Affida la tua richiesta alle cure di Dio

David Wilkerson (1931-2011)

Uno dei motivi per cui le nostre preghiere potrebbero non ricevere risposta è perché cerchiamo di stabilire come Dio dovrebbe rispondere. E tutto si riassume in una mancanza di fiducia. L’anima credente, dopo aver alleggerito il suo cuore nella preghiera al Signore, si rassegna alla fedeltà, alla bontà e alla sapienza di Dio. Il vero credente lascerà la forma della risposta alla misericordia di Dio e accoglierà qualunque modo Dio scelga di rispondere.

Coloro che impongono a Dio come e quando rispondere alla loro preghiera in realtà limitano il Santo d’Israele. Dal momento che Dio potrebbe non fare arrivare la risposta dalla porta principale, non si rendono conto che invece può arrivare dalla porta sul retro. Confidano solo nelle conclusioni e non nelle promesse. Ma Dio non è vincolato al tempo, al modo o ai mezzi di risposta. Egli può fare esageratamente molto di più di quanto chiediamo o pensiamo di chiedere. Risponderà con la salute, o la grazia che è migliore della salute. Manderà amore, o qualcosa al di sopra di esso. Egli libererà, o farà qualcosa di ancora più grande.

Dio desidera che lasciamo semplicemente le nostre richieste depositate nelle sue potenti braccia, affidiamo a lui tutte le nostre ambasce e andiamo avanti con pace e serenità in attesa del suo sollievo. Che tragedia avere un Dio così grande e così poca fede in lui. Quindi, non più, “Potrà farlo? Potrà Egli perdonare? Potrà guarire? Potrà fare un miracolo per me?” Quanto devono prudere le orecchie del nostro Dio onnipotente. Scampa da una tale incredulità! Piuttosto, vieni a lui come a un fedele Creatore.

Qualche parola di incoraggiamento sulla preghiera. Quando sei giù e Satana ti sussurra all’orecchio che Dio ti ha dimenticato, ferma la sua voce con questo: “Diavolo, non è Dio che ha dimenticato, ma sono io. Ho dimenticato tutte le sue benedizioni passate, altrimenti non potrei mettere in dubbio la sua fedeltà”. E poi prega come fece Davide: “Io rievocherò i prodigi del SIGNORE; sì, ricorderò le tue meraviglie antiche” (Salmo 77: 11-12).