UNA MISSIONE D’AMORE
L’amore del Padre per noi, incarnato in Suo Figlio, pregna l’opera del ministero dello Spirito Santo. E lo Spirito è stato mandato all’umanità per rivelare la maestà e la gloria di quest’amore eterno.
L’amore del Padre per noi, incarnato in Suo Figlio, pregna l’opera del ministero dello Spirito Santo. E lo Spirito è stato mandato all’umanità per rivelare la maestà e la gloria di quest’amore eterno.
“Cristo, come Figlio, lo è sopra la propria casa e la sua casa siamo noi, se riteniamo ferma fino alla fine la franchezza e il vanto della speranza. Perciò, come dice lo Spirito Santo, Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori come nella provocazione, nel giorno della tentazione nel deserto, dove i vostri padri mi tentarono mettendomi alla prova, pur avendo visto per quarant'anni le mie opere” (Ebrei 3:6-9, corsivo mio).
“Che vi è fra noi e te, o Gesù Nazareno? Sei tu venuto per distruggerci?...Ma Gesù lo sgridò, dicendo, Ammutolisci ed esci da costui!” (Luca 4:34-35).
“Io sono stato giovane e sono anche divenuto vecchio, ma non ho mai visto il giusto abbandonato, né la sua discendenza mendicare il pane” (Salmo 37:25). L'incredibile seconda metà di questa promessa: “né la sua discendenza mendicare il pane”, vuol dire che camminare con Cristo non ha effetto solo su te, ma ha effetto sul futuro di coloro che tu ami.
Proprio in questo momento, il mondo si sta dirigendo verso una forte turbolenza. Ci saranno eventi caotici che porteranno, naturalmente, paura. Dio però ci dice, “La Mia Parola è in voi. Siete coperti sotto l’ombra della Mia mano, e VOI SIETE MIEI FIGLI”. È arrivato il momento di allacciare le cinture, aprire la Bibbia e parlare col Padre, in mezzo a tutto questo. Egli ha detto che non precipiteremo: “Infatti Davide dice di lui: "Io ho avuto del continuo il Signore davanti a me, perché egli è alla mia destra, affinché io non sia smosso” (Atti 2:25).
È possibile scuoterci e levarci e chiedere a noi stessi, “Perché ho caosì tanta paura? Perché mi trovo su queste montagne russe di alti-e-bassi nella disperazione? Perché il futuro reca tanto panico nella mia anima?”
Ricevo notizie da molti credenti che hanno bevuto dalla coppa della disperazione. Hanno affrontato così tanti traumi e sopportato così tante crisi che ora sono esausti. Sono talmente appesantiti da pensare che un’altra sola preoccupazione, un altro timore li distruggerà oltre ogni speranza. Sono arrivati a un punto di rottura, la fine di sé stessi.
Il Signore non ha mai voluto che il Suo popolo vivesse nel panico o nel tremore o nella paura. Persino nell’Antico Testamento il Signore aveva un popolo che confidava nelle Sue promesse e non furono scossi dal caos intorno a loro. Vediamo ciò nella vita del profeta Abacuc, un uomo che ricevette la visione “della fine” (Abacuc 2:3).
“Or nella sinagoga c'era un uomo, posseduto da uno spirito di un demone immondo, che si mise a gridare a gran voce, dicendo, Ah, che vi è fra noi e te?” (Luca 4:33-34).
Amo la parola che appare nella versione inglese, interferire.
Potresti sottolinearlo nella tua Bibbia se hai una traduzione che usa il termine “interferire”, altrimenti potresti comunque annotartelo. Il Dio che interferisce – che vede la tua crisi, il tuo bisogno – e che invece di restare da un lato in ansia, a preoccuparsi, interferisce nei problemi che hai nella tua vita.
Quando preghiamo, “Signore, aumenta la nostra fede”, vi chiedo di permettere a Dio di accendere una fiamma nel vostro cuore. Abramo, il nostro modello di fede, andò a salvare un popolo che era stato portato in cattività da un nemico senza pietà (leggere Genesi 14:11-16). Il testo ci parla di “conquistatori spietati che presero loro ogni cosa”. Ma un sopravvissuto, una vittima, cadde ai piedi di Abramo e lo forzò a prendere una decisione.