Un sabato sera, camminavo per Times Square mentre turisti e passanti si affaccendavano a fare shopping natalizio. Si stima che all’ora di punta, circa un quarto di milione di persone passi per quella zona. Mentre stavo lì, pregavo nel guardare quelle masse di persone.
Nell’illustrarci la vita abbondante e soddisfacente che ha in serbo per noi, Gesù usa l’immagine dell’ovile. “Io sono la porta; se uno entra per mezzo di me, sarà salvato; entrerà, uscirà e troverà pascolo” (Giovanni 10:9). Nell’ovile, le Sue pecore sono al sicuro da ogni nemico. Esse si cibano ai “pascoli verdeggianti” del regno di Dio, godendo di salute, pace e libertà.
Abraamo costuì un altare di obbidienza ed ebbe fiducia quando ancora non sapeva dove dovesse andare. Ci sono momenti nella vita di ognuno di noi in cui chiediamo, con l'angoscia nel cuore, “dove, Signore?” Dobbiamo prendere una decisione senza aver chiara la direzione. I “dove” dei credenti possono essere relativi alla loro carriera, agli studi, dove andare a scuola, se trasferirsi o meno, dove andare in chiesa, dove andare dopo una malattia o una tragedia. In tutti questi “dove” dobbiamo costruire un altare di sicurezza e fiducia e mettere tutto nelle Sue mani.
Gli israeliti precedettero Dio, organizzando un esercito, pianificando una strategia e colpendo il nemico, tutto da soli. Ma quando il nemico li vide, inseguì i soldati israeliti “come fanno le api” e li distrusse (cfr. Deuteronomio 1:44).
“Infatti la mano dell'Eterno fu contro di loro per sterminarli…finché tutta la generazione…scomparve interamente dall'accampamento” (Deuteronomio 2:15, 14). Qui troviamo uno dei passi più duri di tutta la Bibbia per ciò che concerne l’incredulità.
Dirai, “Ma questo non è il linguaggio della grazia. Dio non ci tratta così severamente per l’incredulità oggi”. Non è vero. La Bibbia dice che oggi, sotto la grazia, “Senza fede è impossibile piacergli, perché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che egli è il rimuneratore di quelli che lo cercano” (Ebrei 11:6).
Gesù venne come profeta e operatore di miracoli in casa Sua, Israele. Tuttavia, “Egli non fece lì molte opere potenti, a causa della loro incredulità” (Matteo 13:58). Che affermazione incredibile. L’incredulità impedì persino alla potenza di Cristo di operare.
La parola di Dio non fu abbastanza per gli israeliti. Il Signore aveva dato loro promesse incredibili, eppure in mezzo alle loro crisi, Israele non confidò mai in Lui. Nonostante ogni promessa, resero vane le Sue parole. Come? Non unendole mai alla fede. “La parola della predicazione non giovò loro nulla, non essendo stata congiunta alla fede in coloro che l'avevano udita” (Ebrei 4:2).
“Chi entra per la porta è il pastore delle pecore…le pecore ascoltano la sua voce, ed egli chiama le sue pecore per nome e le conduce fuori” (Giovanni 10:2-3).
Molte persone pensano che la mia passione per Gesù venga da anni di studio, preghiera e ministero, ma si sbagliano. Questa passione viene dall'aver visto Dio venire in mio soccorso durante un periodo in cui la vita mi aveva lasciato completamente esposto e da solo. Viene dal sentire la presenza di Dio durante i più grandi momenti di confusione e disperazione. Viene dal vedere la mano di Dio precedermi così tante volte davanti al pericolo inimmaginabile.
Kadesh-Barnea è il luogo della tua impossibilità sfacciata. Il nome stesso deriva dalla radice ebraica che indica, “vagabondo, fuggitivo, vagante”. In breve, se lì fai la scelta sbagliata, finirai a vagare nel deserto per il resto della tua vita.