gioì nel fatto che la Sua sposa volesse deliziarsi nella Sua Parola.

"Beato l'uomo che mi ascolta, che veglia ogni giorno alle mie porte, che vigila alla soglia della mia casa!" (Proverbi 8:34). Cristo sta dicendoci: "Questa è la persona nel quale vivo e dimoro - qualcuno che ascolta con attenzione ogni Mia parola. Ogni giorno, la mia amata attende alle mie porte, solo per ricevere una parola da Me. Ansiosamente attende la mia voce. E gioisce in quello che gli dico".

Come Sua sposa rispondiamo a queste parole dicendo: "Mia colomba, che stai nelle fessure delle rocce, nel nascondiglio delle balze, mostrami il tuo viso, fammi udire la tua voce; poiché la tua voce è soave, e il tuo viso è bello." (Cantico dei Cantici 2:14).

Davide era uno di questi credenti che attendeva ogni giorno di ricevere la parola di Dio. Ed egli gioiva in quella che aveva ricevuto. Testimoniava: "Mi diletterò nei tuoi statuti e non dimenticherò la tua parola." (Salmo 119:16). "Le tue testimonianze sono la mia gioia; esse sono i miei consiglieri." (Salmo 119:24). "Troverò gioia nei tuoi comandamenti, perché li amo." (Salmo 119:47). "Venga su di me la tua compassione, e vivrò; perché la tua legge è la mia gioia." (Salmo 119:77). In ebraico la traduzione letterale di quest'ultimo verso è: "Io gioisco nella tua parola."

Vorrei ora focalizzarmi su due frasi dal verso che abbiamo menzionato prima, cioè Proverbi 8:34: "che veglia ogni giorno alle mie porte," e "che vigila alla soglia della mia casa". Prima domanda: a cosa sono riferite qui le porte?

Il salmista ci indica una risposta: "Apritemi le porte della giustizia; io vi entrerò, e celebrerò il SIGNORE." (Salmo 118:19). Credo che queste "porte di giustizia" sono anche le "porte strette" di cui Gesù ci parla. Si riferiscono a chiunque giorno dopo giorno si rivolge a Dio per imparare la Sua giustizia.

Questo tipo di credente è determinato a camminare dritto davanti al Signore. È eccitato ad ogni rivelazione che lo pone sul sentiero di una cammino santo. Dice a se stesso: "Voglio verità nel mio uomo interiore. Non voglio ottenerla solo ascoltando delle predicazioni registrate o leggendo dei libri. Attenderò pazientemente il Signore, fino a che aprirà le Sue porte per me".

Fedelmente, il Santo Spirito di Dio viene ad incontrare ogni giorno questi credenti. E li invita, sussurrando: "Benvenuti, amici. Lasciate che vi mostri qualcosa di nuovo sulla giustizia di Dio".

Secondo, cosa significa: "che vigila alla soglia della mia casa"? Ciò si riferisce a qualunque credente che trema alla parola di Dio. La frase proviene da Isaia 6, quando il profeta vigilava alla soglia del tempio, bramando di udire la voce di Dio.

Mentre Isaia era in attesa, udì i serafini cantare: "Santo, santo," il cielo era ripieno delle loro lodi. Quindi subitamente, una potente voce venne fuori dal cielo. Questa era forte e chiara, scuotendo ogni cosa: "Le porte furono scosse fin dalle loro fondamenta dalla voce di loro che gridavano, e la casa fu piena di fumo" (Isaia 6:4).

Questa gran voce scosse Isaia fino alle interiora. Lo stimolò a sentirsi peccatore al punto tale che gridò: "Guai a me, sono perduto! Perché io sono un uomo dalle labbra impure" (Isaia 6:5). Il profeta tremò sentendo la voce di Dio.

Isaia è un esempio di qualcuno che "vigila alla soglia della mia casa". Questo credente desidera ardentemente ascoltare la parola di Dio. E quando la parola viene, egli ammette di essere perduto nella sua anima. La parola di Dio ci dice di queste persone: "Ecco su chi io poserò lo sguardo: su colui che è umile, che ha lo spirito afflitto e trema alla mia parola." (66:2).

Abbiamo già visto come Gesù abbia gioito per noi prima della fondazione del mondo. Egli vide in anticipo la Sua venuta ad abitare in noi eleggendoci a sua dimora. Ed egli gioì sapendo che ci saremmo stretti a Lui, dimenticandoci di tutti gli altri. Vorremmo vederlo ogni giorno e trascorrere del buon tempo insieme a Lui. Vorremmo gioire nelle Sue vie, cercando nella Sua parola per la rivelazione della Sua giustizia. E tremeremmo alle rivelazioni che la Sua parola ci dona.

