UN NUOVO COMANDAMENTO

Carter Conlon

“Figlioli, è per poco che sono ancora con voi. Voi mi cercherete; e, come ho detto ai Giudei: «Dove vado io, voi non potete venire», così lo dico ora a voi. Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri. Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri” (Giovanni 13:33-35).

PREGARE PER I PROPRI CARI

David Wilkerson

Non molto tempo fa, un giovane venne avanti durante un culto di preghiera nella chiesa di Times Square, tremando e piangendo. Mi disse di provenire dallo stato di Washington e che prima, quella sera, era entrato in chiesa per caso. Era uscito per andare a un concerto, ma poi lasciò quell’evento per tornare in chiesa. Ora voleva che pregassimo per lui, così gli chiesi, “I tuoi genitori sono cristiani?” Rispose, “Sì, signore. Continuano a pregare per me”.

UN PO’ DI LIEVITO

David Wilkerson

Paolo chiese alla chiesa di Galati, “Voi correvate bene; chi vi ha ostacolato impedendovi di ubbidire alla verità? Questa persuasione non viene da colui che vi chiama. Un po' di lievito fa fermentare tutta la pasta” (Galati 5:7-9).

UNA SANTA FIDUCIA

David Wilkerson

Fu con fiducia che Paolo poté dire alla chiesa di Roma, “Ma io so che, venendo da voi, verrò nella pienezza della benedizione dell'evangelo di Cristo” (Romani 15:29). Egli aveva una santa fiducia nel suo cammino con Cristo. Dichiarò, “Per questo io mi sforzo di avere continuamente una coscienza irreprensibile davanti a Dio e davanti agli uomini” (Atti 24:16).

RIPIENI DELLA PIENEZZA DI DIO

David Wilkerson

“Ma io so che, venendo da voi, verrò nella pienezza della benedizione dell'evangelo di Cristo” (Romani 15:29). Paolo scrisse queste parole ai cristiani di Roma. Stava dicendo loro, “Non ho dubbi che quando c’incontreremo, sarà nella misura massima della benedizione di Cristo”.

SPETTATORI

Gary Wilkerson

Come famiglia di Dio, ci raduniamo nelle chiese per adorare, cantare, ascoltare e donare. Se però non stiamo attenti, possiamo finire per diventare degli spettatori quando si tratta di vivere come Gesù vuole che viviamo. Spesso, quando vediamo delle persone nel peccato, invece di raggiungerle nel loro bisogno, serbiamo una speranza nascosta che vengano colti in flagrante. E quando questo accade, ci sentiamo giustificati, pensando, “Lo sapevo. La vita di quella persona mi è sempre sembrata un po’ strana”.

UN GRIDO SENZA VOCE

David Wilkerson

Poco prima che Gesù guarisse l’uomo sordo, in Marco 7, leggiamo, “Alzati gli occhi al cielo, sospirò” (Marco 7:34). La parola sospirò qui significa un gemito udibile. Evidentemente, Gesù fece qualche espressione col viso e un sospiro profondo uscì dal Suo cuore. Certo, quell’uomo non poteva sentirlo, essendo sordo – ma di cosa si trattava?

LINGUAGGIO DEI SEGNI

David Wilkerson

Qual è la prima cosa che Gesù fece quando gli portarono quell’uomo sordo? “Egli condottolo in disparte…” (Marco 7:33). Cristo seppe immediatamente cosa volesse quest’uomo, egli bramava ricevere un tocco personale, avere la sua esperienza personale. Non poteva accontentarsi di qualcosa che “i suoi” avevano trovato – doveva essere reale per lui. voleva che Gesù aprisse i suoi orecchi e liberasse la sua lingua e ciò doveva avvenire tra loro due.