Paolo era completamente affascinato dal suo Signore, eppure scrisse: “Ma ciò che per me era un guadagno, l'ho considerato come un danno, a causa di Cristo. Anzi, a dire il vero, ritengo che ogni cosa sia un danno di fronte all'eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho rinunciato a tutto; io considero queste cose come tanta spazzatura al fine di guadagnare Cristo” (Filippesi 3:7- 8, corsivo aggiunto).
La storia di Ester è di intensa guerra spirituale. Il diavolo stava cercando di distruggere il popolo di Dio sulla terra, questa volta attraverso il malvagio Aman. Questo uomo ricco e influente persuase il re di Persia a dichiarare un editto che chiedeva la morte di ogni ebreo sotto il suo governo, dall'India all'Etiopia.
Se non avessimo conflitti, pressioni o prove, diventeremmo passivi e tiepidi. Inizierebbe la decadenza e il nostro tempio andrebbe in rovina. Ecco perché il piano del nemico contro di noi è chiaro: vuole portarci fuori dalla battaglia.
Una volta ho incontrato un uomo che è un pastore in Laos, sotto un duro regime comunista. La sua chiesa è sotterranea e lui è stato messo in prigione perché credente. In quel paese, quasi il 90 percento delle volte quando vieni messo in prigione, non torni mai a casa. Ecco quanto è pericoloso.
Come genitori, ricordiamoci che è innanzitutto nella nostra casa che i nostri figli riceveranno gli insegnamenti più significativi della loro vita vedendoci vivere, gestire e risolvere i nostri conflitti e anche osservando il modo in cui agiamo gli uni con gli altri.
Uno dei grandi problemi nella nostra ricerca dell'unità all'interno delle nostre famiglie è la nostra capacità di gestire i conflitti. Troppo spesso le famiglie si trovano a uno dei due estremi.
Paolo è stato spesso molestato dai poteri demoniaci. In un caso particolare, stava predicando sull'isola di Pafo quando i demoni tentarono di interferire: “Poi, attraversata tutta l'isola fino a Pafo, trovarono un tale, mago e falso profeta giudeo, di nome Bar-Gesù, il quale era con il proconsole Sergio Paolo, uomo intelligente. Questi, chiamati a sé Barnaba e Saulo, chiese di ascoltare la Parola di Dio. Ma Elima, il mago (questo è il significato del suo nome), faceva loro opposizione cercando di distogliere il proconsole dalla fede” (Atti 13:6-8).
Paolo scrisse alla chiesa primitiva: “Io dico: camminate secondo lo Spirito e non adempirete affatto i desideri della carne” (Galati 5:16). Questo comando di camminare nello Spirito è dato a tutti, non solo a pochi super-santi. Ecco tre passaggi per ottenere questo cammino.
Il Padre ti ama; è a questo punto che moltitudini di credenti falliscono in Dio. Sono disposti a essere convinti di peccato e fallimento più e più volte, ma non permettono che lo Spirito Santo li inondi con l'amore del Padre.
Il legalista ama vivere sotto la convinzione di peccato. Non ha mai capito l'amore di Dio né ha permesso allo Spirito Santo di ministrare quell'amore alla sua anima.
Lo Spirito Santo è colui che ci insegna a dire: "Abbà Padre".
Questa frase si riferisce a un'usanza mediorientale dei tempi della Bibbia riguardo all'adozione di un bambino. Fino a quando i documenti per l'adozione non sono stati firmati e sigillati dal padre adottivo, il bambino ha visto quest'uomo solo come "un padre". Non aveva il diritto di chiamarlo abbà, che significa "mio".
Cosa dice Paolo? “Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi amore, sarei un rame risonante o uno squillante cembalo. Se avessi il dono di profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza e avessi tutta la fede in modo da spostare i monti, ma non avessi amore, non sarei nulla. Se distribuissi tutti i miei beni per nutrire i poveri, se dessi il mio corpo a essere arso, e non avessi amore, non mi gioverebbe a niente” (1 Corinzi 13:1-3).