La Bibbia dichiara esplicitamente cosa Gesù si aspetta di trovare in noi, la Sua dimora. Quindi stai soddisfacendo le Sue attese? Egli ha previsto di trascorrere una vita con te. La tua intimità con Lui sta crescendo? Oppure lo stai trascurando da troppi giorni?

Il tuo promesso sposo ha in mente di stringerti più vicino a Lui. Vuole aprire il Suo cuore a te, per avere una più dolce amicizia con te ogni giorno. Brama di mostrarti molte cose, cose che nessun altro ha mai visto. Egli desidera modellare la tua vita, per far crescere il frutto dello Spirito in te. E vuole portare via la tua debolezza, le tue paure, i tuoi sentimenti di insufficienza.

Ora tu sarai la delizia del Suo cuore, per le tue lacrime, la tua intimità, la tua stringente devozione. Le tue parole verso di Lui devono essere quelle di una sposa: "Io desidero sedermi alla sua ombra, il suo frutto è dolce al mio palato." (Cantico dei Cantici 2:3). "Fammi udire la tua voce; poiché la tua voce è soave, e il tuo viso è bello." (2:14).

Il solo pensiero verso questa relazione, ha fatto gioire Cristo, molto prima che il mondo fosse creato. Ma ora che il tempo di gioire per questa relazione è giunto, tu stai trascurando ed ignorando il Signore. Trovi il tempo di guardare la TV, di fare acquisti, navigare in internet, curare il tuo giardino - ma non hai tempo per Gesù. Ti chiedo: credi che Egli abiterebbe nel luogo dove c'è una sposa che è annoiata di Lui? Perché continuerebbe ad abitare in qualcuno che non ha tempo per stare con Lui, parlarGli ed ascoltarLo?

Questo è un solenne avviso: Gesù non vuole dimorare in coloro che Lo trascurano ed ignorano. Potreste obiettare: "Ma io amo il mio Signore. Non L'ho trattato con indifferenza". Il fatto è che se avete trascurato la preghiera e la Sua parola per settimane - se non avete una privata, intima relazione con Lui - avete proprio commesso il fatto. È come se aveste dichiarato: "le mie azioni testimoniano che io non provo un amore appassionato per Gesù. La mia famiglia, la carriera ed i miei personali desideri vengono prima".

La parola di Dio avverte chiaramente: "Come scamperemo noi se trascuriamo una così grande salvezza?" (Ebrei 2:3). C'è un gran prezzo da pagare se ingoriamo Cristo. La bibbia avvisa che se trascuriamo il Suo dono della salvezza saremo trasformati in sale. Lasciate che vi spieghi.

Ezechiele 47 racconta di un fiume di vita che sgorga dal trono di Dio. Questo fiume è composto di acqua santa che guarisce. Come essa scorre attraverso il deserto, porta vita a qualunque cosa tocchi. Si espande sempre più largo e profondo fino ad esserci abbastanza acqua da poterci nuotare dentro.

"Egli mi disse: "Queste acque si dirigono verso la regione orientale, scenderanno nella pianura ed entreranno nel mare; quando saranno entrate nel mare, le acque del mare saranno rese sane. Avverrà che ogni essere vivente che si muove, dovunque giungerà il torrente ingrossato, vivrà, e ci sarà grande abbondanza di pesce; poiché queste acque entreranno là; quelle del mare saranno risanate, e tutto vivrà dovunque arriverà il torrente." (Ezechiele 47:8-9).

Questo fiume di vita rappresenta la predicazione del Vangelo. La buona novella di Cristo inizia come una goccia d'acqua, attraverso la predicazione dei Suoi dodici discepoli. Quindi la parola si diffonde. Fu predicata estesamente dall'apostolo Paolo, e dopo da coloro che si erano convertiti. Prestamente si diffonde in tutto il mondo. Oggigiorno migliaia di migliaia di servitori di Dio predicano il Suo evangelo in tutta la terra. Perciò ora ci sono dei fiumi dove poter nuotare. "E tutto vivrà dovunque arriverà il torrente." (47:9).

Questo fiume sta scorrendo dal Calvario. Oggi milioni di persone che ascoltano e ricevono la parola di Dio sono guariti. La verità di Cristo li risveglia dalla trascuratezza, pigrizia ed apatia. Adesso i loro occhi sono completamente aperti e gioiscono in Gesù. Lo cercano ogni giorno, amano la Sua parola, assaporano l'intimità insieme a Lui. Stanno imparano cose nello Spirito che non avrebbero nemmeno immaginato. Gli vengono rivelati i segreti del cuore di Dio - e vengono guariti.

Cosa sta accadendo a te? Stai nuotando nelle acque di guarigione di Dio? Oppure stai permettendo che ti passi vicino senza sfiorarti? Badate a cosa accade nella pianura dove queste acque non scorrono: "Ma le sue paludi e le sue lagune non saranno rese sane; saranno abbandonate al sale." (Ezechiele 47:11).

