DESTINATI ALLA VITTORIA
Quando il Re Giosafat si ritrovò circondato dai nemici, le Scritture ci dicono: “ma Giosafat mandò un grido, e il Signore lo soccorse; e Dio li attirò [i suoi nemici] lontano da lui” (2 Cronache 18:31).
Quando il Re Giosafat si ritrovò circondato dai nemici, le Scritture ci dicono: “ma Giosafat mandò un grido, e il Signore lo soccorse; e Dio li attirò [i suoi nemici] lontano da lui” (2 Cronache 18:31).
Il nostro Signore ha un santo residuo in ogni nazione. E proprio ora Egli sta preparando un popolo che si sta infuocando per il Suo Dio. Nelle piccole chiese e assemblee di tutto il mondo, in Cina, India, Europa, Africa, Nord e Sud America, si innalza un grido che sta diventando sempre più intenso:
“Oh, Dio, scendi! Manda il fuoco del Tuo Spirito Santo! Sciogli ogni sorta di carnalità e manifesta la Tua presenza”.
Quando i centoventi discepoli si radunarono fedelmente sull'Alto Solaio, non stavano solo aspettando una data del calendario. La Bibbia dice: “tutti erano insieme nello stesso luogo” (Atti 2:1). Questo vuol dire che si radunarono insieme come un solo corpo per uno scopo: la speranza di veder realizzate le promesse di Gesù. Il loro grido fu lo stesso che si udì ai giorni di Isaia: “Signore, squarciassi Tu i cieli e scendessi. Che le montagne dell'opposizione, umane e demoniache, si dissipino alla Tua presenza, affinché il perduto si salvi” (leggere Isaia 64:1).
Il messaggio profetico di Isaia si udì in tutta la nazione. Durante quel periodo c'erano grandi raduni religiosi, con tanto di cori, orchestre e gente che riempiva le sinagoghe. Le persone erano esperte conoscitrici delle Scritture ed osservavano le leggi. Ma, nonostante tutte queste attività, tutti gli insegnamenti, l'ostentazione e le opere buone, l'atmosfera nelle sinagoghe era morta. Lavorare per l'opera di Dio era diventato noioso, per una sola ragione: non c'era nulla della Sua presenza nei loro rituali.
Il profeta Michea parlò da parte di Dio:
Sono convinto che il Signore stia provando a fare breccia nel Suo popolo come mai prima.
Come preannunciano le Scritture, il diavolo è sceso con gran furore, sapendo di avere poco tempo (leggere Apocalisse 12:12). E proprio ora il popolo di Dio ha bisogno di una grande unzione di Spirito Santo, un tocco soprannaturale ben più grande di quello avvenuto a Pentecoste.
Conoscere Dio era sufficiente per Mosè. Piuttosto che andare nella Terra Promessa, egli chiese a Dio: “Ti prego, fammi vedere la tua gloria” (Esodo 33:18). Immagino quanto Dio si compiacque all'udirlo. Ogni padre terreno sa quanto sia piacevole udire la voce dei loro bambini che chiedono qualcosa, ma niente scalda più il cuore di un padre come sentir dire dal proprio bambino: “Papà, io ti amo per quello che sei”.
Ci sono così tante brutte notizie, tante divisioni e stravolgimenti da ogni lato. Racconti di depravazione, terrore, odio e tumulto politico sembrano aver sovraccaricato i nostri sensi.
Nel bel mezzo di questa agitazione e disordine, sento la Parola di Dio che dice di gioire grandemente ed essere grati.
“Esultino i fedeli nella gloria, cantino di gioia sui loro letti” (Salmo 149:5).
Quand'è che hai cantato con gioia l'ultima volta, a squarciagola nel tuo letto, prima di chiuderti in te stesso?
Quando cominciai a scrivere questo messaggio, il quotidiano The Wall Street Journal riportava scritto che sul mondo è arrivata una grande nuvola di terrore. Immediatamente, i miei pensieri si sono rivolti a coloro che frequentano la Times Square Church. Loro non provano questa paura. Al contrario, mentre tutti noi viviamo con grande sobrietà questi tempi, abbiamo anche una gioia profonda e duratura.
La mia attenzione è stata portata sul Salmo 37, scritto da Davide:
Consideriamo la fiducia che abbiamo riposto nel nostro Signore. Abbiamo detto Egli provvederà, chiamandoLo Jehovah Jireh. Abbiamo dichiarato le Sue promesse di sostegno per i Suoi figli. Egli promette:
“Io agii tuttavia per amore del mio nome, perché non fosse profanato agli occhi delle nazioni, in presenza delle quali io li avevo condotti fuori dall’Egitto” (Ezechiele 20:14).
Mentre Pietro e Giovanni camminavano verso il tempio, si imbatterono in un mendicante che era zoppo dalla nascita. Pietro e Giovanni erano probabilmente passati davanti a quest'uomo diverse volte, ma questa volta si fermarono. La folla presente in piazza udì Pietro dire al mendicante: “Guardaci! ...nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, alzati e cammina!” (Atti 3:4, 6).