Forse sei colpevole di ignorare Gesù. Sei stato senza pregare per molto tempo, disobbediente, negligente verso la Sua parola. Hai ascoltato sermoni convincenti ed hai permesso che risvegliassero qualcosa dentro di te, ma continuamente vi siete voltati verso la vostra compiacenza. Ed ora la vostra negligenza è diventata un modo di vivere. In verità avete mandato in fallimento tutte le aspettative che Gesù aveva avuto per voi.

Che cosa vuol dire essere "abbandonati al sale", come dice Ezechiele? Significa totale sterilità .... Infruttuosità, vacuità, aridità, solitudine. Immaginate il Mar Morto in Israele. È una massa d'acqua totalmente satura di sale. Nessun pesce potrebbe sopravviverci. Nessuna pianta può crescerci dentro o nelle vicinanze. È completamente sterile.

Sei diventato come questa specie di pantano - una isolata, prosciugata palude? La tua vita è sterile o porta frutto a Dio? La tua vita di ogni giorno è vuota, arida, solitaria? Forse sei stato abbandonato al sale? Tutto intorno a te, altri portano frutto e crescono in Cristo? Loro sono stati guariti dalle sante acque di Dio. Ma tu non possiedi alcuna delle loro risorse. Sei diventato un Cristiano soltanto di nome.

Se questo messaggio sta risvegliando qualcosa in voi oppure vi sta convincendo di peccato, ho buone notizie per voi:

Quando il Nuovo Patto fu scritto, il Padre celeste ed il Suo Figliolo antividero che molti avrebbero trascurato Cristo. Queste persone sarebbero cresciute tiepide o fredde, ed alla fine sarebbero cadute. Perciò il Padre ed il Figlio fecero questo accordo: se qualche pecora si fosse perduta fuori dalla retta via, Gesù l'avrebbe seguita per riportarla nelle Sue braccia.

La verità è: l'umanità morta può essere riportata alla vita da una fresca ondata delle acque di guarigione. "Queste acque .... entreranno nel mare; quando saranno entrate nel mare, le acque del mare saranno rese sane" (Ezechiele 47:8). Quando le acque di guarigione di Dio cominciano a scorrere, le piante cominciano a crescere ovunque - un ciuffo d'erba qui, una piccola pianta là. E presto un intero giardino fiorisce.

Cari santi, Dio ancora vi desidera. Ed ha ancora dei piani per voi. Infatti la vostra vita può cominciare oggi stesso. Egli ha promesso di restaurare qualunque cosa che sia stata devastata e rovinata nella vostra vita, senza preoccuparsi di quanto tempo sia durata la vostra rovina. "Vi compenserò delle annate divorate dal grillo, dalla cavalletta, dalla locusta e dal bruco" (Gioele 2:25).

Potete ancora essere la Sua dimora - imparare ancora i Suoi segreti e ricevere le Sue rivelazioni. Questa è la via per tornare a Lui: riconoscete di averLo trascurato. Ammettete che siete stati occupati per ogni cosa ma non per Lui. Confessate che non avete ascoltato quando vi ha chiamato. "Risvégliati, o tu che dormi, e risorgi dai morti, e Cristo ti inonderà di luce" (Efesini 5:14).

Gridate a Lui ora: "O Dio guariscimi. Risveglia la mia anima. Scuotimi da questo sonno. Voglio cambiare. Io so che hai compiuto un lavoro in me, Signore. Io bramo di nuovo il tuo tocco".

Geremia ci mostra il cuore di Dio verso un popolo che Lo ha trascurato e dimenticato: "Torna, o infedele Israele...io non vi mostrerò un viso accigliato, poiché io sono misericordioso", dice il SIGNORE...Soltanto riconosci la tua iniquità....Tornate, o figli traviati", dice il SIGNORE, poiché io sono il vostro Signore... Tornate, figli traviati, io vi guarirò dei vostri traviamenti" (Geremia 3:12-14,22).

Isaia aggiunge questa rassicurazione: "Infatti così parla Colui che è l'Alto, l'eccelso, che abita l'eternità, e che si chiama il Santo. "Io dimoro nel luogo eccelso e santo, ma sto vicino a chi è oppresso e umile di spirito per ravvivare lo spirito degli umili, per ravvivare il cuore degli oppressi. Io infatti non voglio contendere per sempre né serbare l'ira in eterno....Io metterò la lode sulle sue labbra. Pace, pace a chi è lontano... io lo guarirò!" (Isaia 57:15-19).

Dio ti sta dicendo: "Figliolo mio, per un tempo sono stato adirato con te. Ho permesso che ci fosse in te più che vuoto e solitudine. Ma ora io sto per restaurare ogni cosa che il diavolo ha distrutto".

La tua vita può essere di nuovo un giardino. Non è ancora tardi per ricominciare, lascia che il Signore stabilisca questo come il primo giorno di un nuovo inizio per te.

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